Roberto
Della Rocca,
rabbino
|
Contrariamente
a quanto si è portati a pensare, per la tradizione rabbinica, è più
meritevole chi compie una mitzvah perché è obbligato di chi compie una
mitzvah pur non essendo obbligato. Apparentemente questa filosofia
potrebbe sembrare una mortificazione della spontaneità e dei
sentimenti. Ma non è così. Tanto è, che la stessa tradizione rabbinica
ci ricorda costantemente che "il Misericordioso richiede cuore"... e
non solo meccanicismo nell'eseguire i Suoi dettami. Si tratta piuttosto
di un principio che ci spinge a un impegno ebraico costante e non solo
quando se ne sente la voglia. Chi non è tenuto può fare la mizvah oggi
e non farla domani, mentre chi è comandato deve farla sia quando è di
buon umore che quando è maldisposto.
|
|
Dario
Calimani,
anglista
|
Quando
si parla di quote rosa in Parlamento ci si chiede perché in un paese
che pretenda di essere civile, anziché privilegiare logiche
sessiste, non sia possibile candidare ed eleggere i migliori, a
qualsiasi sesso essi appartengano, ed eliminare invece le quote grigie,
quelle di cui fanno parte gli incapaci, gli indegni e i corrotti.
Sembra così logico e naturale che solo a proporlo ci si vergogna un po’.
|
|
![](http://www.moked.it/unione_informa/131105/agenda.jpg) |
GENOVA
- Secondo appuntamento del ciclo di incontri "Temi e immagini del
pensiero ebraico". Domani alle 17.30, alla Biblioteca Universitaria di
Genova, l'appuntamento è con il docente universitario Giuseppe Veltri e
con il rabbino capo Giuseppe Momigliano.
|
|
![](http://moked.it/unione_informa/strutturanl/unioneInforma.jpg) |
Temi e immagini
del pensiero ebraico
|
"Temi
e immagini del pensiero ebraico”. Questo il titolo del ciclo di
incontri ospitato presso la nuova sede della Biblioteca Universitaria
di Genova, l’ex Hotel Colombia (luogo storico della città, che ospitò e
fece cantare grandi nomi tra cui anche i Beatles).
|
|
Leggi
|
![](http://moked.it/unione_informa/strutturanl/stampa_header.jpg) |
"Per raggiungere la pace bisogna anche rischiare"
|
Per
raggiungere la pace in Medio Oriente servono anche “dure scelte
politiche” e “assunzione di rischi”. Lo ha affermato il presidente
degli Stati Uniti Barack Obama incontando alla Casa Bianca il leader
dell’Anp Abu Mazen. “Restiamo convinti che ci sia un’opportunità”, ha
proseguito Obama durante il colloquio (Avvenire, tra gli altri).
Regna ancora il mistero sulla sorte del boeing malese scomparso dai
radar ormai molti giorni fa. L’ultima ipotesi dell’intelligence, scrive
Maurizio Molinari sulla Stampa, è che il velivolo possa trovarsi in
Pakistan sotto il controllo dei talebani. Ad avvalorare questo scenario
anche Rupert Murdoch con un tweet: “Il Boeing è nel Nord del Pakistan,
dove stava Bin Laden”. Per proteggersi dal rischio di un aereo-missile
Israele ha intanto elevato le procedure di sicurezza per i voli in
atteraggio.
In fiamme il campo nomadi di Bollate, alla periferia di Milano. Sembra
esclusa al momento un’ipotesi dolosa. Il bilancio dei fatti è
drammatico: il campo risulta quasi interamente distrutto e alcune
persone sono state ricoverate in ospedale per un’intossicazione
(Avvenire, nel dorso milanese).
Sull’Osservatore Romano, in un articolo intitolato “Mentre scattava
l’Operazione Margarethe”, lo storico Giovanni Preziosi racconta
l’eroismo di suor Sára Salkaházi nel salvare dalla deportazione molti
ebrei ungheresi. La religiosa, fucilata dai nazisti dopo un processo
sommario, è stata riconosciuta Giusta tra le Nazioni nel 1972.
