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13 marzo 2014 - 11 Adar II 5774
PAGINE EBRAICHE 24



ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
La Parashà di questa settimana si apre con un versetto nel quale sembrano abbondare le ripetizioni ed i pleonasmi: “Tzaw eth Aharòn we-eth banàw le’mor: zo’th toràth ha-‘olà, hi’ ha-‘olà ‘al moqedà ‘al ha-mizbéach kol ha-làyla ‘ad ha-bòqer, we-èsh ha-mizbéach tùqad bo”, “Ordina ad Aharòn ed ai suoi figli col dire: Questa è la norma dell’olocausto, esso, l’olocausto sulla legna ardente sull’altare per tutta la notte fino al mattino, nel quale il fuoco dell’altare dovrà ardere”.
 
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
Di Gerusalemme
In un comunicato della Farnesina leggiamo: "Italia in campo a favore dei palestinesi: si è concluso il progetto triennale promosso dall’Avsi e finanziato dalla Cooperazione Italiana volto a contribuire al miglioramento delle condizioni e del contesto sociale palestinese e favorire un’educazione orientata al dialogo e alla pace nelle città di Betlemme, Gerico e Gerusalemme est. L’iniziativa Sostenere l’emergenza educativa nei Territori dell’Autonomia Palestinese, avviata nel novembre 2010 per un valore di due milioni di euro, ha coinvolto 14 istituzioni scolastiche pubbliche e private, gestite e sostenute dalla Custodia di Terra Santa, con circa 6.700 studenti, di cui più di 500 diversamente abili, più di 1.500 insegnanti e 780 famiglie".
 
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Temi e immagini
del pensiero ebraico
"Temi e immagini del pensiero ebraico”. Questo il titolo del ciclo di incontri ospitato presso la nuova sede della Biblioteca Universitaria di Genova, l’ex Hotel Colombia (luogo storico della città, che ospitò e fece cantare grandi nomi tra cui anche i Beatles). Protagonista del primo incontro Roberto Della Rocca, direttore del Dipartimento Educazione e Cultura UCEI.
 
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Israele, nuovi attacchi dalla Striscia di Gaza
Intenso attacco dalla Striscia di Gaza verso Israele. Un’autentica pioggia di razzi, unita a colpi di mortaio, che ha interessanto diverse località meridionali e costretto la popolazione a ripararsi nei rifugi. “La risposta sarà assordante”, ha affermato il primo ministro Benjamin Netanyahu. Sul Corriere della sera Davide Frattini ricorda alcuni episodi salienti degli ultimi giorni, inclusa l’operazione della Marina israeliana che ha permesso di intercettare un vasto armamentario di provenenienza iraniana diretto a Gaza. A Ramallah, come vi avevamo anticipato ieri sul notiziario quotidiano Pagine Ebraiche 24, apre intanto un ufficio del quotidiano La Stampa. Una scelta strategica di grande rilevanza che è raccontata dal corrispondente dal Medio Oriente Maurizio Molinari. Proseguono i lavori della task force convocata dal Viminale per arginare i fenomeni di odio e violenza negli stadi. L’ultima riunione è in programma a metà della prossima settimana, poi tutto il materiale – scrive il Corriere dello Sport – sarà inviato al ministro Alfano. Sulla stessa testata si dà conto dell’iniziativa di un imprenditore ebreo francese, Yoav Baruch, che assieme a un compagno musulmano originario dell’Africa, Suleiman Kamissoko, ha immesso sul mercato una serie di magliette in ebraico che sembrano aver incontrato il favore di calciatori famosi. Dietro al loro successo commerciale, sostiene Yediot Ahronot, “sembra esserci la volontà degli sportivi che si fanno riprendere con quel logo di sostenere una iniziativa che può avvicinare la comunità ebraica e quella musulmana”. Tra i calciatori coinvolti Mario Balotelli, Didier Drogba e Nicolas Anelka. Quest’ultimo era recentemente assurto ai disonori della cronaca per aver esultato facendo la quenelle.
 
