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17 febbraio 2014 - 17 Adar I 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Paolo Sciunnach,
insegnante
Quando Isacco benedì Giacobbe, gli disse: "Che D-o ti dia la rugiada del cielo, il grasso della terra, e molto grano e vino. Il Midrash osserva a questo proposito: "La rugiada del cielo è la Torah Scritta, il grasso della terra è la Torah Orale, il grano è la Halachà, il vino è la Haggadà".
 
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Anna
Foa,
storica
Il 26 per cento degli americani crede che il sole giri intorno alla terra. Non tirate un sospiro di sollievo, il 34% degli europei pensa la stessa cosa. Povero Copernico! non c'entra niente con i temi che trattiamo di solito? Non ne sarei troppo sicura.
 
MILANO - Serata benefica, al Teatro Parenti di Milano, per l'Alyn Hospital di Gerusalemme. Musica, prosa e danza caratterizzeranno infatti lo spettacolo INFANT EYES - Arti contemporanee in scena per Alyn (ore 20.15). Ispirato a quadri offerti dalla Ermanno Tedeschi Gallery, con vendita all'incanto condotta dallo storico dell'arto Philippe Daverio, lo spettacolo vedrà la partecipazione eccezionale di Fabrizio Gifuni. Alla serata sarà presente Maurit Beeri, general director di Alyn.
 
Progetti Otto per Mille Presentazione domande
Scadrà il 28 febbraio il termine per la presentazione dei progetti da realizzare con il contributo Otto per Mille. Gli Enti o associazioni interessati dovranno compilare l'apposita scheda dimostrando di aver presentato il modello EAS all'Agenzia delle Entrate. La Commissione Bilancio e Otto per Mille valuterà l'ammissibilità dei progetti e proporrà l'assegnazione del contributo previa approvazione del Consiglio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
 
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Egitto, torna l'orrore
Il terrorismo torna a colpire in Egitto. A Taba, nei pressi del confine con Israele, una bomba ha provocato quattro morti e quindici feriti in una comitiva di turisti coreani. Si tratta, ricorda Francesca Paci sulla Stampa, del primo attentato contro turisti dopo le 34 vittime dell’hotel Hilton di Taba del 2004. Gli analisti ci leggono la firma di Ansar Beit al-Maqdes, la brigata qaedista che nelle scorse settimane ha rivendicato parecchi attentati (e qualche razzo verso Israele). Da leggere anche l’intervento di Fiamma Nirenstein sul Giornale.
Orrore anche nel Nord-Est della Nigeria dove alcune milizie islamiche, armate di fucili e machete, hanno provocato decine di morti. “Nella scelta degli obiettivi – scrive Michele Farina sul Corriere della sera – Boko Haram dimostra un certo beffardo ‘ecumenismo’, pur privilegiando gli attacchi alle comunità cristiane meglio se riunite in chiesa alla domenica. Ma spesso (come sembra sia accaduto sabato sera) la campagna del terrore prende di mira anche i musulmani: nelle moschee, nelle scuole, nelle strade, alle feste di matrimonio”.
Nuovi consorzi, nuove collaborazioni tra Italia e Israele in ambito sanitario. Il prossimo appuntamento, racconta il Sole 24 ore, è per il 20 marzo. Entro quella data la joint venture tra la milanese Prima Vera e il gruppo israeliano Tadiran presenterà infatti il progetto per la gestione e l’efficientamento energetico di undici ospedali in Israele.
 
