
Elia Richetti,
rabbino
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La
Parashà di questa settimana si apre con un versetto nel quale sembrano
abbondare le ripetizioni ed i pleonasmi: “Tzaw eth Aharòn we-eth banàw
le’mor: zo’th toràth ha-‘olà, hi’ ha-‘olà ‘al moqedà ‘al ha-mizbéach
kol ha-làyla ‘ad ha-bòqer, we-èsh ha-mizbéach tùqad bo”, “Ordina ad
Aharòn ed ai suoi figli col dire: Questa è la norma dell’olocausto,
esso, l’olocausto sulla legna ardente sull’altare per tutta la notte
fino al mattino, nel quale il fuoco dell’altare dovrà ardere”.
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
Di Gerusalemme
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In
un comunicato della Farnesina leggiamo: "Italia in campo a favore dei
palestinesi: si è concluso il progetto triennale promosso dall’Avsi e
finanziato dalla Cooperazione Italiana volto a contribuire al
miglioramento delle condizioni e del contesto sociale palestinese e
favorire un’educazione orientata al dialogo e alla pace nelle città di
Betlemme, Gerico e Gerusalemme est. L’iniziativa Sostenere l’emergenza
educativa nei Territori dell’Autonomia Palestinese, avviata nel
novembre 2010 per un valore di due milioni di euro, ha coinvolto 14
istituzioni scolastiche pubbliche e private, gestite e sostenute dalla
Custodia di Terra Santa, con circa 6.700 studenti, di cui più di 500
diversamente abili, più di 1.500 insegnanti e 780 famiglie".
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Temi e immagini
del pensiero ebraico
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"Temi
e immagini del pensiero ebraico”. Questo il titolo del ciclo di
incontri ospitato presso la nuova sede della Biblioteca Universitaria
di Genova, l’ex Hotel Colombia (luogo storico della città, che ospitò e
fece cantare grandi nomi tra cui anche i Beatles). Protagonista del
primo incontro Roberto Della Rocca, direttore del Dipartimento
Educazione e Cultura UCEI.
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Israele, nuovi attacchi dalla Striscia di Gaza
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Intenso
attacco dalla Striscia di Gaza verso Israele. Un’autentica pioggia di
razzi, unita a colpi di mortaio, che ha interessanto diverse località
meridionali e costretto la popolazione a ripararsi nei rifugi. “La
risposta sarà assordante”, ha affermato il primo ministro Benjamin
Netanyahu. Sul Corriere della sera Davide Frattini ricorda alcuni
episodi salienti degli ultimi giorni, inclusa l’operazione della Marina
israeliana che ha permesso di intercettare un vasto armamentario di
provenenienza iraniana diretto a Gaza. A Ramallah, come vi avevamo
anticipato ieri sul notiziario quotidiano Pagine Ebraiche 24, apre
intanto un ufficio del quotidiano La Stampa. Una scelta strategica di
grande rilevanza che è raccontata dal corrispondente dal Medio Oriente
Maurizio Molinari. Proseguono i lavori della task force convocata dal
Viminale per arginare i fenomeni di odio e violenza negli stadi.
L’ultima riunione è in programma a metà della prossima settimana, poi
tutto il materiale – scrive il Corriere dello Sport – sarà inviato al
ministro Alfano. Sulla stessa testata si dà conto dell’iniziativa di un
imprenditore ebreo francese, Yoav Baruch, che assieme a un compagno
musulmano originario dell’Africa, Suleiman Kamissoko, ha immesso sul
mercato una serie di magliette in ebraico che sembrano aver incontrato
il favore di calciatori famosi. Dietro al loro successo commerciale,
sostiene Yediot Ahronot, “sembra esserci la volontà degli sportivi che
si fanno riprendere con quel logo di sostenere una iniziativa che può
avvicinare la comunità ebraica e quella musulmana”. Tra i calciatori
coinvolti Mario Balotelli, Didier Drogba e Nicolas Anelka. Quest’ultimo
era recentemente assurto ai disonori della cronaca per aver esultato
facendo la quenelle.
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inFORMAZIONE
Pagine Ebraiche prende il volo
Chi
viaggia con la compagnia israeliana di bandiera ElAl ha da sempre la
certezza di poter godere del massimo livello di qualità e di serenità.
