Giustizia, non cinismo

Anna Segre“Gli uomini dimenticano piuttosto la morte del padre che la perdita del patrimonio.”
(Machiavelli, Il Principe, XVII)
Mi sorprende un po’ lo scandalo che accompagna, persino sui libri di testo, questa frase, vista come il massimo esempio del pessimismo machiavelliano. A mio parere Machiavelli afferma una cosa vera e per nulla scandalosa se consideriamo che rifiutarsi di “dimenticare” significa pretendere che sia fatta giustizia. Un torto deve essere riparato nella misura in cui è possibile farlo. Ad una morte non si può porre rimedio: si potrà (anzi, si dovrà) cercare la punizione del colpevole, ma non sarà mai possibile restaurare la condizione precedente. Ma perché non si dovrebbe rimediare a ciò che è rimediabile? Perché non si dovrebbe continuare a pretendere che un torto subito venga riparato? Perché non si dovrebbe insistere a chiedere giustizia quando c’è la possibilità di fare giustizia?

Anna Segre, insegnante

(17 novembre 2017)