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8 settembre 2014 - 13 Elul 5774
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Paolo Sciunnach,
insegnante
Quale altro popolo conserva nella sua storia sacra il ricordo dei meriti dei suoi nemici? Gli Assiri erano il nemico per eccellenza del popolo ebraico. Gli Assiri erano noti come un popolo feroce e brutale. Nonostante questo fatto storico, il popolo ebraico da sempre usa leggere a Minchà di Yom Kippur il libro di Yonah, sottolineando il valore e la profondità della teshuvah di Nineve.
 
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Anna
Foa,
storica
Sono cinquant'anni questa settimana, il 14 settembre, dalla morte di Vassilji Grossman, uno dei maggiori scrittori del Novecento. Pochi sembrano essersene accorti, solo La Stampa di ieri con un bel pezzo di Gianni Riotta in cui il suo libro, Vita e destino, è definito "Il libro venuto dal futuro". E ci sarà un grande convegno a Mosca, ammesso che Putin, l'erede diretto dei persecutori di Grossman, non lo vieti.
 
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Inedito Chagall a  Milano
Il controllo della frontiera di Gaza, perlomeno quello che guarda a Sud verso il Sinai e l’Egitto, potrebbe essere affidato alla gestione di forze europee di sicurezza incaricate di vigilare sulle attività di Hamas. Sarebbe questo il punto nevralgico della nuova proposta del ministero degli Esteri israeliano al governo Netanyahu, stando a quanto scrive Haaretz e riporta oggi il Corriere della sera in un articolo di Davide Frattini. Le truppe verrebbero dispiegate lungo il ‘corridoio Philadelphia’ sotto al quale corrono molti tunnel palestinesi. La scelta europea è dettata dal fatto, si legge, che “dai paesi dell’Unione sarebbe già arrivata la disponibilità durante i cinquanta giorni di guerra fermati con il cessate il fuoco del 26 agosto”.
Ventidue schizzi inediti, una retrospettiva che si candida a evento tra i più significativi di sempre nella comprensione del genio artistico di Chagall. A Milano due grandi appuntamenti, al Palazzo Reale e al Museo Diocesano, ravvivano l’interesse e le suggestioni attorno al pittore di Vitebsk. ‘Anche Noè aveva la kippà. Ecco gli Chagall mai visti’, titola il Corriere. “Gli schizzi che si vedranno al Diocesano milanese, e che saranno poi integralmente pubblicati nel volume della Jaca Book ‘Chagall. Viaggio nella Bibbia’ – scrive Armando Torno – colpiscono per la potenza primitiva che scaturisce dai tratti. Sembrano incisi nella carne della storia da un pittore convinto che il nostro tempo sia drammaticamente orfano della profezia”.
Intervenendo al meeting dei giovani di Forza Italia a Giovinazzo Silvio Berlusconi ha denunciato il clima di ostilità che vi sarebbe in Europa contro Israele. Il Cavaliere ha infatti affermato di trovare assurdo che l’Occidente “abbia redarguito Israele per la sua reazione a Gaza e lo abbia invitato a ritirarsi dal territorio dei suoi aggressori”. Allo stesso tempo, ha sottolineato il leader del centrodestra, sarebbe “ridicolo” il regime sanzionatorio della Nato nei confronti della Russia di Putin (Amedeo La Mattina su La Stampa, tra gli altri).
Dopo la denuncia della moglie dell’ex console francese a Roma nuovi fantasmi si addensano sul liceo Chateubriand e sul regolare svolgimento della vita scolastica. “L’ambasciata ha insabbiato tutto”, accusa la donna. A proposito dell’episodio di antisemitismo menzionato oggi dai giornali, il preside Joel Lust dice: “Convocammo i familiari degli studenti coinvolti, i compagni di classe e gli insegnanti per discuterne insieme”. E ancora: “Abbiamo svolto un programma sul bullismo nelle classi ed esaminato i pochi casi dello scorso anno con commissioni interne”. E gli slogan nazifascisti? “È stato organizzato un ciclo di incontri con uno dei sopravvissuti dei campi di sterminio” (Lorenzo D’Albergo, Repubblica). Basta con i conflitti in nome di Dio”. È l’appello dei leader religiosi riuniti oggi ad Anversa su iniziativa della Comunità di Sant’Egidio. All’incontro parteciperanno oltre 350 rappresentanti delle diverse fedi e culture: tra gli altri anche Abraham Skorka, il rabbino conservative grande amico di papa Bergoglio. Venticinque le tavole rotonde in programma con al centro la crisi, le speranze di pace, l’immigrazione, la lotta alla povertà (Roberto Zuccolini, Corriere).
A 126 anni dagli omicidi che terrorizzarono Londra l’identikit di Jack Lo Squartatore sarebbe stato definito da un nuovo studio annunciato in pompa magna dalla stampa britannica: da questa si apprende che l’indiziato numero uno è il 23enne barbiere Aaron Kominski, ebreo di origine polacca che viveva nel quartiere di Whitechapel (Il Giornale)
Razzismo nel mondo dello sport: da segnalare i vergognosi insulti a Enoch Balotelli, attaccante del Vallecamonica e fratello minore del più noto Mario, e l’inchiesta sulle ombre della Nba curata da Massimo Lopes Pegna sulla Gazzetta dello Sport. 
 
