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9 maggio 2014 - 9 Iyar 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
Oggi voglio dare i numeri. Fonti ufficiali del Dec mi dicono che dopo la riunione di Consiglio allo Shabbat del Moked hanno partecipato 290 persone, bambini compresi e circa 80 ragazzi riuniti nell'hotel poco lontano da quello dedicato alle famiglie. I partecipanti venivano da ogni parte di Italia. In numero consistente da Roma, Bologna, Firenze, Milano, Venezia, Padova ovvero da luoghi dove storicamente le presenze comunitarie sono ben radicate ed organizzate. Nessuno però ha notato che tra i 290 adulti c'erano 20 persone arrivate dal profondo sud Italia così come tre degli 80 ragazzi venivano da Catania, Taranto, Gioiosa Ionica.
 
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Gadi
Luzzatto
Voghera,
storico
“Dopotutto è una guerra! E’ una guerra oppure no? E se siamo in guerra, tutto è lecito (seconda voce: Guerra? Contro chi, questi qua?) Prima voce (continuando a far finta di niente): Sicuramente fra loro non ci sono degli stinchi di santo (E tra chi ci sono?)… E anche se le nostre intenzioni sono buone e oneste e sincere, quando si entra in acqua non si può evitare di bagnarsi”. Sono parole tratte dal fondamentale libriccino di S. Yizhar, La rabbia del vento (Einaudi 2005, ma pubblicato in Israele alla fine degli anni ’40).
 
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"Shoah, rigettiamo paragoni fuori luogo"
"Gli ebrei italiani assistono con sgomento e preoccupazione a una campagna elettorale in cui ripetutamente si evocano simbologie, fatti e personaggi di un passato terrificante per lanciare messaggi subliminali e denigrare avversari, nella illusoria speranza di raccogliere facili consensi fra un elettorato che in realtà è molto più maturo di quanto non si ritenga”. Così è intervenuto il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.
 
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Il mondo arabo e la Shoah
Siglata un'intesa sulla filiera kasher tra il liceo ebraico Renzo Levi e l'istituto tecnico agrario Emilio Sereni. A firmare il documento, nell'aula magna del Levi, il preside rav Benedetto Carucci Viterbi e la professoressa Patrizia Marini. “Il protocollo – si legge sul dorso romano del Tempo – determinerà lo scambio di esperienze tra le scuole per accrescere la conoscenza culturale oltre che tecnica, giuridica, amministrativa e professionale degli studenti nella filiera di coltivazione, produzione e commercializzazione di prodotti kosher, e incrementerà la conoscenza e le relazioni con enti e istituti con finalità analoghe in Israele”.
“La narrativa che descrive gli anni Trenta e i primi anni Quaranta come anni di luna di miele tra Hitler e i principali movimenti politici nel mondo arabo compie l'errore di generalizzare quello che fu effettivamente un rapporto di collaborazione tra Amin al Husseini e il Führer estendendolo a tutto il mondo arabo. Furono in molti a rapportarsi con la Germania nazista, ma bisogna distinguere fra i soggetti politici che lo fecero per opportunismo e quelli che invece ne condividevano in una qualche misura l'ideologia come Amin al-Husseini”. Lo afferma l'intellettuale libanese Gilbert Achcar in una intervista rilasciata all'Espresso (autore Davide Lerner) che arriva a pochi giorni dal riconoscimento della Shoah quale “crimine più odioso” da parte del leader dell'Anp Abu Mazen. Achcar denuncia il livello di ignoranza di molte società arabe relativamente allo sterminio (lo definisce “impressionante”) e lancia allo stesso tempo velenose accuse nei confronti dello Stato di Israele e dei suoi governanti. “Netanyahu presiede un processo di espropriazione coloniale, occupazione, discriminazione etnica. Pretendere di parlare nel nome delle vittime dell'Olocausto mentre si compie questo tipo di crimini - afferma - equivale ad insultarle”.
 
