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3 dicembre 2012 - 30 Kislev 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Di fronte alla crescente carestia il patriarca Yaakòv si rivolge ai suoi figli con questa sollecitazione: "lammah titrau..." (Bereshìt, 42; 1). Sono molte e differenti le traduzioni di questa espressione insolita che rappresenta la forma riflessiva del verbo "vedere". Ovadià Sforno, famoso rabbino italiano del XVI secolo, traduce l'espressione in questo modo: "perché state a guardarvi  l'un  l'altro ..? ".  Nei momenti di crisi e di disperazione non è sufficiente "guardare se stessi" . Ben vengano le ricerche, le analisi, le statistiche, i convegni sulla nostra situazione, ma è quanto mai urgente rimboccarsi le maniche e affrontare la realtà con senso di responsabilità e spirito di iniziativa.
 
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Dario
Calimani,
anglista
“Asé lekhà rav” “fatti un Maestro” (Pirké Avot), è un principio forte dell’ebraismo, che sottolinea la necessità di studiare accettando l’insegnamento di una guida, per non presumere troppo di se stessi. Ma il Maestro, da parte sua, non ha forse il dovere di farsi degli allievi? Non foss’altro che per dare uno scopo al proprio studio e al proprio mestiere. Ma anche per non esimersi da nuovi stimoli per nuovi approfondimenti. E – perché no? – per riconoscere i propri limiti e impegnarsi in un continuo superamento degli stessi, se possibile. Ma anche per riconoscere che lo studio, come la vita, non va vissuto in isolamento. Il confronto è sempre gravoso, ma non se ne può prescindere.
 
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FIRENZE - “Giovanni Spadolini: la questione ebraica e lo Stato di Israele”. Questo il titolo del libro che Valentino Baldacci ha voluto dedicare alla figura dell'indimenticabile leader repubblicano. Questo pomeriggio alle 17 a Palazzo Vecchio la presentazione dell'opera (che ha la prefazione del presidente UCEI Renzo Gattegna) in un incontro promosso dallAssociazione Amici di Israele della Toscana e con il patrocinio della Comunità ebraica di Firenze. Interverranno Cosimo Ceccuti, Sandro Rogari, Giancarlo Elia Valori e l'ex ministro Giulio Terzi di Sant'Agata.

 
Gattegna: “Italia-Israele,
un legame per la pace”
"Vi ringrazio a nome di tutti gli ebrei italiani i quali, nel vedervi lavorare fianco a fianco, circondati dai ministri dei rispettivi governi, nell'assistere alle vostre strette di mano, provano un profondo sentimento di gioia, di completezza, di speranza che questo rapporto di amicizia rimanga stabile e costante e sia fonte di pace e di sicurezza. Quella pace e quella sicurezza che, per entrambi i popoli, per molti secoli sono stati beni sconosciuti".
Lo ha affermato il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna nell'intervento appena tenuto al Tempio Maggiore di Roma in occasione della visita del primo ministro italiano Enrico Letta e del suo omologo israeliano Benjamin Netanyahu.
 
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Voci a confronto
Esiti e analisi circa il vertice governativo Italia-Israele trovano molto spazio sui giornali di oggi. Parla di “divergenze sul dossier Iran” il Corriere della Sera, prima di sottolineare l’importanza degli accordi sottoscritti tra i due paesi. “Letta: la sicurezza di Israele non è negoziabile” il titolo che sceglie invece Repubblica che riporta anche del colloquio tra il premier israeliano Netanyahu e Jorge Bergoglio. Ad analizzare l’incontro tra i due è La Stampa. Siglati tra gli altri accordi sull’energia (Sole 24 Ore), tra sanità israeliana e Gemelli di Roma (Corriere Roma), sull’acqua tra Acea e Mekorot (Repubblica).
“Un accordo sull’Iran preoccupa i sauditi più di Israele” spiega un intervento in primo piano sulla pagina delle opinioni del Corriere.
Scomparsa a Roma a 95 anni la vedova di Giorgio Bassani, Valeria Sinigallia (Stampa).
Il cantautore Bob Dylan è indagato a Parigi per ingiuria razzista per aver paragonato i nazisti agli ustascia croati (tra gli altri, Avvenire).
In Germania polemiche sulla scelta di restaurare il palco su cui teneva i comizi Hitler a Norimberga (Messaggero).
A Milano posata la prima pietra della Casa della Memoria, inaugurazione prevista per il 25 aprile 2015 (Repubblica Milano).
 
