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26 marzo 2015 - 6 Nissan 5775
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
Quasi sempre la Parashà di Tzaw viene a cadere nel Sabato che precede immediatamente la festa di Pesach. Benché nella Parashà non vi sia nulla che la colleghi a Pesach, ritengo che comunque il collegamento esista; e se così è, certo non è casuale.
 
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
Di Gerusalemme
Molti dirigenti comunitari italiani sono soliti ripetere: Io sto per Israele. Anche diverse liste che concorrono alle elezioni per i consigli delle comunità in Italia si chiamano: Per Israele. Non è sempre facile intepretare queste dichiarazioni visto che nel parlamento israeliano sono rappresentati 10 diversi partiti politici, ognuno dei quali ha una visione completamente diversa dall'altro su che cosa dovrebbe essere il vero Israele. Ma l'intenzione è positiva e noi che viviamo in Israele l'accettiamo con gratitudine. In questi giorni di elezioni comunitarie a Milano e a Roma, vorremmo ricambiare il favore. Dunque: io sto per Roma; e soprattutto, avendoci vissuto 21 anni molto formativi, io sto per Milano. E poi soprattutto complimenti a Antonella Musatti per la coraggiosa e brillante prestazione elettorale e un affettuoso augurio per il futuro.
Yemen, presidente in fuga
Scenari di crisi in Yemen dove i ribelli houti, sostenuti dall’Iran, hanno conquistato la città di Aden e messo in fuga il presidente Abd Rabbuh Mansur Hadi che ha lanciato “un appello disperato” all’Onu per ottenere l’autorizzazione di un intervento militare internazionale. “L’accelerazione militare – si legge sulla Stampa – è iniziata all’alba di ieri quando i ribelli houthi, che il mese scorso avevano conquistato la capitale Sanaa bombardando i palazzi del governo, hanno lanciato un’offensiva verso Aden, la grande città portuale del Sud, dove Hadi si era rifugiato assieme ai suoi fedelissimi, tutti sunniti”. È stato proprio a quel punto che il presidente è fuggito via mare a bordo di una piccola imbarcazione. I ribelli hanno però catturato il ministro della Difesa.

Netanyahu riceve l’incarico. Ieri il presidente dello Stato di Israele Reuven Rivlin ha affidato a Benjamin Netanyahu il compito di formare il governo. Ricevendo l’incarico con 67 seggi della Kensset su 120 dalla sua parte, Netanyahu ha ribadito l’importanza dell’alleanza con l’America. Sempre di ieri la notizia che le autorità israeliane avrebbero bloccato la costruzione di 1500 case a ridosso di Gerusalemme Est (Il Messaggero).

La Spagna si scusa. Le Cortes, la Camera dei deputati spagnola, hanno riconosciuto il diritto ai discendenti degli ebrei espulsi nel 1492 di ricevere la cittadinanza spagnola. Su La Stampa una riflessione di Roberto Toscano: “Non esiste certo una colpa collettiva, ma riconoscere l’ingiustizia commessa abbandonando il troppo diffuso e volgare giusticazionismo in chiave storica (“erano altri tempi”) è un gesto nobile su cui sarebbe ingeneroso ironizzare”.

Israele e le donne. Oggi un editoriale del Foglio commenta la commissione dell’Onu sullo status delle donne che nell’ultima sessione ha condannato solo lo Stato d’Israele per il trattamento delle donne palestinesi. “Non la Siria – si legge – dove le forze governative utilizzano gli stupri come tattica di guerra e le milizie islamiche le schiavizzano se sono yazide. Non l’Arabia Saudita, dove le donne sono fisicamente punite se non indossano gli indumenti obbligatori, sono completamente escluse dalla vita politica, non possono guidare, non possono viaggiare senza un parente maschio, ricevono metà dell’eredità dei loro fratelli. Non il Sudan, dove la violenza domestica è legale”.
 