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  davar
qui torino - pagine e incontri
Cultura, ossigeno contro la crisi
“La Cultura è il nostro ossigeno per uscire dalla crisi”. Tra critiche e applausi, il protagonista della giornata di inaugurazione del Salone del Libro è stato senza dubbio il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. Il suo attacco alla televisione, indicata come prima responsabile della scarsità di lettori in Italia, ha fatto clamore, suscitando adesioni e polemiche. Dialogando e rispondendo alle affermazioni dello storico dell'arte Tomaso Montanari e dell'ex direttore della Scuola Normale di Pisa Salvatore Settis – nell'arco di un incontro moderato dal direttore del Sole 24 ore Roberto Napoletano – Franceschini (presente poche settimane fa all'inaugurazione della mostra su Luzzati al Museo nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah in occasione Festa del Libro ebraico di Ferrara) ha dato un quadro della situazione del suo ministero e delle linee programmatiche da seguire. Restituire dignità e diritto di cittadinanza alla cultura sono sembrati i temi centrali del dibattito. Una cultura di cui Cesare Segre, il grande critico letterario scomparso pochi mesi fa, denunciava in modo ironico e sofferto lo scadimento. Al suo ricordo, al suo contributo immenso al patrimonio letterario italiano, Pagine Ebraiche ha dedicato alcune pagine del dossier di maggio, numero in distribuzione in questi giorni alla rassegna torinese. Il giornale dell'ebraismo italiano è infatti uno dei protagonisti del Salone, essendo oramai una presenza fissa della cinque giorni dedicata a libri, autori ed editori.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
qui roma
Insieme nel nome di Sereni
Il nome dell’agronomo Emilio Sereni è stato il punto di partenza per un progetto sulla Memoria, che ha portato in Israele 30 allievi dell’istituto tecnico agrario romano a lui intestato. Dopo il percorso di approfondimento tecnico scientifico nelle università israeliane - dal Negev a Tel Aviv - la scuola ha poi avviato una collaborazione con il liceo Levi della Comunità di Roma, che già nell’anno scolastico che si avvia alla fine ha visto un gruppo di ragazzi diversamente abili del liceo Levi inseriti in un progetto sperimentale per l’avviamento al mondo della floricoltura. Secondo l’accordo firmato ieri dai presidi, e portato avanti con l’appoggio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità ebraica di Roma, le due scuole “convengono sulla necessità di sviluppare forme di collaborazione per ampliare le rispettive  formazioni specialistiche degli studenti”
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qui torino - pagine e incontri
Primo Levi, lezione di Memoria
Una lezione Primo Levi un po’ differente dal solito ha visto questa mattina la storica Anna Bravo dialogare con Domenico Scarpa, critico letterario, scrittore e consulente del Centro studi Primo Levi. Fabio Levi, direttore del Centro, ha spiegato come la scelta sia caduta per la prima volta su una storica: “Primo Levi era curioso, attento, e molto curiosa è anche Anna Bravo, che nei suoi studi ha seguito anche percorsi meno frequentati. Dalla storia orale alla storia di genere, ha sempre avuto un’attenzione particolare per le strade meno percorse, proponendo visioni nuove”. Le idee del Centro Primo Levi, ha aggiunto, camminano ormai da sole e vengono diffuse in un contesto sempre più ampio dalle persone che le seguono.

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qui torino - pagine e incontri
DafDaf, scrivere per i bambini
In questi giorni a Torino l’ormai ben nota Arena Bookstock, nel padiglione 5, offre laboratori, animazioni e letture a bimbi e ragazzi. E oggi pomeriggio negli spazi professionali del Salone internazionale del libro a parlare di “Mestieri del libro. Scrivere per bambini” sarà anche Nadia Terranova, che ogni mese scrive di libri su DafDaf, la testata che la redazione del portale dell’ebraismo italiano dedica ai piccoli lettori. Nadia Terranova è anche l’autrice di “Bruno, il bambino che imparò a volare”, pubblicato da orecchio acerbo e illustrato dall’israeliana Ofra Amit, che ricostruisce la vita di Bruno Schulz scrittore, disegnatore e traduttore ebreo polacco morto per mano nazista nel 1942.
E DafDaf sarà anche protagonista domenica pomeriggio alle 16.30 di un incontro che entra nel programma del Salone Off: nel centro sociale della comunità il giornale ebraico dei bambini e la casa editrice Giuntina presenteranno “La torre di babele”, ultima uscita della collana Parpar, dedicata ai bambini.
Riprendiamo qui il testo scritto da Nadia Terranova per l’ultimo numero di DafDaf: due pagine in cui ogni mese presenta un albo illustrato, un classico, un romanzo.

