Elia Richetti,
rabbino
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Quasi
sempre la Parashà di Tzaw viene a cadere nel Sabato che precede
immediatamente la festa di Pesach. Benché nella Parashà non vi sia
nulla che la colleghi a Pesach, ritengo che comunque il collegamento
esista; e se così è, certo non è casuale.
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
Di Gerusalemme
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Molti
dirigenti comunitari italiani sono soliti ripetere: Io sto per Israele.
Anche diverse liste che concorrono alle elezioni per i consigli delle
comunità in Italia si chiamano: Per Israele. Non è sempre facile
intepretare queste dichiarazioni visto che nel parlamento israeliano
sono rappresentati 10 diversi partiti politici, ognuno dei quali ha una
visione completamente diversa dall'altro su che cosa dovrebbe essere il
vero Israele. Ma l'intenzione è positiva e noi che viviamo in Israele
l'accettiamo con gratitudine. In questi giorni di elezioni comunitarie
a Milano e a Roma, vorremmo ricambiare il favore. Dunque: io sto per
Roma; e soprattutto, avendoci vissuto 21 anni molto formativi, io sto
per Milano. E poi soprattutto complimenti a Antonella Musatti per la
coraggiosa e brillante prestazione elettorale e un affettuoso augurio
per il futuro.
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Yemen, presidente in fuga |
Scenari
di crisi in Yemen dove i ribelli houti, sostenuti dall’Iran, hanno
conquistato la città di Aden e messo in fuga il presidente Abd Rabbuh
Mansur Hadi che ha lanciato “un appello disperato” all’Onu per ottenere
l’autorizzazione di un intervento militare internazionale.
“L’accelerazione militare – si legge sulla Stampa – è iniziata all’alba
di ieri quando i ribelli houthi, che il mese scorso avevano conquistato
la capitale Sanaa bombardando i palazzi del governo, hanno lanciato
un’offensiva verso Aden, la grande città portuale del Sud, dove Hadi si
era rifugiato assieme ai suoi fedelissimi, tutti sunniti”. È stato
proprio a quel punto che il presidente è fuggito via mare a bordo di
una piccola imbarcazione. I ribelli hanno però catturato il ministro
della Difesa.
Netanyahu riceve l’incarico. Ieri il presidente dello Stato di Israele
Reuven Rivlin ha affidato a Benjamin Netanyahu il compito di formare il
governo. Ricevendo l’incarico con 67 seggi della Kensset su 120 dalla
sua parte, Netanyahu ha ribadito l’importanza dell’alleanza con
l’America. Sempre di ieri la notizia che le autorità israeliane
avrebbero bloccato la costruzione di 1500 case a ridosso di Gerusalemme
Est (Il Messaggero).
La Spagna si scusa. Le Cortes, la Camera dei deputati spagnola, hanno
riconosciuto il diritto ai discendenti degli ebrei espulsi nel 1492 di
ricevere la cittadinanza spagnola. Su La Stampa una riflessione di
Roberto Toscano: “Non esiste certo una colpa collettiva, ma riconoscere
l’ingiustizia commessa abbandonando il troppo diffuso e volgare
giusticazionismo in chiave storica (“erano altri tempi”) è un gesto
nobile su cui sarebbe ingeneroso ironizzare”.
Israele e le donne. Oggi un editoriale del Foglio commenta la
commissione dell’Onu sullo status delle donne che nell’ultima sessione
ha condannato solo lo Stato d’Israele per il trattamento delle donne
palestinesi. “Non la Siria – si legge – dove le forze governative
utilizzano gli stupri come tattica di guerra e le milizie islamiche le
schiavizzano se sono yazide. Non l’Arabia Saudita, dove le donne sono
fisicamente punite se non indossano gli indumenti obbligatori, sono
completamente escluse dalla vita politica, non possono guidare, non
possono viaggiare senza un parente maschio, ricevono metà dell’eredità
dei loro fratelli. Non il Sudan, dove la violenza domestica è legale”.