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  davar
qui milano - jewish and the city
Pesach, il modello della libertà
Dopo il grande successo dello scorso anno, torna Jewish and the City, il Festival internazionale di cultura ebraica di Milano. Dal 13 al 16 settembre diversi luoghi della città, dalla Sinagoga Centrale al Teatro Parenti, dalla Fondazione Corriere della Sera al Università degli Studi, ospiteranno incontri, spettacoli, maratone oratorie, concerti, cui filo conduttore sarà “Pesach: il lungo cammino verso la libertà”. A presentare questa mattina la seconda edizione della rassegna – promossa dalla Comunità ebraica milanese in collaborazione con il Comune e con il patrocinio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane - Daniele Cohen, vicepresidente e assessore alla Cultura della Comunità Ebraica di Milano, rav Roberto Della Rocca, direttore scientifico di Jewish and the City e direttore del Dipartimento Educazione e Cultura UCEI, Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, Vittorio Meloni, direttore centrale Relazioni Esterne di Intesa Sanpaolo, la regista Andrée Ruth Shammah, direttrice del Teatro Franco Parenti e Valeria Cantoni, curatrice del Festival. A chiudere l'incontro, le parole di rav Alfonso Arbib, rabbino capo della Comunità ebraica di Milano, presente tra il pubblico assieme al presidente della Comunità Walker Meghnagi.
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qui milano - jewish and the city con gottschall
"Così ho scoperto le mie radici"
Il tema decisamente narrativo scelto dal comitato organizzatore della seconda edizione di Jewish and the City, il festival internazionale di cultura ebraica presentato questa mattina a Milano, non poteva avere una introduzione più adatta. Parlare di “Pesach, il lungo cammino verso la libertà” significa dare centralità a quello che è il racconto per antonomasia, e Jonathan Gottschall, psicologo evoluzionista che si occupa da tempo dell’attitudine umana a narrare storie e della funzione della narrazione a livello sociale ha riservato ai presenti una sorpresa. Pur avendo anticipato alla redazione del portale dell’ebraismo italiano la recente scoperta delle sue radici ebraiche, no aveva ancora raccontato la storia di come questo sia avvenuto. Una storia nella storia: un esperto di narrazione che improvvisamente si trova a confrontarsi con un pezzo della propria storia familiare, nascosta fino a poche settimane fa.
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pagine ebraiche international
Una settimana per la cultura
Riflettori su Ferrara, città capofila della quindicesima edizione della Giornata europea della Cultura ebraica che si svolgerà domenica 14 settembre. L’edizione internazionale di Pagine Ebraiche prosegue il viaggio negli appuntamenti culturali che animano queste settimane di settembre.
Tanti gli eventi in programma nella città che ospita il Museo dell’ebraismo italiano e della Shoah, nonché una comunità dalla storia lunga e radicata nel territorio. E una riflessione sul filo conduttore della Giornata 2014 “Donna sapiens – La figura femminile nell’ebraismo” apre l’area Pilpul dedicata alle opinioni, con un intervento a firma della docente Anna Segre, in una traduzione che rappresenta anche il primo passo di un progetto di collaborazione tra il Dipartimento di lingue del Muhlenberg College (Chew St. Allentown, Pennsylvania USA) e il notiziario internazionale di Pagine Ebraiche.
A coincidere ed espandere l’appuntamento del 14 settembre, sarà a Milano il festival internazionale di cultura ebraica Jewish and the City, quest’anno dedicato a Pesach e al lungo cammino verso la libertà: tra gli ospiti, il rabbino Adin Steinsaltz, uno dei più grandi studiosi di Talmud dell’età contemporanea, e il direttore d’orchestra israeliano Omer Meir Wellber, che dirigerà il concerto “Ascoltando Chagall” di fronte a Palazzo Reale, la sera prima dell’apertura della grande mostra dedicata al pittore ebreo francese.
E un assaggio del festival arriva già in queste ore con la lezione di Jonathan Gottschall, docente di inglese ed esponente del darwinismo letterario, dedicata all’importanza della narrazione, che ha donato a Pagine ebraiche un testo dedicato alla centralità delle storie per gli esseri umani.
A proposito di cultura, o meglio di istituzioni culturali, le ultime vicende del Museo della Shoah di Roma, la decisione di modificarne la futura sede e il dibattito, sono ricostruite per i lettori dell’edizione internazionale. Ed è proprio museo la parole italiana della settimana spiegata nella rubrica Italics. Ma la cultura si fa anche con i libri, come  ricorda la rubrica Kol HaSefarim in lingua ebraica a firma della docente dell’Università di Torino Sarah Kaminski, e con i giornali: così il direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale, nel suo editoriale, celebra i 350 anni dalla nascita della Gazzetta di Mantova, e la mostra dedicata a questo anniversario.
Uno sguardo a quanto accade oltre i confini della penisola viene offerto poi da Daniela Fubini, che racconta il ritorno di Israele alla vita normale dopo un’estate difficile, mentre Lisa Palmieri Billig, rappresentante dell’American Jewish Committee in Italia, presenta la grande conferenza dedicata al dialogo interreligioso promossa dalla Comunità di Sant’Egidio ad Anversa, una risposta contro tutti i fondamentalismi.