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Provvedimenti antinegazionismo
Un coro a molte voci
Il dossier raccolto dalla redazione circa il denso dibattito a proposito dei provvedimenti antinegazionismo che vede protagonisti storici, intellettuali e giuristi.
 
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  davar
israele-italia
La strada comune verso il futuro
Investimenti, innovazione, occupazione. Parole chiave del vertice intergovernativo tra Israele e Italia, tenutosi a Roma, forse rimaste un po' nell'ombra, nascoste dalle questioni di politica estera.
All'indomani della firma di ben dodici accordi, che vanno dall'energia all'istruzione, l'attenzione sui media nazionale si è concentrata, infatti, sulle tensioni mediorientali. Le preoccupazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di fronte ai sorrisi di Teheran, la cauta fiducia del presidente del Consiglio Enrico Letta su un cambiamento di rotta iraniano, hanno raccolto l'interesse di stampa e televisioni. Nodi cruciali per Israele che influenzeranno il futuro di una regione intera quando non del mondo. Eppure c'è un altro futuro a cui prestare attenzione, e vede Israele e Italia impegnate in un ampio progetto di collaborazione economica, scientifica, culturale. I dodici accordi di ieri ne sono un esempio ma “c'è ancora tanta carne al fuoco”, come ha dichiarato Letta durante il vertice di Villa Madama.
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israele-vaticano
"Le origini dell’Inquisizione"
Un dono oltre le apparenze

Dell’incontro tra Benjamin Netanyahu e Jorge Bergoglio hanno fatto il giro del mondo le fotografie che ritraevano i due accanto allo scintillante candelabro a otto braccia donato dal premier israeliano in omaggio alla festa di Chanukkah in corso in questi giorni. Ma a conquistare i titoli è stato un altro dei regali offerti al pontefice: un libro dedicato all’Inquisizione spagnola del XV secolo. Ovvero a quello che è considerato uno dei periodi più bui della persecuzione antiebraica per mano della Chiesa, culminato con torture, uccisioni, e l’espulsione di massa degli ebrei dai domini iberici nel 1492. Una provocazione? Se lo sono chiesto in molti. Tuttavia, la risposta è assai più complessa, e non solo perché sulla copertina del libro non campeggia un nome qualsiasi, ma quello del padre del premier, lo storico Benzion Netanyahu. La tesi proposta nelle oltre 1400 pagine infatti è molto diversa da quanto ci si potrebbe aspettare.
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Chanukkah 5774
La luce risplende nel Meridione
Brillano anche nel Meridione d’Italia le luci di Chanukkah.  
Per la sesta sera sono stati accesi i lumi nel centro di Cosenza sotto la guida del maskil Valter Di Castro e con il patrocinio della Comunità ebraica di Napoli rappresentata da Roque Pugliese. Alla cerimonia hanno partecipato oltre agli organizzatori locali, la famiglia Calabrese, anche ebrei calabresi provenienti da altri luoghi della regione. Presenti poi l'assessore alla Cultura, istruzione e ricerca della Regione Mario Caligiuri, e, in rappresentanza del Comune l'assessore alla Cultura Geppino De Rose, l'assessore alla Solidarietà e coesione sociale Manfredo Piazza, Maria Lucente (Commissione Cultura) e varie autorità religiose.
Come ormai accade da diversi anni, una grande chanukkiah è accesa anche a Catania tutte le sere in piazza Università. La cerimonia è organizzata dagli ebrei locali fra cui l'attivissimo Davide Scibilia, e dall'Istituto internazionale di Cultura Ebraica rappresentato da Attilio Funaro e dall'avvocato Triolo, donatore del candelabro. Nelle varie serate presenti tra gli altri anche rav Pierpaolo Punturello e l'assessore comunale alla Cultura Orazio Licandro.
Festa anche a Trani, con gli ebrei della sezione pugliese della Comunità di Napoli, guidati da Yehudà C. Pagliara che hanno acceso i lumi nella Scolanova di Trani alla presenza del sindaco  Giuseppe Riserbato e di una scolaresca.

