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22 ottobre 2013 - 18 Cheshwan 5773
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Nelle vicende legate ad Avraham, narrate nella Torah, ricorre spesso la risata. Alla notizia che avranno un figlio in età molto avanzata Avraham ride di gioia (Bereshit, 17;17) e Sarah ride interiormente per scetticismo (Bereshit, 18; 12), tanto che lo stesso neonato sarà chiamato ironicamente Ytzchàk , " riderà" (Bereshit, 21; 3).
 
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Dario
Calimani,
anglista
Gentile Odifreddi, credo che nessuno abbia intenzione di crocifiggerla perché lei, da buon scienziato positivista, desidera ricercare la verità sulla base di prove, documenti e, magari, verificando l'applicabilità del Principio di non contraddizione e del Principio di verificazione e continuità.
 
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16 ottobre - Gattegna:
"Lotta senza tregua contro ogni razzismo"
“Oggi non siamo qui solo per ricordare il passato. Siamo qui per proseguire la lotta contro ogni forma di razzismo e di discriminazione, per difendere le conquiste di libertà e di uguaglianza che dal 1948, con la promulgazione della Costituzione repubblicana, hanno portato l'Italia ad essere un Paese all'avanguardia nel rispetto dei diritti fondamentali di tutti i cittadini” ha dichiarato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, in occasione della cerimonia per la commemorazione del settantesimo anniversario del 16 ottobre 1943 presieduta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
 
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Voci a confronto
“In Israele io non definii il fascismo male assoluto. Lo dissi a proposito della persecuzione degli ebrei”. Chiarisce il suo punto di vista Gianfranco Fini, ex presidente della Camera, in un’intervista ad Aldo Cazzullo sul Corriere, e dichiara sulle pagine del quotidiano di non aver definito il fascismo male assoluto ma di aver fatto riferimento alle persecuzioni antiebraiche. Nel novembre del 2003 Fini si recò in Israele e dallo Yad Vashem pronunciò la famosa frase – riportata tra gli altri da Repubblica – “il fascismo fu parte del male assoluto”.
“Perché è un errore punire i negazionisti”, prende posizione lo storico Carlo Ginzburg – intervistato da Repubblica – in merito al dibattito sulla legge che vorrebbe introdurre in Italia il reato di negazionismo. Secondo Ginzburg, che attacca duramente la politica parlando di dilettantismo nel trattare la questione, “i negazionisti sono farabutti in cerca di pubblicità. Cercano un ‘martirio’ a buon mercato e colgono ogni pretesto per farsi propaganda. Nei paesi in cui è stata adottata la legge, i tribunali sono diventati una formidabile cassa di risonanza delle loro tesi”.
Da Cracovia rimbalza invece la proposta del sindaco di Roma Ignazio Marino – in Polonia in occasione dei “viaggi della memoria” assieme a una folta rappresentanza della Comunità ebraica di Roma, guidata dal rabbino capo Riccardo Di Segni e dal presidente Riccardo Pacifici – di intitolare una scuola della Capitale a Shlomo Venezia, scomparso lo scorso ottobre e tra i sopravvissuti alla Shoah (Repubblica Roma).
Dopo il post delirante e dal sapore negazionista di pochi giorni fa, il matematico Piergiorgio Odifreddi prova a difendersi usando il trucco del fraintendimento, del “avete capito male”. Sul Corriere, rispondendo ad Aldo Grasso, Odifreddi sostiene che il suo “mi uniformo all’opinione comune” in merito all’esistenza delle camere a gas, fosse una dimostrazione della sua consapevolezza dell’esistenza delle stesse. La sua difesa, come sottolinea Grasso, appare labile: “Odifreddi farebbe bene a meditare un po’ di più prima di scrivere di temi così delicati”, scrive il giornalista.
“In merito all’articolo pubblicato domenica 20 e intitolato «Luxory Hotel, 17 indagati. Comunità Ebraica sotto inchiesta», si precisa che la Comunità Ebraica di Roma non è oggetto di alcuna inchiesta della Procura, né lo sono i suoi rappresentanti”. E’ la precisazione della Comunità ebraica di Roma sul Corriere dopo l’uscita sul quotidiano di un articolo che parlava di un coinvolgimento della Comunità nell’inchiesta.
Una denuncia alla deriva populista e intollerante attraverso la musica. L’opera lirica La Giovenca Rossa di Ivan Fisher è, come ricorda sul Corriere Stefano Jesurum, un J’accuse verso il governo Orban in Ungheria così come nei confronti della società, in parte connivente con le pulsioni estremiste presenti nel paese (incarnate in particolare del partito di estrema destra Jobbik).
Stupore e amarezza per Michele Serra nella sua rubrica L’Amaca su Repubblica per il modo con cui è stato trattato il caso Priebke, “Ma ciò che davvero colpisce, nella lunga e sgradevole vicenda di Priebke, è che hanno goduto e ancora godono di uguale spazio, e quasi di uguale dignità, le parole delle vittime e quelle dei carnefici, dei loro eredi politici, dei loro amici”.
 
