In ascolto – Tico Tico

milanoFrancisco Gustavo Sánchez Gómez non è certo un nome adatto a chi desideri avere successo nel mondo dello spettacolo (troppo lungo, troppo anonimo) e in effetti Francisco Gustavo Sánchez Gómez, nato nel 1947 in un paesino del sud della Spagna, ha fatto la storia del flamenco con il nome Paco de Lucia, un omaggio alla mamma. Ancora piccolino veniva costretto a esercitarsi per ore quotidianamente; il papà era un valente chitarrista ed era determinato a crescere ottimi musicisti. A soli 14 anni fa la sua prima incisione, a 15 calca le scene a New York e a 20 prende parte al festival jazz di Berlino, in cui conosce a ascolta Miles Davis e Thelonious Monk; l’incontro con i due giganti del jazz si rivelerà determinante per la sua vita e il suo modo di suonare. Negli anni ’70 comincia a interessarsi a jazz fusion e rock e la sua capacità di contaminare, unita alla straordinaria tecnica e alla profonda conoscenza del genere latino, fa scuola, offre idee; i tanti che si mettono sulla sua scia danno vita a quel che oggi è definito “nuevo flamenco”.
Tra i brani che lo hanno fatto conoscere al mondo vi è la celebre canzone brasiliana Tico Tico, divenuta quasi un simbolo della sua carriera ed eseguita nella storia da molti artisti, in versioni anche piuttosto differenti, da quella vocale e soft degli anni ’40 delle Andrew Sisters fino a quella del violinista tedesco David Garrett, a metà tra la Prussia e il Sudamerica.
Oggi ascoltiamo Tico Tico nella versione della Freilach Band, una klezmer band di fiati con organico mobile che per l’occasione ha assunto le dimensioni di una Jazz orchestra, con tanto di violini. Aldilà degli intenti e dell’effettiva capacità di fondere latin e klezmer, Brasile e Ashkenaz, di certo il brano è divertente, loro sono bravi ed è curioso questo strano miscuglio di sonorità tipiche del klezmer mood, delle orchestre da ballo liscio, con un solo di chitarra che vuole rimandare a Carlos Santana.

Consiglio d’ascolto: https://www.youtube.com/watch?v=0o_9Hsq07JU

Maria Teresa Milano

(4 maggio 2017)