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3 febbraio 2014 - 3 Adar 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Paolo Sciunnach,
insegnante
Quando cerchiamo di dimostrare che la giustizia non si identifica con la nostra predilezione o disposizione, che essa non dipende dal nostro interesse e consenso, non dovremmo però commettere l’errore comune di confondere il rapporto tra l’uomo e la giustizia con il rapporto fra la giustizia e l’uomo. Infatti, benché sia vero che noi dovremmo seguire la giustizia per semplice amore di giustizia, essa stessa esiste per il bene dell’uomo.
 
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Anna
Foa,
storica
Le ultime vicende politiche, dall'attacco grillino in Parlamento agli insulti alla Boldrini al rogo dei libri all'attacco al Presidente Napolitano, tracciano i confini di un mondo sempre più scatenato e antipolitico (e alliudo alla grande politica, a quella che ha dato vita al Risorgimento italiano e alla Costituzione repubblicana). In questo quadro, l'antisemitismo e il razzismo trovano ampio spazio, mentre l'ignoranza sempre più diffusa crea canali privilegiati alla degenerazione.
 
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Memoria viva
Ogni anno il Giorno della Memoria riporta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla Shoah e sulle sue vittime. Ma la cadenza delle celebrazioni non basta.
 
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  davar
comics & jews - NUOVO SUCCESSO DI ISRAELE
Rutu Modan vince ad Angoule
me
Dopo il prestigioso Gran Guinigi ricevuto a Lucca Comics lo scorso novembre, il graphic novel “La proprietà” dell’israeliana Rutu Modan ha conquistato anche la quarantunesima edizione del Festival Internazionale del Fumetto di Angoulême (nell’immagine l’autrice ritratta per Pagine Ebraiche da Giorgio Albertini). La storia, che a una prima lettura racconta il viaggio di una nonna e di una nipote a Varsavia, sulle tracce di un appartamento abbandonato durante la guerra, concentra in sé numerosi temi complessi, dal modo in cui la seconda e terza generazione – figli e nipoti dei sopravvissuti – si confrontano con gli anni bui del nazismo, al rapporto degli israeliani con l’Europa, e con il passato. Senza sconti, ma senza mai appesantire la storia, Rutu Modan lascia che siano i fatti, le azioni dei personaggi a raccontare, a suggerire, a far pensare e a portare al successo questo suo ultimo lavoro.
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antisemitismo
Londra caccia Dieudonné
Persona non gradita sul territorio del Regno Unito. Il comico antisemita Dieudonné M'bala M'Bala non potrà mettere piede a Londra, dove aveva programmato di andare per esprimere la propria solidarietà a Nicolas Anelka, giocatore del West Bromwich, squadra di calcio della Premier League, squalificato dalla Federazione inglese per aver fatto il gesto della “quenelle” (un saluto romano al rovescio inventato proprio da Dieudonné). “Possiamo confermare che il signor Dieudonné è soggetto ad un ordine di esclusione” fanno sapere dal ministero degli Interni britannico.
israele
Abu Mazen corteggia la Nato
“L'esercito israeliano può rimanere nel futuro Stato palestinese per cinque anni, poi potranno subentrare truppe Nato guidate dagli Stati Uniti senza scadenze temporali”. A poche ore dalla sua pubblicazione, sembra essere questa la dichiarazione più enfatizzata della rara intervista rilasciata dal presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas al New York Times. “Fuori questione” è stata definita la richiesta di riconoscere Israele come Stato ebraico, uno dei punti su cui insiste maggiormente il primo ministro Benjamin Netanyahu e che dovrebbe essere parte della proposta americana.
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qui roma
Maestri a confronto sull'etica
Dalla filosofia alla religione, dalla scienza al diritto. La bioetica tende sempre più ad affermarsi come argomento multidisciplinare di interesse collettivo. Quale il contributo, quale la prospettiva ebraica in merito? Un ciclo di incontri sull’etica medica si appresta ad aprire nuove finestre di conoscenza coinvolgendo esponenti del rabbinato a confronto sulle grandi domande dei nostri tempi. L’iniziativa, patrocinata dal Dipartimento Educazione e Cultura UCEI, avrà luogo nei locali del Tempio dei Giovani sull’Isola Tiberina con cadenza settimanale. Appuntamento ogni lunedì alle 20: si parte questa sera con una lezione del rav Roberto Della Rocca, curatore dell’iniziativa assieme a Fabio Gaj, sul valore della vita nella Tradizione (“è un valore assoluto?”, questa la domanda attorno cui farà perno la riflessione).
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QUI MILANO
Un calcio all'indifferenza
I movimenti ebraici Hashomer Hatzair, Benè Akiva, Ghetton, le Acli-Ipsia cattoliche, i protestanti d’Italia, la Coreis islamica, rom e sinti, Arcigay, Associazione Bambini in Romania, Hammers Parco Lambro, i Ragazzi dell’Arcobaleno. Da nominare tutti i partecipanti al Torneo di calcio della Memoria, perché è stata la presenza di ciascuno a donare all’iniziativa il suo significato più autentico, al di là dei vincitori delle partite. E ricca di ospiti è stata la cerimonia di premiazione al Memoriale della Shoah di Milano, dedicata innanzitutto alla figura che la manifestazione ha voluto ricordare: Arpad Weisz, allenatore ebreo ungherese, tre scudetti conquistati alla guida di Inter e Bologna, assassinato ad Auschwitz nel 1944.
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qui roma
Identità e informazione
Un momento di confronto sul complesso intreccio tra il mondo del giornalismo e i temi legati al dialogo interreligioso, alla Memoria, al pluralismo. Diverse le voci intervenute nell'arco della tavola rotonda tenutasi oggi nelle sale dell'Associazione Stampa Romana. Un'occasione di riflessione per raccontare da diverse prospettive l'approccio che l'informazione ha sia come strumento per realtà, come quella ebraica, per raccontarsi sia per aprire fronti di dialogo tra culture e religioni differenti. L'idea, spunto di questa iniziativa, è la creazione di un'osservatorio dedicato al giornalismo e alle modalità per raccontare i temi legati al dialogo religioso. Tra gli argomenti a cui prestare particolare attenzione il web, in particolare alle problematiche emerse dai social network, sempre più veicolo di prese di posizioni radicali, in cui si avverte un decadimento del dibattito generale quando non di vere aggressioni nei confronti delle minoranze e dell'altro.
A intervenire all'incontro, organizzato dall'associazione sindacale dei giornalisti del Lazio e moderato dal segretario del Asr Paolo Butturini, diverse voci del mondo dell'informazione professionale in Italia: Valentina Alazraki, corrispondente in Italia e Vaticano per Televisa Messico, Luca Baratto, curatore della rubrica Culto evangelico (Radio Rai 1), Luigi Bizzarri, capostruttura Cultura e Storia di RAI 3, il giornalista Mostafa El Ayoubi, il direttore della rivista Confronti Gian Mario Gillio, Pierluigi Lupi dell'Agenzia di stampa MISNA, il presidente dell'Unione cattolica stampa italiana Andrea Melodia, il direttore dell'Osservatore Romano Giovanni Maria Vian e il direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale.  
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qui venezia
Il ricordo del Porrajmos
Presentato a Venezia, nella sala Montefiore della Comunità ebraica, il primo museo virtuale del Porrajmos in Italia (www.porrajmos.it), che mette a disposizione una raccolta di documenti e testimonianze relative alla persecuzione subita da rom e sinti. Un’iniziativa a cura del Centro Pace del Comune di Venezia, dell’associazione Rom Kalderash, del Museo ebraico di Venezia e patrocinata dal Consiglio d´Europa.
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pilpul
 Oltremare - "Reality"
Chiunque mi conosca sa quanta poca pazienza ho per i reality, in ogni loro declinazione e manifestazione. Non ho visto una sola puntata di grandi fratelli e altre inutilità selezionatorie assortite, spettacoli di cui sarebbe fierissimo Nerone, produzioni mastodontiche e carissime e partecipanti pronti a ogni cosa pur di allungare la propria vita sullo schermo – in questo, davvero novelli gladiatori.
In Israele non si scampa ai reality, prova inconfutabile che il vecchio ed abusato “voi ebrei siete tutti intelligenti” è puro antisemitismo. Cinque minuti davanti a un Ach Hagadol (Grande Fratello versione israeliana) tolgono ogni dubbio, e si va a dormire sereni sapendo che anche noi abbiamo la nostra bella quota di ignoranti, cretini e buzzurri. Metterei un accento sui buzzurri.