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Giornata della Cultura
Ebraismo in piazza
Tradizione, cultura e valori dell’ebraismo. In decine di città italiane questo inizio di autunno ha visto il mondo ebraico protagonista con la celebrazione lo scorso 29 settembre della Giornata europea della cultura ebraica. Da Napoli, città capofila dell’evento, salendo e scendendo lunga la penisola migliaia di persone hanno avuto l’occasione di conoscere e scoprire il legame tra ebraismo e natura, tema di quest’anno dell’iniziativa. Sessantasei le località coinvolte per questa 14esima edizione che ha visto coincidere l’inaugurazione di un altro grande evento: il Festival di Milano Jewish and the city.
 
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  davar
Qui trieste
La libreria di Umberto Saba
torna a essere centro di cultura

Protagonista di una stagione culturale indimenticabile, la Libreria antiquaria Umberto Saba di Trieste è oggi al centro di una serie di iniziative per il suo rilancio e per la sua valorizzazione nel più ampio contesto regionale e nazionale. A rinsaldare la collaborazione tra le diverse realtà coinvolte un accordo siglato ieri nelle stanze del museo ebraico triestino Carlo e Vera Wagner. Firmatari il presidente della Comunità ebraica Alessandro Salonichio, l'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, l’assessore comunale alla Cultura Franco Miracco, il direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia Giangiacomo Martines, il direttore della biblioteca statale Stelio Crise Maurizio Messina e Mario Cerne, attuale titolare della libreria antiquaria
(ritratti nell’immagine di Giovanni Montenero proprio davanti alla Libreria Saba).

memoria
Erminia ed Ernesto tra i Giusti
C'è voluto del tempo per affrontare il passato. Oltre 60 anni. È stata una riscoperta difficile, ma inevitabile. Adesso, grazie al suo impegno, Giorgio Castelnuovo, 83 anni, ha potuto far iscrivere i nomi di Erminia Danese ed Ernesto Buonaiuti sulla lapide dei Giusti tra le Nazioni onorati dallo Yad Vashem. Casalinga la prima, prete e docente universitario che rifiutò di giurare per il fascismo il secondo: durante le persecuzioni antiebraiche scelsero la strada del coraggio mettendo in salvo le famiglie Castelnuovo e Ascarelli dai nazifascisti. In particolare un giovanissimo Giorgio, allora adolescente. Il solenne omaggio dello Yad Vashem va in scena al liceo Morgagni di Roma dove studia Miriam, nipote del salvato. Sala gremitissima, grande l'emozione dei presenti.
“Scrivere una biografia avrà valore per i suoi figli e nipoti?” riflette Giorgio in La mia vita, dato alle stampe a seguito del lungo viaggio interiore. Oggi, al Morgagni, i ricordi più intimi di famiglia, qui ricordi trasmessi in prima battuta ai propri cari – la spensieratezza dell'infanzia, il tradimento delle Leggi Razziste, la paura e la fuga, l'eroismo dei Giusti, la nuova vita in Israele – sono fluiti con grande intensità a centinaia di studenti. In sala anche i quattro figli e i 14 nipoti di Giorgio, venuti per l'occasione da Israele. “Manca solo l'ultima arrivata, una pronipote. Senza Erminia ed Ernesto, i miei salvatori – si commuove – non potrebbero essere qua”.
Ad intervenire anche Ofra Fahri, addetta culturale dell'ambasciata d'Israele a Roma e nipote di Castelnuovo; Livia Link, consigliere per gli affari politici e le relazioni esterne dell'ambasciata; Federico Masini, prorettore dell'Università Sapienza; Carlo, Daniele e Gianpolo Danese, discendenti di Erminia; Emanuele Paratore ed Eugenio Marongiu, nipoti del professor Buonaiuti; Loredana Termite, preside del liceo Morgagni.
Numerosi gli spunti per i tanti giovani ritrovatisi in aula magna, protagonisti in queste settimane di uno specifico lavoro didattico sulle figure dei Giusti. Il Talmud dice che chi salva una vita salva il mondo intero. “Vedervi qua, così numerosi, è una concreta spiegazione di questo insegnamento” ha affermato Ofra chiudendo la cerimonia.

