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8 maggio 2014 - 8 Iyar 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
Parlando delle norme e dell’istituzione giuridica dell’anno sabbatico, la Torah, con un eccezionale realismo in merito alle comuni reazioni umane, al divieto di seminare durante l’anno sabbatico aggiunge: “E se diceste: ‘Che cosa mangeremo il settimo anno? Se non seminiamo, non raccoglieremo il nostro prodotto!’, Io ho preordinato la Mia benedizione per voi nel sesto anno, sì che faccia il prodotto per i tre anni”.
 
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
Di Gerusalemme
Vediamo di ricompattare e di integrare due discorsi che solitamente procedono su binari separati. Dopo la partita Napoli-Fiorentina Mario Sconcerti scriveva sul Corriere: "Se non si può nemmeno giocare a calcio, una nazione cos'altro potrà mai fare?". Aggiungiamo che allo Stadio Olimpico di Roma l'inno nazionale è stato sonoramente fischiato. Su 22 giocatori in campo, 2 erano italiani e 20 erano stranieri. Ed era la finale di Coppa Italia. Forse anche a questo si riferiva Gad Lerner quando nel corso di un’intensa riflessione filosofica sul rapporto tra popolo, nazionalità e Stato nell’epoca della globalizzazione sosteneva che "gli stati nazione hanno esaurito il loro compito". Donatella Di Cesare da parte sua ammoniva contro il rischio di statolatria. Filosofi e scrittori concludevano che "l’emancipazione ebraica non è uno Stato nazionale”. E l'emancipazione italiana?
 
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"Shoah, rigettiamo paragoni fuori luogo"
"Gli ebrei italiani assistono con sgomento e preoccupazione a una campagna elettorale in cui ripetutamente si evocano simbologie, fatti e personaggi di un passato terrificante per lanciare messaggi subliminali e denigrare avversari, nella illusoria speranza di raccogliere facili consensi fra un elettorato che in realtà è molto più maturo di quanto non si ritenga”. Così è intervenuto il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.
 
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Tel Aviv, la città
che non dorme
Il pIsraele. Musica, vita notturna, spiagge meravigliose, cucina per tutti i gusti, musei. La Stampa dedica un’intera pagina a Tel Aviv, “la città che non dorme mai” e pulsa della vita dei suoi giovani.
Sul quotidiano di Torino anche la notizia della scoperta di un muro della Città di re David, antico di 1800 anni, a Gerusalemme.
I tedeschi e la Memoria. Su Repubblica Corrado Augias risponde alla testimonianza di un lettore dopo la sua partecipazione alla cerimonia per ricordare la liberazione del campo di Buchenwald. “Dire che ‘per i tedeschi i lager non sono mai esistiti’ è una infame menzogna” conclude il messaggio, facendo riferimento alle affermazioni del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. “I tedeschi hanno fatto un’opera ammirevole di analisi storica e di autocritica morale. Non parlo solo del fatto che la negazione dell’Olocausto sia considerata reato penale, nemmeno dell’insegnamento di quei fatti nelle scuole, alludo al convincimento profondo di dover incidere nella memoria quei dieci/dodici anni di sbandamento e di ferocia” la risposta di Augias.
Sulla Stampa la notizia che il tesoro di dipinti ereditato da Cornelius Gurlitt dal padre collezionista d’arte durante il nazismo è stato lasciato dall’uomo, deceduto negli scorsi giorni, al Museo di Berna.
Roma. A processo due giovani neonazisti che avevano aggredito un attore di colore e un amico nella zona di Ponte Milvio (Messaggero ).
“Nascosto dove non c’è più luce”: da stasera in teatro il nuovo spettacolo di Gioele Dix (Corriere). Sul Corriere l’anticipazione della presentazione del libro di Roberto Matatia “I vicini scomodi” edito da Giuntina (appuntamento alla libreria Kyriat Sefer alle 17). Al Tempio di Adriano oggi pomeriggio l’evento organizzato dall’Associazione di Cultura ebraica Hans Jonas “Accogliamoli tutti” (Corriere).
Siria. Davide Frattini sul Corriere racconta la riconquista di Homs da parte delle truppe di Bashar Assad “Chi controlla Homs controlla la Siria”.
 
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  davar
Qui Torino - Salone del Libro
Pagine controvento
Torna il Salone internazionale del Libro di Torino e Pagine Ebraiche, presenza fissa sin dal numero zero, presentato proprio al salone cinque anni fa, è subito protagonista. Nel giorno dell'inaugurazione i visitatori hanno trovato come da tradizione il giornale dell'ebraismo italiano ad accoglierli e hanno potuto partecipare all'appuntamento organizzato dalla redazione. Protagonisti di “Libri controvento” Gian Arturo Ferrari - nella fotografia - figura centrale della realtà editoriale italiana e autore di “Libro” (Bollati Boringhieri), e Massimiliano Schiozzi, cofondatore di Comunicarte edizioni, vivace realtà editoriale triestina impegnata nel dare voce alle diverse culture del territorio. A loro il direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale, coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha domandato come vedono il futuro del libro: resisterà al digitale, cambierà forma, sparirà? Una riflessione attuale che non poteva che trovare la sua sede naturale nel Salone del Libro.

