Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

13 novembre 2013 - 10 Kislev 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
David
Sciunnach,
rabbino
“...Dimmi ti prego il tuo nome …” (Bereshìth 32, 30). PerchèYakòv domanda all'angelo il suo nome? Perché Yakòv aveva imparato da suo nonno Avrahàm che ogni angelo ha un incarico e il nome dell’angelo ci insegna qual è il suo compito e da quale parte proviene, se dalla santità o dall'impurità. E chi conosce il nome degli angeli e ha una forza spirituale elevata ha il potere dal Santo Benedetto Egli Sia di comandarli.
 
David
Assael,
ricercatore
Geert Wilders, l'islamofobo più volte dichiaratosi amico di Israele, ha dunque stretto un'alleanza europea con Marine Le Pen, diretta discendente dei collaborazionisti di Vichy. Una notizia che dovrebbe far pensare molto chi, anche fra gli ebrei italiani, ha votato e sostenuto chi si dichiarava amico dello Stato ebraico mentre stringeva la mano dei suoi carnefici. L'ebraismo europeo non è in vendita e certo non basta un tanto precario quanto strumentale appoggio ad Israele come moneta di scambio. Del resto, non era anche Mussolini un amico degli ebrei? Che i fatti di ieri siano un monito per oggi.
 
Leggi
"Paragone di Berlusconi su ebrei sotto Hitler offende Italia e Memoria"
“L’Italia repubblicana è un paese democratico. La Germania nazista era una spietata dittatura governata da criminali che teorizzavano e commettevano i più gravi delitti contro l’umanità. Contro gli ebrei i nazisti si accanirono con spietata crudeltà tanto che, alla fine di quel tragico periodo, gli ebrei dovettero contare oltre sei milioni di morti”.
Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna nel commentare l’anticipazione del libro “Sale, zucchero e caffè” in cui Silvio Berlusconi, rispondendo a Bruno Vespa, racconta che i suoi figli dicono di sentirsi “come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler”.
 
Leggi

Voci a confronto
"Decisione sofferta, meditata e definitiva. Così il presidente della Comunità ebraica di Trieste Alessandro Salonichio sulla decisione di sollevare rav Itzhak David Margalit dal ruolo di rabbino capo e di procedere al licenziamento. “Fatto senza precedenti”, scrive il Piccolo nella prima pagina della sezione di Trieste, che poi riporta le parole del presidente Salochio che parla di “una scelta molto meditata, molto sofferta, sottoposta al vaglio della Consulta rabbinica italiana, seguendo il severo statuto dell’Unione delle Comunità ebraiche, decisione sulla quale non torneremo però in alcun modo indietro”. Rav Margalit, rispondendo al quotidiano triestino, dichiara di aver preso provvedimenti contro il licenziamento, consultando la Cgil, ma prima di rilasciare altre dichiarazioni si recherà in Israele per sentire il parere del rabbino capo d’Israele. Da Roma la notizia dell’assoluzione del professor Roberto Valvo che, come riportano Corriere della Sera e Repubblica, era accusato di aver propagandato idee fondate sulla superiorità razziale e sull’odio nei confronti degli ebrei. Il professore, oggi in pensione ma allora insegnante al liceo artistico Rispetta di Roma, aveva esposto tesi negazioniste in classe e con altri professori, affermando che la “Shoah non è provata”. “Berlusconi perseguitato come gli ebrei”. L’offensivo paragone del vicepresidente della Lombardia Mario Mantovani ha sollevato molte polemiche in questi giorni. Il diretto interessato ha poi provato a smorzare i toni e, scrive il Corriere, “ha assicurato poi di voler rincontrare la comunità ebraica, non appena fatto ritorno a Milano. Richiesta accolta”. “La volontà di portare a compimento la realizzazione di una foresta dedicata ai Giusti lombardi non può che trovare la massima condivisione da parte nostra”, ha dichiarato il presidente della Comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi. “Israele dovrebbe quindi scomparire dalla carta geografica? La storia produce fatti compiuti che non possono essere cancellati senza provocare danni e ingiustizie ben più gravi di quelli che vorremmo correggere”, scrive Sergio Romano sul Corriere, rispondendo al lettore Franco Cohen che chiedeva all’ex ambasciatore se lei considerava e considera davvero Israele un «corpo estraneo». “Il movimento sionista – continua Romano – ha vinto guerre, risanato terre incolte, creato una florida economia nazionale, dato una casa e un futuro a più del 40% della popolazione ebraica mondiale. Questi sono i «titoli di proprietà» che garantiscono, più di qualsiasi promessa profetica, il suo diritto di esistere”.
 
Leggi

Provvedimenti antinegazionismo
Un coro a molte voci
Il dossier raccolto dalla redazione circa il denso dibattito a proposito dei provvedimenti antinegazionismo che vede protagonisti storici, intellettuali e giuristi.
 
