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15 ottobre 2013 - 11 Cheshwan 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Perché Avraham, pur così premuroso nei confronti degli altri e  pur rischiando la  vita per salvare Lot dalla prigionia, lascia andar via questo suo amato nipote (Bereshìt, 13; 8-12) senza neppure tentare di convincerlo a restare con lui per continuare a condividere la sua missione?
 
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Dario
Calimani,
anglista
Priebke è morto. Finalmente! E c’è chi, anche fra noi, si rammarica che non si sia mai pentito del male che ha fatto. Disposto ad accogliere serenamente l’accusa di cinismo, voglio essere sincero. Non avrebbe fatto alcuna differenza se si fosse pentito: non avremmo mai potuto riconoscere la qualità del suo pentimento. Ciò che rimane certo e irreversibile è il male che ha fatto; le persone che ha ucciso non ritorneranno a noi, e il ‘pentimento’ sarebbe servito solo a lui. In ogni caso, “The offender’s sorrow lends but weak relief” scriveva una geniale sensibilità di fine ‘500, “Il dolore del colpevole dà ben poco sollievo”.
 
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Gattegna al premier Letta:
"Stop alla diffusione
dei deliri di Priebke"
“Sulla morte di Priebke abbiamo preferito far calare il nostro silenzio non volendo fare del gerarca nazista un martire”.
Lo ha affermato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna nell’incontrare il presidente del Consiglio Enrico Letta assieme a una delegazione della Comunità ebraica di Roma e di sopravvissuti alla Shoah.
“Diverso invece il discorso relativo al funerale. In questo caso – ha spiegato Gattegna – abbiamo fatto sentire con forza la nostra voce perché riteniamo che Roma, la città delle Fosse Ardeatine, non meriti l’affronto del funerale e della sepoltura di uno dei suoi massimi carnefici”.
“La nostra preoccupazione è adesso il testamento lasciato da Priebke ai posteri. Deliri revisionisti e negazionisti che possono urtare la sensibilità di chi, specie nelle nuove generazioni, non ha ancora gli strumenti culturali pienamente affinati per distinguere i veleni dell’odio dalla falsità storica. Ci opporremo con forza e determinazione alla sua diffusione apologetica”.
 
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Voci a confronto
Cade domani il 70esimo anniversario dal rastrellamento nazista al Portico d’Ottavia che portò alla deportazione e all’uccisione di oltre mille ebrei romani. La cerimonia si svolgerà alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ad accoglierlo il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici e il rabbino capo Riccardo Di Segni (Gabriele Isman, Repubblica). In serata fiaccolata per la Memoria organizzata assieme alla Comunità di Sant’Egidio. A seguire integralmente la cerimonia, tra gli altri, l’emittente Radio3. La trasmissione sarà condotta da Marino Sinibaldi (Stampa).
Non si scioglie ancora il nodo attorno ai funerali del criminale nazista Erich Priebke. Provocazione shock del figlio: “Seppellitelo in Israele”. Tra i vari interventi da registrare la presa di posizione del cardinale Montezemolo, nipote del colonnello ucciso alle Fosse Ardeatine. “Noi parenti delle vittime l’abbiamo perdonato”, dice a Repubblica.  
 
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Giornata della Cultura Ebraismo in piazza
Tradizione, cultura e valori dell’ebraismo. In decine di città italiane questo inizio di autunno ha visto il mondo ebraico protagonista con la celebrazione lo scorso 29 settembre della Giornata europea della cultura ebraica. Da Napoli, città capofila dell’evento, salendo e scendendo lunga la penisola migliaia di persone hanno avuto l’occasione di conoscere e scoprire il legame tra ebraismo e natura, tema di quest’anno dell’iniziativa. Sessantasei le località coinvolte per questa 14esima edizione che ha visto coincidere l’inaugurazione di un altro grande evento: il Festival di Milano Jewish and the city.
 
