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30 dicembre 2013 - 27 Tevet 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Paolo Sciunnach, insegnante
Nel corso del ventesimo secolo la famiglia è andata incontro a un numero talmente elevato di variazioni e modifiche da risultare del tutto eterogenea. La sua struttura ha assunto forme diverse in accordo con il paese di residenza, classe socioeconomica e livello d’acculturazione.Ciò che caratterizza maggiormente la modernizzazione della famiglia è la forte riduzione del numero dei figli a causa del forte desiderio di ascesa sociale e della relativa necessità di prole. I ruoli dei membri della famiglia del nostro secolo subirono modifiche in conseguenza della sua integrazione all’interno della borghesia locale e della più ampia società.
 
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Anna
Foa,
storica
DIl calzolaio che ha affisso una stella di David nazista sopra la sua vetrina per paragonarsi agli ebrei tedeschi perseguitati sotto il nazismo sa e non sa quello che fa. Lo sa perché ha scelto un mezzo efficace per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica, e ha usato una metafora, quella del nazismo, già usata anche in tempi recenti da suoi più illustri predecessori che hanno osato paragonarsi agli ebrei tedeschi perseguitati Hitler. Non lo sa perché, mettendo le sue ansie di contribuente – a suo dire, ma non è questo il punto – perseguitato dalla Finanza sotto l’ombrello di un simbolo portato dagli ebrei europei nei ghetti e nelle città occupate dai nazisti ha mostrato di non sapere proprio di cosa stava parlando. Quel bracciale lo abbiamo visto in una foto al braccio di una donna vecchissima in un ghetto polacco mentre un nazista la scrutava. Quella donna è stata spedita subito in un campo di sterminio. Quel segno è stato portato per distinguere chi doveva morire da chi doveva vivere.
 
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Una rete per la solidarietà
Favorire la creazione di una rete di solidarietà, sviluppare l’assistenza secondo un modello professionale, fornire supporto a chi ne ha bisogno. Sono questi i capisaldi del progetto di servizio sociale territoriale elaborato dalla Commissione Servizi sociali dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, presieduta dal Consigliere UCEI e presidente dell’Associazione medica ebraica Giorgio Mortara.
 
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Voci a confronto
Anti-sistema, anti-semita. Per Nicolas Anelka, il giocatore francese che in una partita di Premier League ha esultato esibendo la “quenelle”(saluto romano rovesciato inventato dal comico antisemita Dieudonné), si tratta di un gesto antisistema. Accusarlo di antisemitismo o razzismo sarebbe “ridicolo”, scrive Anelka su twitter, che sottolinea come il gesto fosse una dedica all’amico Dieudonné (La Stampa). Lo stesso amico che poche settimane fa attaccando un presentatore radiofonico di origine ebraica ha affermato, “quando ascolto Patrik Cohen mi dico, le camere a gas… peccato!”. Come ricorda l’Unità, nei suoi spettacoli – in Francia sempre meno teatri sono disponibili ad ospitarli – Dieudonné M’bala M’bala ha spesso fatto affermazioni negazioniste, celebra il regime iraniano e porta sempre con sé una sciarpa regalatagli da un alto dirigente di Hamas. Nel mentre fa l’occhiolino al Front National dei Le Pen, il partito xenofobo e populista sempre più in ascesa in Francia. L’amico antisistema di Anelka. Dopo le tensioni sul confine con la Striscia di Gaza, le preoccupazioni per Israele arrivano da nord con il lancio di cinque razzi katyusha dal Libano meridionale in direzione Alta Galilea (La Nazione – Carlino – Giorno). Uno solo dei razzi ha colpito il territorio israeliano senza fare danni né vittime ma è il segnale di un pericolo più ampio, in cui l’estremismo, in questo caso dei Hezbollah, vuole destabilizzare un’area già in precario equilibrio.
 
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Progetti di futuro
“Le due parole centrali della Torah - ha scritto rav Benedetto Carucci Viterbi sul Portale dell’ebraismo italiano, moked.it - sono darosh darash: ripetizione rafforzata di cercare; ma anche di studiare e di interpretare. Il cuore della Torah è dunque nello studio e nel tentativo di comprendere. E nessuno si può sottrarre a questo compito fondante: neanche Mosé il nostro maestro, colui che cerca al centro della Torah”. Per l’ebraismo, come spiega il rav, lo studio è uno dei pilastri della vita ebraica e nessuno può sottrarvisi. Progetti di futuro è il titolo del dossier sul numero di Pagine Ebraiche attualmente in distribuzione, dedicato alle prospettive che si aprono ai giovani, dopo la scuola superiore.
 