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  davar
qui romA - CON IL COLLEGIO RABBINICO
Legge ebraica e informazione
La Legge dell’ebraismo, la morale della tradizione ebraica e i problemi dell’Informazione che tutti i giornalisti si trovano quotidianamente ad affrontare. Una prospettiva diversa e meno conosciuta, quella della più antica comunità minoritaria, presente in Italia da oltre due millenni, per analizzare interrogativi e problemi che riguardano l’insieme della società.
Il seminario organizzato dalla redazione del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche e del Portale dell’ebraismo italiano www.moked.it in collaborazione con il Collegio Rabbinico Italiano si apre per la prima volta alla partecipazione di tutti i colleghi interessati a questi temi proprio per condividere gli interrogativi e per operare insieme nel mondo dell’informazione in maniera più consapevole.
L’intervento inaugurale di questa edizione del seminario sarà tenuto domani alle ore 10 nella sede dell’Associazione Romana della Stampa (piazza della Torretta 36 – Roma) dal rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni con una lezione cui potrà seguire un confronto con i giornalisti presenti. Un confronto aperto fra rabbini e giornalisti che la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane conduce abitualmente in quello spirito di attenzione per i valori dell’ebraismo, ma anche di pratica quotidiana del libero dibattito fra idee ed esperienze diverse.
I lavori proseguiranno, sempre a porte aperte per tutti i colleghi giornalisti che desiderano partecipare, nel pomeriggio dello stesso giorno e per tutta la giornata seguente, mercoledì 19 febbraio, nelle sedi dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, del Centro Bibliografico UCEI e della Scuola ebraica di Roma.
Sono previsti fra gli altri gli interventi del rabbino capo di Milano Alfonso Arbib, del rav Yuval Cherlov (Università Bar Ilan di Tel Aviv), del rav Benedetto Carucci Viterbi (Scuola ebraica di Roma), del rav Alberto Moshe Somekh (Torino) e di Daniel Sacker (direttore della Comunicazione all’Ufficio del rabbino capo del Commonwealth – Londra).
QUI TORINO
Legge e Negazionismo
È probabilmente la tragedia più documentata della storia. Eppure c'è chi continua a negarne, in modo velenoso e violento, l'evidenza. Dopo decenni di storia, come si può convivere ancora con chi nega la Shoah? E come estirpare alle radici questo negazionismo che sembra aver preso rigore grazie a internet e i social network? Alcuni sostengono che sia necessaria una legge, altri vedono nell'educazione l'unica risposta. Tanti, in ogni caso, gli spunti di riflessione a cui l'associazione Anavim ha voluto dedicare l'appuntamento di questa sera presso le sale della Comunità ebraica di Torino. Una tavola rotonda dal titolo emblematico “negazionismo: serve una legge?”, domanda a cui proveranno a rispondere il giornalista ed ex-deputato Furio Colombo, lo storico Paolo Coen, la filosofa Donatella Di Cesare, rav Beniamino Goldstein, rabbino capo di Modena, il giurista Carlo Federico Grosso e lo storico Claudio Vercelli. Di Cesare, inoltre, nel pomeriggio sarà protagonista di un confronto di grande interesse all'Università di Torino con Gianni Vattimo. Lo spunto del dibattito sarà il nuovo libro della filosofa, Israele. Terra, ritorno, anarchia, uscito da poco per Bollati Boringhieri.
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iSRAELE
Nuove norme per i ghiurim
Da quattro tribunali rabbinici a trenta commissioni locali composte da tre rabbanim per decentrare la possibilità di convertire ufficialmente le persone all'ebraismo. Questa la proposta votata oggi nella Commissione per le questioni legislative della Knesset, il parlamento israeliano, per allargare la competenza su un tema delicato come quello delle conversioni. La norma, per l'approvazione definitiva, dovrà passare al parlamento in seduta plenaria. Forte l'opposizione del Rabbinato centrale di Israele, secondo cui il decentramento porterebbe a una frammentazione degli standard legati alle conversioni, creando così una situazione di confusione e incertezza nel sistema religioso statale. Tra i favorevoli invece, rav David Stav (nella foto), uno dei candidati lo scorso anno al ruolo di rabbino capo d'Israele e guida dell'organizzazione Tzhoar. Un necessario ritorno alle modalità con cui le conversioni erano precedentemente svolte, ha sostenuto rav Stav in riferimento all'approvazione della norma.
