Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

2 settembre 2013 - 27 Elul 5773
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Adolfo
Locci,
rabbino capo
di Padova
"…Io ho posto davanti a te la vita e la morte…Io ti esorto a scegliere la vita per poter vivere tu e la tua discendenza" (Deuteronomio 30:19). Se ci venisse posta una domanda del genere, come sarebbe mai possibile che la nostra risposta sia diversa da quella della scelta per la vita. E' probabile che in questa esortazione non si parli dunque di vita e morte nel senso biologico dei termini, ma in quanto principi e valori.
Vivere vuol dire avere la capacità di crescere, reagire, evolversi; morire, anche se ancora si "respira", vuol dire fossilizzarsi, essere passivi, immobili. La scelta per la vita è la giusta via per costituirsi, nel modo corretto, parte integrante del creato; interagire con esso, in base alla "nostra" lente focale che è la Toràh, vuol dire interagire con il Creatore. Tale consapevolezza è fondamentale per affrontare serenamente i giorni severi che ci attendono...
 
Anna
Foa,
storica
"Chi parla più ancor oggi dello sterminio degli armeni? disse Adolf Hitler il 22 agosto 1939 in un discorso tenuto davayni ai comandanti del'esercito ad Obersalzberg in previsione dell'invasione della Polonia. Una frase che mi tornava insistentemente alla mente mentre leggevo sul Corriere di ieri l'articolo di André Glucksmann sulla Siria. Glucksmann parla della possibilità, se non si ferma la mano del dittatore che fa la guerra al suo popolo, "che saltino tutte le linee rosse del mondo, compresa la fragile frontiera nucleare in Iran e altrove". Se non si ferma, non se lo si lascia compiere in pace il suo quotidiano massacro. Perchè davvero ci sono delle frontiere morali che non si possono lasciar superare. Le si sono lasciate superare già troppe volte, nell'indifferenza del mondo, che non se ne ricorda nemmeno più. Lo dico con tremore e angoscia, ma credo sia necessario dirlo alto.
 
"Nuove sfide per la leadership ebraica"
Sul numero di Pagine Ebraiche di agosto attualmente in distribuzione, è pubblicata in forma integrale la relazione tenuta dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna in occasione del Consiglio del 14 luglio 2013.
 
Leggi

Voci a confronto
“E’ stato usato il sarin contro i civili, Bashar Assad è come Hitler e Saddam”. A sostenerlo il segretario di Stato americano John Kerry in una serie di interviste sui principali network statunitensi (Maurizio Molinari sulla Stampa).
Ad analizzare i tentennamenti di Barack Obama tra consapevolezza di un atto, l’uso di armi chimiche, che richiede una reazione, e la ricerca del consenso dell’opinione pubblica, è Fiamma Nirenstein sul Giornale.
Sulla Stampa Aldo Baquis spiega il punto di vista di Israele sulla situazione: un silenzioso timore che la mancata determinazione degli Usa nell’agire lasci lo Stato ebraico più solo di fronte alle minacce nei suoi confronti, e in particolare quella del nucleare iraniano.
Rimarrà segreta fino all’ultimo la sede esatta del festival Boreal che radunerà i principali movimenti di estrema destra italiani ed europei a Milano tra il 12 e il 14 settembre. Contro la rassegna diverse prese di posizione, dall’Anpi al sindaco Giuliano Pisapia (Il Giorno Milano).
Sul Fatto Quotidiano, Furio Colombo presenta il libro “Racconti Ebraici” (Tipografia Orgrame, Napoli) di Gustavo Ottolenghi e Gianfranco Moscati.
 
Leggi

Risorse e bilanci
Sul numero di Pagine Ebraiche di agosto, attualmente in distribuzione, un approfondimento sull’ultimo Bilancio dell’Unione delle Comunità Ebraiche.
 
Leggi

  davar
Qui gerusalemme
Un capolavoro di Botticelli
in arrivo al Museo d'Israele

“Un regalo di Firenze per Rosh HaShanah”. Così il Times of Israel ha salutato la notizia che “L'Annunciazione di San Martino alla Scala”, grandioso affresco di Sandro Botticelli conservato al Museo degli Uffizi, arriverà in prestito a Gerusalemme. Dal 17 settembre 2013 al 10 gennaio 2014 infatti il capolavoro sarà in mostra al Museo di Israele. A festeggiare l’evento saranno anche i ministri della Cultura di Italia e Israele, rispettivamente Massimo Bray e Limor Livnat, che prenderanno parte all’inaugurazione. Il prestito dell’opera è stato organizzato dai due musei insieme alla Fondazione Italia-Israele per la Cultura e le Arti.
Leggi
QUI LONDRA
Insediato il nuovo Chief Rabbi:
"Educazione e responsabilità"

