Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
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Oggi
voglio dare i numeri. Fonti ufficiali del Dec mi dicono che dopo la
riunione di Consiglio allo Shabbat del Moked hanno partecipato 290
persone, bambini compresi e circa 80 ragazzi riuniti nell'hotel poco
lontano da quello dedicato alle famiglie. I partecipanti venivano da
ogni parte di Italia. In numero consistente da Roma, Bologna, Firenze,
Milano, Venezia, Padova ovvero da luoghi dove storicamente le presenze
comunitarie sono ben radicate ed organizzate. Nessuno però ha notato
che tra i 290 adulti c'erano 20 persone arrivate dal profondo sud
Italia così come tre degli 80 ragazzi venivano da Catania, Taranto,
Gioiosa Ionica.
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Gadi
Luzzatto
Voghera,
storico
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“Dopotutto
è una guerra! E’ una guerra oppure no? E se siamo in guerra, tutto è
lecito (seconda voce: Guerra? Contro chi, questi qua?) Prima voce
(continuando a far finta di niente): Sicuramente fra loro non ci sono
degli stinchi di santo (E tra chi ci sono?)… E anche se le nostre
intenzioni sono buone e oneste e sincere, quando si entra in acqua non
si può evitare di bagnarsi”. Sono parole tratte dal fondamentale
libriccino di S. Yizhar, La rabbia del vento (Einaudi 2005, ma
pubblicato in Israele alla fine degli anni ’40).
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"Shoah, rigettiamo paragoni fuori luogo"
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"Gli
ebrei italiani assistono con sgomento e preoccupazione a una campagna
elettorale in cui ripetutamente si evocano simbologie, fatti e
personaggi di un passato terrificante per lanciare messaggi subliminali
e denigrare avversari, nella illusoria speranza di raccogliere facili
consensi fra un elettorato che in realtà è molto più maturo di quanto
non si ritenga”. Così è intervenuto il presidente dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.
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Il mondo arabo e la Shoah
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Siglata
un'intesa sulla filiera kasher tra il liceo ebraico Renzo Levi e
l'istituto tecnico agrario Emilio Sereni. A firmare il documento,
nell'aula magna del Levi, il preside rav Benedetto Carucci Viterbi e la
professoressa Patrizia Marini. “Il protocollo – si legge sul dorso
romano del Tempo – determinerà lo scambio di esperienze tra le scuole
per accrescere la conoscenza culturale oltre che tecnica, giuridica,
amministrativa e professionale degli studenti nella filiera di
coltivazione, produzione e commercializzazione di prodotti kosher, e
incrementerà la conoscenza e le relazioni con enti e istituti con
finalità analoghe in Israele”.
“La narrativa che descrive gli anni Trenta e i primi anni Quaranta come
anni di luna di miele tra Hitler e i principali movimenti politici nel
mondo arabo compie l'errore di generalizzare quello che fu
effettivamente un rapporto di collaborazione tra Amin al Husseini e il
Führer estendendolo a tutto il mondo arabo. Furono in molti a
rapportarsi con la Germania nazista, ma bisogna distinguere fra i
soggetti politici che lo fecero per opportunismo e quelli che invece ne
condividevano in una qualche misura l'ideologia come Amin al-Husseini”.
Lo afferma l'intellettuale libanese Gilbert Achcar in una intervista
rilasciata all'Espresso (autore Davide Lerner) che arriva a pochi
giorni dal riconoscimento della Shoah quale “crimine più odioso” da
parte del leader dell'Anp Abu Mazen. Achcar denuncia il livello di
ignoranza di molte società arabe relativamente allo sterminio (lo
definisce “impressionante”) e lancia allo stesso tempo velenose accuse
nei confronti dello Stato di Israele e dei suoi governanti. “Netanyahu
presiede un processo di espropriazione coloniale, occupazione,
discriminazione etnica. Pretendere di parlare nel nome delle vittime
dell'Olocausto mentre si compie questo tipo di crimini - afferma -
equivale ad insultarle”.
