Qui Roma – Museo della Shoah all’Eur,
chi lo vuole raccoglie firme

Roma-20140908-00542Un Museo della Shoah subito. Pronto per il 27 gennaio. All’Eur.
È la triplice richiesta di una petizione lanciata in queste ore da alcuni iscritti della Comunità ebraica di Roma. La raccolta firme sta avvenendo nei principali esercizi commerciali del Portico d’Ottavia e in altre strutture di diverse municipalità cittadine. “Abbiamo raccolto numerose firme. Il nostro obiettivo – spiega uno degli ideatori – è portare il maggior numero di sostenitori all’attenzione del Consiglio comunitario”.
Nel documento si legge: “Sì a un museo, reale e definitivo. È importante per i sopravvissuti, per noi, per i nostri figli e per i nostri nipoti”. Nel testo di presentazione un breve commento da parte dei sopravvissuti alla Shoah Giuseppe Di Porto, Sami Modiano e Piero Terracina e alcune riflessioni sviluppate dai nipoti a nome dei Testimoni (oggi scomparsi) Angelo Di Porto, Marisa Di Porto e Giulio Amati.
Scrive Sami Modiano: “Ho 84 anni e il peacemaker. A 13 anni mi hanno deportato in un campo di sterminio, hanno portato via tutta la famiglia e tutto la mia gente di Rodi. Tantissimi anni fa presenziai con Shlomo Venezia all’inaugurazione del terreno di Villa Torlonia. Cosa è stato fatto da allora? Nulla, e Shlomo come tanti altri purtroppo non c’è più. Voglio vedere il Museo della Shoah, mi sono rimasti pochi anni di vita. Questa è la mia volontà e mi auguro che la destinazione dell’Eur sia quella definitiva”.
Questo invece il pensiero attribuito a uno degli scomparsi: “Mi chiamo Angelo Di Porto, numero 18010, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz. Sono morto nel 1975 e ho lasciato il ricordo di ciò che fu fatto alla mia famiglia. Speravo che anche a Roma, un giorno, sarebbe stato fatto un museo per ricordare il mio dramma che è lo stesso di altri milioni di miei fratelli e sorelle. Nel mentre qui dove sono mi hanno raggiunto molti altri ex compagni di prigionia ed è anche a nome loro che vi chiedo: ‘Fate subito il museo, non ci dimenticate”.
In coda ai commenti dei Testimoni i proponenti parlano del museo a Villa Torlonia come di un progetto “fermo senza che sia stata posata neanche la prima pietra, un progetto destinato a rimanere tale”. E ancora sottolineano: “Non possiamo aspettare, non vogliamo aspettare”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(8 settembre 2014)