Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

9 ottobre 2013 - 5 Chshwan 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
David
Sciunnach,
rabbino
“E sii una benedizione ...” (Bereshìt 12, 2). Solitamente le persone, quando crescono d’importanza e di ricchezza, tendono a trascurare i propri parenti ed i propri conoscenti poveri, quasi che non sia più dignitoso - per chi è salito in alto - prestare attenzione a loro per aiutarli. Naturalmente da ciò deriva che la persona divenuta importante, attira su di sé l’odio, l’invidia e gli insulti di queste persone. E’ nel senso di evitare tutto ciò, che Dio dice ad Avrahàm: “E sii una benedizione!”. Vale a dire: che anche quando sarai divenuto un grande personaggio, sta attento a non renderti inviso ai tuoi parenti e ai tuoi conoscenti più umili; ma continua a essere per loro una vera e propria benedizione, proseguendo nelle tue azioni meritorie di sostegno, così come hai sempre fatto!
 
Leggi

David
Assael,
ricercatore
Calcio e razzismo: a domanda sul come uscire dall’infame situazione degli stadi italiani più vicina alla ex-Jugoslavia che alla NBA americana, il presidente della Lazio, l’imprenditore Claudio Lotito, risponde: “Con l’intelligenza di capire quali sono i veri problemi, con la capacità di applicare le norme tenendo conto delle situazioni e con il buon senso di non drammatizzare: in Italia non siamo razzisti, in Italia il razzismo l’abbiamo solo subito.” Quando si dice la consapevolezza della propria storia. E aggiungiamo che Lotito è stato candidato PDL alle ultime elezioni.
 
Leggi

Cultura a porte aperte
"Non è una Natura senza cuore, non è una Creazione senza Giustizia, quella che siamo venuti a celebrare qui oggi. Ci muove l’antico messaggio che gli ebrei si tramandano nei millenni, secondo il quale tutta la Creazione, e l’essere umano che vi sta al centro, devono essere scrupolosamente tutelati e rispettati".
Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane nel discorso pronunciato a Napoli in occasione della Giornata europea della Cultura ebraica 2013 alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
 
Leggi

Voci a confronto
“Roma ricorda: occupazione e deportazione, resistenza e liberazione”. Tornano a Roma i viaggi della memoria, progetto presentato ieri in Campidoglio, che vedrà protagoniste 24 scuole romane. Come riportano il Corriere della Sera e Repubblica, ad accompagnare i ragazzi, assieme ai testimoni Sami Modiano e Piero Terracina, sarà il sindaco Marino, il cui padre fu deportato in Polonia. La presentazione del progetto è anche stata l’occasione per l’avvio ufficiale della gara d’appalto per la costruzione del Museo della Shoah di Roma (Corriere). Confermata inoltre, dal presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici la presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alle celebrazioni del 16 ottobre. Riguardo al 70esimo anniversario del rastrellamento del ghetto ebraico della Capitale da parte dei nazifascisti, su l’Osservatore Romano compare un brano tratto dall’ultimo libro di Anna Foa Portico d’Ottavia n.13 in cui si ipotizza un intervento diplomatico segreto del Vaticano per interrompere i rastrellamenti. “Se un patto davvero ci fu – ricorda però la Foa – implicito o esplicito che fosse, i nazisti non vi tennero fede che in parte”. Tra i temi caldi di questi giorni, continua la polemica sugli stadi e le sanzioni dovute a cori razzisti. Su Repubblica il presidente della Lazio Lotito afferma che “in Italia non siamo razzisti, il razzismo l’abbiamo solo subito”. Parla di maleducazione, Lotito, contro cui occorre intervenire con intelligenza e sottolinea il suo impegno contro la parte dei tifosi più violenta.
 
Leggi

Giornata della Cultura Ebraismo in piazza
Tradizione, cultura e valori dell’ebraismo. In decine di città italiane questo inizio di autunno ha visto il mondo ebraico protagonista con la celebrazione lo scorso 29 settembre della Giornata europea della cultura ebraica. Da Napoli, città capofila dell’evento, salendo e scendendo lunga la penisola migliaia di persone hanno avuto l’occasione di conoscere e scoprire il legame tra ebraismo e natura, tema di quest’anno dell’iniziativa. Sessantasei le località coinvolte per questa 14esima edizione che ha visto coincidere l’inaugurazione di un altro grande evento: il Festival di Milano Jewish and the city.
 
