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1 aprile 2014 - 1 Nissan 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Nel secondo Sefer Torah letto lo scorso Shabat abbiamo incontrato un verso della Parashat HaChodesh “…e osserverete (vigilerete) le matzòt…” (Shemòt; 12, 17) nel quale il commentatore Rashì ci invita a non leggere matzòt, bensì mitzwòt, in virtù dell’omografia delle due parole che hanno in ebraico le stesse consonanti. “…come non devi lasciare ferme le azzime a lievitare così non dobbiamo lasciare fermentare una mitzwah che ci capita di eseguire…”.
 
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Dario
Calimani,
anglista
Papa Bergoglio continua a stupire con le sue novità e con il coraggio delle sue azioni. Nessun Papa aveva messo tanto alla prova, prima di lui, la pazienza delle gerarchie ecclesiastiche e nessuno aveva mai messo in discussione i loro modelli di comportamento con tanta incondizionata visibilità. Evidentemente, più in basso di così non si poteva scendere. È auspicabile che qualcosa di analogo accada presto anche alla politica italiana.

Un ciclo di incontri sull'etica medica
Un ciclo di incontri sull’etica medica patrocinato dal Dipartimento Educazione e Cultura UCEI, avrà luogo nei locali del Tempio dei Giovani sull’Isola Tiberina con cadenza settimanale. Appuntamento ogni lunedì alle 20. Tra i rabbinim coinvolti Roberto Colombo, Roberto Della Rocca, Riccardo Di Segni, Cesare Efrati, Gianfranco Di Segni, Benedetto Carucci, Ariel Di Porto, Amedeo Spagnoletto, Gavriel Levi, Umberto Piperno.
 
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Torino, via la cittadinanza
a Benito Mussolini
Benito Mussolini non è più cittadino onorario di Torino. A decretarlo, dopo oltre un’ora e mezza di discussione, il Consiglio comunale del capoluogo piemontese. Ventinove i voti a favore, tre i contrari e tre gli astenuti. Durante il dibattito si sono registrati alcuni momenti di tensione con i consiglieri della Lega Nord che, con un delirante accostamento, hanno srotolato una bandiera dell’Urss. Il radicale Silvio Viale, dal canto suo, ha esibito una stella di Davide. Favorevoli al provvedimento, oltre al sindaco, il Pd, Sel, Centro Scanderebech, Moderati, M5s, Idv, Alleanza per la città. Hanno espresso voto contrario Forza Italia e Fratelli d’Italia. Astenuti Nuovo centrodestra, Lega e Torino Libera. “Ci sono questioni più urgenti da affrontare per i cittadini”, ha affermato il capogruppo del Carroccio Fabrizio Ricca (Il Fatto Quotidiano, tra gli altri).
Al quarto mandato da sindaco di Tel Aviv, Roh Huldai racconta al Corriere della sera i suoi progetti. Nell’intervista concessa a Davide Frattini si delinea una città sempre più all’insegna dell’high tech, dell’imprenditoria giovane, dell’estro creativo. “Voglio una città liberale, pluralista, laica”, spiega Huldai. Sta facendo intanto discutere l’opinione pubblica israeliana la scelta del consiglio comunale di varare una norma che permette l’apertura dei negozi di alimentari al sabato. “Lo shabbat – dice il sindaco – è il nostro giorno di riposo, dal lavoro e dal commercio. Devo però pensare alla maggioranza dei miei cittadini, vivono in piccoli appartamenti con mini cucine. È giusto che possano scendere e comprarsi da mangiare a qualsiasi ora. Anche se ai rabbini non piace la decisione”.
Da leggere anche l’intervista di Maurizio Molinari allo scrittore Amos Oz. Un’intervista a tutto campo: ad essere affrontati sono infatti i temi più cari all’intellettuale. Dalla vitalità della lingua ebraica alle dinamiche politiche della regione, dall’impegno per la ‘fioritura’ del Negev al futuro del processo di pace. Si chiude con un ricordo dell’avvocato Gianni Agnelli, che ricevette anni fa nel kibbutz di Hulda. “Lo rammento – spiega Oz – come un uomo con grande cura per i dettagli e curiosità”. A farli incontrare il comune amico Vittorio Dan Segre (La Stampa).
 