Rossella Tercatin
 

qui roma - Memoria 
Museo della Shoah all'Eur,
chi lo vuole raccoglie firme 

Un Museo della Shoah subito. Pronto per il 27 gennaio. All’Eur.
È la triplice richiesta di una petizione lanciata in queste ore da alcuni iscritti della Comunità ebraica di Roma. La raccolta firme sta avvenendo nei principali esercizi commerciali del Portico d’Ottavia e in altre strutture di diverse municipalità cittadine. “Abbiamo raccolto numerose firme. Il nostro obiettivo – spiega uno degli ideatori – è portare il maggior numero di sostenitori all’attenzione del Consiglio comunitario”. Nel documento si legge: “Sì a un museo, reale e definitivo. È importante per i sopravvissuti, per noi, per i nostri figli e per i nostri nipoti”. Nel testo di presentazione un breve commento da parte dei sopravvissuti alla Shoah Giuseppe Di Porto, Sami Modiano e Piero Terracina e alcune riflessioni sviluppate dai nipoti a nome dei Testimoni (oggi scomparsi) Angelo Di Porto, Marisa Di Porto e Giulio Amati.
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qui mantova - festivaletteratura
Nuovi amici per la cultura
Con il Festivaletteratura, a Mantova è arrivata l’estate: dopo una prima giornata in cui gli oltre 700 volontari hanno coperto e scoperto più volte il materiale informativo sparso per tutta la città, a partire dall’inaugurazione le cinque giornate di libri, autori, letture e letteratura vista da ogni angolatura possibile sono state solo allegria, energia, nuove scoperte e un concreto ottimismo. Insieme ai libri a ogni angolo della città Pagine Ebraiche ha conquistato nuovi lettori, che hanno sfogliato l’ultimo numero del giornale dell’ebraismo italiano con evidente curiosità e a volte si sono fatti guidare dal percorso proposto dal dossier Lingue e linguaggi È forse questo il lato più sorprendente di questa edizione: nonostante la scelta sia stata di puntare su argomenti, nomi ed incontri non sempre facili lasciando fuori la letteratura che vive solo di grandi nomi, il pubblico ha risposto in maniera entusiasta, e la voglia di impegno, la riflessione, lo scambio di opinioni, la cultura sono stati i veri protagonisti.