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Leggere per crescere |
Si intitola “Leggere per crescere” il dossier di aprile - scaricabile cliccando qui
- , che ogni anno Pagine Ebraiche dedica alla letteratura per bambini e
ragazzi in occasione della Bologna Childen’s Book Fair, la più
importante fiera sulla letteratura per l’infanzia, dove il giornale,
insieme a DafDaf, sarà distribuito in tutti i padiglioni. E nel
programma della BCBF compaiono diversi incontri organizzati e promossi
dalla redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane: martedì 31, al Caffè degli Autori, Anna Castagnoli, Nadia
Terranova, Paolo Cesari e Luisa Valenti si confronteranno sulla
difficoltà di raccontare ai bambini “ciò che non si deve dire”, in una
tavola rotonda promossa e coordinata dalla redazione di DafDaf. Nel
programma “fuori salone” sono invece inseriti il laboratorio dedicato
alla versione per bambini di “Portico d’Ottavia”, la suggestiva storia
di un palazzo nel cuore del ghetto di Roma condotto dall’autrice, la
storica Anna Foa, e con l’illustratore Matteo Berton, al Museo Ebraico
della città, e la mostra su Rutu Modan, che aprirà negli stessi giorni
sempre al MEB. Tra le pagine del dossier spunti per tante letture, fra
grandi classici e alcune novità: dall’autobiografia di Leo Lionni “Tra
i miei mondi” all’intramontabile “I ragazzi della via Pal”, raccontato
da Franco Palmieri. Esistono libri per bambini anche piccoli che siano
senza immagini? Ebbene sì, e la provocazione è firmata dall’americano
B.J. Novak, autore di “The Book with No Pictures”, a riprova del valore
della parola, fonte prima di intelligenza e di incanto. Si parla poi di
Patrick Modiano, recente premio Nobel per la letteratura autore di
“Caterina Certezza” illustrato da Sempé, e non mancano storie dedicate
a identità e libertà, per leggere, per crescere.
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qui torino - giornata internazionale di studi
Libri ebraici, patrimonio di tutti
Si
svolgerà venerdì mattina a Torino, nella sala della Fondazione Luigi
Firpo, il convegno internazionale “Il collezionismo di libri ebraici in
Europa tra XVII e XIX secolo”, organizzato dalla Fondazione per i Beni
Culturali Ebraici in Italia nell’ambito della mostra Judaica
Pedemontana, in corso alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
fino al 6 aprile, con il sostegno della Fondazione San Paolo e in
collaborazione con la Fondazione Luigi Firpo. I lavori saranno aperti
da un ricordo del professor Bruno Chiesa, docente di lingua e
letteratura ebraica all’Università di Torino, da poco deceduto, che
avrebbe dovuto partecipare.
(Nell’immagine la copertina del volume Judaica Pedemontana, pubblicato da Silvana Editoriale). Leggi
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qui milano
La sfida di lavorare insieme
Perfetto
equilibrio, questo il verdetto delle elezioni della Comunità ebraica di
Milano tenutesi lo scorso 22 marzo. Dalle urne è infatti risultato un
Consiglio diviso a metà tra le due anime della keillah milanese: otto
consiglieri per la lista WellCommunity, otto per la lista Lechaim. A
completare il quadro, Antonella Musatti, a lungo direttrice della casa
di riposo della Comunità e candidatasi da sola per queste elezioni.
Otto a otto più uno, dunque, il risultato elettorale che da un lato
rispecchia la realtà ebraica milanese, dall’altra pone in salita la
questione della governabilità di un Consiglio così suddiviso. “Speriamo
che ci si dimentichi della campagna elettorale, che rimanga un capitolo
chiuso e ci si concentri ora solo sul bene della Comunità”, l’auspicio
di Antonella Musatti all’indomani dei risultati che l’hanno vista
posizionarsi al secondo posto tra i candidati eletti, dietro al
capolista di WellCommunity Raffaele Besso, assessore al Bilancio dello
scorso Consiglio, e davanti al capolista di Lechaim, Milo Hasbani,
consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Daniel Reichel - Pagine Ebraiche, aprile 2015 Leggi
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qui torino
La Com-Unità di Dario Disegni
Nicchiava,
Dario Disegni, e pareva preoccupato quando, un paio di mesi addietro, è
iniziata a circolare con insistenza a Torino la voce della sua
possibile candidatura. Sornione e quasi rassegnato, si trincerava
dietro a un “Mi sa cha questa volta mi tocca” senza esplicitare la sua
decisione in maniera netta. Sciolte le riserve, e candidatosi da solo
in una lista chiamata programmaticamente “Com-Unità”, Disegni ha potuto
contare sul sostegno sia della lista Anavim che di Beiachad, che ha poi
conquistato la maggioranza del Consiglio, dove ha portato tutti e sette
i propri candidati. Risultato il più votato, è stato eletto nuovo
presidente della Comunità con voto sostanzialmente unanime, in una
prima riunione di Consiglio immediatamente condizionata dal suo stile
istituzionalmente impeccabile e improntato a un pragmatismo sobrio e
deciso.