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  davar  
israele
Passi avanti e passi indietro
Terzo gradino dei quattro da percorrere. Con la liberazione questa sera di 26 detenuti palestinesi, si arriverà alla terza fase dell’accordo stipulato lo scorso luglio dal governo israeliano e l’Autorità nazionale palestinese. Una dimostrazione della volontà di Israele di proseguire sulla strada del dialogo con i palestinesi ma che cozza, secondo una parte dello stesso governo israeliano, con la proposta di estendere la giurisdizione della legge civile israeliana sulle zona della Valle del Giordano, nella West Bank.
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diritti
Razzismo, l'allarme europeo
Questioni urgenti che coinvolgono l’ebraismo europeo nell’ultima riunione dell’American Jewish Committee a Berlino. Tema centrale del dibattito: l’antisemitismo in Europa alla luce del recente documento del FRA (European Union Agency for Fundamental Rights-Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione Europea) sulla percezione dell’antisemitismo in otto paesi europei. Va sottolineato che l’indagine conoscitiva, che presenta un quadro preoccupante del fenomeno dell’antisemitismo in ascesa esponenziale in tutta Europa, è finalizzata all’elaborazione di strumenti legislativi di contrasto a livello nazionale, come specificato nel sito dell’Agenzia dell’Unione Europea: attraverso strumenti di ricerca e indagini conoscitive, il FRA “contribuisce ad assicurare il rispetto dei diritti fondamentali delle popolazioni dell’Unione Europea”.

Eva Ruth Palmieri (Pagine Ebraiche gennaio 2014)
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ciclismo
Mar Morto, l'ultima frontiera
Cresce l'attesa, tra gli appassionati israeliani di ciclismo, per la Gran Fondo che si svolgerà nel fine settimana nella regione del Mar Morto. Un evento unico nel suo genere che porterà oltre cinquecento sportivi, tra cui alcuni italiani, su strade mai esplorate in una corsa ufficiale (anche se non professionistica). Partenza e arrivo a Ein Bokek. In tutto 155 chilometri all'ombra della Fortezza di Masada, delle grotte di Qumran, delle gole desertiche e dei luoghi in cui è stata scritta la storia dell'umanità intera. Prevista inizialmente a metà dicembre, la corsa è stata rinviata a gennaio a causa della fitta nevicata delle scorse settimane che ha reso impossibile il completamento della fase organizzativa e logistica. Per i cultori del ciclismo un nuovo appuntamento indimenticabile a pochi mesi dalla Gran Fondo organizzata a Gerusalemme dal Giro d'Italia in autunno..
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Memoria
Selvino, storie di speranza
Un appello per non dimenticare una storia di solidarietà e speranza.
Tra il 1945 e il 1948, 800 bambini, orfani e sopravvissuti agli orrori della Shoah furono ospitati nel comune di Selvino. Nel paesino sulle Alpi aveva sede Sciesopoli, un’ex colonia fascista, che si trasformò in un kibbutz fuori dai confini della futura Israele, dove i piccoli poterono ritrovare salute, affetti e speranza.
Oggi a causa del deterioramento il complesso rischia di essere distrutto e una petizione è stata lanciata dallo studioso Marco Cavallarin per preservare la memoria di questa storia di rinascita dopo gli anni bui. Tra i promotori anche il presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi e il consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e presidente della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea Giorgio Sacerdoti.
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auguri
Nicole e Rudy, Mazal Tov!
Sorrisi, emozioni, qualche lacrima, tanta gioia, amicizia, musica in una cornice da favola. Così Nicole Piazza e Rudy Blanga hanno celebrato il loro matrimonio a Havat Ronit. Una festa che rappresenta anche la felice unione tra le due più grandi (e diverse) Comunità ebraiche italiane, com’è stato ricordato con un sorriso durante le celebrazioni. “Per la nostra famiglia già viale dei Quattro Venti a Roma è lontano, figuriamoci Milano” le parole dell’orgogliosa mamma della sposa Lucilla Efrati. “Nicole, su una cosa ti faccio i complimenti: sei riuscita ad abituarti alla nostra cucina orientale” ha scherzato il padre dello sposo David Blanga (siriana l’origine della famiglia).
A Nicole, a Rudy e alle loro famiglie un affettuoso mazal tov dalla redazione del Portale dell’ebraismo italiano moked.it e di Pagine Ebraiche.
Accadde domani
Un raggio di luce
Sono decine e decine di migliaia, in questi anni di lavoro, gli articoli pubblicati dalla redazione del Portale dell'ebraismo italiano. Da quando, assieme alla collega Lucilla Efrati, ai giornalisti della redazione e ai nostri formidabili 120 collaboratori, abbiamo messo in pista un notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano, molti progressi sono stati messi a segno, molte opinioni diffuse e messe a confronto, molte storie raccontate. Fra tutte le notizie, le più entusiasmanti, quelle che più ci onora pubblicare, sono quelle che offrono l'occasione di portare un raggio di luce. Le nascite, gli eventi lieti e soprattutto le nuove unioni dei nostri giovani, i fatti e i segni di vita che scandiscono il fluire plurimillenario nella storia immensa dell'ebraismo italiano, ci danno coraggio e ci spingono a superare le difficoltà quotidiane. Non c'è informazione ebraica se non c'è gioia della vita ebraica. Non c'è onore in questo lavoro, se non nell'amore per i valori che prendiamo in consegna e che abbiamo il compito di trasmettere. Per questo è per noi un'emozione forte poter dire a decine di migliaia di lettori: Mazal Tov, viva gli sposi! Che il senso della vita e dei valori illumini perennemente il difficile cammino della nostra gioventù.

