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20 marzo 2014 - 18 Adar II 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
Nel giorno dell’inaugurazione del Mishkàn, Moshè – ricordando le regole relative ai sacrifici della giornata – dopo aver annunciato che in quel giorno ci sarà una manifestazione della Presenza Divina percepibile, ammonisce dicendo “Questa cosa che il Signore ha comandato la dovete fare, e la gloria del Signore Si manifesterà a voi”. Questa ammonizione può sembrare un po’ oscura. Il Midràsh interpreta le parole di Moshè come segue “Questa tendenza al male toglietela dal vostro cuore e siate tutti con un’unica venerazione; … come Egli è unico nel Suo mondo, così sia il vostro servizio unico al Suo cospetto”.
 
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
Di Gerusalemme
Per chiarezza premetto che sono contrario all'annessione indiscriminata della Giudea e della Samaria allo Stato d'Israele. Trovo anche degradante l'eccessiva retorica nella dialettica "territori occupati-territori liberati". Detto questo è inevitabile notare come il discorso sull'occupazione-liberazione israeliana in Cisgiordania (e in passato anche a Gaza) goda di spazi illimitati nelle comunicazioni di massa. È arrivato allora il momento di valutare il caso israeliano attraverso un elementare test di integrità politica e mediatica. La Crimea è territorio occupato o liberato? E ora che il vaso di Pandora dei confini europei è stato grossolanamente scoperchiato, è occupata o liberata la Russia subcarpatica? E la Bucovina? E la Galizia orientale? E Eupen-Malmedy? E più vicino a casa, Capodistria, Pirano e Rovigno? Era valido il referendum di occupazione-liberazione di Briga e Tenda? Si concluderà l'intricata vicenda con l'occupazione-liberazione di Kaliningrad-Königsberg? 
 
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MILANO – Appuntamento alle 17.45 presso la sede dell’Anpi (via San Marco 49) per la presentazione del volume “Auschiwtz prima di Auschwitz – La ricerca di Massimo Adolfo Vitale” (Ombre Corte editore). A intervenire all’evento organizzato da Anpi, Aned e Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea, oltre all’autore Costantino Di Sante, la storica del Cdec e Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Liliana Picciotto e Antonella Tiburzi dell’Aned.

MILANO – Presso l’Auditorium del Memoriale della Shoah (piazza Edmond E. J. Safra 1, ex Via Ferrante Aporti 3), l’Associazione Figli della Shoah, il Centro Internazionale di Studi Primo Levi, la Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, invitano alla “Lezione Primo Levi. Raccontare per la storia” tenuta da
Anna Bravo, storica dell’Università degli Studi di Torino. A intervenire anche Fabio Levi, direttore del Centro internazionale di Studi Primo Levi; e Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera e presidente della Fondazione Memoriale. Appuntamento alle ore 18.
 
Un ciclo di incontri sull'etica medica
Un ciclo di incontri sull’etica medica patrocinato dal Dipartimento Educazione e Cultura UCEI, avrà luogo nei locali del Tempio dei Giovani sull’Isola Tiberina con cadenza settimanale. Appuntamento ogni lunedì alle 20. Tra i rabbinim coinvolti Roberto Colombo, Roberto Della Rocca, Riccardo Di Segni, Cesare Efrati, Gianfranco Di Segni, Benedetto Carucci, Ariel Di Porto, Amedeo Spagnoletto, Gavriel Levi, Umberto Piperno.
 
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Meridione, ebraismo protagonista
Cultura ebraica protagonista nel Meridione. Al via al castello normanno-svevo di Bari e al castello-museo archeologico di Venosa la mostra “Ketav, Sefer, Miktav. La cultura ebraica scritta tra Basilicata e Puglia”, a cura di Mariapina Mascolo con la supervisione scientifica di Mauro Perani (Università di Bologna). Un progetto del CerDEM, il centro di studi ebraici del Mediterraneo, dedicato allo studioso Cesare Colafemmina, che ripercorre le profonde radici ebraiche presenti in quelle aree (Gazzetta del Mezzogiorno).
“È legittimo e bello che la loro unica figlia Elena desideri per i cari genitori una tomba al cimitero acattolico, proprio in quella piazza di Porta San Paolo dove essi imbracciarono le armi. Ci appelliamo agli antifascisti, alle associazioni della memoria, alla Comunità ebraica, all’opinione pubblica perché a Roma resti un ricordo imperituro di Carla Capponi e Rosario Bentivegna”. Questo l’appello di Anpi e Anpia a proposito della vicenda della sepoltura dei due partigiani che furono tra i protagonisti dell’attacco contro i nazisti di via Rasella, dopo che la figlia Elena, in precarie condizioni economiche, aveva negli scorsi giorni denunciato di essere stata lasciata sola a occuparsene (Corriere). “A 70 anni di distanza la Cassazione riapre il capitolo giudiziario per quattro stragi naziste sull’Appennino tosco-emiliano della primavera del 1944: un nuovo processo d’appello dovrà accertare le responsabilità di cinque ex militari nazisti” scrive il Messaggero. Si svolgerà domenica 30 marzo la manifestazione “Pedalando nella Memoria” in ricordo di Settimia Spizzichino (Gazzetta dello Sport).
Roma città sempre più multietnica e multiculturale. Il rapporto Caritas fotografa una Capitale con una presenza di cittadini non italiani forte e variegata (Repubblica Roma).
Esteri. Tensione al confine tra Siria e Israele: dopo l’attacco a una pattuglia israeliana da parte di elementi di Hezbollah, Tzahal impiega l’aviazione (Maurizio Molinari sulla Stampa). Nello Stato dilaniato dalla guerra civile, “la furia islamica contro chiese e libri” denuncia il Fatto quotidiano.
In Iran liberata Sakineh, la donna condannata a morte per adulterio per cui negli scorsi anni si mobilitò il mondo. Ma, come ricorda il Corriere, “Resta il fatto che se il mondo era insorto nel nome di una detenuta comune, sulla cui innocenza i dubbi sono più che leciti anche se certo la pena di morte non sarebbe stata accettabile, in Iran ci sono centinaia di prigionieri condannati o in attesa di giudizio, torturati o uccisi, spesso solo per reati politici, ignorati quasi del tutto da noi”.
A proposito dalla crisi tra Russia e Ucraina sulla Crimea, interessante l’analisi proposta dalla Stampa, dal titolo “Nostalgia del Novecento”.
 