Leggi

  davar
qui roma
9 ottobre, nel nome di Stefano
“Capire i fatti storici, comprendere la loro collocazione geografica e temporale perché niente avviene per caso. Un compito cui non è possibile sottrarsi relativamente a quanto avvenne il 9 ottobre 1982”. Lo ha affermato rav Benedetto Carucci Viterbi, preside della scuola ebraica di Roma, nel salutare gli studenti delle terze e quarte liceo ritrovatisi oggi in aula magna per commemorare, nel 31esimo anniversario, l'attentato alla sinagoga che costò la vita al piccolo Stefano Gay Taché e di cui lo stesso rav Carucci fu vittima (nell'immagine uno scatto al Portico d'Ottavia poco dopo l'attacco).
Studenti, insegnanti, molti sopravvissuti all'attacco in un'iniziativa didattica fortemente voluta dalla famiglia Taché. Si commuove Gadiel, fratello maggiore di Stefano, a lungo sospeso tra la vita e la morte. Racconta delle sue paure, dei pensieri che lo avvolgono ogni volta che esce dalla sinagoga, dell'idiosincrasia maturata nei confronti dei botti di capodanno. Tocca, con dolore, il tema del mancato riconoscimento ufficiale di Stefano tra le vittime del terrorismo in Italia.
Prende la parola anche Sandro Di Castro, presidente del Bene Berith, che fu vittima e testimone del dolore della madre, Daniela, una volta appresa la notizia della morte di Stefano. Una frase ancora lo tormenta ed è collocabile nei minuti immediatamente successivi all'attacco: “Per questo bambino – scandisce in lacrime – non c'è niente da fare”.
E se il rabbino capo rav Riccardo Di Segni parla di “attentato che ha scosso le coscienze”, il presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici il cui padre – Emanuele – riuscì miracolosamente a salvarsi dopo essere stato dato per morto, si sofferma su come questa tragedia abbia rappresentato un punto di svolta per tutto l'ebraismo italiano. “Se prima l'abitudine era quella di camminare rasomuro – afferma Pacifici – da quel momento abbiamo iniziato a presentarci per quello che siamo senza paura di esporre le nostre specificità e diversità”.
L'evento odierno arriva a conclusione di un percorso pedagogico che ha visto protagonisti i ragazzi della quarta liceo con l'ausilio, tra gli altri, dell'assessore alla scuola Ruth Dureghello e della docente universitaria Serena Di Nepi. In rassegna, con filmati e diapositive, il clima d'odio e di rancore anti-israeliano che fu propagato attraverso i media nei mesi che precedettero l'attacco e le reazioni della stampa all'agguato mortale con errori e distorsioni di significato non infrequenti. A gettare nuova luce su questa vicenda, è stato ricordato, il libro di recente pubblicazione “Roma, 9 ottobre 1982” (ed. Viella) a cura degli storici Arturo Marzano e Guri Schwarz.

Adam Smulevich

nobel
Arieh Warshel per la Chimica
Israele oggi conquista l’undicesimo premio Nobel nella sua storia di 65 anni. È stato assegnato infatti questa mattina a Oslo quello per la Chimica all’israeliano Arieh Warshel, adesso professore dichimica e biochimica  alla University of Southern California, all’austriaco Martin Karplus (Università di Strasburgo) e al sudafricano Michael Levitt (Stanford). I tre scienziati hanno vinto il premio per i loro studi “sullo sviluppo di modelli multiscala per i sistemi chimici complessi”.
Leggi

 
nobel
Dio di Einstein, D-o di Abramo
Negli ultimi mesi ci siamo soffermati più volte su quanto sia diffuso un uso improprio del Nome di Dio. La recente scoperta effettuata al Cern di Ginevra del bosone di Higgs, la cosiddetta particella di Dio, ne è la riprova. Non c’è dubbio che il grande clamore mediatico suscitato dalla scoperta sia dovuto anche a questo (ab)uso del Nome. Ma è proprio un abuso?

