Digiuno della parola

ilana bahboutSempre di più a Roma il giorno di di Kippur si sta diffondendo anche “il digiuno della parola”. Tra le tante cose che questa astensione può significare, in prima battuta mi viene in mente quello che una volta sentii dire da un mio maestro, che ammetteva la grande difficoltà, se non impossibilità, di non dire qualcosa di controproducente e negativo sul prossimo. Il silenzio allora potrebbe essere un buon rimedio a questo problema e un punto di partenza per fare pulizia. Ma al tempo stesso, mi chiedo come si possa fare gli altri giorni dell’anno, quando il problema non potremo evitarlo. Abbiamo tutto un giorno per pensarci.

Ilana Bahbout

(29 settembre 2017)