Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

19 dicembre 2014 - 27 Kislev  5775
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
Che follia, che sfida illogica provare ad illuminare il mondo in questi giorni di Channukkah, in questo tempo di dicembre del 2014 nel quale bambini in Pakistan vengono uccisi perché osano studiare, adulti bruciati vivi perché osano insegnare e bambine in Yemen ammazzate perché osano recarsi a scuola.
 
Leggi

Gadi
Luzzatto
Voghera,
storico
Non sembra un esercizio futile provare a guardare la festa di Chanukkah nella sua prospettiva storica. Al netto dell’affascinante narrazione che ci proviene dai libri dei Maccabei (peraltro non inclusi nel canone biblico ebraico) e dell’emozionante miracolo dell’olio, rimane il fatto che Chanukkah è considerata dai Maestri una festività anomala.
 
Leggi

 
 
Il no Usa alla Giordania
IUn ‘no’ a stelle e striscie. Dopo la proposta di risoluzione del conflitto israelo-palestinese da parte della Giordania, che ieri l’ha presentata al Consiglio di sicurezza dell’Onu chiedendo il ritiro di Israele ai confini del 1967 entro il 2017, gli Stati Uniti si sono espressi contrari. La Stampa riporta le parole del portavoce del Dipartimento di Stato Usa Jen Psaki che ha dichiarato: “Non è una cosa che sosterremo”. Iniziativa, quella della Giordania, condannata duramente da Israele: il ministro per gli Affari strategici Yuval Steinitz l’ha definita “una dichiarazione di guerra”. Su Panorama, un approfondimento della questione dal titolo “Perché Israele non vuole i confini del ’67, nel quale vengono citate le parole del premier Israeliano Benjamin Netanyahu: “Non accetteremo tentativi di imporci azioni unilaterali e scadenze. Tali mosse porterebbero islamici radicali fin nei sobborghi di Tel Aviv e nel cuore di Gerusalemme”.
 
Leggi

 
  davar
Qui Ferrara - torah e vita
 Il Libro in mostra
Gli argenti brillano nelle loro vetrine, i giochi interattivi sono ancora tutti in ordine geometrico sui muri magnetici, l’atmosfera è silenziosa e carica di attesa. I primi visitatori stanno per entrare al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah per l’inaugurazione della mostra Torah fonte di vita, che espone oggetti cerimoniali e libri dalla collezione del Museo della Comunità ebraica di Ferrara e rimarrà aperta fino al 31 dicembre dell’anno prossimo, permettendo per la prima volta l’apertura permanente del primo stralcio del MEIS ancora in costruzione. La mostra è presentata in collaborazione con la Comunità ebraica di Ferrara, il Comune e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna. Prima di addentrarsi tra le stanze della mostra e di indagare il ruolo della Torah nella vita ebraica, i visitatori hanno assistito all’accensione delle candele di Channukkah da parte del rabbino capo della Comunità di Ferrara Luciano Caro e ricevuto i saluti di Massimo Maisto, assessore alla cultura del Comune di Ferrara, e del presidente della Fondazione MEIS Riccardo Calimani. “La costruzione del MEIS è simbolo di rinascita per l’ebraismo italiano, e questa mostra è una tappa molto importante”, ha affermato Calimani. “Sarebbe troppo poco limitarne la funzione all’esposizione di oggetti bellissimi, vogliamo che il Meis diventi un laboratorio di idee che faccia da stimolo allo sviluppo civile e sociale”.


Francesca Matalon

Leggi

Roma - il progetto della deputazione ebraica Uniti contro le dipendenze
“Durante gli anni del mio mandato ho avuto la possibilità di incontrare tutti i nostri utenti. Non posso non sottolineare quanto sia preoccupante il numero di persone che soffrono di dipendenza da alcol, gioco d’azzardo, droga e persino dall’uso smodato di internet”. A parlare, Piero Bonfiglioli, presidente della Deputazione Ebraica, l’ente assistenziale della Comunità ebraica di Roma, che ieri ha presentato una iniziativa ad hoc, “Progetto di Ascolto Telefonico e Orientamento per coloro che hanno un problema di dipendenza da droga. alcool e gioco”.
Leggi