Daniela Fubini, Tel Aviv
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In cornice - Kandinsky
C’era un tempo, all’inizio del Novecento, in cui pittura, scultura, filosofia, musica, poesia, psicologia erano strettamente legate, in cui gli artisti si arricchivano del lavoro comune. Questo bisogna ricordare di fronte a un quadro di Kandinsky, altrimenti se ne perde gran parte. Lo si capisce al volo nelle stanze di Palazzo Reale a Milano, dove è allestita una personale a lui dedicata.

Daniele Liberanome, critico d'arte
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Tea for two - Fiction
"Una volta trovata la formula che funziona, non si cambia". Canale5 lo sa bene. Come spiegare altrimenti la serie infinita di fiction propinateci da anni usando dittologie nel titolo tali da far rabbrividire il Petrarca? Gli ingredienti shakerati insieme sono i seguenti: abbondanza di occhioni di Gabriel Garko, profluvi di Manuela Arcuri-barra-Sabrina Ferilli, un pizzico di Giuliana De Sio o Eva Grimaldi ed ovviamente ripetute scene di sparatorie, uscite dalla doccia coperti di vapore ed asciugamani, cattivi che vengono giustificati da problemi di madri (madri prostitute, madri che abbandonano, madri troppo belle, madri angoscianti). Dopo essersi infilati con successo nel filone dei telefilm dalle calate siciliane, bisognava trovare un nuovo collante che permettesse occhioni di Garko e di Arcuri a iosa. Cosa meglio della Seconda Guerra Mondiale? Ecco dunque il mitico Il peccato e la vergogna, fiction in sei puntate che ho guardato ipnotizzata, colpita ed innamorata da tanta trashaggine.

Rachel Silvera, studentessa
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