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  davar
inFORMAZIONE
Pagine Ebraiche prende il volo
Chi viaggia con la compagnia israeliana di bandiera ElAl ha da sempre la certezza di poter godere del massimo livello di qualità e di serenità. Ma da oggi avrà anche il piacere di farsi accompagnare da una copia del giornale dell'ebraismo italiano Pagine Ebraiche. In distribuzione negli scali serviti dalla prestigiosa compagnia aerea (che opera da Roma, Milano e Venezia per collegare l'aeroporto internazionale di Lod e moltissimi altri punti disseminati sui cinque continenti), Pagine Ebraiche spicca così il volo verso Israele.
In questo accordo strategico il giornale edito dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane vede anche un riconoscimento del valore del proprio modo di raccontare Israele, lontano dalle banalizzazioni, dagli stereotipi, dalle strumentalizzazioni ideologiche e sempre attento a rendere giustizia all'inestimabile valore di democrazia e di cultura del Paese ebraico.

israele
Sud del paese sotto attacco
Le sirene sono tornate a suonare nel Sud di Israele. E ora la tensione con Gaza è tornata a livelli allarmanti. Ai sessanta razzi lanciati dai terroristi della Jihad islamica e piovuti ieri nell'area che va da Ashdod a Sderot, l'Idf ha risposto con il bombardamento di obiettivi militari nella Striscia. “I terroristi di Gaza dovrebbero cominciare a capire che hanno a che fare con un governo molto determinato e un esercito molto forte” ha affermato questa mattina il premier Benjamin Netanyahu, durante una riunione con i suoi ministri per confrontarsi sull'allarmante situazione in corso. “Colpiremo chiunque cercherà di attaccarci e risponderemo con forza a ogni offensiva - ha dichiarato il premier – Non siamo riusciti in questi anni a raggiungere la più grande tranquillità nel sud di Israele per niente”. Un avviso sia a Gaza, ai diretti responsabili del gruppo della Jihad islamica, così come a Hamas, che sembra aver perso il controllo di parte della Striscia e che comunque ha appoggiato l'attacco. Anche Mahmoud Abbas deve prestare l'orecchio al governo di Israele: Netanyahu infatti non ha gradito il silenzio del leader dell'Autorità nazionale palestinese di fronte all'attacco dei terroristi, e ancor meno deve aver digerito la condanna da parte di Abbas della risposta israeliana.
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informazione
Perché scrivere da Ramallah
“Nel 2014 è impossibile capire e raccontare Gerusalemme senza seguire quanto accade a Ramallah e viceversa”. La capitale di Israele e la sede del governo e del parlamento dell'Autorità nazionale palestinese hanno molti punti di contatto, secondo il giornalista Maurizio Molinari. E per questo La Stampa, che a Molinari ha di recente affidato la copertura del Medio Oriente, ha deciso di aprire proprio a Ramallah una nuova sede (nella foto l'edificio di Al Manara square, sede del giornale), primo quotidiano italiano a farlo.
Diversa dal resto delle città della Cisgiordania e lontana dalla violenza di Gaza, Ramallah è “una città effervescente”, spiega Molinari al Portale dell'ebraismo italiano. “Un mondo molto simile e interconnesso a quello di Gerusalemme, e infatti le due realtà stanno vivendo un momento di convergenza”. Trenta minuti di macchina dividono le due città e in genere la tratta è trafficata, sottolinea il giornalista de La Stampa, quasi quanto la Gerusalemme-Tel Aviv. “Qui nessuno parla dei negoziati e di pace, tutti sono disillusi e non si fidano, come gli israeliani, della propria controparte – afferma Molinari – ma non c'è rassegnazione sul piano sociale. La città sta vivendo un boom, è vivace dal punto di vista commerciale e culturale”. Per questo il quotidiano torinese ha deciso di rivolgere la sua attenzione a Ramallah, inaugurando la redazione nel City Center Building, edificio che si affaccia su piazza Al Manara, snodo principale della città. 
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francia
Il nuovo Gran Rabbino a giugno

Le elezioni per il nuovo Gran Rabbino di Francia si terranno il prossimo 22 giugno. A proporlo il presidente del Concistoro centrale delle comunità ebraiche Joël Mergui (nell’immagine), che ha espresso la sua gratitudine a rav Michel Gugenheim e rav Olivier Kaufmann, che hanno agito da reggenti dopo che il rabbino Gilles Berheim aveva lasciato l’incarico lo scorso aprile in seguito alle numerose accuse di plagio in merito al saggio “Quarante méditations juives”, al conseguimento del titolo accademico di abilitazione alla docenza di filosofia e all’originalità di alcuni passaggi del testo su matrimonio omosessuale, omoparentalità e adozioni lodato in pubblico da papa Benedetto XV. Il Consistoire anticipa un invito ad inviare la propria candidatura rivolto a tutto il rabbinato francese.

