…Kotel

La decisione del governo Netanyahu di sospendere l’accordo raggiunto l’anno scorso sull’area di preghiera comune al Kotel risponde, come noto, a logiche di politica interna, ma rischia di avere conseguenze anche sul piano internazionale. Alta si è levata la protesta del Presidente dell’Agenzia Ebraica Natan Sharansky e dell’ebraismo statunitense, dove un’alta percentuale di cittadini ebrei è iscritta alla Comunità reformed o conservative. A questo punto, ci si chiede: cosa farà Trump? Spalleggerà Bibi, che doveva essere il suo amico più fidato, oppure affiancherà l’ebraismo di casa propria, di cui si è promosso paladino complice la parentela con Kushner? Intanto, lo spostamento dell’ambasciata a Gerusalemme può attendere.

Davide Assael, ricercatore

(28 giugno 2017)