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Leggere per crescere
Si intitola “Leggere per crescere” il dossier di aprile - scaricabile cliccando qui - , che ogni anno Pagine Ebraiche dedica alla letteratura per bambini e ragazzi in occasione della Bologna Childen’s Book Fair, la più importante fiera sulla letteratura per l’infanzia, dove il giornale, insieme a DafDaf, sarà distribuito in tutti i padiglioni. E nel programma della BCBF compaiono diversi incontri organizzati e promossi dalla redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane: martedì 31, al Caffè degli Autori, Anna Castagnoli, Nadia Terranova, Paolo Cesari e Luisa Valenti si confronteranno sulla difficoltà di raccontare ai bambini “ciò che non si deve dire”, in una tavola rotonda promossa e coordinata dalla redazione di DafDaf. Nel programma “fuori salone” sono invece inseriti il laboratorio dedicato alla versione per bambini di “Portico d’Ottavia”, la suggestiva storia di un palazzo nel cuore del ghetto di Roma condotto dall’autrice, la storica Anna Foa, e con l’illustratore Matteo Berton, al Museo Ebraico della città, e la mostra su Rutu Modan, che aprirà negli stessi giorni sempre al MEB. Tra le pagine del dossier spunti per tante letture, fra grandi classici e alcune novità: dall’autobiografia di Leo Lionni “Tra i miei mondi” all’intramontabile “I ragazzi della via Pal”, raccontato da Franco Palmieri. Esistono libri per bambini anche piccoli che siano senza immagini? Ebbene sì, e la provocazione è firmata dall’americano B.J. Novak, autore di “The Book with No Pictures”, a riprova del valore della parola, fonte prima di intelligenza e di incanto. Si parla poi di Patrick Modiano, recente premio Nobel per la letteratura autore di “Caterina Certezza” illustrato da Sempé, e non mancano storie dedicate a identità e libertà, per leggere, per crescere.
 
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  davar
israele
Kahlon e le richieste di Bibi
Dopo la firma e la stretta di mano ieri con il presidente di Israele Reuven Rivlin, Benjamin Netanyahu si è ufficialmente messo all'opera per formare l'esecutivo. Mercoledì sera ha ricevuto dalle mani di Rivlin l'incarico a guidare il prossimo governo ma già da giorni Netanyahu ha messo sul tavolo il bilancino per cercare di trovare un equilibrio all'interno della sua maggioranza. E le cose si sono già complicate: Moshe Kahlon, uomo chiave del quarto governo Netanyahu, ha fatto saltare l'appuntamento previsto per oggi tra la delegazione del suo partito e quella del Likud, il partito del primo ministro. La promessa di quest'ultimo ai religiosi di Yahadut HaTorah di avere la presidenza della Commissione Finanze ha infatti mandato su tutte le furie Kahlon, a cui è stato garantito il ministero proprio delle Finanze. Anche la commissione deve essere affidata a Kulanu, la rivendicazione di Kahlon, i cui 10 seggi sono necessari a Netanyahu per avere la maggioranza alla Knesset. Per il leader del Likud la strada per formare nel più breve tempo possibile un governo si fa dunque subito in salita. E intanto c'è chi sostiene che vi sia ancora la possibilità che nasca un governo di unità nazionale, Likud-Unione Sionista.
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qui torino - giornata internazionale di studi
Libri ebraici, patrimonio di tutti
Si svolgerà venerdì mattina a Torino, nella sala della Fondazione Luigi Firpo, il convegno internazionale “Il collezionismo di libri ebraici in Europa tra XVII e XIX secolo”, organizzato dalla Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia nell’ambito della mostra Judaica Pedemontana, in corso alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino fino al 6 aprile, con il sostegno della Fondazione San Paolo e in collaborazione con la Fondazione Luigi Firpo. I lavori saranno aperti da un ricordo del professor Bruno Chiesa, docente di lingua e letteratura ebraica all’Università di Torino, da poco deceduto, che avrebbe dovuto partecipare.