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a cibus parma con pagine ebraiche
Kasherut, il progetto è strategico
Il Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, a Cibus, ha dichiarato che “Questa è la realtà dell’alimentare italiano, è il posto giusto per promuovere progetti strategici per il suo sviluppo”. E Patrizia Giarratana, del ministero dello Sviluppo Economico, ha confermato: “Il nostro obiettivo è la promozione e l’internazionalizzazione degli scambi, e i progetti delle certificazioni Kosher, Halal e Bio vanno esattamente in questa direzione.” Dopo l’incontro “Kasher, Il cibo dal cielo alla terra e la via ebraica all’alimentazione” che si è tenuto al mattino al salone internazionale dell’alimentazione, l’appuntamento del pomeriggio al Palazzo del Governatore di Parma è stato un utile momento di confronto e di verifica.
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Adei – contro la violenza sulle donne
Il tempo di dire basta
Punire ma soprattutto prevenire. Se negli ultimi anni gli episodi di violenza e maltrattamenti ai danni di donne, in quanto mogli, fidanzate, partner o ex riempiono sempre più spesso le pagina dei giornali, cresce, da più parti, la spinta a dire basta. Una spinta all'impegno per attivare non soltanto gli strumenti repressivi della legge penale, ma soprattutto la consapevolezza della necessità di una svolta culturale e quotidiana. Così il grande convegno "Prevenire e combattere la violenza sulle donne" organizzato alla Casa dei Diritti di Milano dall'Associazione Donne Ebree d'Italia affiliata in collaborazione con il blog del Corriere della Sera La 27esima ora e con la onlus Svs Donna aiuta donna, ha riunito a discutere dell'argomento persone dal background diverso, giuridico, medico, giornalistico, da Alessandra Kustermann, primario della Clinica Mangiagalli, a Laura Ballio e Luisa Pronzato del Corriere.
“Cambiare la cultura che sta alla base della violenza è un lungo percorso - ha sottolineato la presidente Adei Ester Silvana Israel - Come donne ebree italiane conosciamo bene la pericolosità dell’indifferenza”.
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j-ciak
The German Doctor
Fuori lo scenario è d’incanto: le acque del lago di Nahuel Huapi si perdono a vista d’occhio, le cime sono innevate, i cieli immensi. Ma tra le mura di casa si gioca una partita cupa e inquietante. Il film è The German Doctor, ultimo lavoro della trentasettenne regista e scrittrice argentina Lucía Puenzo, in uscita nelle sale italiane questo week end.

Daniela Gross
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qui roma
Nuova sfida per Beautiful Israel
Festeggiare i 66 anni di vita dello Stato di Israele significa anche celebrarne le eccellenze. Nasce sotto questo auspicio il convegno ‘La terapia orticolturale nella riabilitazione psichiatrica in Italia e in Israele: esperienze a confronto’ organizzato dalla onlus Beautiful Israel (presieduta in Italia da Dario Coen) in collaborazione con la cattedra di Psichiatria dell’Università di Roma Tor Vergata e con il patrocinio dell’ambasciata israeliana. L’appuntamento è per domani mattina alle 9 presso la clinica S. Alessandro (via Nomentana 1362).
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QUI TORINO
Dialogo, la scelta di Dana
Un’identità multipla, uno sguardo diverso su Israele per vincere pregiudizi e stereotipi che ancora oggi vivono nella società italiana. Padre musulmano, madre cattolica, una doppia cittadinanza in tasca (Italia e Israele), Dana sceglie di svolgere il servizio civile all’interno del kibbutz Sasa in cui progetti di convivenza di successo hanno portato l’educatrice Angelica Edna Calo Livne ad essere candidata al Nobel per la pace. A raccontare la sue esperienza è un film, Il passo di Dana, prodotto dall’associazione Dialogue con regia di Gualtiero Peirce. Dietro le telecamere prende vita l’Israele che non tutti si aspettano: un’Israele fatta di normalità, incontro, dialogo.
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Qui Gerusalemme – Museo Nahon
La Roma liberata in mostra
Una mostra per raccontare la Campagna d’Italia e la partecipazione dei soldati ebrei negli eserciti alleati durante la seconda guerra mondiale. Il Museo di Arte ebraica italiana U. Nahon di Gerusalemme celebra così il settantesimo anniversario dalla Liberazione della Capitale che cadrà il prossimo 4 giugno e propone una riflessione sul ruolo dei tanti che dalla futura Israele furono pronti a sacrificare la vita per sconfiggere il nazifascismo. “Desideriamo che il pubblico possa conoscere una pagina di storia troppo spesso trascurata, una pagina di storia di entrambi i paesi storia” spiega Cecilia Nizza, responsabile per la Cultura della Hevrat Yehudé Italia.
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QUI ROMA
A confronto sull'immigrazione
L’immigrazione come risorsa, l’immigrazione come opportunità di salvezza per una società statica e invecchiata. È la tesi sostenuta da Luigi Manconi e Valentina Brinis in “Accogliamoli tutti. Una ragionevole proposta per salvare l’Italia, gli italiani e gli immigrati” dato alle stampe dalla casa editrice Il Saggiatore. Un tema di grande attualità che sarà affrontato nel pomeriggio, al Palazzo di Pietra, in occasione di un evento organizzato dall’associazione di cultura ebraica Hans Jonas. Alla presenza degli autori, Tobia Zevi intervisterà l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi e il parlamentare Sandro Gozi, sottosegretario agli Affari Europei. Introdurrà l’evento Saul Meghnagi. 