(Nella fotografia l’incontro “La libera circolazione delle idee” con Miki Bencnaan, protagonista del dossier Lingue e linguaggi, Michela Murgia e Loredana Lipperini)
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qui roma -  festival di letteratura ebraica
La famiglia protagonista
Appuntamento stamane al Museo Ebraico di Roma per la presentazione alla stampa del Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica che animerà l'antico ghetto dal 13 al 17 settembre. Ad intervenire: Riccardo Pacifici, presidente della Comunità Ebraica di Roma, Michela Di Biase, presidente Commissione VI di Cultura, Politiche giovanili e Lavoro di Roma Capitale, Pierluigi Regoli dell'Assessorato alla Cultura e Politiche giovanili della Regione Lazio, il Commissario straordinario Arsial, Antonio Rosati e i curatori del Festival Ariela Piattelli, Shulim Vogelmann e Raffaella Spizzichino.
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QUI ANVERSa - il meeting di sant'egidio
Lavorare per la pace
In svolgimento l'incontro annuale dei leader religiosi convocati dalla Comunità di Sant'Egidio. Oltre 25 i seminari su temi di scottante attualità in programma tra cui “Religione e violenza”, “L’economia al servizio della pace”, “Sviluppo sostenibile contro la povertà nel 21esimo secolo”, “Nigeria: uscire dal tunnel della violenza” ma anche su temi più strettamente religiosi, filosofici e di matrice sociale come “La preghiera salva il mondo”, “Religioni e culture in dialogo sul valore della vita” e “La cultura del vivere insieme” ma anche su temi più strettamente religiosi, filosofici e di matrice sociale come “La preghiera salva il mondo”, “Religioni e culture in dialogo sul valore della vita” e “La cultura del vivere insieme”. Numerosi gli esponenti del mondo ebraico presenti tra cui il direttore internazionale per gli affari internazionale dell'American Jewish Committee David Rosen e Abraham Skorka, rabbino conservative grande amico di papa Bergoglio.

Lisa Billig
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qui cuneO 
In cammino per la Memoria
Da ben sedici anni l'Associazione “Giorgio Biandrata”, gruppo culturale di Saluzzo, organizza ai primi di settembre una marcia della memoria in ricordo dei circa ottocento ebrei che nei giorni immediatamente successivi all'8 settembre 1943 attraversarono i due colli Delle Finestre e Ciriegia – tra le Alpes Maritimes e la Valle Gesso nel Cuneese - per cercare di mettersi in salvo passando dalla Francia all'Italia al seguito dei molti militari italiani investiti dal “Tutti a casa” dell'armistizio. Erano famiglie di ebrei mitteleuropei e di altre provenienze, profughi da anni di mille peripezie di fuga di fronte alle persecuzioni naziste, che avevano trovato un provvisiorio rifugio nel villaggio montano di St. Martin Vésubie, dove gli occupanti italiani riservavano loro un trattamento umano e offrivano una possibilità di sopravvivenza.

David Sorani, vicepresidente della Comunità ebraica di Torino
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Qui Trieste
La ferita della Grande guerra
Fra cultura e psicanalisi

Tanti gli spunti per una lunga e seria riflessione sulla guerra. Questo enorme patrimonio resta a chi ha seguito i lavori del convegno che si è svolto a Trieste, presso l’Auditorium del Museo Revoltella, dal titolo “Riflessioni sulla Grande Guerra: cultura e psicoanalisi a Trieste”. Gli psichiatri Paolo Fonda e Rita Corsa, la pediatra e neuropsichiatra infantile Vlasta Polojaz, la psicologa clinica Giuliana Marin, il criminologo Pierpaolo Martucci e la direttrice del Museo Revoltella Maria Masau Dan si sono alternati contribuendo, ognuno per le proprie competenze, a delineare un’immagine poliedrica degli orrori di ciò che Eric Hobsbawn, cui si deve tra l’altro la definizione di “secolo breve” dato al ‘900, considerò essere il primo atto di un’unica guerra mondiale che iniziò a Sarajevo il 28 giugno 1945 e si concluse a Hiroshima il 6 agosto 1945. È stato Paolo Fonda, che ha diretto i lavori e aperto la giornata delineando il quadro generale del periodo a chiamare subito in causa l’importante storico britannico.

(Nell'immagine "Il soldato violinista" di Vittorio Bolaffio, quadro scelto per la locandina dell'evento)
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pilpul

Oltremare - Dafka adesso
La stagione delle meduse è finita da un pezzo, anche se quest'anno nessuno l'ha notata siccome ha corrisposto quasi interamente con la guerra. I turisti, anche quelli che alla fine erano arrivati durante questa estate di sirene e soldati al fronte, sono ripartiti. L'acqua, sulle spiagge chiare di Tel Aviv, è ritornata limpida e si fa il bagno in mezzo ai pesci. Le scuole sono ricominciate.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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