Adam Smulevich

israele
Al voto per scegliere il sindaco
Votano oggi i residenti in Israele (cittadini o meno) per rinnovare le proprie amministrazioni comunali in quasi 200 città. Seggi aperti dalle 7 del mattino alle 10 di sera ora locale; all’ultima tornata, l’affluenza si attestò attorno al 51 per cento. Occhi puntati sulla sfida tra Barkat e Lion a Gerusalemme (nell'immagine il presidente Shimon Peres alle urne).
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qui roma
Luxory, interviene la Comunità
“In merito all’articolo pubblicato domenica 20 ottobre (in realtà lunedì 21 ottobre, ndr) e intitolato ‘Luxory Hotel, 17 indagati. Comunità Ebraica sotto inchiesta’ si precisa che la Comunità ebraica di Roma non è oggetto di alcuna inchiesta della Procura, né lo sono i suoi rappresentanti. La vicenda coinvolge il gestore di un immobile, di proprietà di un ente di natura ebraica, e altri soggetti. Le citazioni in titolazione e nell’articolo inerenti la Comunità ebraica di Roma sono da considerarsi non conformi alla realtà dei fatti”. È quanto si legge in una nota della Comunità ebraica capitolina che appare nelle pagine romane del Corriere a seguito dell’articolo pubblicato ieri.
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memoria
Gianfranco Fini al Corriere:
"Fascismo come male assoluto?
Non fu quello che dissi"

“In Israele io non definii il fascismo male assoluto. Lo dissi a proposito della persecuzione degli ebrei”. A distanza di dieci anni dalla sua visita in Israele e dalle affermazioni fatte allo Yad Vashem, Gianfranco Fini, ex presidente della Camera dei deputati, torna sulle sue affermazioni e tiene a chiarire che allora usò la definizione “male assoluto” non in riferimento al fascismo, ma solo alle persecuzioni antiebraiche. La sua precisazione appare in una lunga intervista rilasciata da Fini ad Aldo Cazzullo sulle pagine del Corriere della Sera di oggi.

qui milano
Expo 2015 per i Giusti
Rinnovare il Giardino dei Giusti di Monte Stella per il grande momento di Expo 2015. L'appuntamento è nella mattinata di domani a Palazzo Marino, quando l'Associazione per il Giardino dei Giusti presenterà il progetto volto a valorizzare l'istituzione fondata da Gariwo, la foresta dei Giusti, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Comune di Milano.
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giovani
Ugn, costruire insieme il futuro
Si è svolto negli scorsi giorni il seminario di formazione rivolto ai madrichim dello staff dell'Ufficio giovani nazionale del Dipartimento educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Tre giorni intensi, in un ambiente ebraico e familiare dove gli educatori hanno partecipato a coinvolgenti attività sotto la guida di docenti professionisti.
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pilpul
Dialogo, la diplomazia inciampa
Secondo notizie di stampa diffuse in Israele, papa Francesco avrebbe rinviato a data da destinarsi l’incontro col primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Quest’ultimo aveva già annunciato che avrebbe incontrato il papa nei prossimi giorni, durante la sua visita a Roma. Dobbiamo riflettere su quanto è avvenuto, ma ci è difficile stabilire se il malinteso sia dovuto alla segreteria del primo ministro o invece al Vaticano.

Sergio Minerbi, diplomatico
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Storie - Eva e Anne
All’inizio degli anni Quaranta due ragazzine, una dai capelli neri acconciati con cura, che indossava “sempre bluse e gonne immacolate con calzettoni bianchi e lucide scarpe di vernice”, l’altra “un maschiaccio biondo”, con i vestiti in disordine che giocava a biglie e faceva capriole sulla piazza, giocavano allegre per le strade di Merwedeplein, ad Amsterdam. Anne Frank ed Eva Schloss erano nel pieno dell’adolescenza e non immaginavano quale sarebbe stato il loro futuro.

Mario Avagliano
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Assenze giustificate
Come molti lettori avranno già appreso, Tobia Zevi è impegnato nella campagna elettorale per l'elezione della Segreteria Pd del Lazio. Questo il motivo della sua assenza e della sospensione del suo tradizionale intervento del martedì.

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