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10 novembre 2014 - 17 Cheshwan 5775
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Paolo Sciunnach,
insegnante
Insegnamento di Hillel (un secolo prima dell’E.V.): “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te: ecco la Legge. Il resto non è che commento. Vai e Studia” (Shabbath, 31a). Questa è la Halakhah (Legge Ebraica): "Amerai il tuo prossimo come te stesso, tutto quello che vorresti che il tuo prossimo faccia a te fallo tu al tuo prossimo" (Rambam).
Hillel non a caso enfatizza l'aspetto etico come base dell'ebraismo. Non è detto infatti qui “Mangia Kosher: questo è tutta la Torah. Il resto non è che commento. Vai e studia”.
Molte persone, tuttavia, commettono l'errore di associare la religiosità prevalentemente all'osservanza delle parti rituali (Mitzvoth verso D-o). Per quale motivo?
 
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Anna
Foa,
storica
Ha ragione David Bidussa. Gli scrittori israeliani, da Oz a Grossman a Yehoshua, a tanti altri meno noti ma ugualmente importanti, ci dicono oggi cose che nessun altro ci può dire, gettano sguardi lucidi sul mondo, il loro mondo come quello altrui, conoscono le parole per dire e le adoperano con generosità e intelligenza. Mi sento privilegiata per il fatto di poterli ascoltare  e credo che le loro parole ci facciano tutti sentire meno soli.
 
Mogherini ad Amman:
uno Stato per i palestinesi
“Il capo della diplomazia europea ha rilanciato con forza l’azione Ue per il riavvio a breve del processo di pace in Medio Oriente nel quadro della soluzione a due nazioni e di Gerusulemme capitale di due Stati con l’obiettivo della nascita di uno Stato palestinese”. Così il Corriere della sera nel dare la notizia della visita ad Amman di Federica Mogherini, alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la sicurezza. “Dobbiamo continuare verso questa soluzione, altrimenti si rischia il ritorno della violenza”, le dichiarazioni attribuite alla Mogherini.
Si infittisce il mistero attorno alla sorte di Al Baghdadi, il ‘Califfo’ dell’Isis di cui non si hanno notizie da quattro mesi. Maurizio Molinari (la Stampa) racconta le varie ipotesi in gioco: “Vivo ma ferito, ricoverato in un ospedale-bunker e ancora in grado di guidare i suoi militari della Jihad oppure in fin di vita, o forse addirittura già morto: la sorte di Abu Bakr al Baghdadi è al centro di un giallo che riporta l’attenzione sulla campagna aerea della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti”. “Illeso, morto o ferito? Sulla sorte del Califfo è guerra pure sul web”, titola il quotidiano torinese. E intanto si scatena il toto-nomi per il suo successore. “Caccia al Califfo, ma i vice sono pronti”, si legge sul Messaggero.
 