Leggi

  davar
ECONOMIA
La ricetta di Gutgeld per l'Italia
Esce oggi nelle librerie con Rizzoli “Più uguali, più ricchi”, saggio economico del parlamentare renziano Yoram Gutgeld. Nato a Tel Aviv, italiano d'adozione, Gutgeld propone la sua "terza via" per uscire dalla crisi – meno tasse e riduzione della spesa pubblica – avvalorando questa tesi con numeri, dati, riflessioni concrete sul futuro. Argomenti che aveva anticipato e sul quale si era lungamente confrontato con la redazione in occasione di una recente intervista apparsa sul mensile dell'ebraismo italiano Pagine Ebraiche.

(Il disegno è di Giorgio Albertini)
Leggi
FILIPPINE
Aiuti, Tsahal interviene

Una delegazione del reparto medico dell’Idf, l’esercito israeliano, è partita stamattina per le Filippine per aiutare la popolazione locale, duramente colpita dal tifone Haivam. Un gesto di solidarietà che si intreccia con il grande dolore vissuto oggi da Israele, con la tragica notizia dell’uccisione di un giovane soldato israeliano, un ragazzo di diciotto anni, accoltellato ad Afula su un mezzo pubblico
Leggi
 
QUI ROMA
L'insegnamento corre sulla rete
Insegnante, studiosa, divulgatrice. La figura di Naomi Prawer Kadar ha illuminato più generazioni di studenti. In suo nome, in sua memoria è oggi attiva una fondazione che si prefigge di agire sulle aree specifiche di istruzione, cultura e opera sociale che ne hanno caratterizzato la vita. Un impegno rilanciato in queste ore a Roma, con un seminario di tre giorni appena conclusosi che ha visto la collaborazione del dipartimento Educazione e Cultura dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Comunità ebraica di Roma e della World Ort, realtà leader nell'educazione e nella formazione professionale degli educatori ebraici. Obiettivo: favorire la diffusione di tecnologia digitale nelle metodologie di apprendimento delle scuole ebraiche e dei Talmud Torah italiani.
Leggi
qui milano 
Nuovi assetti in Consiglio

Non solo casi mediatici e comunicazione al centro dell’ultima seduta di Consiglio della Comunità, protrattasi sino a tarda notte. Progetti educativi, rapporti con altri importanti attori della vita comunitaria, assetti istituzionali e passaggi necessari all’approvazione del bilancio preventivo 2014 hanno caratterizzato una riunione che si è protratta fino a tarda notte.
Leggi
GUARDIA DI FINANZA
Un albero di ulivo per i Giusti
Giorgio Cevoli, Salvatore Corrias, Luigi Cortile, Giulio Massarelli, Giuseppe Pollo, Raffaello Tani. Sono i nomi dei sei finanzieri che lo Yad Vashem, con una solenne cerimonia svoltasi nel 2008, ha riconosciuto come Giusti tra le Nazioni per il loro impegno nel salvataggio di ebrei durante il nazifascismo. Questa mattina, in loro memoria, il Keren Kayemeth LeIsrael ha fatto piantare un albero d'ulivo nella Piazza d’Armi del comando generale del Lazio. All'evento hanno partecipato, oltre al presidente del KKL Italia Raffaele Sassun, il comandante interregionale dell'Italia centrale della Guardia di Finanza Pasquale Debidda, il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici. Le azioni dei sei Giusti sono raccolte in una recente ricerca dal titolo "Gli aiuti ai profughi ebrei e ai perseguitati: il ruolo della guardia di finanza 1943-45". Questo il testo della targa posta ai piedi dell'albero: “Per non dimenticare le storie di coraggio di chi, rifiutando l’iniquità delle leggi razziste rischiò la propria vita per salvare l’altrui esistenza”.
QUI MILANO
Meghnagi e Ovadia a colloquio

e il Consiglio dibatte del caso
Lo ha pubblicamente annunciato attraverso un’intervista al Fatto Quotidiano, ma la discussa richiesta di cancellazione dagli elenchi comunitari non ė ancora mai arrivata a destinazione. Il Consiglio della Comunità di Milano ha discusso anche del caso Moni Ovadia e in questa occasione il presidente Walker Meghnagi ha riferito di una sua conversazione telefonica con l'attore dai toni cordiali e distensivi e di aver deciso con lui di incontrarsi presto per proseguire il confronto.
Leggi
 

qui milano
Assessorato alla comunicazione Guido Osimo verso l'incarico
Il consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Osimo, che è anche consigliere della Comunità ebraica di Milano, è stato indicato dal Consiglio comunitario per il reintegro di Giunta dopo l’annuncio delle dimissioni dell’assessore alla Comunicazione Joseph Menda. Sarà la Giunta stessa a esprimersi formalmente sulla delega, che però secondo quanto emerso nella riunione, verrà con ogni probabilità mantenuta alla Comunicazione. Un tema quanto mai attuale, cui è stata dedicata buona parte della seduta, anche in virtù di alcuni eventi che negli ultimi giorni hanno visto la Comunità e i suoi rappresentanti coinvolti da molti mezzi d’informazione, in seguito all’annuncio della cancellazione dell’iscrizione dalla Comunità di Moni Ovadia e alle gravi parole sulla Shoah dell’ex premier Silvio Berlusconi e poi del vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani.
Leggi
qui trieste
La rimozione del rabbino capo

