Qui Roma – Festival di Letteratura ebraica
La famiglia protagonista

foto festivalAppuntamento stamane al Museo Ebraico di Roma per la presentazione alla stampa del Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica che animerà l’antico ghetto dal 13 al 17 settembre.
Il Festival, giunto alla settima edizione, si prospetta appetitoso, con un carnet di eventi che ruoteranno intorno al tema centrale: What’s up Family? Che succede famiglia? A parlare ed esplorare le pieghe nascoste, a sbirciare oltre la porta e spiare la quotidianità della famiglia con le sue contraddizioni, ci saranno ospiti d’eccezione: da Fania Oz, celebre figlia dello scrittore Amos (sabato 13 alle 21.00) a Jami Attenberg, autrice del best seller I Middlestein (martedì 16 alle 21.00). Ma anche il premio Pulitzer Elisabeth Strout (domenica 14 alle 21.00) e Lia Levi (lunedì 15 alle 19.30). Musica con Idan Raichel (sabato 13, ore 22.00) ed Ennio Morricone (lunedì 15 alle 21.00), concludendo con le coreografie dell’israeliano Yossi Berg (mercoledì 17, ore 19.00). Lasciando ovviamente lo spazio per un boccone con lo chef Laura Ravaioli e Luca Zanini (domenica 14 alle 12.00). Ad aprire le danze, il 13 settembre, la consueta Notte della Cabbalà con visite guidate al Museo Ebraico e alla sinagoga.
Riccardo Pacifici, presidente della Comunità Ebraica di Roma, sottolinea l’importanza dell’iniziativa: “Un momento ideale per far conoscere gli ebrei che vivono nella capitale, guardando anche alla dimensione internazionale. Vogliamo lanciare un messaggio positivo dopo questi due mesi difficili”. “Roma Capitale è orgogliosa di poter promuovere un festival che parla a tutta la città. Dopo aver sfogliato il programma, siamo curiosi di scoprire cosa ci riserveranno queste serate”, interviene Michela Di Biase, presidente Commissione VI di Cultura, Politiche giovanili e Lavoro di Roma Capitale. I complimenti arrivano poi da Pierluigi Regoli dell’Assessorato alla Cultura e Politiche giovanili della Regione Lazio: “Giunti alla settima edizione, bisogna dare merito alla continuità e al coraggio nella scelta dei temi. Questo Festival è stato accolto con entusiasmo e riconfermato da ben tre sindaci diversi”. Il Commissario straordinario Arsial, Antonio Rosati evoca l’importanza del luogo prescelto: “L’antico ghetto trasuda storia, io stesso faccio lunghe passeggiate per immergermi nella cultura e riscoprire le radici di una comunità romana millenaria”. A conclusione, i curatori Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelmann illustrano il ricchissimo programma di questo ciclo di incontri che si interroga sulla famiglia in continua evoluzione, coinvolgendo voci laiche e religiose, diverse forme d’arte e di espressione e mostre (da segnalare quella organizzata dalla Deputazione Ebraica “Vita di famiglia: la memoria delle immagini” e “Il teatro di Alessandro Fersen”). Un evento per tutta la famiglia per parlare di famiglia.

Rachel Silvera

(8 settembre 2014)