(Nell’immagine la copertina del volume Judaica Pedemontana, pubblicato da Silvana Editoriale).
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qui milano
La sfida di lavorare insieme
Perfetto equilibrio, questo il verdetto delle elezioni della Comunità ebraica di Milano tenutesi lo scorso 22 marzo. Dalle urne è infatti risultato un Consiglio diviso a metà tra le due anime della keillah milanese: otto consiglieri per la lista WellCommunity, otto per la lista Lechaim. A completare il quadro, Antonella Musatti, a lungo direttrice della casa di riposo della Comunità e candidatasi da sola per queste elezioni. Otto a otto più uno, dunque, il risultato elettorale che da un lato rispecchia la realtà ebraica milanese, dall’altra pone in salita la questione della governabilità di un Consiglio così suddiviso. “Speriamo che ci si dimentichi della campagna elettorale, che rimanga un capitolo chiuso e ci si concentri ora solo sul bene della Comunità”, l’auspicio di Antonella Musatti all’indomani dei risultati che l’hanno vista posizionarsi al secondo posto tra i candidati eletti, dietro al capolista di WellCommunity Raffaele Besso, assessore al Bilancio dello scorso Consiglio, e davanti al capolista di Lechaim, Milo Hasbani, consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

Daniel Reichel - Pagine Ebraiche, aprile 2015 

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qui torino
La Com-Unità di Dario Disegni
Nicchiava, Dario Disegni, e pareva preoccupato quando, un paio di mesi addietro, è iniziata a circolare con insistenza a Torino la voce della sua possibile candidatura. Sornione e quasi rassegnato, si trincerava dietro a un “Mi sa cha questa volta mi tocca” senza esplicitare la sua decisione in maniera netta. Sciolte le riserve, e candidatosi da solo in una lista chiamata programmaticamente “Com-Unità”, Disegni ha potuto contare sul sostegno sia della lista Anavim che di Beiachad, che ha poi conquistato la maggioranza del Consiglio, dove ha portato tutti e sette i propri candidati. Risultato il più votato, è stato eletto nuovo presidente della Comunità con voto sostanzialmente unanime, in una prima riunione di Consiglio immediatamente condizionata dal suo stile istituzionalmente impeccabile e improntato a un pragmatismo sobrio e deciso.

Ada Treves - Pagine Ebraiche, aprile 2015
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spagna - la storica decisione del parlamento
Ritorno a Madrid
È il 31 maggio del 1492 quando Isabella di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona, regnanti di Spagna e potenti sovrani d'Europa, emanano il decreto di Alhambra, l'editto che prevede l'espulsione degli ebrei entro i due mesi seguenti. La scia di sangue, le violenze private e pubbliche, il braccio dell'Inquisizione fanno il resto. Chi vuole restare è posto davanti a un bivio: o la conversione o la morte. La secolare vicenda ebraica di Spagna termina in tragedia.
Con una storica decisione il parlamento di Madrid ha varato ieri una legge che prevede per i discendenti la possibilità di richiedere la cittadinanza spagnola. Legge di cui si discute da tempo e che dovrebbe entrare in vigore nel mese di maggio, lo stesso, ironia della sorte, in cui gli ebrei del regno furono costretti alla fuga. In attesa della sua ratifica, alcune haggadoth catalane fanno bella mostra di sé a Barcellona rievocando un passato difficile, il dolore, i lutti, le sofferenze di chi dovette abbandonare la terra natia, ma anche la speranza di un futuro di pace e libertà da conquistarsi altrove. In mostra preziosi codici miniati con ornamenti ai lati e lettere riccamente decorate seguendo lo stile gotico che si sviluppò nel dodicesimo secolo.
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j-ciak
Il ciabattino Adam
Per il secondo anno di fila Adam Sandler è finito al primo posto nella classifica degli attori troppo pagati stilata da Forbes. Ed è improbabile riesca a scendere dal quel poco onorevole podio con il suo nuovo “The Cobbler”, da poco nelle sale americane. La storia narra di un ciabattino ebreo, Max Simkin (Adam Sandler) che nel Lower East Side di New York si trova alle prese con una macchina straordinaria che gli consente di entrare nelle vite altrui. Uno spunto interessante per un film, diretto da Tom McCarthy, che ha però collezionato finora una spaventevole quantità di recensioni negative e al box office non decolla.