QUI TORINo
Dodici voci contro il fascismo
È il 1931, il Ministero della Pubblica Istruzione emana un’ordinanza che obbliga tutti i docenti universitari a prestare immediato giuramento al Regime Fascista. Di 1225 professori ordinari, solo 12, cioè uno scarso 1 per cento, si rifiutarono. Vennero tutti destituiti e ciò comportò sia la perdita della cattedra di cui erano titolari sia l’esclusione da qualsiasi ambiente accademico e intellettuale. Solo chi avesse avuto alle spalle più di vent’anni di insegnamento avrebbe potuto percepire la pensione. Questo il tema della conferenza tenutasi ieri pomeriggio nelle aule del Politecnico di Torino dal Professor Paolo Valabrega con l’intento di mettere in luce, più che la cifra purtroppo irrisoria di coloro che si ribellarono a scapito di porre fine alla propria carriera, il loro operato dandogli un volto e una personalità.
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Qui Roma
Al Pitigliani la festa per Israele
Allegria, spensieratezza, voglia di condividere un momento di festa a caratterizzare l’ormai tradizione seder di Yom haAtzmaut organizzato negli spazi del Centro ebraico Il Pitigliani di Roma. Oltre una settantina i partecipanti coinvolti nell’iniziativa, che ha visto gli interventi del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, dell’ambasciatore d’Israele in Italia Naor Gilon, del rabbino Scialom Bahbout e di Ziva Fischer in rappresentanza dell’Associazione Donne Ebree d’Italia. Un contributo alla serata è arrivato anche dal Keren Kayemeth LeIsrael e dal Gruppo Sionistico. Tra gli ospiti il vicepresidente della Comunità ebraica capitolina Giacomo Moscati e i ragazzi dei movimenti giovanili Hashomer Hatzair e Bene Akiva. 

pilpul
Setirot - Derive pericolose
La sottovalutazione e in certi casi le strizzatine d'occhio nei confronti di quell'estremismo di destra che Carmi Gillon, uno degli ex capi dello Shabàk (più noto come Shin Bet, il Servizio israeliano di intelligence interna) chiama senza mezzi termini terrorismo sono un pericolo per la sicurezza di Israele, ma anche per gli ebrei nel mondo. Allarmate e allarmanti agenzie di stampa di pochi giorni fa riportavano il moltiplicarsi di atti vandalici contro moschee, chiese, cimiteri islamici; seguivano più rassicuranti notizie sull'arresto di alcuni giovani e giovanissimi israeliani sospettati di essere gli artefici di alcune di quelle azioni.

Stefano Jesurum, giornalista
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Time out - Litigare e governare
Sono davvero utili le parole che Guido Osimo utilizza per spiegare oggi la situazione all’Ucei dopo il tradizionale appuntamento del Moked che si è svolto pochi giorni fa. Le dimissioni dei consiglieri romani che fanno riferimento a Riccardo Pacifici e Raffi Sassun dalla giunta Gattegna e dal consiglio dell’Ucei per protesta contro i metodi e le scelte dell’attuale dirigenza dell’Unione delle Comunità Ebraiche sono infatti un fatto importante che non può essere risolto con l’autoassoluzione  di chi ritiene che per principio gli assenti hanno sempre torto.

Daniel Funaro
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Il ricordo della Brigata
In relazione alle preoccupazioni di Furio Colombo, riportate in “bokertov” (30 aprile 2014/30 Nissan 5774) faccio presente che a Ravenna (e altrove, in quella Provincia) c’è una Via Brigata Ebraica. Al di là degli aspetti toponomastici: mi è capitato, in preparazione di una mostra da me curata a Piazzola sul Brenta (PD) (e nella quale, per inciso, la Brigata viene citata) di contattare studiosi di Castelbolognese (RA): oltre alle riposte alle mie domande (riguardanti le famiglie Camerini) ho ricevuto informazioni sulle molteplici iniziative messe in atto in quella zona per commemorare degnamente la Brigata Ebraica.

David Ajò
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