Il
presidente della Fondazione Beni Culturali Ebraici Dario Disegni è
largamente in testa nelle preferenze espresse dagli iscritti alla
Comunità ebraica di Torino che nelle scorse ore hanno eletto il nuovo
Consiglio della realtà ebraica piemontese puntando a un profondo
rinnovamento.
Oltre a Disegni, che si era presentato come candidato indipendente
dagli schieramenti di lista e ha tenuto a lungo il timone della
Fondazione bancaria San Paolo, l’esito del voto vede entrare in
Consiglio l’intero blocco dei candidati della lista di ispirazione
progressista Beiachad, riunitasi attorno allo storico Gruppo di studi.
Con l’elezione di Franco Segre, Daniel Fantoni, Lidia Krieger,
Alda Guastalla, Carola Ovazza, Danila Franco e Guido Anau Montel
la formazione acquisisce la maggioranza assoluta nell’ambito del
Consiglio.
Cinque, invece, gli eletti della formazione Anavim (Alessandra Coen
Disegni, Giuseppe Di Chio, Giacomo Emilio Ottolenghi, David Sorani,
Alessandro Rimini), che era maggioritaria nel Consiglio uscente.
Entrambe le formazioni, Beiachad e Anavim, avevano annunciato
all’elettorato prima del voto di vedere in Dario Disegni la figura
ideale per ricoprire il ruolo di presidente.
Del governo comunitario scaduto torna in Consiglio, come penultimo
degli eletti, l’ex vicepresidente David Sorani, mentre non è confermato
e si piazza in coda alle preferenze dei votanti come ultimo dei non
eletti Emanuel Segre Amar, l’altro vicepresidente uscente, che si era
presentato anch’esso a sua volta come candidato indipendente.
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