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  davar
QUI ROMA - MELAMED
Educare al dialogo
Educare al dialogo interculturale attraverso una proposta formativa finalizzata “ad accogliere le diversità” nel mondo della scuola. Una sfida che nasce nel segno della collaborazione tra Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Regione Lazio e Religions for Peace e che porterà, nei prossimi giorni, gli studenti e il corpo docente di tre istituti del territorio a confronto con i metodi didattici plasmati da Angelica Edna Calò Livne per Beresheet LaShalom, fiore all'occhiello nelle iniziative di dialogo e costruzione di ponti interculturali nella società israeliana.
Il denso programma delle prossime giornate, che sarà animato da Angelica assieme ad otto ragazzi della sua scuola di teatro, è stato presentato quest'oggi – presso il Centro Bibliografico UCEI – alla presenza di addetti ai lavori e dirigenti scolastici. A tracciare un quadro sugli obiettivi dell'iniziativa le consigliere UCEI Eva Ruth Palmieri e Daniela Pavoncello, cui si deve l'ideazione del progetto. “Lo scopo di questa iniziativa è di prevenire episodi di intolleranza e discriminazione attraverso la conoscenza dell'altro. Nella lotta al razzismo, nell'impegno per sconfiggere il pregiudizio – il loro messaggio – l'UCEI è presente”. Un impegno in continuità con l'esperienza del laboratorio 'Una cultura in tante culture' che l'Adei Wizo, nel recente passato e sempre con il supporto dell'Unione, ha proposto in un significativo numero di scuole italiane.
Nel programma del corso anche la proiezione del docufilm “Otherness” opera del regista Gualtiero Peirce, intervenuto quest'oggi assieme al presidente di Religions for Peace Italia Luigi De Salvia, alla consigliera delegata alle politiche della multietnicità Franca Eckert Coen e ai dirigenti scolastici Lidia Cangemi (Liceo scientifico Kennedy, Roma), Maria Desideri (Istituto Comprensivo di Arsoli) e Alessandro Pellegrini (IISS Piaget, Roma). Ad essere letti anche i messaggi di apprezzamento inviati dal presidente UCEI Renzo Gattegna e dal vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio. Insegnare il valore della convivenza alle nuove generazioni, ha sottolineato Gattegna, rappresenta un tassello fondamentale “per arrivare alla costruzione di società sempre più giuste e inclusive”. L'incontro si è aperto con una introduzione del direttore del dipartimento Informazione e Relazioni Esterne UCEI Emanuele Ascarelli.
Protagonisti anche i giovani attori di Beresheet LaShalom. Ebrei e musulmani, cristiani e drusi: nelle loro esperienze di vita la ricchezza del mosaico composto da Angelica. Per tutti i partecipanti, oltre alla possibilità di godere di un assaggio dello spettacolo teatrale, una copia in dono dell'ultimo calendario realizzato da Religions for Peace. “Accogliamoci l'un l'altro”, il filo conduttore per il 2015.


a.s twitter @asmulevichmoked
iSRAELE
Tel Aviv, l'ombra del terrorismo sull'attacco alla stazione dei treni

Dopo giornate di tensione a Gerusalemme e nel nord del paese, il terrore si sposta a Tel Aviv: stamattina un ragazzo di vent’anni, soldato dell’IDF, è stato accoltellato davanti alla stazione del treno Haganah, in quello che si conferma essere un attacco terroristico. Il giovane, in condizioni gravissime, è stato trasportato all’ospedale Sheba e sta subendo diversi interventi chirurgici. Ad aggredirlo con un coltello, un diciottenne palestinese di Nablus (si chiamerebbe Nur al-Din Abu Khashiyeh secondo la tv israeliana) entrato illegalmente in Israele che ora è sotto la custodia della polizia e sta rispondendo alle domande dello Shin Bet. L’attentatore, riporta il Jerusalem Post, avrebbe colpito più volte la vittima tentando di appropriarsi del suo fucile, si è rifugiato poi in un palazzo fino all’arrivo della polizia che lo ha circondato. Un uomo di 50 anni che ha provato a fermarlo è stato leggermente ferito. Ad arrivare poco dopo sulla scena il ministro della Sicurezza Yitzhak Aharonovitch.
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inFORMAZIONE - INTERNATIONAL EDITION
Nel tempo e nello spazioN
Una panoramica di luoghi e tempi molto diversi. Un filo conduttore che lega le storie raccontate questa settimana nell’edizione internazionale di Pagine Ebraiche. A partire dall’editoriale It Happened Tomorrow, firmato dal coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale, in cui si commenta la riduzione teatrale ispirata a “La montagna incantata” di Thomas Mann portata in scena in coproduzione, sul palcoscenico del teatro sloveno di Trieste, dalla prestigiosa Compagnia del Teatro nazionale di Lubiana.
“In questo capolavoro assoluto della letteratura del Novecento, in questo immenso affresco di idee che sta alla base della nostra identità occidentale e della nostra identità di ebrei contemporanei, il ruolo di Lodovico Settembrini, l’intellettuale italiano che per Mann simboleggia il libero pensiero, è affidato a un attore eccezionale come Igor Samobor (nell’immagine in basso) – sottolinea l’editoriale – Lo stesso attore è il protagonista del film Class Enemy, del regista ventinovenne Rok Bicek, che dopo la vittoria al Festival del cinema di Venezia in questi giorni è in circolazione nelle sale europee. La scena in cui il severo professore di liceo da lui interpretato spiega agli studenti cosa sia realmente stato il nazismo, è uno dei passaggi più suggestivi fra i film di questa stagione”.
Trieste ambiente naturale per una riflessione legata alla Memoria e agli accadimenti del XX secolo, e dunque perfetta cornice per il
“Laboratorio della Memoria” che ha raccolto nella capitale delle minoranze storici, scienziati, rappresentanti delle istituzioni in una conferenza dedicata al valore del ricordo.
Memoria, memorie, come quelle della famiglia Della Seta, riportate per qualche attimo alla vita dopo decenni, grazie al restauro di una pellicola girata nella Roma ebraica dell’anteguerra, donato tra gli altri anche allo Yad Vashem di Gerusalemme. Per meglio assaporare il gusto delle immagini, è “filmini” la parola italiana della settimana, caduta forse leggermente in disuso, ma più che mai capace di suscitare infinite emozioni.
Sull’edizione internazionale di Pagine Ebraiche anche le ultime novità sul Museo della Shoah di Roma: assegnato l’appalto per la costruzione dell’edificio.
E ancora, un commento sulle ultime giornate di tensione a Gerusalemme a firma di Daniela Fubini, trapiantata da Torino a Tel Aviv passando da New York.
Di nuovo in Europa poi con l’annuncio anche al pubblico internazionale della pubblicazione del numero zero di Europa Ebraica, un nuovo giornale dedicato alle vicende delle comunità in tutto in Vecchio continente.
Infine è l’ebraico la lingua della settimana per la rubrica Bechol Lashon: Sarah Kaminski dell’Università di Torino presenta in Kol Hasefarim (tutti i libri) il ricettario ebraico dell’americana Claudia Roden.