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  davar
israele
Pollard verso la scarcerazione
Diecimila giorni sono abbastanza. Un anno fa, durante la visita in Israele del segretario di Stato Usa John Kerry, un gruppo di manifestanti si posizionò nei pressi del suo hotel di Gerusalemme. Chiedevano la liberazione di Jonathan Pollard, l'ex analista dei servizi di intelligence della marina americana processato negli Usa per aver passato informazioni segrete a Israele. Nel 1987 fu giudicato colpevole di spionaggio e condannato al carcere a vita. Diversi gli appelli per ottenerne la liberazione a cui Washington è sempre rimasta sorda. Ora, tre decadi dopo l'incarcerazione, un incrocio di accordi che coinvolge Israele, Stati Uniti e Autorità nazionale palestinese, potrebbe portare Pollard alla libertà. Per ottenerla, sembra che il premier israeliano Benjamin Netanyahu, impegnato in queste ore in un delicato colloquio con Kerry, abbia accettato di scarcerare 400 detenuti palestinesi e di congelare parzialmente la costruzione di insediamenti nella West Bank.
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libri
Il gran racconto di Laura Orvieto
Gli eroi e gli dei dell’antichità sotto un’altra veste: non quella appassionata che li ha fatti assurgere a simboli di civiltà oggi scomparse ma quella senz’altro più spensierata e divertente della loro fanciullezza raccontata con la sensibilità, con il garbo e con lo spirito proprio di una delle più grandi scrittrici per l’infanzia di sempre, l’ebrea milanese Laura Cantoni Orvieto (1876-1953), autrice – oltre che di Storie della storia del mondo, il suo libro più noto – anche di Storie di bambini molto antichi, scritto alla vigilia dell’emanazione delle Leggi Razziste del 1938 e oggi ristampato dalla Mondadori. La distribuzione dell'opera fu immediatamente bloccata a seguito dei provvedimenti varati dal fascismo che privarono gli ebrei italiani dei diritti più elementari, compreso quello di diffondere cultura e formare le nuove generazioni. A distanza di oltre 75 anni da quel momento, preambolo dell’entrata in guerra dell’Italia al fianco di Hitler e delle successive deportazioni di migliaia di ebrei verso i campi di sterminio, leggere e riscoprire questi racconti lascia un’emozione in più.
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QUI FIRENZE
Dialogo attraverso lo sport
“Contribuire al riconoscimento dello sport quale importante strumento di cambiamento sociale e di affermazione della pace tra i popoli e celebrare la pratica dello sport secondo valori etici e come veicolo di comprensione interculturale, di educazione, di parità di genere e di sviluppo sociale ed economico, anche per le comunità e i soggetti svantaggiati”. Questo l’obiettivo della risoluzione delle Nazioni Unite che istituisce, per il prossimo 7 aprile, la prima Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace. Un appuntamento che a Firenze vedrà convergere molteplici esperienze su impulso della professoressa Silvia Guetta, una cattedra di pedagogia sociale e generale all’Università degli Studi di Firenze e un contributo importante alla causa con il coinvolgimento nel progetto Sails for Peace ideato dall’israeliano Rami Andrei Doran e raccontato nel suo ultimo studio ‘La voce della pace viene dal mare’ (ed. Aracne).Leggi