Educazione ebraica di qualità, costruzione e rafforzamento di un solido spirito comunitario, azioni ispirate all'amore e alla solidarietà. Sono i tre pilastri annunciati da rav Ephraim Mirvis, nuovo rabbino capo d'Inghilterra e del Commonwealth, durante la cerimonia di insediamento svoltasi ieri a Londra alla St John's Wood Synagogue.
Leggi

MEMORIA
I nomi di Borgo San Dalmazzo
Volti, storie, voci degli ebrei in fuga da Saint-Martin Vésubie discesi nelle vallate del Cuneese all’indomani dell’8 settembre 1943 nell’illusione che la guerra in Italia fosse finita. A ricostruire le loro vicende, in particolare dei 334 che furono poi deportati dal campo di internamento di Borgo San Dalmazzo, una ricerca intitolata Oltre il nome con autrici Adriana Muncinelli ed Elena Fallo dell'Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea della provincia di Cuneo. Ieri a Borgo la presentazione dello studio in occasione di un evento organizzato in collaborazione con la Comunità ebraica di Torino, gli enti e le associazioni locali (tra cui l'associazione Giorgio Biandrata), l'Anpi.
Leggi

ROSH HASHANAH 5774
Guide in discussione               

Quest’ultimo anno non ha visto solo molte novità sui leader religiosi (un nuovo Papa, due nuovi Rabbini Capo di Israele, ricerca di un nuovo Rabbino Capo per Torino). È stato soprattutto l’anno delle riflessioni sul significato di questi ruoli: le discussioni non riguardavano soltanto questa o quella personalità, ma la natura e la funzione stessa dell’istituzione che i leader erano chiamati a guidare.
Leggi

ROSH HASHANAH 5774
Qui Ancona - Un anno di gioia    
Nei prossimi Moadim il contributo di ciascuno di noi sia rivolto a buone azioni e mitzvoth, alla teshuvah e all'ascolto del prossimo. Auguro a tutti di riscoprire la gioia della Torah perché i prossimi giorni siano fonte e radice di cose buone per tutto l'anno, per le nostre Comunità e per tutto 'am Israel.      
                              
Bruno Coen,  presidente Comunità ebraica di Ancona

ROSH HASHANAH 5774
Qui Pisa - Un anno di vita
Per gli imminenti Moadim giunga a tutti l’augurio migliore per un nuovo anno ricco di soddisfazioni per tutti. Un augurio semplice con la speranza che l’ebraismo italiano sappia affrontare e portare a felice conclusione le sfide che si presentano ogni giorno. Lo scopo è quello di mantenere vive e in salute le nostre tradizioni, la nostra lunga storia e le nostre piccole Comunità.          
                                                                                                     Guido Cava, presidente Comunità ebraica di Pisa

pilpul
Oltremare - Venti di guerra
Dopo una settimana di file sotto il sole cocente ai centri di distribuzione delle maschere antigas; dopo chilometri di status più o meno allarmistici sui social network; dopo un weekend di calma piatta nei cieli, che qui paiono autostrade invece, appena iniziano veri allarmi; dopo le dichiarazioni di Obama, che rimette a posto imbronciato i carrarmatini del Risiko; come niente, è già ora di mele con il miele.

Daniela Fubini, Tel Aviv
Leggi



Tea for Two - Giorno di dolore
Il problema è che dimentichiamo. Che ci abituiamo. Il lato animalesco ci protegge così: ci ricorda di mangiare, dormire e chiedere ogni tanto un abbraccio.

Rachel Silvera, studentessa
Leggi

Rav Colombo, un ricordo
“Gli ebrei di Livorno, grandi e piccoli, ricchi e poveri, si sentivano legati a lui da vincoli di affetto e riconoscenza. Molti aiutò materialmente; beneficava senza che nessuno, neppure i suoi cari che gli erano vicini ne fosse informato. Sapeva fare quella carità che solleva senza umiliare e avvince a chi la porge l’animo beneficato”.

Gadi Polacco
Leggi
Il rabbino che ti telefonava
In Italia c’è stato un rabbino che ha preceduto papa Francesco. Quel rabbino era Rav Yehuda Kalon z.l, rabbino capo di Livorno fino alla morte avvenuta prematuramente, lasciando un indimenticabile ricordo nella sua Comunità.

Guido Guastalla
Leggi

moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24 e l'Unione Informa sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.