|
|
Leggi
|
|
|
70 anni dalle fosse ardeatine
Roma, la Memoria resta viva
Dai
diversi quartieri romani, da Trastevere a Centocelle, da Testaccio a
Montesacro. Vite iniziate in tutta Italia, dal Piemonte alla Puglia,
così come all'estero, a Odessa, Budapest. Vite che hanno condiviso lo
stesso tragico destino: condannate a morte dai nazisti nell'eccidio
delle Fosse Ardeatine. Settanta anni dopo quella strage rimane “una
ferita aperta” per l'Italia, come ha ricordato oggi il presidente del
Senato Pietro Grasso. “Un eccidio emblema della barbarie nazista”, ha
affermato Grasso, intervenendo al convegno “1944-2014: le Fosse
Ardeatine 70 anni dopo” organizzato a palazzo Giustiniani
dall’associazione culturale Arte in Memoria e dall’Istituto romano per
la storia d’Italia dal fascismo alla resistenza, con il patrocinio del
Senato.
Leggi
|
PURIM 5774
Torino, la festa dei ragazzi
Una
tradizione nella tradizione: alla scuola di Torino la festa di Purim si
conclude con uno spettacolo: la scuola al mattino è chiusa, per
preparare la trasformazione delle aule in una sorta di fiera in cui è
possibile simulare gare olimpiche, vivere da antichi camuni o - per i
più piccoli - tuffarsi in una vasca piene di palloncini. La novità di
questo Purim era per la verità in cortile, dove calcio balilla e tavolo
da pingpong hanno catalizzato l’attenzione dei ragazzi. La preparazione
di “Ester, una farsa in cinque atti”, che ha visto in scena tutte le
medie, ha coinvolto professori e ragazzi in tutti i ruoli, dalla
scrittura del copione alle luci, dalla creazione dei costumi fino alla
ricerca delle canzoni che, con testi opportunamente modificati, hanno
fatto da filo conduttore dello spettacolo. Il centro sociale era
pienissimo, e gli applausi finali pienamente meritati.
Leggi
|
QUI ROMA
A teatro con Laura
Si
presenta domani a Roma alle 15, alla Casa dei Teatri, l'ultimo lavoro
dell'attrice e drammaturga fiorentina Laura Forti (“Teatro”, Collana
Percorsi - Editoria & Spettacolo). Di grande attualità le tematiche
sollevate: solitudine, emarginazione, incomunicabilità. Un percorso,
ricco di emozioni, che si snoda attraverso la riproposizione di tre
monologhi (Nema problema, Odore di santità e Blu) e di un testo a tre
personaggi femminili (La Badante/una storia di fantasmi) che hanno già
calcato le scene in Italia e all'estero. Personaggi e situazioni
attinte dalla realtà circostante e poi rielaborate attraverso unl
filtro personale e in parte anche autobiografico. "Sono tutti testi
nati in reazione a cose che leggevo, che incontravo nella cronaca, da
un rapporto di ascolto con il mondo e gli altri. Il contesto sociale,
l’indignazione sono stati certamente la scintilla, poi però le storie -
scrive l'autrice nella prefazione - sono scaturite da sole
autonomamente, quasi misteriosamente; sono emerse da zone oscure
personali, hanno fatto risuonare in me sentimenti e somiglianze, si
sono macchiate con la fantasia e con il periodo che stavo
attraversando. I personaggi hanno trovato il loro vestito, la loro
pelle, il loro corpo e quel corpo è un po’ anche il mio".
Animatrice di alcune iniziative artistiche che hanno messo al centro il
tema dell'identità ebraica, Forti è tra l'altro autrice dello
spettacolo monologo Via da Freedonia scritto nel 2008 per Enrico Fink e
la Homeless Light Orchestra. Un'intensa riflessione sul conflitto, la
pace possibile, la pace negata attraverso l'esperienza di un ebreo
italiano che si mette in relazione con le proprie origini e con la
realtà israeliana.
|
L'aereo scomparso |
D’improvviso
ci scopriamo piccoli e fragili. Dove sono finiti i 239 passeggeri
dell’aereo malese misteriosamente scomparso? Non lo sappiamo. Nessuno é
in grado di saperlo. L’Uomo così potente da distruggere consapevolmente
o meno il proprio pianeta non ha strumenti per rintracciare un aereo
che, libratosi in volo, ha attraversato per lunghe ore frontiere e
continenti. Incredibile, ma vero. Scopriamo così che il novanta per
cento della Terra non é coperto dai radar e che dunque siamo
tecnicamente dispersi per ampi archi delle nostre tratte aeree e
intercontinentali.
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
Leggi
|
|
|