Gianfranco Di Segni, Collegio rabbinico/Cnr
Leggi

memoria
Yad Vashem onora Gino Bartali accogliendo il figlio Andrea
Per la grande cerimonia ufficiale che si svolgerà a Firenze, nella Firenze in cui nacque e fu protagonista di memorabili imprese non solo sportive, si dovrà attendere ancora qualche settimana. In attesa di quel solenne momento lo Yad Vashem, che lo ha da poco proclamato Giusto tra le Nazioni, accoglie per la prima volta nelle sue strutture il figlio Andrea, tra i principali custodi della memoria del padre e ospite in queste ore dell'organizzazione della Gran Fondo Giro d'Italia in programma nel fine settimana a Gerusalemme.
L'appuntamento a Yad Vashem è per domani mattina alle 11.30. Nell'occasione saranno ripercorsi i vari passaggi che hanno portato al riconoscimento e sarà data voce, tra gli altri, proprio ad Andrea Bartali. Ad accompagnarlo Giulia Donati Baquis, una delle testimoni raggiunte da Pagine Ebraiche, l'ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talò, l'organizzatore della Gran Fondo Matteo Gerevini e l'amministratrice della Fondazione Gino Bartali onlus Laura Morini. “Sono molto emozionato, è la prima volta che visito Israele e lo Yad Vashem. Un'occasione davvero speciale”, racconta Andrea.


qui milano
Il grande disegno dimenticato
Aule, corridoi, uffici, depositi. Nei decenni gli spazi del complesso scolastico della Comunità ebraica di Milano, inaugurato nel 1962, sono stati assegnati, riassegnati e modificati. Oggi il Consiglio comunitario discute una riorganizzazione generale dell’edificio, per accogliere il trasferimento dell’Ufficio rabbinico e l’ampliamento dello spaccio di carne e prodotti kasher a prezzi calmierati, che riscuote sempre maggiore successo tra gli iscritti, è rimasta nascosta un’opera che rappresenta un pezzo di storia, della scuola e della Comunità. Si tratta di metri e metri quadrati di pannelli di legno dipinti che insieme formano un grande murales realizzato dagli alunni della scuola cinquant’anni fa, nel periodo del trasferimento dal vecchio istituto di via Eupili al nuovo in zona Bande Nere.

(Nelle immagini, il murales dipinto da alcuni allievi della Scuola della Comunità ebraica all’inizio degli anni ‘60: nella foto a sinistra una dei giovani artisti, Sabina Schkolnik Saad, nella foto a destra il murales oggi)
Leggi

pilpul
Rav Ovadia
Piango con il resto del popolo d’Israele, la scomparsa del Rabbino Capo haRishon leZion Rav Ovadia Yosef z.tz.l. L’intelligenza acuta, la straordinaria memoria, il grande cuore, hanno fatto del maestro Ovadia Yoseph il rabbino unico di tutto il popolo, ha scritto Rav Lau oggi sulla stampa israeliana.

Yoseph Levi, rabbino capo di Frenze
Leggi


Ticketless - Diversamente laici
Mentre rileggevo, sull’ultima “Rassegna Mensile di Israel”, alcuni corsivi di Guido Fubini, firmati con lo pseudonimo di Tewie il Lattaio, impazzava sui quotidiani la notizia degli scambi epistolari fra Papi. Papi veri e Papi laici. Prima Eugenio Scalfari e Papa Francesco, poi Papa Ratzinger e Piergiorgio Odifreddi. Poi arriva la notizia di un’intervista di Scalfari a Papa Francesco uscita su “Repubblica”.

Alberto Cavaglion
Leggi

 

Periscopio - Le parole del papa
Non vorrei correre il rischio di esagerare – avendo già rivolto al Pontefice diversi pubblici elogi -, e di abbandonare una prudenza che una bimillenaria storia di dolore dovrebbe imporre; ma ritengo che l’intervista concessa da Bergoglio a Scalfari, su la Repubblica dello scorso 1° ottobre, contenga degli elementi di grande  novità, di una portata che può decisamente essere definita ‘storica’.

Francesco Lucrezi, storico
Leggi

moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24 e l'Unione Informa sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.