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2 marzo 2015 - 11 Adar 5775

alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Paolo Sciunnach e di Anna Foa. Nella sezione pilpul una riflessione di Daniela Fubini.
 
Torino, punto e a capo
Il presidente della Fondazione Beni Culturali Ebraici Dario Disegni è largamente in testa nelle preferenze espresse dagli iscritti alla Comunità ebraica di Torino che nelle scorse ore hanno eletto il nuovo Consiglio della realtà ebraica piemontese puntando a un profondo rinnovamento.
Oltre a Disegni, che si era presentato come candidato indipendente dagli schieramenti di lista e ha tenuto a lungo il timone della Fondazione bancaria San Paolo, l’esito del voto vede entrare in Consiglio l’intero blocco dei candidati della lista di ispirazione progressista Beiachad, riunitasi attorno allo storico Gruppo di studi. Con l’elezione di Franco Segre, Daniel Fantoni, Lidia Krieger,  Alda Guastalla, Carola Ovazza, Danila Franco e  Guido Anau Montel la formazione acquisisce la maggioranza assoluta nell’ambito del Consiglio.
Cinque, invece, gli eletti della formazione Anavim (Alessandra Coen Disegni, Giuseppe Di Chio, Giacomo Emilio Ottolenghi, David Sorani, Alessandro Rimini), che era maggioritaria nel Consiglio uscente.
Entrambe le formazioni, Beiachad e Anavim, avevano annunciato all’elettorato prima del voto di vedere in Dario Disegni la figura ideale per ricoprire il ruolo di presidente.
Del governo comunitario scaduto torna in Consiglio, come penultimo degli eletti, l’ex vicepresidente David Sorani, mentre non è confermato e si piazza in coda alle preferenze dei votanti come ultimo dei non eletti Emanuel Segre Amar, l’altro vicepresidente uscente, che si era presentato anch’esso a sua volta come candidato indipendente.
Israel@Israel
(2 marzo)
Israel and ‪#Jordan Sign ‘Historic’ Agreement to Replenish ‪#DeadSea

Arab World Update@ArabWorldUpdate
(2 marzo)
Iraq army and Shi'ite militias launch attacks north of Baghdad - Reuters ‪http://dlvr.it/8nqmYQ

 
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Pio XII, una fiction
riscrive la storia

Oggi l'anteprima mondiale di “Sfumature di verità”, il controverso film che la regista Liana Marabini ha dedicato alla figura di Pio XII. Un'opera in chiave agiografica che vuole farne lo “Schindler del Vaticano” (si parla addirittura di 800mila ebrei salvati dalla persecuzione) e che non manca di suscitare non solo perplessità ma anche ironie.
Sul Corriere della Sera si riporta la stroncatura di Pagine Ebraiche. “Gli archivi restano chiusi – si legge sul numero di marzo del giornale dell'ebraismo italiano, in distribuzione in questi giorni – ma in compenso la cinematografia cattolica ci regala ancora una fiction per riscrivere la storia”.
E il direttore scientifico della Fondazione Museo della Shoah di Roma Marcello Pezzetti spiega: “Ci troviamo di fronte a un falso storico. E nemmeno dobbiamo troppo stracciarci le vesti, vista l'assoluta evidenza”.

Bibi alla Casa Bianca. Parlerà fra poche ore al Congresso degli Stati Uniti d’America il premier israeliano Benjamin Netanyahu. L'intervento, accolto con freddezza dalla Casa Bianca, arriva nelle ultime settimane dell'infuocata campagna elettorale israeliana, in vista del voto del 17 marzo. Tra i temi che verranno toccati da Netanyahu c’è il pericolo nucleare iraniano (il Giornale). Sempre sul tema delle elezioni da segnalare l'intervista di Repubblica al leader del centro-sinistra israeliano Yitzhak Herzog, che lancia l'affondo: “Quella del primo ministro è una giostra mediatica. Va ristabilito il rapporto con gli Usa”.

Germania, torna il Mein Kampf. La Germania è pronta a ripubblicare il Mein Kampf, si legge sul Sunday Telegraph. “I tedeschi di oggi devono poter conoscere cosa scrisse Hitler in quelle 700 pagine per rendersi conto di quanto fosse pazzo”, sottolinea oggi il Corriere. La nuova edizione sarà curata dallo Institut für Zeitgeschichte di Monaco, con un ricco apparato di note critiche a piè pagina.

Il re nazista. È appena uscita un biografia di Edoardo VIII che, come riporta il Giornale, “presenta una serie di nuovi documenti sulle simpatie hitleriane del sovrano". A scriverla è Andrew Morton, l'autore della più famosa biografia su Lady Diana, "che ha passato anni a studiare migliaia di documenti segreti che all'epoca re Giorgio VI, Churchill e persino Eisenhower avevano chiesto di far sparire”. Ne esce un ritratto inquietante dell'ex sovrano, che si sarebbe prestato a tornare sul trono come “fantoccio” della Germania se Hitler avesse vinto.

I carnefici italiani. Furio Colombo, sul Fatto Quotidiano, presenta il nuovo libro di Simon Levis Sullam I carnefici italiani (Feltrinelli) scrivendo: “Ecco il libro che mancava e che gli insegnanti dovrebbero portare in classe.” Un libro che, continua, “affronta con coraggio, e sfuggendo del tutto alla ‘pacificazione’, il tema del fascismo e della Shoah come delitto italiano”.

Cheese. Per i tedeschi era Roberto, per gli inglesi Cheese, ma il suo nome era Renato Levi, genovese poliglotta che agì come agente segreto durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Messaggero racconta la sua storia, al servizio degli inglesi: un successo tale che i tedeschi non si accorsero mai di nulla.

Ada Treves twitter @atrevesmoked
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