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qui torino - pagine e incontri
Le scelte di Rita e Milena
È ispirata alle grandi figure femminili del Novecento la collana ‘Donne toste’ lanciata dalla casa editrice Effatà. Nello spazio dedicato agli autori la presentazione dei primi tre volumi dedicati a Milena Jesenská, Natalia Ginzburg e Rita Levi Montalcini (quest’ultimo in via di pubblicazione). Con le autrici – rispettivamente Donatella Sasso, Giuliana Racca e Sarah Kaminski – la direttrice della collana Maria Teresa Milano e due donne “toste” di oggi: Maria Caramelli, direttrice dell’Istituto zooprofilattico del Piemonte, e suor Giuliana Galli, vicepresidente del comitato esecutivo della Compagnia di San Paolo. A moderare gli interventi Maria Teresa Martinengo.
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qui torino - pagine e incontri
Generazioni a confronto
Pagine e incontri per scoprire la letteratura israeliana al femminile. Il rapporto fra passato e nuove generazioni, identità sospese tra infanzia e vita adulta nell’ultimo romanzo di Lizzie Doron “L’inizio di qualcosa di bello” che verrà presentato domenica 11 maggio al Salone alle 10.30, in un incontro organizzato dalla casa editrice Giuntina. A dialogare con l’autrice, sarà Elena Loewenthal, scrittrice, traduttrice e protagonista del dibattito sul ruolo della Memoria nella società italiana. La manifestazione torinese sarà anche l'occasione per presentare i romanzi finalisti del Premio Letterario Adelina Della Pergola organizzato dall’Associazione donne ebree d’Italia, con l’intervento di Assaf Gavron, autore di “Idromania” (domenica alle 13).
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QUI ROMA
Quali strade per l'integrazione
Quando decidemmo di ispirarci ad Hans Jonas, la scelta avvenne pensando al suo concetto di ‘responsabilità’: verso gli altri, verso le nuove generazioni, verso il pianeta. E da italiani non c’è dubbio che vi sia un’urgenza assoluta di affrontare il tema dell’immigrazione in termini non emergenziali o episodici, ma invece responsabili e strutturali, con uno sguardo rivolto al futuro del nostro paese". Così Tobia Zevi, presidente dell'associazione di cultura ebraica Hans Jonas, nell'introdurre la presentazione del volume "Accogliamoli tutti. Una ragionevole proposta per salvare l’Italia, gli italiani e gli immigrati” (ed. Il Saggiatore) di Luigi Manconi e Valentina Brinis. Il volume è stato proposto in occasione di un convegno organizzato dalla stessa associazione al Palazzo di Pietra e con interventi, oltre che degli autori, di Saul Meghnagi, direttore scientifico di Hans Jonas, dell'ex presidente del Consiglio Romano Prodi e del sottosegretario agli Affari Europei Sandro Gozi.
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QUI VENEZIA
Alyn, assemblea in Laguna
Trentesima assemblea dei soci per Amici di Alyn – Italia a Venezia. Presente all’evento anche Brenda Hirsch, direttore dello sviluppo risorse per l’ospedale. Alyn, acronimo di Agudà Le-ezrat Yeladim Nachim, è un ospedale sorto a Gerusalemme e rappresenta per Israele una realtà unica in ambito ortopedico e riabilitativo per bambini d'ogni etnia e religione che presentano h
andicap fisici. L’associazione, fondata da Luciana Bassi Sullam il 15 maggio del 1984 (la fondatrice è stata presidente nazionale nei primi 20 anni) è presieduta oggi dal comandante Aldo Izzo e conta più di 500 soci provenienti da ogni città d’Italia.

Michael Calimani
pilpul
Shabbat di carta
I libri cartacei sono destinati a scomparire? E questo cosa comporterà? Scomparirà con la carta la modalità di lettura con cui siamo cresciuti, più lenta e riflessiva? Un tema di cui si discute spesso e che è saltato fuori anche nel seminario di lunedì scorso “The Jewish State of the Net” organizzato dalla redazione di Pagine Ebraiche. Le implicazioni di una simile ipotesi sono infinite, ma una ci riguarda in particolare: come faremo con lo Shabbat? Cambierà l’halakhah? Nasceranno tablet e computer fatti in modo da poter essere usati senza che sia considerato un lavoro?

Anna Segre, insegnante
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Gli antisemiti del 25 aprile
Le ormai annuali contestazioni del 25 aprile verso i simboli della Jewish Brigade mostrano il vero volto di alcune frange di una sinistra detta “antagonista”, le quali nascondono il proprio antisemitismo dietro la bandiera dell'antisionismo. In questa occasione chi non gradisce il ricordo del contributo della Brigata Ebraica nella liberazione del nostro paese, non protesta contro “l'occupazione israeliana dei territori palestinesi” ma evidentemente verso la presenza ebraica all'interno di una celebrazione che erroneamente ritiene esclusiva della propria corrente politica.

Francesco Moises Bassano, studente
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Cittadinanza
"Gli ebrei sono utili alla società. Non sono come gli stranieri, che arrivano per prendere e portare via. Ma sono altro, perché arricchiscono il luogo che abitano. Per questo non andrebbero mai cacciati"  Così - ci ha raccontato in questi giorni il prof Giuseppe Veltri - la pensava Simone Luzzatto, un rabbino veneziano del '600. Oggi, in questo mondo senza grandi confini, chiunque può essere cittadino e nessuno è straniero allora, se riesce a dare qualcosa di sè, sempre, ovunque egli vada, anche per un solo giorno.

Ilana Bahbout
Le donne e la Shoah
Il 14 maggio, alle 17.30, presso la Biblioteca Universitaria di Genova, Laura Quercioli Mincer e Francesco De Nicola parleranno della Letteratura della Shoah al femminile. Oltre alle autrici polacche Ida Fink, Jadwiga Maurer e Alina Margolis, di cui ci racconterà Laura Quercioli, si parlerà della "nostra" Liana Millu. Sono stata incaricata di presentare l'incontro e ho accettato con commozione perché ho avuto la fortuna di conoscere Liana. Da ragazza ogni tanto andavo a trovarla e, nel suo pacato salottino genovese, mangiavamo la “Viennetta”, una tortina gelata che lei amava molto e che le portavo immancabilmente.

Laura Salmon, slavista
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