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  davar
LOTTA AL RAZZISMO
Vergognoso divieto agli 'zingari'
offende tutti gli ebrei italiani

Intervenendo riguardo all'episodio del cartello che tentava di vietare l'ingresso in un esercizio commerciale romano "agli zingari", il Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha dichiarato:

“Il vergognoso cartello di divieto apparso in un esercizio commerciale di Roma in cui si tentava di impedire “l'ingresso agli zingari” evoca in modo preoccupante il periodo più buio della nostra storia. Anche se si tratta di un episodio isolato, non possiamo, come ebrei italiani, rimanere in silenzio di fronte a questi gesti di razzismo. Un'offesa alla Memoria e un'inaccettabile, irresponsabile discriminazione nei confronti di una minoranza. Come ebrei, esprimiamo la nostra solidarietà alle comunità dei Rom e dei Sinti e condanniamo fermamente l'accaduto”.

ungheria
In piazza in difesa della Memoria
Settant'anni fa l'esercito nazista occupava l'Ungheria. Quell'invasione costò la vita a 600mila ebrei, uccisi dai tedeschi e dal collaborazionismo ungherese. Oggi davanti alla Sinagoga Maggiore di Budapest si sono raccolte diverse centinaia di persone per ricordare quegli avvenimenti e stringersi attorno alla propria Comunità ebraica. “Siamo qui nel nome delle vittime della Shoah, per far sentire la nostra voce contro coloro che sono al potere e di cui come minoranza non possiamo fidarci”, ha affermato András Heisler, presidente di Mazsihisz (la Federazione ebraica ungherese) in polemica con il governo per l'atteggiamento di banalizzazione della Memoria intrapreso dalle autorità di Budapest attraverso alcune decisioni. “Esprimiamo la nostra solidarietà agli ebrei ungheresi - ha dichiarato nell'arco dell'evento l'ambasciatore di Israele in Ungheria Ilan Mor – non accettiamo la relativizzazione né la negazione della Shoah e non accettiamo la cultura dell'amnesia o della dimenticanza”. Su Pagine Ebraiche di Aprile un approfondimento sulla polemica esplosa tra l'ebraismo ungherese e il governo di Budapest.
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israele - capodanno persiano, auguri da peres
"Che sia un anno di pace"
Superare un’inimicizia acuitasi nel tempo, quella tra Israele e Iran. Si rivolge a tutto il popolo iraniano il presidente israeliano Shimon Peres nel suo messaggio di auguri per il capodanno persiano. Un’apertura, attraverso i social network, per superare lo scontro con i vertici di Teheran e rivolgersi direttamente ai cittadini iraniani. “Poiché abbiamo avuto un grande passato, possiamo e dobbiamo avere un grande futuro” e ancora “proviamo ad avere un anno calmo e di pace, dimentichiamoci della guerra e delle minacce. Possiamo farlo, dobbiamo farlo”. Quell’Iran che ha discusso in questi giorni a Vienna la questione sul nucleare con i famosi 5+1 (Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti più la Germania). Quell’Iran che preoccupa Israele perché ne sovvenziona i nemici (da Hezbollah in Libano fino al terroristi della Striscia di Gaza) e ne minaccia la sicurezza.
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Giornata europea della Cultura ebraica
Italia al lavoro per il 2014
Firenze, Ferrara, Pisa, Verona, Roma, Venezia, Napoli, ma anche Palermo e tante altre città. Sono arrivati da tutta Italia i responsabili dell’organizzazione della Giornata europea della Cultura ebraica per riunirsi al Centro bibliografico dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Un’occasione per trovarsi o ritrovarsi, scambiare idee e vedute, nel cammino verso la XV edizione, in programma per domenica 14 settembre 2014, che avrà come filo conduttore la riflessione sul ruolo della donna nell’ebraismo. A intervenire, tra gli altri, il presidente UCEI Renzo Gattegna e il vicepresidente Roberto Jarach.
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QUI BOLOGNA
La fantasia che illustra Israele
Aprirà lunedì pomeriggio, ma è stata presentata alla stampa questa mattina, la mostra “Balene e capelli blu - La fantasia illustrata di Israele”, che fino a maggio vedrà esposte al Museo Ebraico di Bologna una cinquantina di tavole di 16 artisti. A intervenire il direttore del museo, Franco Bonilauri e l’illustratrice Orit Bergman, fra i protagonisti della Children’s Book Fair che aprirà in città il 24 marzo.
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QUI TORINO