Daniela Gross
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qui roma - oggi all'accademia di ungheria
Il mondo di Eva e Alberto
Le biciclette sono la passione di sempre. Le ha disegnate, ha dato loro fisicità, le ha proiettate in dimensioni sempre nuove e creative. Sui pedali, ventenne, ha dato il proprio contributo alla Resistenza contro il nazifascismo. Nota anche come l’ultima rappresentante della scuola romana del dopoguerra, la pittrice Eva Fischer, classe 1920, è una delle più apprezzate artiste contemporanee. Difficile tenere il conto delle mostre e delle personali di cui è stata protagonista in oltre 70 anni di carriera tra Roma, Parigi, Londra, Madrid. Ma quest’ultima – Tandem, ospitata nei locali dell’Accademia d’Ungheria fino a domenica 3 maggio – ha un sapore tutto speciale. Racchiude infatti il sogno di Eva e di suo marito Alberto Baumann, eclettico scrittore e poeta scomparso lo scorso autunno: presentarsi insieme sulla scena, raccogliere insieme l’applauso del pubblico.
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italia-israele
Sapori, design e solidarietà
Un assaggio di Expo

Tra sapori, design e solidarietà, Expo si presenta in Israele. È una festa al palato e alla vista quella di #Italy #Food #Design, un dialogo tra i grandi volti della cucina e quelli di coloro che hanno saputo reinventare il bello nell’orizzonte dell’utile. Nomi come quelli dello chef Carlo Cracco, del designer Ron Arad, del fotografo Dan Lev, solo per citare alcuni di coloro che hanno preso parte alla manifestazione nell’innovativo Museo del Design di Holon, riflettendo sul rapporto tra cibo e bellezza. Un binomio che per l’Italia rappresenta un intramontabile biglietto da visita, l’ideale per raccontare al pubblico israeliano cosa potranno trovare all’Esposizione Universale del 2015 che si inaugurerà il 1 maggio nel capoluogo milanese.
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sapori - lo chef
Cracco, la casherut e l'hummus
Uno chef stellato e sette rabbini in cucina. Carlo Cracco ricorda la sua esperienza di giovane cuoco incaricato di occuparsi delle carni per un banchetto di nozze casher, oltre vent'anni fa, a Montecarlo. "Rispettare le regole della casherut per fare buona cucina non rappresenta una difficoltà. Sono regole entro cui muoversi, come molte altre, e anzi, sono molto intelligenti, troppo spesso comprese male perché misteriose" ha spiegato lo chef a Pagine Ebraiche, nel corso della serata organizzata all'ambasciata d'Italia in Israele per celebrare la Italy Food Design week dedicata al rapporto tra stile e sapori.
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qui venezia
Ghetto, un patrimonio da tutelare
Riprende l’attività il comitato per il centro storico ebraico a lungo presieduto da Cesare Vivante (1920-2014) e che il Consiglio della Comunità di Venezia ha ora deciso di riportare alla luce con la reiscrizione all’associazione dei comitati privati internazionali per la salvaguardia di Venezia.
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  pilpul
Setirot - Europa
Saturo di climi elettorali (diasporici e no) onestamente – a mio avviso – abbastanza intollerabili, uno si rifugia nei sogni. Per esempio nella chimera di un'Europa in cui cercare conforto e sicurezza, per noi e per Israele. O meglio: in ciò che una reale Unione europea dovrebbe assicurare ed essere e invece è ben lontana dall'essere. Eppure c'è chi lo auspica da quasi un secolo. In uno dei quattro scritti degli anni Trenta di Stefan Zweig appena pubblicati da Skira con il titolo di “Appello agli Europei” si legge infatti: «... prima di un'unione dell'Europa a livello politico, sembra importante realizzare un'unione culturale». Già.

Stefano Jesurum, giornalista

Time out - Libertà e sicurezza
L’arresto di tre presunti terroristi che progettavano attentati a Milano ricorda come la necessità di una legislazione adeguata, in grado di combattere il terrorismo, sia più che mai necessaria. Il governo in questo senso ha emanato un decreto legge che ora dovrà essere convertito dal Parlamento e che ha già scatenato diverse polemiche a causa di alcune misure restrittive che limiterebbero la libertà individuale in maniera particolare sul web.

Daniel Funaro
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