Lag BaOmer con l’Ugei

Giorgio BerrutoNegli anni Cinquanta alcune personalità di rilievo dell’Unione delle comunità israelitiche italiane (Ucii) criticavano senza mezze misure la linea della federazione giovanile (Fgei), che prevedeva l’organizzazione di numerose attività di mera aggregazione a fianco di una minoranza di momenti di approfondimento e studio. Ne ha scritto Guri Schwarz in un volume pubblicato alcuni anni fa da Laterza con il titolo Ritrovare se stessi. Gli ebrei nell’Italia postfascista, una dettagliata analisi della situazione dell’ebraismo italiano negli anni dalla Liberazione al governo Tambroni (1960) e di quella ristrutturazione identitaria inevitabile dopo sette anni di discriminazione e persecuzione (1938-1945). Lo stesso si potrebbe dire dell’Ugei di oggi, che della Fgei è erede, perché è indubbio che siano molte più le risorse, in termini economici e di impegno, investite per l’organizzazione di eventi conviviali e ludici, di quelle dedicate ad altro genere di iniziative, che un po’ genericamente siamo soliti definire “culturali”.
L’Ugei, d’altra parte, è un’unione: non un gruppo raccolto intorno a un programma ma il cappello rappresentativo del multiforme mondo giovanile ebraico in Italia. Questo, a mio modo di vedere, autorizza a pensare l’aggregazione come elemento centrale. Ben vengano dunque cene e pranzi di Shabbat in compagnia, feste e aperitivi: è quello che aspetta chi parteciperà allo shabbaton di Lag BaOmer organizzato a Roma dal 12 al 14 maggio per giovani tra 18 e 35 anni. Un’occasione per stare insieme e divertirsi, anche se non mancheranno alcuni momenti di approfondimento e discussione. Cos’altro dire? Vi aspettiamo a Roma! (per iscriversi visitate la nostra pagina Facebook e non esitate a contattare i ragazzi Ugei: scrivete a info@ugei.it).

Giorgio Berruto

(27 aprile 2017)