Rossella Tercatin
pilpul
 Oltremare - Sacchetti
Alla fine dell'estate, un gruppetto di arditi nuotatori è arrivato da Cipro a forza di braccia, sfidando le onde e i sacchetti di plastica. Sì, il leader del guppo, appena arrivato a terra, ha detto che la cosa più pericolosa è stato l'incontro con i sacchetti che fluttuano intorno alle nostre coste, in numero sempre maggiore fino all'arrivo. Ora non facciamo i sionisti organici: lo sappiamo benissimo che le coste israeliane - con o senza bandiere blu - sono circondate da un cordone di schifezza prodotto da noi, proprio da noi, gli impeccabili israeliani, anche quelli che tutta la plastica la buttano nelle apposite gabbie agli angoli delle strade. Basta fare il bagno a Tel Aviv e se ne ha prova.
Quello che potremmo non sapere, è che le scelte politiche di Nethanyahu (leggi: la sua ostinata volontà di non tornare al tavolo delle trattative con i palestinesi) potrebbero impedire o almeno rallentare il necessario quanto tardo processo di eliminazione dei sacchetti di plastica dai nostri supermercati. Negoziati e plastica, altro che volo pindarico. Ma anche questa è Israele.


Daniela Fubini, Tel Aviv
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La retorica dei muri
Allergico anche alla "retorica dei muri". Mentre ricordiamo con gioia la caduta del "Muro di Berlino" non dimentichiamo che lo stesso giorno, 51 anni prima, sempre in Germania come in Austria e Cecoslovacchia, altri muri venivano fatti cadere per distruggere e uccidere, in quel tremendo pogrom passato alla storia come "Notte dei cristalli". Insomma, un muro può essere abbattuto per la libertà oppure, al contrario, per togliere la libertà e la vita. Ci sono muri nati per offendere e altri per difendere e i ponti, spesso citati quali alternative positive ai muri, possono essere anche usati per offendere, invadere o, distruggendoli, isolare.

Gadi Polacco




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