Fare design in Israele
Il ciclo di incontri intitolato “Fare Design in Israele - Protagonisti, esperienze e nuovi orizzonti”, organizzato dall’Istituto Europeo di Design in collaborazione con la Città di Torino e con l’ufficio culturale dell’Ambasciata israeliana in Italia continua oggi con il secondo appuntamento. Dopo l’apertura a febbraio con l’industrial designer Eyal Rozenberg, coordinatore del corso in Forniture Design allo IED di Roma che è intervenuto su “Presente e futuro del design israeliano fra creatività e innovazione”, è oggi la volta di Orit Bergman, che nei giorni prossimi sarà fra i protagonisti della Bologna Children’s Book Fair, la grande fiera dedicata al libro per ragazzi riservata ai professionisti del settore che aprirà lunedì prossimo, preceduta da “Non ditelo ai grandi”, la libreria internazionale che per la prima volta spalanca le porta della Children’s Book Fair anche al pubblico.
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Qui Milano – Brainforum 2014
Italia, talenti da riscoprire
Riscoprire il talento italiano, valorizzare quei tanti ricercatori, tanti giovani, che in Italia lavorano e anche a costo di rinunce. Così Brainforum 2014 che si è svolto negli scorsi giorni al Teatro Parenti di Milano, ha raccolto negli scorsi giorni 50 eccellenze provenienti da tutta Italia per favorirne l’incontro, ma soprattutto per promuovere la divulgazione al grande pubblico degli spunti legati alla ricerca sul cervello e nell’ambito delle neuroscienze. “Siamo molto soddisfatti della partecipazione - spiega Viviana Kasam presidente di BrainCircleItalia – Siamo felice anche dell’apprezzamento che ci è stato espresso dagli scienziati intervenuti. Ciò che abbiamo trovato invece deludente è stato l’atteggiamento della stampa nazionale. In un momento in cui prevale la tendenza allo sconforto per la crisi, e si parla così insistentemente della fuga dei cervelli, Brainforum era l’occasione per ricordarci che in Italia abbiamo tanti talenti che ottengono risultati importanti. Un messaggio che non sembra essere stato particolarmente recepito”..
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il risveglio del meridione
Sud, Cultura ebraica in mostra
Negli ultimi anni il Sud sta vivendo un grande risveglio in ambito ebraico. La nascita di piccole comunità, la riscoperta di un passato importante, l’interesse diffuso per una tradizione millenaria che in Meridione ha lasciato il segno. Recentemente, ad esempio, la Comunità di San Nicandro garganico – realtà dalla storia straordinaria – ha festeggiato l’ingresso di un Sefer Torah (nell’immagine) nella sua sinagoga, simbolo di una vivacità che coinvolge diverse città del Sud Italia, da Trani a Siracusa. In questo quadro si inseriscono due iniziative che vedono in questi giorni protagoniste Bari e Venosa, la Puglia e la Basilicata. Ha infatti preso il via al castello normanno-svevo del capoluogo pugliese e al castello-museo archeologico di Venosa la mostra “Ketav, Sefer, Miktav. La cultura ebraica scritta tra Basilicata e Puglia”.
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pilpul
Setirot - Il modello Kazakistan
Mentre tutti ci interessiamo alle vicende che riguardano Ucraina, Crimea e Russia, un amico mi racconta una realtà, quella kazaka, che non conoscevo e mi colpisce. La storia racconta che nel 1991 l'Unione Sovietica concede al Kazakistan l'indipendenza senza che vi fosse stata praticamente alcuna lotta di secessione. Iniziale sbando economico, un po' di turbolenza politica, poi una forma di democrazia non propriamente di tipo occidentale, comunque democrazia.

Stefano Jesurum, giornalista
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Time out - Diversità e valori
Secondi alcuni ieri è stata celebrata la festa del genitore 1, o forse del genitore 2, a seconda della scelta di chi ritiene che una definizione neutra di madre e padre sia davvero utile e rispettosa dei bambini con diverse storie famigliari. Questo ovviamente in nome di uno strano concetto del rispetto da parte di chi vorrebbe annullare ruoli e differenza di genere che esistono ovviamente a prescindere da ogni definizione. E stupisce che questa forzatura arrivi da chi ipocritamente rivendica il diritto alla diversità per poi voler omologare ciò che la natura ha scelto di rendere diverso.

Daniel Funaro
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