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qui torino - pagine e incontri
Cultura, ossigeno contro la crisi
“La
Cultura è il nostro ossigeno per uscire dalla crisi”. Tra critiche e
applausi, il protagonista della giornata di inaugurazione del Salone
del Libro è stato senza dubbio il ministro dei Beni Culturali Dario
Franceschini. Il suo attacco alla televisione, indicata come prima
responsabile della scarsità di lettori in Italia, ha fatto clamore,
suscitando adesioni e polemiche. Dialogando e rispondendo alle
affermazioni dello storico dell'arte Tomaso Montanari e dell'ex
direttore della Scuola Normale di Pisa Salvatore Settis – nell'arco di
un incontro moderato dal direttore del Sole 24 ore Roberto Napoletano –
Franceschini (presente poche settimane fa all'inaugurazione della
mostra su Luzzati al Museo nazionale dell'Ebraismo Italiano e della
Shoah in occasione Festa del Libro ebraico di Ferrara) ha dato un
quadro della situazione del suo ministero e delle linee programmatiche
da seguire. Restituire dignità e diritto di cittadinanza alla cultura
sono sembrati i temi centrali del dibattito. Una cultura di cui Cesare
Segre, il grande critico letterario scomparso pochi mesi fa, denunciava
in modo ironico e sofferto lo scadimento. Al suo ricordo, al suo
contributo immenso al patrimonio letterario italiano, Pagine Ebraiche
ha dedicato alcune pagine del dossier di maggio, numero in
distribuzione in questi giorni alla rassegna torinese. Il giornale
dell'ebraismo italiano è infatti uno dei protagonisti del Salone,
essendo oramai una presenza fissa della cinque giorni dedicata a libri,
autori ed editori.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
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qui torino - pagine e incontri Primo Levi, lezione di Memoria
Una
lezione Primo Levi un po’ differente dal solito ha visto questa mattina
la storica Anna Bravo dialogare con Domenico Scarpa, critico
letterario, scrittore e consulente del Centro studi Primo Levi. Fabio
Levi, direttore del Centro, ha spiegato come la scelta sia caduta per
la prima volta su una storica: “Primo Levi era curioso, attento, e
molto curiosa è anche Anna Bravo, che nei suoi studi ha seguito anche
percorsi meno frequentati. Dalla storia orale alla storia di genere, ha
sempre avuto un’attenzione particolare per le strade meno percorse,
proponendo visioni nuove”. Le idee del Centro Primo Levi, ha aggiunto,
camminano ormai da sole e vengono diffuse in un contesto sempre più
ampio dalle persone che le seguono.
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qui torino - pagine e incontri
DafDaf, scrivere per i bambini
In
questi giorni a Torino l’ormai ben nota Arena Bookstock, nel padiglione
5, offre laboratori, animazioni e letture a bimbi e ragazzi. E oggi
pomeriggio negli spazi professionali del Salone internazionale del
libro a parlare di “Mestieri del libro. Scrivere per bambini” sarà
anche Nadia Terranova, che ogni mese scrive di libri su DafDaf, la
testata che la redazione del portale dell’ebraismo italiano dedica ai
piccoli lettori. Nadia Terranova è anche l’autrice di “Bruno, il
bambino che imparò a volare”, pubblicato da orecchio acerbo e
illustrato dall’israeliana Ofra Amit, che ricostruisce la vita di Bruno
Schulz scrittore, disegnatore e traduttore ebreo polacco morto per mano
nazista nel 1942.
E DafDaf sarà anche protagonista domenica pomeriggio alle 16.30 di un
incontro che entra nel programma del Salone Off: nel centro sociale
della comunità il giornale ebraico dei bambini e la casa editrice
Giuntina presenteranno “La torre di babele”, ultima uscita della
collana Parpar, dedicata ai bambini.
Riprendiamo qui il testo scritto da Nadia Terranova per l’ultimo numero
di DafDaf: due pagine in cui ogni mese presenta un albo illustrato, un
classico, un romanzo.