Ada Treves - Pagine Ebraiche, aprile 2015 Leggi
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spagna - la storica decisione del parlamento
Ritorno a Madrid
È
il 31 maggio del 1492 quando Isabella di Castiglia e Ferdinando II
d'Aragona, regnanti di Spagna e potenti sovrani d'Europa, emanano il
decreto di Alhambra, l'editto che prevede l'espulsione degli ebrei
entro i due mesi seguenti. La scia di sangue, le violenze private e
pubbliche, il braccio dell'Inquisizione fanno il resto. Chi vuole
restare è posto davanti a un bivio: o la conversione o la morte. La
secolare vicenda ebraica di Spagna termina in tragedia.
Con una storica decisione il parlamento di Madrid ha varato ieri una
legge che prevede per i discendenti la possibilità di richiedere la
cittadinanza spagnola. Legge di cui si discute da tempo e che dovrebbe
entrare in vigore nel mese di maggio, lo stesso, ironia della sorte, in
cui gli ebrei del regno furono costretti alla fuga. In attesa della sua
ratifica, alcune haggadoth catalane fanno bella mostra di sé a
Barcellona rievocando un passato difficile, il dolore, i lutti, le
sofferenze di chi dovette abbandonare la terra natia, ma anche la
speranza di un futuro di pace e libertà da conquistarsi altrove. In
mostra preziosi codici miniati con ornamenti ai lati e lettere
riccamente decorate seguendo lo stile gotico che si sviluppò nel
dodicesimo secolo. Leggi
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qui roma - oggi all'accademia di ungheria
Il mondo di Eva e Alberto
Le
biciclette sono la passione di sempre. Le ha disegnate, ha dato loro
fisicità, le ha proiettate in dimensioni sempre nuove e creative. Sui
pedali, ventenne, ha dato il proprio contributo alla Resistenza contro
il nazifascismo. Nota anche come l’ultima rappresentante della scuola
romana del dopoguerra, la pittrice Eva Fischer, classe 1920, è una
delle più apprezzate artiste contemporanee. Difficile tenere il conto
delle mostre e delle personali di cui è stata protagonista in oltre 70
anni di carriera tra Roma, Parigi, Londra, Madrid. Ma quest’ultima –
Tandem, ospitata nei locali dell’Accademia d’Ungheria fino a domenica 3
maggio – ha un sapore tutto speciale. Racchiude infatti il sogno di Eva
e di suo marito Alberto Baumann, eclettico scrittore e poeta scomparso
lo scorso autunno: presentarsi insieme sulla scena, raccogliere insieme
l’applauso del pubblico. Leggi
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Setirot
- Europa |
Saturo
di climi elettorali (diasporici e no) onestamente – a mio avviso –
abbastanza intollerabili, uno si rifugia nei sogni. Per esempio nella
chimera di un'Europa in cui cercare conforto e sicurezza, per noi e per
Israele. O meglio: in ciò che una reale Unione europea dovrebbe
assicurare ed essere e invece è ben lontana dall'essere. Eppure c'è chi
lo auspica da quasi un secolo. In uno dei quattro scritti degli anni
Trenta di Stefan Zweig appena pubblicati da Skira con il titolo di
“Appello agli Europei” si legge infatti: «... prima di un'unione
dell'Europa a livello politico, sembra importante realizzare un'unione
culturale». Già.
Stefano Jesurum, giornalista
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Time
out - Libertà e sicurezza |
L’arresto
di tre presunti terroristi che progettavano attentati a Milano ricorda
come la necessità di una legislazione adeguata, in grado di combattere
il terrorismo, sia più che mai necessaria. Il governo in questo senso
ha emanato un decreto legge che ora dovrà essere convertito dal
Parlamento e che ha già scatenato diverse polemiche a causa di alcune
misure restrittive che limiterebbero la libertà individuale in maniera
particolare sul web.
Daniel Funaro
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