Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

24 agosto 2014 - 28 Av 5774
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
"Prima un uomo è creato a propria immagine;  e solamente dopo ad immagine di Dio" (Rebbe di Kotzk)
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Sono stato adolescente in un tempo in cui lo slogan più in voga era “il mio corpo è mio e lo gestisco io”. Viviamo in un tempo in cui lo slogan più diffuso rischia di essere “Il tuo corpo è mio, e lo gestisco io”. Era meglio rimanere alla prima persona. Non sempre il passaggio dalla prima alla seconda persona implica un riconoscimento dei diritti degli altri.
E la propaganda continua
Sono molte le testate che scrivono del colpo di propaganda tentato ieri da Hamas, che ha annunciato di aver firmato la proposta di adesione alla Corte Penale Internazionale (Corriere della sera, Fatto quotidiano e altre), con l’obiettivo dichiarato di poter far perseguire Israele per “crimini di guerra”. La notizia, però, viene meglio spiegata da Alberto Flores d’Arcais su la Repubblica: la Corte Penale Internazionale non ha nulla a che vedere con il Tribunale dell'Aja (o Corte Internazionale di Giustizia) delle Nazioni Unite, pur avendo la sede nella stessa città olandese e in realtà non porta sul banco degli imputati gli Stati, ma solo i singoli individui che si sono macchiati di genocidio, gravi crimini di guerra o crimini contro l'umanità. Inoltre Israele non è (come anche Stati Uniti, Cina, Russia e diversi altri) tra i paesi che aderiscono alla Cpi. Nell’articolo Flores D’Arcais riprende la vicenda della pagina a pagamento pubblicata su diverse testate americane e poi a Londra sul Guardian dopo essere stata rifiutata dal Times - pagina finanziata da The Values Network fondato da rav Boteach e il cui testo era stato scritto dal premio Nobel Elie Wiesel - per raccontare la risposta firmata da quaranta sopravvissuti alla Shoah insieme ai loro familiari (non si tratta di “trecento sopravvissuti all’Olocausto”, come scrive il Quotidiano Nazionale). Elie Wiesel scriveva che “Questa non è una battaglia di ebrei contro arabi o di Israele contro i palestinesi. È una battaglia tra coloro che celebrano la vita contro i campioni della morte. È la civiltà contro la barbarie” mentre la risposta denuncia “il massacro dei palestinesi a Gaza” e “l'abuso della storia” che il premio Nobel avrebbe operato, tentando di “giustificare ciò che non è giustificabile: la distruzione di Gaza fatta da Israele e l'assassinio di oltre duemila palestinesi tra cui centinaia di bambini”.

Nel suo reportage Maurizio Molinari (su La Stampa) racconta la storia di Gush Etzion, e dopo il titolo “Le colline dove nasce la rabbia di Israele scrive che “Venire su queste colline, a metà strada fra Gerusalemme e Hebron, serve a comprendere in quale misura il blitz di Hamas ha ferito Israele e dunque, di conseguenza, l'entità della resa dei conti militare ancora in corso nella Striscia di Gaza”. Gush Etzion - il «Blocco di Sion» - è un gruppo di insediamenti che, pur trovandosi topograficamente in Cisgiordania, viene considerato dagli israeliani parte integrante di Gerusalemme e di Israele.

L’ex analista dei Servizi Segreti Militari Pio Pompa, su Il Tempo, scrive di come “fino a pochi mesi fa parlare dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis) sembrava va un esercizio fra specialisti di terrorismo”. Nell’articolo, intitolato “Allarmi inascoltati e nuovi incubi”, Pompa racconta che “l’isolamento peggiorava se insistevi nello spiegare che il capo di Isis, Abubakr al-Baghdadi, era in rotta di collisione con Al Qaeda e il suo leaderAyman al-Zawahiri considerati ormai obsoleti dallo Stato Islamico e dalle nuove generazioni di jihaidisti”.

