Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di rav Michael Ascoli, Dario Calimani, Emanuele Calò e David Sorani.
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La fase due della libertà di culto “Lavoreremo
per definire un protocollo di massima sicurezza per garantire a tutti i
fedeli di partecipare alle celebrazioni liturgiche”. La promessa del
Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in risposta alle critiche al
governo, generate da una lettera della Conferenza Episcopale Italiana,
rispetto al mantenimento delle misure restrittive alle celebrazioni
religiose anche nella fase 2. Un tema, quello del bilanciamento tra
tutela della salute e della libertà religiosa, a cui danno molto spazio
i quotidiani di oggi: dal Corriere a Repubblica,
i giornali parlano del tentativo del governo di proporre una mediazione
con contatti in particolare con la Cei. Ma si dà spazio anche alla voce
della altre minoranze, tra cui quelle della Presidente dell'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e del rabbino capo di
Roma rav Riccardo Di Segni. Per la Presidente UCEI, come riporta il Sole 24 Ore,
è necessario che “tutti remino nella stessa direzione”. “Gli ebrei
italiani e le loro rappresentanze istituzionali - afferma la Presidente
dell'Unione - seguiranno, in pieno raccordo con le istituzioni
competenti a livello nazionale e locale, le prescrizioni e l’evoluzione
riguardo alle attività e apertura dei luoghi di culto con grande
realismo e senso di responsabilità”. Rav Di Segni, in una nota di cui
dà conto tra gli altri Repubblica,
sottolinea come “abbiamo tutti l'obbligo di rispettare le regole dl
salute pubblica ma “fa parte della salute del singolo e della società
anche l'armonia dello spirito con il corpo. Esistono modi per garantire
accessi sicuri e riunioni di preghiera nel rispetto delle norme
sanitarie. Il governo sta prendendo in questi giorni decisioni gravi e
difficili, - sottolinea il rabbino capo di Roma - ma non dovrebbe
trascurare le esigenze spirituali delle collettività religiose,
ciascuna con le sue specificità”.
Scuola e famiglie.
Le scuole chiuse sono “una ferita” ma “siamo di fronte a un evento
eccezionale che tocca la vita di più di otto milioni di ragazze e
ragazzi italiani. Riapriremo non appena sarà possibile farlo in
sicurezza”. È quanto afferma il Capo dello Stato Sergio Mattarella in
un messaggio ai giovani trasmesso dalla Rai. Il tema della scuola è al
centro del dibattito pubblico, sottolinea il Corriere,
ricordando che tante famiglie sono in difficoltà e, con i figli a casa,
chiedono più aiuti. In particolare, prosegue il Corriere, le donne
saranno le più colpite. “Il primo criterio di accesso alla
cassintegrazione è la volontarietà - ricorda il giuslavorista e
presidente di Afol Milano Maurizio Del Conte -. Le donne tendono a
farsi avanti per prime perché hanno in media stipendi più bassi degli
uomini e quindi la differenza tra busta paga e cassa è inferiore. E poi
perché negli equilibri familiari si fanno carico per prime del lavoro
di cura”.
Israele, per il tracciamento serve via libera Knesset.
Il servizio di sicurezza interno israeliano Shin Bet non può continuare
a tracciare i cellulari delle persone positive al coronavirus in
mancanza di una legge della Knesset (Parlamento). Lo ha stabilito la
Corte Suprema che ha consentito al governo di prolungare l'attività dei
servizi a patto, però, che cominci subito l'iter legislativo. La Corte
ha anche stabilito che la legge deve consentire ai giornalisti di
proteggere le loro fonti impedendo che i dati dei loro cellulari siano
consegnati allo Shin Bet (Fatto Quotidiano).
Conte a Milano.
Primo viaggio fuori Roma per il Presidente del Consiglio Conte che si
reca a Milano, ovvero in uno dei luoghi simbolo di questa emergenza
sanitaria. Da qui Conte ha dovuto rispondere ad alcune critiche sulla
gestione della fase 2 del lockdown: “c'è sempre chi è scontento per
troppo poco o per il contrario, ma l'intenzione del governo non è mai
stata quella di dare un semaforo verde, - le sue parole - siamo ancora
in una fase di pandemia e ci vuole poco, pochissimo, perché un nuovo
focolaio del virus si sviluppi, per questo abbiamo dovuto procedere con
gradualità, indicando un orizzonte, ma al contempo prevedendo dei
controlli stringenti, perché è quasi sicuro che la curva epidemiologica
risalirà” (Corriere).
In Lombardia, Conte ha incontrato il governatore Fontana e il sindaco
Sala e le richieste sono di far ripartire l'economia della regione.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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