J-ciack
Topi e follie a Chanukkah
Le candele di Chanukkah scintillano, abbiamo cantato, giocato con il sevivon e siamo sazi di sufganiot. Momento ottimo per gustarsi un film, anche se per trovarne uno a tema bisogna ingegnarsi. Mentre Natale è fra i temi più sfruttati dal grande schermo – fra nuove uscite, grandi classici e infinite variazioni – in fatto di Chanukkah il cinema è assai più avaro e bordeggia spudorato fra pop e trash.
Tra i cult di Channukkah ci si può concedere “Otto notti di follie” (2002) con Adam Sandler, premiato allora come peggiore attore protagonista, pellicola ispirata al suo terribile e famosissimo “Chanukkah Song”. In alternativa, ecco “The Hebrew Hammer” (2003), con Adam Goldberg nei panni del vendicatore ebreo – ispirato a Giuda Macabeo – che difende Chanukkah dal perfido figlio di Babbo Natale e volendo ci si può regalare anche il sequel, “The Hebrew Hammer vs Hitler”. Non granché per i cinefili, ma è festa e si può sbracare un po’.
In alternativa, un classico di Chanukkah – quanto meno negli States – è “Fievel sbarca in America” (1986), animazione di Don Bluth prodotta da Spielberg, che racconta la storia di Fievel Mousekewitz, topolino che nel 1885 fugge da Mosca con la famiglia per rifugiarsi in America.

Daniela Gross
Leggi

qui milano - assemblea della comunità
Crisi e istanza di unità

L’approvazione del bilancio consuntivo 2013, le dimissioni del presidente della Comunità e di alcuni consiglieri, lo stanziamento straordinario da parte dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane di una somma da destinare alla scuola – a causa dello stato di emergenza economica in cui versa -, il contenzioso con l’Agenzia delle Entrate. Questi alcuni dei punti evocati nel corso dell’assemblea della Comunità ebraica di Milano. Numerosi gli iscritti presenti, venuti ad ascoltare le delucidazioni del Consiglio sulla delicata situazione comunitaria, in un momento molto difficile per la realtà ebraica milanese sia dal punto di vista finanziario che da quello organizzativo.
A segnare in modo profondo la Comunità, le vicende legate alle ingenti somme sottratte dalle casse comunitarie da dipendenti ora allontanati, su cui è in corso un’indagine penale.
Leggi

qui milano
Adeissima, festa e solidarietà
“Women for Women, Donne per le Donne”. Non poteva essere più coerente lo slogan pronunciato da Susanna Sciaky, presidente della Sezione milanese di Adei Wizo Italia, per il tradizionale evento di apertura dell’anno social all’Auditorium di Milano. Sul palco sta per salire l’Orchestra Femminile Italiana e questo già è indicativo di quanto in “rosa” possa essere la serata intitolata Adeissima Berta Sinai 2014, il cui ricavato andrà al progetto Let’s Keep Them Safe per rafforzare la sicurezza degli asili israeliani.

Alberto Angelino
Leggi

qui Roma
Urtisti, futuro a rischio
Poche settimane e dovranno abbandonare le aree limitrofe ai principali monumenti storici della Capitale per riposizionarsi in via San Gregorio, nel tratto che da via Celio Vibenna va fino a Porta Capena. È la decisione assunta dal Tar del Lazio nei confronti degli urtisti, i venditori di ricordi, mestiere ormai storico di Roma le cui radici affondano nella dispensa papale ottocentesca che permise agli ebrei di esercitare la professione e il cui presente parla ancora oggi di molte famiglie della Comunità ebraica che vivono grazie a questo lavoro.
Un presente fortemente a rischio: i giudici hanno infatti respinto l'istanza presentata contro la determinazione dirigenziale “pro decoro” emanata dal sindaco Ignazio Marino in settembre in cui si prevedeva un diverso utilizzo degli spazi attualmente occupati dagli urtisti e un loro trasferimento in altra sede. Nonostante le rassicurazioni del primo cittadino, che ha parlato di “giudizio a favore di tutta la città di Roma e quindi anche degli urtisti e delle altre categorie di commercianti”, cresce di ora in ora la preoccupazione tra i ricordari. Appena poche settimane fa in tanti si erano ritrovati alla serata di inaugurazione della mostra organizzata dal Centro di Cultura della Comunità ebraica al Museo di Roma in Trastevere per portare all’attenzione di tutta la città la storia degli urtisti e il profondo legame degli stessi con le piazze, i monumenti, i luoghi della romanità.

(Nell'immagine una recente manifestazione di urtisti a Piazza di Spagna)
Leggi

qui trieste - festival viktor ullman
La musica non finirà

Conclusione con i brani di Pavel Haas e František Domažlický, entrambi cecoslovacchi, per il Festival Viktor Ullmann dedicato alla musica “concentrazionaria” e “degenerata”. Nel programma eseguito alla Sala Tripcovich di Trieste composizioni molto diverse tra loro, innanzitutto negli organici.