Prosegue il caos politico a Gaza, e Abu Mazen dopo essere stato in Qatar a incontrare il leader di Hamas sfida il movimento terroristico e ha intimato tutte le parti di assumersi “le proprie responsabilità per fermare il bagno di sangue e arrivare a un cessate il fuoco permanente” (Quotidiano Nazionale).
 
Leggi

#IsraeleDIfendelaPace
Domande e risposte
Domande chiare e risposte chiare e autorevoli, punto per punto, ai complessi problemi della crisi mediorientale. Aggiornamenti costanti ora per ora. L'impegno di fare chiarezza sui diversi nodi del conflitto in corso tra lo Stato di Israele e i terroristi di Hamas.
Sul portale dell'ebraismo italiano www.moked.it il lancio di una nuova area informativa dedicata dalla redazione a notizie, schede, dichiarazioni  sugli ultimi sviluppi relativi all'operazione delle forze di sicurezza israeliane nella Striscia di Gaza. Tutti i cittadini che ritengono di poter aggiungere un contributo positivo per arricchire il notiziario possono mettersi in contatto scrivendo a desk@ucei.it
 
Leggi

  davar
#israeledifendelapace  - IL DOLORE PER daniel
"Caro Messi, quali valori difendi con la maglia del Barcellona"?

Era l'eroe della sua infanzia. Dribbling, colpi ad effetto, la gioia del calcio fatta persona. Voleva essere come Leo Messi il piccolo Daniel Tragerman, 4 anni, ucciso negli scorsi giorni dal fuoco di Hamas. A raccontare la sua passione sono parenti e amici, ma anche le prime foto circolate sul web nelle ore successive alla sua uccisione. Lo ritraggono infatti, in diverse situazioni private, con addosso la maglia bianco e azzurra della Seleccion. E, sulle spalle, il numero dieci. Quella che ha consacrato la “pulce” come uno dei più grandi giocatori di sempre. Se non il più grande. Proprio a Messi si rivolgono adesso gli appassionati di calcio israeliani e un intero paese sconvolto da questa nuova vittima innocente del terrorismo. L'invito che viene rivolto al fenomeno di Rosario è di prendere posizione sullo sponsor che accompagna le imprese della squadra blaugrana sui campi di tutta Europa: Qatar Airways, compagnia aerea di un paese che finanzia l'attività di Hamas e che, al sicuro da ogni tensione, ne ospita la leadership. Il tutto mentre è in rodaggio la fase di preparazione ai Mondiali del 2022, i primi a svolgersi in un paese arabo.

Chiede tra gli altri Liran Cohen, intervenendo sulla pagina Facebook del fantasista: “Ciao Leo, questo era il tuo grande fan Daniel. È stato ucciso da un razzo di Hamas, organizzazione terroristica finanziata dalla tua squadra. Sono questi i valori che rappresenti?”. Una domanda angosciante, ancora senza risposta.