Ma da oggi avrà anche il piacere di farsi accompagnare da una copia del
giornale dell'ebraismo italiano Pagine Ebraiche. In distribuzione negli
scali serviti dalla prestigiosa compagnia aerea (che opera da Roma,
Milano e Venezia per collegare l'aeroporto internazionale di Lod e
moltissimi altri punti disseminati sui cinque continenti), Pagine
Ebraiche spicca così il volo verso Israele.
In questo accordo strategico il giornale edito dall'Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane vede anche un riconoscimento del valore del
proprio modo di raccontare Israele, lontano dalle banalizzazioni, dagli
stereotipi, dalle strumentalizzazioni ideologiche e sempre attento a
rendere giustizia all'inestimabile valore di democrazia e di cultura
del Paese ebraico.
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informazione
Perché scrivere da Ramallah
“Nel
2014 è impossibile capire e raccontare Gerusalemme senza seguire quanto
accade a Ramallah e viceversa”. La capitale di Israele e la sede del
governo e del parlamento dell'Autorità nazionale palestinese hanno
molti punti di contatto, secondo il giornalista Maurizio Molinari. E
per questo La Stampa, che a Molinari ha di recente affidato la
copertura del Medio Oriente, ha deciso di aprire proprio a Ramallah una
nuova sede (nella foto l'edificio di Al Manara square, sede del
giornale), primo quotidiano italiano a farlo.
Diversa dal resto delle città della Cisgiordania e lontana dalla
violenza di Gaza, Ramallah è “una città effervescente”, spiega Molinari
al Portale dell'ebraismo italiano. “Un mondo molto simile e
interconnesso a quello di Gerusalemme, e infatti le due realtà stanno
vivendo un momento di convergenza”. Trenta minuti di macchina dividono
le due città e in genere la tratta è trafficata, sottolinea il
giornalista de La Stampa, quasi quanto la Gerusalemme-Tel Aviv. “Qui
nessuno parla dei negoziati e di pace, tutti sono disillusi e non si
fidano, come gli israeliani, della propria controparte – afferma
Molinari – ma non c'è rassegnazione sul piano sociale. La città sta
vivendo un boom, è vivace dal punto di vista commerciale e culturale”.
Per questo il quotidiano torinese ha deciso di rivolgere la sua
attenzione a Ramallah, inaugurando la redazione nel City Center
Building, edificio che si affaccia su piazza Al Manara, snodo
principale della città.
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francia
Il nuovo Gran Rabbino a giugno
Le
elezioni per il nuovo Gran Rabbino di Francia si terranno il prossimo
22 giugno. A proporlo il presidente del Concistoro centrale delle
comunità ebraiche Joël Mergui (nell’immagine), che ha espresso la sua
gratitudine a rav Michel Gugenheim e rav Olivier Kaufmann, che hanno
agito da reggenti dopo che il rabbino Gilles Berheim aveva lasciato
l’incarico lo scorso aprile in seguito alle numerose accuse di plagio
in merito al saggio “Quarante méditations juives”, al conseguimento del
titolo accademico di abilitazione alla docenza di filosofia e
all’originalità di alcuni passaggi del testo su matrimonio omosessuale,
omoparentalità e adozioni lodato in pubblico da papa Benedetto XV. Il
Consistoire anticipa un invito ad inviare la propria candidatura
rivolto a tutto il rabbinato francese.
r.t @rtercatinmoked
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qui milano
Scuola, al lavoro sul rilancio
Il
rilancio della scuola al centro del dibattito nella riunione del
Consiglio della Comunità ebraica di Milano. Una scuola che registra un
forte calo di iscritti, in particolare alle superiori, come ha spiegato
l’assessore Davide Hazan, che ha tenuto a sottolineare come la visione
dietro ai progetti in cantiere per il futuro dell’istituto riguardino
da un lato una riflessione sulla sua identità, e dall’altro la
necessità di trovare una sostenibilità economico-finanziaria. “Il
progetto sul rilancio è già partito con la definizione di quattro
gruppi di lavoro, con l’idea di coinvolgere tutti coloro che possono
dare un contributo, che hanno aderito con entusiasmo” ha sottolineato
Hazan. Parte del gruppo tra gli altri il rabbino capo Alfonso Arbib e
il direttore del dipartimento Educazione e cultura dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane rav Roberto Della Rocca, l'assessore alle
scuole dell'UCEI (e Consigliere comunitario) Raffaele Turiel, Claudio
Marcellino dell’Associazione Scuola e Famiglia e consulente del
Ministero dell’Istruzione, la preside della Scuola ebraica di Torino
Sonia Brunetti, rappresentanti della Fondazione Scuola, il Consigliere
UCEI e assessore comunitario alla Comunicazione Guido Osimo e il
Consigliere con delega al personale Claudia Terracina, il
segretario generale Alfonso Sassun, le presidi della Scuola di Milano
Esterina Dana e Claudia Bagnarelli, i rappresentanti del gruppo Orim
(genitori).