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QUI FIRENZe - l'assemblea degli iscritti
Al lavoro sulla cultura
La sfida di fare aggregazione, la sfida di fare cultura al centro dell’assemblea degli iscritti convocata ieri nei locali di via Farini. Numerose infatti le opportunità delineate prima dal consigliere UCEI Dario Bedarida, che ha tracciato una panoramica sulle attività svolte negli ultimi mesi dall’Unione, e poi dalla presidente della Comunità ebraica Sara Cividalli, che ha riferito sui prossimi eventi in cantiere: serate musicali, il consolidamento dell’iniziativa Shabbat Shalom, Firenze! (un nuovo modo di vivere lo shabbat in Comunità che sta riscuotendo i primi successi), progetti educativi organizzati dalla Comunità e in collaborazione con Dec UCEI, Masa e Keren Kayemeth LeIsrael. E ancora la riproposizione del Balagan Cafè, format che lo scorso anno si è affermato come uno degli appuntamenti più significativi dell’estate fiorentina. “Il rapporto con l’Unione – ha affermato Cividalli – è saldo e caratterizzato da continui contatti con il presidente Gattegna e con Dario, nostro consigliere di riferimento. La Comunità di Firenze è la terza realtà ebraica nazionale ed è pienamente consapevole del ruolo e delle responsabilità che ne conseguono”. Presieduta da Dora Liscia Bemporad, l’assemblea – svoltasi in un clima di cordialità e costruttività – ha visto gli interventi di molti iscritti. A prendere la parola anche il rabbino capo Joseph Levi.
QUI VENEZIA
Un logo per la kosher house
Consegnati, nelle sedi della Comunità ebraica di Venezia, gli attestati di partecipazione al concorso Nuovo logo per la Kosher House Giardino dei Melograni a cui hanno aderito gli studenti dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia – Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale. Presenti alla cerimonia i consiglieri Paolo Navarro Dina e Gaia Ravà e il consigliere referente del progetto per il precedente Consiglio, Marcella Ansaldi. “Insieme ad altri membri della Comunità – ha spiegato Gaia Ravà – abbiamo visionato più di 70 progetti per giungere infine a una selezione di 15. Tra questi è stata poi identificata la rosa dei tre finalisti e del vincitore. I ragazzi hanno lavorato benissimo e questo conferma ancora una volta che i giovani hanno iniziativa, fantasia e voglia di fare”.
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QUI MILANO
Yael e Ariel, Mazal Tov!
Ieri Yael Cohenca e Ariel Di Segni si sono uniti in matrimonio festeggiati con grandissima simcha da amici e familiari. Un incontro tra Roma e Milano che culminerà in Israele. Mazal tov a rav Gianfranco Di Segni, collaboratore affezionato delle nostre testate, e a Moria Maknouz Cohenca preziosa componente del comitato scientifico di DafDaf, alle famiglie e ovviamente ad Ariel e Yael!
  pilpul
 Oltremare - Sheinkin
Rehov Sheinkin è stata una tremenda delusione. Uno arriva a Tel Aviv, e, soprattutto se come me con un ingombrante passaggio newyorchese alle spalle, gli dicono subito “vai su Shenkin, ti sentirai come nel Village”. Nel senso della zona di Greenwich Village a Manhattan. No, davvero, da dove escono e dove vanno quei gggiovani vestiti orrendamente e in modo inutilmente scoodrinato? Shenkin non ha granchè del sonnambulo diurno, del post-intellettuale snob simpatico ed artistico del Village.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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Tea for two - Autorità
In fin dei conti (e perdonatemi per questo incipit in medias res) che senso ha scrivere sul portale dell’ebraismo italiano se non si parla di giovani ebrei italiani? Proprio per questo, quando mi hanno detto ilaremente:”Scrivi di noi!”, non me la sono sentita di proporre un nuovo polpettone autoreferenziale sui miei turbamenti o una glitterosa notizia di ebrei più fashion di noi. Indossando le calze migliori e la gonna di Shabbat (non che io indossi sempre la gonna di Shabbat, ma ci sono delle settimane nelle quali sono particolarmente ispirata) mi imbatto nel nuovissimo presidente UGEI Simone Disegni e nel suo amico e compagno di tante battaglie e gozzovigli Yari Piazza.

Rachel Silvera, studentessa
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