qui parigi - LOTTA ALL'ANTISEMITISMO
Quelle statistiche che inquietano
“Il calo degli episodi di antisemitismo in Francia che ci si aspettava dopo il drammatico aumento del 2012 non è avvenuto nella misura significativa che era legittimo attendersi. L’alto livello e la diffusione di minacce antisemite creano un ambiente ostile, in cui l’utilizzo di espressioni anti-ebraiche diventa sempre più comune e incoraggiato”.
Apre con queste parole la sintesi del Rapporto sull’antisemitismo in Francia nel 2013, realizzato dal Service de Protection de la Communauté Juive (SPCJ) e pubblicato nelle scorse settimane. Nel 2013, si legge, sono stati registrati 413 episodi, che rappresentano il 31 per cento in meno di quelli denunciati nel 2012, anno fra i più drammatici, con un totale di 614 atti antisemiti, compresa la terribile strage compiuta contro la scuola ebraica di Tolosa, in cui furono barbaramente uccisi tre bambini e un insegnante. Ma le statistiche mostrano comunque un aumento del 9 per cento rispetto al 2011 (389 denunce).
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MACCABI WORLD UNION
Conferme nel nuovo esecutivo
Conferma nell'esecutivo del Maccabi World Union per il presidente del Maccabi Italia Vittorio Pavoncello. In vista del prossimo Congresso in programma a maggio, il presidente europeo Motti Tichauer ha infatti diramato una nota in cui - a nome del Consiglio - esprime la volontà di includere Pavoncello tra i nove membri del board che rappresenteranno le istanze delle varie realtà d'Europa nel più ampio consesso internazionale. “Sono orgoglioso e soddisfatto perché il mio nome ha goduto di un consenso trasversalmente diffuso", spiega Pavoncello.

Tra le sfide più ravvicinate l'organizzazione dei Giochi europei del 2015 a Berlino. La squadra italiana vi parteciperà includendo, tra i suoi atleti, alcuni giovani di origine argentina. L'idea, già sperimentata nel 2011 a Vienna dalla Spagna, è quella di rafforzare i legami tra gruppi Maccabi di paesi differenti.
pilpul

I diritti calpestati
Purtroppo non è un pesce d’aprile. Avevano detto nel 2013, ora hanno detto nel 2015 e pare quasi che si dovrebbe esser contenti perché si rischiava di finire al 2017. Siate ottimisti – devono aver spiegato nei reparti – perché se non ci saranno ritardi, se tutti faranno i compiti, se i politici non cambieranno idea, se i soldi non finiscono, tra un annetto potrete lasciare il manicomio (tecnicamente: Ospedale Psichiatrico Giudiziario) ed essere accolti da una struttura più civile, in un luogo idoneo e umano.

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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La festa a San Fratello
L’antigiudaismo ha profonde radici nella cultura occidentale. Lo testimoniano, fra l’altro, feste popolari che si celebrano tuttora in Italia, come la “Festa dei Giudei”, che ogni anno anima il bel borgo di San Fratello, in provincia di Messina.
In quel borgo, in occasione della Pasqua cristiana, si tiene un corteo nel quale i giovani del paese indossano sgargianti costumi, di colore giallo e rosso, ricamati di perline, impersonando “i giudei che percossero e condussero Gesù al Calvario”. Così vestiti, con urla e suoni di tromba, essi cercano di irridere e disturbare il dolore dei cattolici per la passione di Cristo.


Mario Avagliano
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Bergoglio e i Farisei
Jorge Mario Bergoglio è una bella figura, reca onestà e pulizia morale nella Chiesa, ama parlar chiaro. Sotto il profilo dei rapporti interreligiosi, e nello specifico con l’ebraismo, appare aperto e ben cordialmente disposto. Lo ha dimostrato come arcivescovo di Buenos Aires stringendo, fra l’altro, una bella amicizia con il rabbino Abraham Skorka, letterato e biofisico, rettore del Seminario rabbinico latino – americano, al punto di pubblicare insieme il libro Il cielo e la terra. Egli continua e sviluppa, con ciò, l’evoluzione positiva impressa, anche nei rapporti con l’ebraismo, da Giovanni XXIII e dal Concilio Vaticano. A maggior ragione, nella sincerità del dialogo, è bene dir con equilibrio la propria, quando sul delicato confine dei due retaggi si registrano posizioni ed espressioni che suscitano una ragionata reattività.

Bruno Di Porto
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