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QUI ROMA
Quali strade per l'integrazione
Quando
decidemmo di ispirarci ad Hans Jonas, la scelta avvenne pensando al suo
concetto di ‘responsabilità’: verso gli altri, verso le nuove
generazioni, verso il pianeta. E da italiani non c’è dubbio che vi sia
un’urgenza assoluta di affrontare il tema dell’immigrazione in termini
non emergenziali o episodici, ma invece responsabili e strutturali, con
uno sguardo rivolto al futuro del nostro paese". Così Tobia Zevi,
presidente dell'associazione di cultura ebraica Hans Jonas,
nell'introdurre la presentazione del volume "Accogliamoli tutti. Una
ragionevole proposta per salvare l’Italia, gli italiani e gli
immigrati” (ed. Il Saggiatore) di Luigi Manconi e Valentina Brinis. Il
volume è stato proposto in occasione di un convegno organizzato dalla
stessa associazione al Palazzo di Pietra e con interventi, oltre che
degli autori, di Saul Meghnagi, direttore scientifico di Hans Jonas,
dell'ex presidente del Consiglio Romano Prodi e del sottosegretario
agli Affari Europei Sandro Gozi.
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QUI VENEZIA
Alyn, assemblea in Laguna
Trentesima
assemblea dei soci per Amici di Alyn – Italia a Venezia. Presente
all’evento anche Brenda Hirsch, direttore dello sviluppo risorse per
l’ospedale. Alyn, acronimo di Agudà Le-ezrat Yeladim Nachim, è un
ospedale sorto a Gerusalemme e rappresenta per Israele una realtà unica
in ambito ortopedico e riabilitativo per bambini d'ogni etnia e
religione che presentano handicap
fisici. L’associazione, fondata da Luciana Bassi Sullam il 15 maggio
del 1984 (la fondatrice è stata presidente nazionale nei primi 20 anni)
è presieduta oggi dal comandante Aldo Izzo e conta più di 500 soci
provenienti da ogni città d’Italia.
Michael Calimani
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Shabbat di carta |
I
libri cartacei sono destinati a scomparire? E questo cosa comporterà?
Scomparirà con la carta la modalità di lettura con cui siamo cresciuti,
più lenta e riflessiva? Un tema di cui si discute spesso e che è
saltato fuori anche nel seminario di lunedì scorso “The Jewish State of
the Net” organizzato dalla redazione di Pagine Ebraiche. Le
implicazioni di una simile ipotesi sono infinite, ma una ci riguarda in
particolare: come faremo con lo Shabbat? Cambierà l’halakhah?
Nasceranno tablet e computer fatti in modo da poter essere usati senza
che sia considerato un lavoro?
Anna Segre, insegnante
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Gli antisemiti del 25 aprile |
Le
ormai annuali contestazioni del 25 aprile verso i simboli della Jewish
Brigade mostrano il vero volto di alcune frange di una sinistra detta
“antagonista”, le quali nascondono il proprio antisemitismo dietro la
bandiera dell'antisionismo. In questa occasione chi non gradisce il
ricordo del contributo della Brigata Ebraica nella liberazione del
nostro paese, non protesta contro “l'occupazione israeliana dei
territori palestinesi” ma evidentemente verso la presenza ebraica
all'interno di una celebrazione che erroneamente ritiene esclusiva
della propria corrente politica.
Francesco Moises Bassano, studente
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Cittadinanza |
"Gli
ebrei sono utili alla società. Non sono come gli stranieri, che
arrivano per prendere e portare via. Ma sono altro, perché
arricchiscono il luogo che abitano. Per questo non andrebbero mai
cacciati" Così - ci ha raccontato in questi giorni il prof
Giuseppe Veltri - la pensava Simone Luzzatto, un rabbino veneziano del
'600. Oggi, in questo mondo senza grandi confini, chiunque può essere
cittadino e nessuno è straniero allora, se riesce a dare qualcosa di
sè, sempre, ovunque egli vada, anche per un solo giorno.
Ilana Bahbout
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Le donne e la Shoah |
Il
14 maggio, alle 17.30, presso la Biblioteca Universitaria di Genova,
Laura Quercioli Mincer e Francesco De Nicola parleranno della
Letteratura della Shoah al femminile. Oltre alle autrici polacche Ida
Fink, Jadwiga Maurer e Alina Margolis, di cui ci racconterà Laura
Quercioli, si parlerà della "nostra" Liana Millu. Sono stata incaricata
di presentare l'incontro e ho accettato con commozione perché ho avuto
la fortuna di conoscere Liana. Da ragazza ogni tanto andavo a trovarla
e, nel suo pacato salottino genovese, mangiavamo la “Viennetta”, una
tortina gelata che lei amava molto e che le portavo immancabilmente.
Laura Salmon, slavista
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