Adam Smulevich
#israeledifendelapace
Hamas, 570 razzi dalla Striscia

dalla fine del cessate il fuoco
Cinque feriti, due in gravi condizioni. È il bilancio di una mattina drammaticamente scandita dal lancio di missili di Hamas verso città e kibbutz vicini al confine con la Striscia di Gaza. I danni più significativi sono stati registrati nella località di Erez, mentre è andato a vuoto – una nuova volta – il tentativo di colpire Tel Aviv. Le sirene sono suonate anche a Beersheba. A Hof Ashkelon l’impatto degli ordigni a terra è stato sventato grazie al sistema di difesa anti-missilistico Iron Dome. Per evitare conseguenze sui propri pazienti più giovani lo staff dell’ospedale Barzilai di Ashkelon ha trasferito un’intera unità in un reparto nel sottosuolo, più sicuro in caso di attacchi e nuovi allarmi. Dalla rottura del cessate il fuoco da parte di Hamas, martedì scorso, sono in totale 570 i razzi lanciati verso il territorio israeliano. Come rilevato in un documento ufficiale del Ministero degli Esteri, dall’inizio dell’operazione “Protective Edge” 260 colpi sono partiti da scuole, più di 50 da strutture sanitarie e più di 130 da cimiteri
Leggi
qui torino
Al Sinodo: crisi, culture e diritti
Un confronto serrato, temi di attualità e presenza di pastori e di laici che in pari numero arrivano da tutta Italia. Queste, come ogni anno, le caratteristiche del Sinodo delle chiese metodiste e valdesi che da oggi al 29 agosto porta Torre Pellice al centro dell’attenzione di tutti coloro che sono interessati ai valori e alle scelte di una delle minoranza italiane più attive e apprezzate, nonostante i piccolissimi numeri.
Si tratta innanzitutto di un momento di dialogo e partecipazione democratica all'interno delle Chiese valdesi e metodiste: partecipano 180 delegati delle chiese di tutta Italia, e il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese ha anticipato alcuni dei temi in discussione: la missione delle chiese nell'Italia e nell'Europa caratterizzate dalla crisi, la formazione giovanile e l'interculturalità, l'essere chiesa insieme, l'ecumenismo, il Cinquecentenario della Riforma nel 2017, la libertà religiosa in Italia e l'8 per mille.
Leggi

Sahar e Massimo, mazal tov!
Un affettuoso mazal tov a Sahar Lazari e Massimo Sed da parte della redazione del Portale dell'ebraismo italiano e di Pagine Ebraiche, per il loro matrimonio. 

pilpul
Ragionando sull'Isis
e su una guerra in corso
A cosa ci riferiamo quando parliamo di Isil, o Isis, il movimento combattente, composto da milizie sunnite, dai connotati dichiaratamente terroristici e dalle origini apparentemente oscure che, dopo alcuni anni di sostanziale indifferenza per parte della comunità internazionale, sta ora invece raccogliendo, sia pure tardivamente, un'attenzione crescente? Cerchiamo di fare un po' di luce al riguardo, avendo già sottolineato che l'eco della rilevanza della sua azione fuoriesce dalla dimensione strettamente regionale (la Siria e l'Iraq, in particolare i territori della cosiddetta «mezzaluna fertile», quelli tra i fiumi Tigri ed Eufrate), per inserirsi nei mutamenti che stanno coinvolgendo il Medio Oriente e l'Africa centro-settentrionale. Intanto è bene vedere l'etimo della parola. Isil è l'espressione usata perlopiù dai mezzi di comunicazione americani per indicare, in quanto acronimo, l'«Islamic State of Iraq and Levant», ossia lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante. Più semplicemente viene anche denominato con la contrazione Is («Islamic State»). La parola «Levante» (la parte dell'orizzonte laddove esce, ossia si leva, il sole) è una derivazione dalla mappatura coloniale europea e indica la grande area territoriale che comprende anche gli attuali Libano e la Siria.

Claudio Vercelli
Leggi

Israele in lutto
Venerdì scorso, nel tardo pomeriggio, una bomba di mortaio palestinese ha ucciso un bambino israeliano di 4 anni, Daniel Tragerman che stava giocando all’interno della sua abitazione nel Kibbutz Nir Oz. Mentre i razzi inviati da Hamas sono generalmente eliminati durante il loro breve volo da “Cupola di Ferro”, ciò non è possibile per le bombe di mortaio, che permettono un preavviso quasi inesistente.

Sergio Minerbi, diplomatico
Leggi

Nugae - Strillare
La lettura semisveglia di un libro in una camera d'albergo intorno alle sei di una tipicissima mattina insonne è un'attività a quanto pare molto ispiratrice. Si dà infatti il caso che il libro in questione sia l'eredità lasciata da una coinquilina partita, dal contenuto ovviamente sconosciuto, trovato sul fondo di una valigia contenente ogni cosa in possesso di una stagista in transito prima del suo ritorno definitivo in patria. Ma meno male che c'era, altrimenti passare le ore che mancano all'inizio della vita umana senza svegliare la compagna di stanza sarebbe stato molto più difficile.

Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche
Leggi




moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.