Politici sotto accusa

Anna SegreNon so se tutti ricordano che Scipione l’Africano – il generale celebrato da più di duemila anni tanto da essere menzionato addirittura nel terzo verso del nostro inno nazionale, colui che sconfisse Annibale e salvò Roma dal nemico più terribile che avesse mai avuto – terminò la sua vita in volontario esilio dopo essere stato messo sotto accusa per non aver voluto rendere conto del denaro e del bottino ottenuti nella guerra contro Antioco III. Non saprei dire se le accuse contro di lui fossero vere o false. Certo Roma dimostrò al mondo che nessuno dei suoi cittadini, neppure il più illustre di tutti, era al di sopra della legge. E questo non la rese affatto più debole di fronte ai suoi nemici, tant’è che proprio in quegli anni avvenne la sua rapidissima espansione verso il Mediterraneo orientale.
Yitzhak Rabin, il protagonista della straordinaria vittoria israeliana del 1967 (anche in quel caso seguita a un grande momento di pericolo) pochi anni dopo subì un’inchiesta e successivamente si dimise da candidato premier a causa di un conto aperto dalla moglie negli Stati Uniti quando lui era ambasciatore. Certo nessuno può dire che negli anni ’70 lo stato ebraico fosse in una condizione di assoluta tranquillità; ma i pericoli oggettivi non bastavano per rendere intoccabile neppure un leader con un curriculum così prestigioso.
A me pare che questi due esempi bastino per dimostrare che mettere sotto accusa i propri governanti è un segno di forza da parte di uno stato, non di debolezza. E agli occhi del mondo dovrebbe essere la prova evidente del fatto che si tratta di uno stato democratico. Certo, i nemici di Israele riescono a dire tali e tante assurdità che non c’è da sorprendersi per affermazioni contrarie alla logica e al buon senso. Ma Israele da 70 anni va avanti per la propria strada nonostante le assurdità che si dicono sul suo conto.
Già che siamo a pochi giorni da Purim vale la pena di ricordare che secondo un midrash anche Mordechai dopo aver contribuito alla salvezza del popolo ebraico non era ben visto da alcuni ebrei perché aveva trascurato la Torah per darsi alla politica. Nessuna accusa in questo caso, ma ancora una volta la dimostrazione che l’atteggiamento critico di fronte ai leader è ben radicato nella nostra storia e nella nostra tradizione.

Anna Segre