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iL PRESIDENTE DEL MACCABI Su twitter
"Una cosa sono tifo e sfottò,
un'altra l'antisemitismo"
“A
chi mi sta attaccando pesantemente. Una cosa è il tifo e gli sfottò,
un'altra il razzismo e l'antisemitismo. Il #razzismo non ha squadra”.
Lo afferma, su Twitter, il presidente del Maccabi Italia e consigliere
dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Vittorio Pavoncello. La
reazione arriva a seguito delle polemiche levatesi, negli ambienti del
tifo juventino, per alcuni messaggi relativi alla società bianconera
precedentemente postati sul social network. La stessa società alla
quale Pavoncello si è rivolto con una lettera aperta inviata al
presidente Andrea Agnelli in cui si chiedeva uno sforzo ulteriore per
individuare e punire i responsabili dei cori antisemiti e i propagatori
d'odio nella curva Scirea.
Tra i messaggi diffusi dal presidente del Maccabi Italia, riporta il
sito d'informazione sportiva www.tuttojuve.com, quello del 27 febbraio:
"La Juve domenica prossima spezzerà le reni al Milan! Con le buone o
con gli aiutini"; del 2 di marzo: "Il Real Madrid è la Juventus di
Spagna. Per avere un rigore contro deve fare un omicidio"; del 23
febbraio: "Miracolo. I commentatori di Sky a malincuore hanno ammesso
che c'era rigore contro la Juve. Ovviamente non dato. Ladri sempre"; e
ancora il 4 gennaio: "Conte: il punto di forza della Roma è la
convinzione nelle loro qualità. Quello della Juve meglio non dirlo".
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Setirot
- Ida |
Ho
visto il film «Ida» di Pawel Pawlikowski. Due attrici abbastanza
straordinarie, Agata Zuleska e l'esordiente Agata Trzebuchowska,
guidate da un regista molto bravo. La storia, per chi già non la sa, è
presto detta. Inizio anni '60, una Polonia grigia e soffocante sotto
regime comunista, la giovane novizia Anna sta per prendere i voti e
vive serenamente in un convento isolato dove è stata portata in
tenerissima età durante la II Guerra Mondiale. Poco prima di diventare
suora, invitata insistentemente dalla madre superiora, va a Varsavia
per incontrare la sua unica parente conosciuta, zia Wanda, che non si
era mai messa in contatto con lei. L'incontro, la scoperta di Anna di
essere ebrea e di chiamarsi Ida, poi il viaggio delle due donne nel
passato. Fin qui la storia. Finale aperto, forse, o forse chiuso,
giudicherete voi.
Stefano Jesurum, giornalista
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Time
out - La loro ipocrisia |
In
attesa di capire come risponderà Israele all’ondata di missili che ha
colpito il Sud del paese, prepariamoci ad ascoltare la voce di chi,
negli ultimi mesi, non ha trovato nulla di così tragico nel mondo per
cui valeva la pena intervenire. Siria e Ucraina sono due luoghi dove
infatti regna la pace e né la guerra civile che ha causato migliaia di
morti a Damasco, né gli scontri a Kiev e la recente occupazione della
Crimea da parte della Russia hanno risvegliato il torpore dei così
detti pacifisti. Ma state tranquilli, a breve con la primavera e con
qualsiasi tipo di risposta che Israele sceglierà di operare torneranno
con noi. Loro e la loro ipocrisia.
Daniel Funaro
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