23 dicembre 2014 - 1 Tevet 5775 |
|
|
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Roberto Della
Rocca e di Dario Calimani. Nella sezione pilpul una riflessione di
Tobia Zevi e Mario Avagliano.
|
|
 |
Israel Foreign Min. @IsraelMFA 23 dicembre
Amb @DavidRoet: "We must invest in counterterrorism 3.0 to defeat terrorism 2.0." bit.ly/13V27Mh
|
|
 |
#PE24BreakingNews |
Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
Le notizie vengono pubblicate anche su twitter, @paginebraiche, con l'hashtag #PE24BreakingNews.
| |
|
|
Il piano neofascista contro l'Italia
La follia neofascista che voleva colpire l'Italia.
Volevano uccidere esponenti politici (tra cui il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano), magistrati, dirigenti di Equitalia. Il
piano era portare il paese nel terrore, un terrore nero. Tutti i
quotidiani italiani (Corriere della Sera, La Stampa, Repubblica tra gli
altri) riportano della maxioperazione Aquila nera, iniziata due anni
fa, che ha portato all'arresto di quattordici persone che progettavano
di rifondare il partito neofascista Ordine Nuovo (Avanguardia
ordinovista il nome del loro movimento) e di attaccare le istituzioni
dello Stato per sovvertire l'ordine costituzionale. Le manette per il
gruppo, guidato dall'ex maresciallo dei carabinieri in congedo Stefano
Manni, sono scattate prima che potessero mettere le mani su delle armi
che progettavano di rubare. Nell'analisi di Giovanni Bianconi, la
ricostruzione delle radici di questo movimento neofascista con Manni a
invocare la strage di Piazza Fontana e e ad affermare che “questo
popolo non merita nulla, l'ultima dimostrazione è stata il funerale di
Priebke”.
Contro Napolitano, contro gli ebrei, contro tutti.
L'arresto della banda neofascista (44 indagati) è stato possibile
grazie alle intercettazioni, da cui emergono minacce di morte al
presidente della Repubblica (“È il momento di carbonizzare Napolitano”,
afferma uno degli intercettati), contro il ministro Cecile Kyenge
(“negroide non lamentarti, prossimamente arriverà piombo non banane”) e
l'ex presidente del Consiglio Enrico Letta. “Non mancano ovviamente i
riferimenti agli ebrei - riporta la Gazzetta del Mezzogiorno -
con scritti del genere «Per la nostra razza, presente!», o «Per la
difesa della razza, io ci sono», «la razza non è aria: è sangue», «Ci
sono! dobbiamo fare in fretta. Questi parassiti ci stanno spolpando e
eliminando»”.
Tra Roma, Milano, Torino e il web correva l'asse dei neofascisti.
“L'associazione eversiva” scrivono i Ros nell'ordinanza di oltre 200
pagine •utilizzava il web, ed in particolare il social network
Facebook, come strumento di propaganda eversiva, incitamento all'odio
razziale e proselitismo comunicazione: attraverso un profilo pubblico,
"Aquila Nera" dove si lanciavano messaggi volti ad alimentare tensioni
sociali e a suscitare sentimenti di odio razziale, in particolare nei
confronti delle persone di colore” (Repubblica Roma). Volevano colpire
la Capitale con un attentato alla metro e uno dei loro covi si trovava
a Milano, presso la casa dell'archeologo Giancarlo Cavalli, dove uno
dei capi dell'organizzazione, Luca Infantino, aveva tenuto riunioni.
“Secondo gli investigatori il 33enne Infantino ha lavorato al logo e
allo statuto di un neo-partito che gli arrestati puntavano a fondare”
(Corriere Milano). E tra le costole del movimento, anche una donna di
Pino Torinese, Maria Grazia Callegari, tra i pochi ad avere la piena
fiducia di Manni, che le aveva affidato l'incarico di controllare
«faccia a faccia» le persone che chiedevano via Facebook di entrare nel
gruppo (La Stampa Torino)”.
Francia, attacco al mercato di Natale.
Un uomo si è lanciato ieri a Nantes con il suo furgone sulla folla
presente a un mercato di Natale. 17 i feriti, dei quali uno in pericolo
di vita e quattro gravi. Gli inquirenti negano si tratti di un attacco
terroristico dovuto a motivi religiosi ma alcuni testimoni affermano di
aver sentito l'uomo gridare “Allah è grande” (Corriere della Sera,
Repubblica).
Car Intifada d'Europa.
“Con le auto lanciate contro i civili a Digione e Nantes la «Car
Intifada» palestinese diventa un modello da imitare nelle strade
francesi ed europee”, scrive Maurizio Molinari su La Stampa facendo un
parallelismo sulle nuove modalità del terrorismo palestinese e
l'attacco di Nantes (preceduto domenica da un aggressione simile a
Digione). Molinari ricorda anche come questi attacchi di “lupi
solitari” in Europa siano una novità ma si inneschino su un odio legato
all'estremismo islamico e ai conflitti mediorientali, tra cui quello
tra israeliani e palestinesi (con le comunità ebraiche francesi vittime
di aggressioni e violenze da parte dei sostenitori palestinesi). Sul
Giornale Fiamma Nirenstein ricorda alcuni degli attentati compiuti in
Europa negli ultimi anni in nome del fanatismo di matrice islamica, tra
cui la strage di Tolosa e Bruxelles. “Erano dei balordi gli assassini?
Si. Erano dei possibili squilibrati, delinquenti? Anche. È irrilevante
il fatto che fossero estremisti islamici? Che fossero eccitati dalla
svolta aggressiva? Assolutamente, no”
Torinesi che odiano Israele nelle fila del Califfato.
“La sezione Islam della Digos torinese tiene da tempo sotto stretto
controllo un gruppo di persone che utilizza il web, con profili
anonimi, per propagandare o esaltare le attività criminali
dell'esercito del Califfato; un paio potrebbero essere già partiti per
la Siria o altri scenari intermedi, come Turchia o Kurdistan”, scrive
la Stampa in riferimento un'indagine a Torino su possibili volontari
dell'Isis presenti sul suolo cittadino. Tra questi alcuni giovani
convertiti torinesi il cui profilo parla di “un odio maniacale per
Israele con un passato nell'area antagonista marxista o ex militanti
dell'estrema destra antisemita. Sotto controllo anche «studenti» e
attivisti torinesi che hanno scelto di emigrare in Medio Oriente per
stabilirsi in Libano e Palestina, divisi tra Hezbollah e Hamas”.
Abu Mazen e il velenoso augurio di Natale. Nell'augurare
buon Natale ai cristiani, il presidente dell'Autorità nazionale
palestinese Abu Mazen ha prima definito un crimine davanti alla legge e
davanti a Dio l'uccisione di cristiani in Iraq e Siria (dimenticandosi
che Hamas, con cui ha stretto un patto di governo, predica cose simili)
e poi ringrazia le “Chiese, sacerdoti e fedeli di tutto il mondo che si
sono uniti alla campagna per boicottare e disinvestire nelle aziende
che sostengono l'occupazione israeliana, così come le Chiese che si
sono rivolte ai loro governi per riconoscere lo Stato di Palestina”
(Avvenire).
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
Leggi
|
|
|


|
Seguici
su
Pagine
Ebraiche 24 e l'Unione Informa sono pubblicazioni edite dall'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di
comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle
realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non
sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come
una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione
delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente
disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio
contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it Avete ricevuto questo messaggio
perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se
non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare
un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del
messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati -
I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto
l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario
quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 -
direttore responsabile: Guido Vitale. |