r.t @rtercatinmoked
qui milano
Scuola, al lavoro sul rilancio
Il rilancio della scuola al centro del dibattito nella riunione del Consiglio della Comunità ebraica di Milano. Una scuola che registra un forte calo di iscritti, in particolare alle superiori, come ha spiegato l’assessore Davide Hazan, che ha tenuto a sottolineare come la visione dietro ai progetti in cantiere per il futuro dell’istituto riguardino da un lato una riflessione sulla sua identità, e dall’altro la necessità di trovare una sostenibilità economico-finanziaria. “Il progetto sul rilancio è già partito con la definizione di quattro gruppi di lavoro, con l’idea di coinvolgere tutti coloro che possono dare un contributo, che hanno aderito con entusiasmo” ha sottolineato Hazan. Parte del gruppo tra gli altri il rabbino capo Alfonso Arbib e il direttore del dipartimento Educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane rav Roberto Della Rocca, l'assessore alle scuole dell'UCEI (e Consigliere comunitario) Raffaele Turiel, Claudio Marcellino dell’Associazione Scuola e Famiglia e consulente del Ministero dell’Istruzione, la preside della Scuola ebraica di Torino Sonia Brunetti, rappresentanti della Fondazione Scuola, il Consigliere UCEI e assessore comunitario alla  Comunicazione Guido Osimo e il Consigliere con delega al personale  Claudia Terracina, il segretario generale Alfonso Sassun, le presidi della Scuola di Milano Esterina Dana e Claudia Bagnarelli, i rappresentanti del gruppo Orim (genitori).
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iL PRESIDENTE DEL MACCABI Su twitter
"Una cosa sono tifo e sfottò,

un'altra l'antisemitismo"
“A chi mi sta attaccando pesantemente. Una cosa è il tifo e gli sfottò, un'altra il razzismo e l'antisemitismo. Il #razzismo non ha squadra”. Lo afferma, su Twitter, il presidente del Maccabi Italia e consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Vittorio Pavoncello. La reazione arriva a seguito delle polemiche levatesi, negli ambienti del tifo juventino, per alcuni messaggi relativi alla società bianconera precedentemente postati sul social network. La stessa società alla quale Pavoncello si è rivolto con una lettera aperta inviata al presidente Andrea Agnelli in cui si chiedeva uno sforzo ulteriore per individuare e punire i responsabili dei cori antisemiti e i propagatori d'odio nella curva Scirea.
Tra i messaggi diffusi dal presidente del Maccabi Italia, riporta il sito d'informazione sportiva www.tuttojuve.com, quello del 27 febbraio: "La Juve domenica prossima spezzerà le reni al Milan! Con le buone o con gli aiutini"; del 2 di marzo: "Il Real Madrid è la Juventus di Spagna. Per avere un rigore contro deve fare un omicidio"; del 23 febbraio: "Miracolo. I commentatori di Sky a malincuore hanno ammesso che c'era rigore contro la Juve. Ovviamente non dato. Ladri sempre"; e ancora il 4 gennaio: "Conte: il punto di forza della Roma è la convinzione nelle loro qualità. Quello della Juve meglio non dirlo".
  pilpul
Setirot - Ida
Ho visto il film «Ida» di Pawel Pawlikowski. Due attrici abbastanza straordinarie, Agata Zuleska e l'esordiente Agata Trzebuchowska, guidate da un regista molto bravo. La storia, per chi già non la sa, è presto detta. Inizio anni '60, una Polonia grigia e soffocante sotto regime comunista, la giovane novizia Anna sta per prendere i voti e vive serenamente in un convento isolato dove è stata portata in tenerissima età durante la II Guerra Mondiale. Poco prima di diventare suora, invitata insistentemente dalla madre superiora, va a Varsavia per incontrare la sua unica parente conosciuta, zia Wanda, che non si era mai messa in contatto con lei. L'incontro, la scoperta di Anna di essere ebrea e di chiamarsi Ida, poi il viaggio delle due donne nel passato. Fin qui la storia. Finale aperto, forse, o forse chiuso, giudicherete voi.

Stefano Jesurum, giornalista
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Time out - La loro ipocrisia
In attesa di capire come risponderà Israele all’ondata di missili che ha colpito il Sud del paese, prepariamoci ad ascoltare la voce di chi, negli ultimi mesi, non ha trovato nulla di così tragico nel mondo per cui valeva la pena intervenire. Siria e Ucraina sono due luoghi dove infatti regna la pace e né la guerra civile che ha causato migliaia di morti a Damasco, né gli scontri a Kiev e la recente occupazione della Crimea da parte della Russia hanno risvegliato il torpore dei così detti pacifisti. Ma state tranquilli, a breve con la primavera e con qualsiasi tipo di risposta che Israele sceglierà di operare torneranno con noi. Loro e la loro ipocrisia.

Daniel Funaro



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