…Australia
Visitare, e sia pure superficialmente, le comunità ebraiche ‘giù sotto’ (down under), ossia in Australia produce un’impressione allo stesso tempo di familiarità e di novità. Le grandi città offrono un ambiente moderno, bene organizzato, con ritmi relativamente meno concitati delle due sorelle maggiori da cui deriva molta dell’ispirazione e dello stile di vita, l’Inghilterra e gli Stati Uniti.
La natura ancora poco contaminata di questo enorme paese-continente concede grandi spazi e possibilità agli sviluppi del futuro. Il viaggio dai paesi occidentali è lungo ma i canali di comunicazione oggi hanno reso del tutto superata quello che un tempo era la sindrome della frontiera e dell’isolamento.
La vicinanza delle grandi potenze del continente asiatico giuoca un ruolo prominente nella strategia geo-politica. La collettività ebraica che vive in grandissima maggioranza nei due maggiori centri urbani ha potuto ricostruire in libertà tutti i maggiori modi, anche contraddittori, di essere che offre l’ebraismo, e dimostra così in un certo senso la aterritorialità transnazionale di queste diverse opzioni.
E questo è vero sia sul piano del ventaglio delle istituzioni sia su quello della tipologia delle persone coinvolte. Dimostrando così come per un ebreo possa essere facile sentirsi in un ambiente familiare sotto tutte le costellazioni.
Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme
(28 maggio 2015)