Gadi Piperno

melamed
Il laboratorio delle scuole
Proseguiranno domani a Milano, con la partecipazione del direttore dei dipartimento Educazione e cultura dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane rav Roberto Della Rocca e con un seminario dedicato alla definizione degli standard curriculari delle scuole ebraiche e alla proposta di sperimentazione di un curriculum verticale per la continuità e la qualità nelle istituzioni educative ebraiche, gli incontri organizzati nell'ambito della missione in Italia del professor Shmuel Wygoda. Il progetto vede coinvolte la Giunta dell'Unione, con l'Assessore alla Scuola Raffaele Turiel, la Commissione Scuola UCEI e le strutture del Dec.
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progetti
UCEI e Comunità insieme
per il rinnovamento gestionale

Una piattaforma informatica nazionale unica che agevoli le amministrazioni delle ventuno comunità ebraiche nel proprio lavoro e nella collaborazione con l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. In questo alveo rientra il corso di contabilità civilistica che si sta tenendo al Centro Bibliografico di Roma e che riunisce operatori amministrativi delle diverse Comunità e dell'Unione. La direzione è la creazione di un sistema uniforme di gestione amministrativa per le diverse realtà ebraiche, dalle più grandi a quelle numericamente minori, in collaborazione con l'ente centrale, l'UCEI. Uno degli step è l'adozione di un nuovo software informatico, utilizzato a livello nazionale, che garantisce uniformità nel quadro gestionale delle comunità. Il progetto è di ampio respiro e porterà a un'incisiva evoluzione dei rapporti e delle sinergie, sempre più stringenti, tra Unione e realtà locali, con sullo sfondo un aggiornamento e rinnovamento di grande rilevanza dell'intero complesso amministrativo.

qui firenze
Elena e Vittoria tra i Giusti
In piazza, al fianco di Sant'Egidio. Al binario 16 di Santa Maria Novella, dove un monumento ricorda da questo novembre la deportazione degli ebrei fiorentini. In sinagoga, dove testimoni delle persecuzioni hanno condiviso ricordi, paure, emozioni. Sono state giornate di grande intensità per la Comunità ebraica di Firenze, chiamata ad accogliere il riconoscimento di Gino Bartali Giusto tra le Nazioni e ad accendere di luce, la luce dei Giusti, anche l'ultimo giorno di Chanukkah. L'appuntamento è per giovedì 5 dicembre in via Farini: a essere iscritte nel solenne elenco dello Yad Vashem due donne: Elena Cecchini e sua nipote Vittoria Valacchi, che ritirerà personalmente l'attestato di coraggio.
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chanukka 5774
Roma, festa grande nelle scuole
Chanukkah nel segno dell'incontro con i coetanei di altri istituti scolastici per i giovani della Comunità ebraica di Roma. Ad accendere il sesto lume sono stati infatti ragazzi di varie realtà cittadine, guidati dal responsabile delle materie ebraiche rav Roberto Colombo. Ad accogliere studenti e insegnanti ritrovatisi al Palazzo della Cultura, tra gli altri, i due assessori alle scuole della Comunità ebraica, Jack Luzon e Ruth Dureghello, il preside rav Benedetto Carucci Viterbi, il presidente Riccardo Pacifici e il rabbino capo Riccardo Di Segni. Ha preso la parola anche Alessandra Cattoi, assessore alle Scuole di Roma Capitale, che ha espresso l'auspicio di poter rinnovare questa iniziativa anche il prossimo anno.

pilpul
Il messaggio di Chanukkah
L'aspetto più rappresentativo e peculiare, e forse anche fondamentale, che caratterizza l'ebraismo fin dalle sue origini, è il confronto e la contrapposizione con la cultura circostante. La storia comincia in Egitto, dove già la famiglia di Giacobbe dovette misurarsi con una società circostante diversa, tant'è che fu costretta a risiedere in una zona separata dagli egiziani, nella Terra di Goshen, perché questi non sopportavano chi si occupava dell’allevamento di bestiame (Genesi 46,34): questo caso potrebbe forse essere stato il prototipo della futura juderia o magari anche di quello che diventerà il ghetto.

Andrea Yakov Lattes, Università di Bar Ilan
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Storie – La famiglia De’ Rossi
Dedicarsi alla genealogia, ovvero accertare per via documentale, risalendo indietro nel tempo, i legami di parentela che intercorrono tra i membri di una o più famiglie, può essere assai utile per rileggere con occhi diversi certe pagine della Storia di una nazione come l’Italia. Si prenda ad esempio il volume appena uscito “La famiglia De’ Rossi. Vicissitudini di una famiglia ebraica da Gerusalemme a Roma e da Roma nel mondo...” di Elena Rossi Artom (Giuntina). Apparentemente la ricostruzione dell’albero genealogico della famiglia MeAdumim, tradotto in ebraico con De’ Rossi (anche se in italiano il De’ non è stato conservato in tutti i suoi rami e vi sono anche molti Rossi ebrei), potrebbe sembrare una ricerca fine a se stessa. In realtà nelle vicende di questa famiglia c’è inscritta la ricchezza e la vivacità del rapporto tra gli ebrei e l’Italia.

Mario Avagliano
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