(La foto è di Roberto Srelz)

Paola Pini
Leggi

qui torino
Due voci contro la mostra Unrwa
Con una inconsueta iniziativa, gli organizzatori avevano pubblicato sulla locandina la lista delle persone che erano state invitate a intervenire e non quella di coloro che avevano effettivamente aderito. Ma molti dei nomi che apparivano sul manifesto (fra gli altri quelli il sindaco di Torino Piero Fassino, del presidente del Museo della Resistenza Piero Marcenaro e del vicepresidente della Comunità ebraica torinese Emanuel Segre Amar) hanno finito poi per motivi diversi per disertare la serata. Il pubblico che ha assistito alla conferenza intitolata “I rifugiati palestinesi nelle mani dell’UNRWA: che cosa ne dice la Mostra di Torino” e organizzata dalla locale sezione dell’associazione Italia-Israele, si è così ritrovato ad ascoltare unicamente le voci del docente Ugo Volli e dell’ex sottosegretario Gianni Vernetti (Pd), cui si sono aggiunti il presidente Italia-Israele Torino Dario Peirone e il leader storico delle associazioni Italia-Israele Angelo Pezzana.
Dopo la proiezione di un filmato, fra le numerose e vivaci critiche rivolte all’iniziativa di un’esposizione molto controversa e già ampiamente discussa, la sala è stata informata dagli oratori della notizia inedita dell’abbandono degli incarichi comunitari da parte dello stesso Segre Amar.
 

Roma - la campagna della comunità ebraica
Impegno per il ritorno dei marò
“La Comunità ebraica di Roma esprime forte preoccupazione per la vicenda che da due anni coinvolge i due fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Le ultime decisioni dell’India, che allontanano il ritorno dei due marò in Italia, non possono lasciarci indifferenti. Siamo vicini al Governo italiano di Matteo Renzi, al Ministro della Difesa Roberta Pinotti e al Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che si stanno prodigando affinché la crisi porti a una soluzione positiva. Da ebrei italiani sentiamo di dover dare ogni contributo possibile per tenere alta l’attenzione mediatica e sensibilizzare il maggior numero di persone. Noi tutti rivogliamo i nostri marò qui in Italia”. È quanto afferma il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici introducendo la campagna #bringbackourmarò approvata ieri dalla Giunta comunitaria per sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso la rete e i social network. “Ci impegneremo a promuovere iniziative fino al giorno in cui li rivedremo tornare a Roma dalle loro famiglie” sottolinea Pacifici.

pilpul

Chanukkah e Chagall
Mi trovo a visitare la mostra di Chagall a Palazzo Reale di Milano proprio la prima sera di Chanukkah. È capitato un po’ per caso, ma il momento mi pare particolarmente appropriato e – tra quadri noti, notissimi o che sembrano noti tanto sono familiari – mi sento subito a casa. Ogni festa ha la sua atmosfera e per me Chanukkah (forse per i molti racconti di Singer ambientati durante la festa) evoca il gelo dell’inverno, paesaggi dell’Europa orientale, villaggi come Vitebsk con poche case magari ricoperte di neve. Chanukkah è la piccola luce che vince sulle tenebre circostanti; ed ecco che da molti quadri della mostra fanno capolino una o più candele accese che catturano immediatamente l’attenzione di chi guarda.

Anna Segre, insegnante
Leggi

La luce più grande
Chissà perché tra tutte le feste ebraiche, Chanukkah sia diventata, specie nella contemporaneità, una festa così popolare e ‘mainstream’ anche nel mondo non ebraico, tanto da essere menzionata persino nella cinematografia della Walt Disney. Sarà perché è ben identificabile con un simbolo più tangibile e vistoso rispetto ad altri, la Chanukkiah: più di un siddur o di un calice per il kiddush, questa menorah è presente in quasi tutti i negozi di antiquariato, nelle piazze cittadine d’Europa e d’America, nelle abitazioni di qualunque famiglia osservante o assimilata. O sarà perché capita sovente in contemporanea con altre festività non ebraiche di fine anno, o perché Ma’oz Tzur è così gioiosa e i latkes e le sufganiyot sono veramente irresistibili, o infine perché rappresenta senza dubbio il miracolo della sopravvivenza di Israele nonostante tutte le persecuzioni, i pogrom, e la Shoah.

Francesco Moises Bassano, studente
Leggi

Scoprite la luce
“Scoprite la luce! Rivelate la luce! Se incombono su di noi i monti delle tenebre, non tutte le scintille sono spente, sono finite. Dai monti delle tenebre trarremo una fiamma, dalle fenditure delle rocce zaffiri senza fine. Nelle profondità del popolo, nell’intimità del suo animo ancora risplenderà e brillerà la Shekhinà. Orsù, tutti insieme per una grande impresa! Scopriamo i monti delle tenebre, scopriamoli! Scopriamo i numerosi strati di luce!” È con queste parole di H. N. Bialik, che voglio festeggiare Chanukkah 5775.

Ilana Bahbout





moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.