gv

pilpul
L'antigiudaismo su Repubblica
tra Scalfari e Marcione
Vecchio e banale antigiudaismo marcionista in salsa pseudolaica nell'editoriale di Eugenio Scalfari apparso su La Repubblica del 29 dicembre. Marcione era l'eretico che contrapponeva il Dio della vendetta dell' "Antico" Testamento a quello dell'amore del Nuovo.  Anni fa quando Repubblica titolava "la vendetta di Israele" non avevamo torto a riconoscervi i segni del pregiudizio teologico molto prima della critica politica.

rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma


Dialogo, qualcosa sta cambiando
Le opinioni espresse da don Filippo Di Giacomo sul «Venerdì di Repubblica» del 27 dicembre sono assai discutibili. Poiché tuttavia non risulta che il giornalista sacerdote esprima posizioni ufficiali della Santa Sede e tanto meno il pensiero personale del papa, c’è da domandarsi che senso abbia chiederne il commento al rabbino capo di Roma e all’ambasciatore Minerbi, presentato come uno dei massimi esperti dei rapporti tra Israele e Santa Sede. 

Marco Cassuto Morselli,
presidente dell’«Amicizia ebraico-cristiana» di Roma

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 Oltremare - L'arancione
I miei ritorni in Israele dopo vacanze italiane sono spesso notturni, e all’arrivo sopra Tel Aviv tutta la città, anzi tutto il Gush Dan almeno, la macrocittà agglomerata, è una fitta ragnatela arancione di luci. Da terra, giuro, sono bianche, ma dall’altezza dei dieci minuti prima dell’atterraggio tutti i lampioni e l’illuminazione delle autostrade prendono una tonalità di tenue arancio, che pare estendersi da Haifa a Gaza senza soluzione di continuità. 

Daniela Fubini, Tel Aviv
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In cornice - Madri
Dopo essere stata applaudita dai critici alla Biennale di Venezia, Joanna Vasconcelos espone al museo di Tel Aviv. La sua installazione (Lusitana) è una figura vagamente umana di diversi metri di altezza, creata al solito con tessuti multicolori. Le mani, che somigliano a tentacoli, danno la sensazione della tipica protettività della madre portoghese (e non solo, tanto è vero che questo messaggio è ben percepito a Tel Aviv).

Daniele Liberanome, critico d'arte
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Tea for two - Charlotte
Avevo dieci anni e da fedele lettrice acquistai Minnie Magazine, la versione moderna e very cool del giornale sulla fidanzata di Topolino. Sfogliando le pagine mi imbattei in una quattordicenne dal fascino reale: era Charlotte Casiraghi, tutta lip-gloss ed equitazione. Minnie pontificava su un possibile matrimonio coronato con il principe William (a quei tempi ancora capelluto), ma io storsi il naso: la mia amica Charlotte meritava qualcosa di più.   

Rachel Silvera, studentessa/stagista
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