Il presidente scrive agli iscritti
“La decisione di tutto il Consiglio di sollevare dal proprio incarico di rabbino capo rav Margalit è maturata dopo una lunga meditazione ed è stata motivata dal venir meno di un rapporto di fiducia che dovrebbe essere base e vincolo indissolubile che lega una Comunità ebraica e la propria guida spirituale. Inoltre essa è stata supportata da un parere della Consulta Rabbinica, organo dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane”. Lo scrive, in un messaggio inviato nel pomeriggio agli iscritti, il presidente della Comunità ebraica di Trieste Alessandro Salonichio. La comunicazione arriva a seguito dell’articolo apparso oggi con grande rilievo sulla prima pagina del quotidiano triestino Il Piccolo in cui si approfondiva la decisione, assunta all’unanimità dal Consiglio comunitario, di sollevare il rabbino capo rav David Itzhak Margalit dall’incarico.
Leggi
MEMORIA
Un'assoluzione che fa discutere
Assoluzione “perché il fatto non sussiste” per Roberto Valvo, docente in pensione di un noto liceo romano, che era stato accusato di negazionismo della Shoah e di aver propagandato idee fondate sulla supremazia razziale e sull'odio antiebraico.
Leggi
pilpul
Ticketless - Salve Prof
Questa settimana ho girato ad un’amica lo scambio di mail che ho avuto con uno studente. Che tristezza!, ha esclamato, pur riconoscendo la genialità di una osservazione contenuta in quella mail. Come ha potuto rivolgersi a te con un “Salve Prof”?
Che male c’è?, mi sono chiesto. Ho rassicurato la mia amica dicendole che sarebbe stata cosa grave se qualcuno, alla maniera di Benigni, si fosse rivolta a lei con un “Buongiorno principessa!”, la sola cosa che pare sia rimasta in testa – e sui muri delle città d’Italia - di un (mediocre) film che avrebbe dovuto spiegare ai ragazzi che cos’è la Shoah. Salve prof. mi fa tenerezza. Non è forse più ridicolo lo spagnolesco Chiar.mo, l’Esimio curiale, il cinico Cultore della
Materia? Evviva la spontaneità. Tempo fa l’occhio mi era caduto sulla mail di un professore ordinario che esigeva la presenza di tutti i gregari non ricordo per quale conferenza. “L’invito vi arriva da un ordinario”, era ripetuto due volte. Associati, ricercatori, dottorandi, laureandi, matricole avrebbero dovuto per forza presenziare anche se non ne avevano voglia, perché, nelle gerarchie della pubblica amministrazione, si diceva testualmente “l’ordine di un Professore Ordinario equivale all’ordine di un Alto Magistrato”. Riderebbe il mio Maestro-Prof, Piero Treves. Diceva sempre di preferire un sobrio pranzo con noi studenti, piuttosto che un ristorante di lusso con colleghi che a tavola, mentre s’abbuffavano, non smettevano di parlare di cattedre, cattedre, sempre e soltanto cattedre. Di notte, si chiedeva il mio Prof, sogneranno anche cattedre nude?
Il rispetto e il calore umano si celano nel Salve Prof come non molti decenni fa, nei carteggi dei miei antenati, il calore e il rispetto morenile si sarebbero nascosti dietro un innocente Salve Morenu (o Murenu, che è lo stesso).


(Il disegno è di Emanuele Cavaglion)

Alberto Cavaglion
Leggi

 
Periscopio - Cronaca e poesia
Avevo annunciato, sul notiziario del 23 ottobre – nel quale davo notizia del recente libro di poesie di Suzana Glavas - che avrei dedicato qualche riga, la settimana successiva, a un’altra silloge di liriche ebraiche, appena pubblicata. Il mercoledì seguente, però, mi sono sentito costretto a posticipare il pezzo, in quanto indotto a commentare uno spiacevole fatto di cronaca, che non ritenevo di poter passare sotto silenzio. E lo stesso è accaduto la settimana successiva. E anche oggi, in verità, pensavo di non potere parlare di poesia – segnatamente, dell’ultimo libro di Tsippy Levin Byron, persona di cui ho già avuto modo di parlare in passato - perché mi pareva obbligatorio spendere qualche parola sull’allucinante parallelismo che è stato fatto (in nome di una presunta comune ingiustizia subita) tra cinque giovani e patinati miliardari, fra gli uomini più potenti e privilegiati del pianeta, e gli ebrei perseguitati, braccati e uccisi dai nazisti. Un paragone capace di trasformare chi lo ascolta in una statua di sale.

Francesco Lucrezi, storico
Leggi
moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24 e l'Unione Informa sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.