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  davar
qui roma
Palazzo Chigi agli ebrei italiani:
"Ferma intesa contro l'odio" 

“In questi giorni abbiamo assistito a qualcosa che ci dimostra che è impossibile pensare che è il tempo che passa a chiudere le ferite della Storia. Dobbiamo essere tutti insieme baluardo contro il ritorno di sentimenti di odio e morte”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Enrico Letta, incontrando a Palazzo Chigi una delegazione della Comunità ebraica di Roma e di sopravvissuti alla Shoah. Ad essere messi in relazione due avvenimenti: da una parte la scomparsa del criminale nazista Erich Priebke e il dibattito apertosi attorno alla sua sepoltura, dall'altra le imminenti celebrazioni per il 70esimo anniversario del 16 ottobre 1943 alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Parole che hanno suscitato l’apprezzamento della delegazione, guidata dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, dal presidente della Comunità romana Riccardo Pacifici e dal rabbino capo Riccardo Di Segni. 
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qui Parma
Palatina e Biblioteca d'Israele,
alleanza sui preziosi manoscritti

La punta di diamante è una commovente Mishna vergata intorno al 1073, la seconda più antica al mondo, ma la collezione della Biblioteca Palatina di Parma comprende oltre 1600 esemplari, cinquecento biblici, duecento miniati. Grazie a un accordo siglato tra l’istituzione emiliana e la Biblioteca nazionale israeliana, presto quei manoscritti saranno a disposizione degli studiosi di tutto il mondo, con la completa digitalizzazione in alta risoluzione.
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israele
In corsa per Gerusalemme
Proseguono anche nel 5774 gli appuntamenti elettorali israeliani. Il 22 ottobre 2013 i residenti permanenti (cittadini o meno) si recheranno infatti alle urne per scegliere il proprio sindaco e i riflettori, in queste settimane, sono puntati su Gerusalemme. La corsa per la poltrona di sindaco della Capitale, che vede l’uscente Nir Barkat (nell’immagine a sinistra) contrapposto a Moshe Lion (a destra) è divenuta infatti particolarmente significativa. Se Barkat resta favorito, Lion, che può contare sull’appoggio ufficiale di Likud-Beytenu e dei partiti haredim Yahadut HaTorah e Shas (il suo endorsement è stato uno degli ultimi atti della guida spirituale della formazione rav Ovadia Yosef, scomparso negli scorsi giorni), si mostra in grande recupero, per un’elezione in cui si ritrovano alleanze politiche che la composizione del nuovo governo sembrava aver spezzato, questioni amministrative e rapporti personali.
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qui milano
Adei e Zelig per dire no
alla violenza sulle donne

Probabilmente il più grande produttore di tormentoni degli anni duemila, di quelli che ormai sono entrati nel linguaggio corrente dei teenager (e non solo) italiani, il celebre programma televisivo Zelig si è trasferito ieri sera al teatro Manzoni di Milano per il pubblico dell’Adeissima Berta Sinai 2013, l’annuale serata organizzata dall’Adei-Wizo (Associazione donne ebree d’Italia, ramo della Women’s International Zionist Organization). Un intrattenimento leggero, ma una causa impegnata, come ha sottolineato nel suo saluto Susanna Sciaky, presidente della sezione milanese dell’Adei (in sala anche la presidente nazionale Ester Silvana Israel).
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pilpul
La questione identitaria
I funerali di rav Ovadia Yosef sono stati un evento clamoroso nella storia sociale israeliana. Centinaia di migliaia di persone in fila per salutare l'ex rabbino capo sefardita e molte altre a casa a guardare le immagini trepidanti. Una folla imponente che raramente ha una sua rappresentazione pubblica, formata da ultra-ortodossi in maggioranza di origine sefardita.

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie - Dimenticanze
Segnala Tiziana Valpiana, vicepresidente nazionale dell’Aned, che ancora una volta lo Stato si è dimenticato dei deportati politici, che nei lager venivano contrassegnati con un triangolo rosso. Lo attesta una comunicazione inviata in questi giorni dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca alle scuole e relativa ad un corso di aggiornamento “Storia e didattica della Shoah” organizzato dalla Rete Universitaria per il Giorno della Memoria.

Mario Avagliano
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