22 aprile 2015 - 3 Iyar 5775 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav David Sciunnach e
Davide Assael. Nella sezione pilpul una riflessione di Alberto
Cavaglion e Francesco Lucrezi.
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Peter Lerner @LTCPeterLerner
22 aprile
At 1100 a 2 minute siren will sound throughout #Israel as a memorial & out of respect for the fallen #YomHazikaron
RT @RT_com
22 aprile
UK, France call for Israeli-Palestinian UN deal, resolution being drafted http://on.rt.com/uah6ja
adam smulevich @asmulevichmoked
22 aprile
90 anni per il Testimone della Shoah Nedo Fiano. Ad meà ve'esrim, fino a 120!
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#PE24BreakingNews
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Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
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L'Europa e le tragedie del mare,
"Contro scafisti, azioni militari"
Dichiarare
guerra agli scafisti. È l'impegno di cui vuole farsi carico l'Unione
europea per fermare le continue stragi di profughi nel Mediterraneo e
interrompere la tratta organizzata dagli schiavisti del 21 secolo.
“Un'operazione di polizia internazionale condotta con mezzi militari,
con un obiettivo principale nel mirino: i barconi degli scafisti in
Libia, ma anche tutta la struttura di comando e controllo del traffico
di esseri umani che attraversa quel paese. Con un obiettivo parallelo e
non secondario: quello di essere pronti a colpire anche i miliziani
dell'Is, o comunque i jihadisti che in Libia hanno giurato fedeltà al
califfato di Al Baghdadi”, riporta Repubblica. “Interventi nei Paesi
d’origine, distruzione dei barconi, raddoppio di Triton, ricollocazione
d’emergenza condivisa tra tutti i Paesi, collaborazione con le Nazioni
Unite, sforzo comune alle frontiere meridionali della Libia”, è la
dichiarazione di intenti del Primo ministro italiano Matteo Renzi (La
Stampa). L'Unione europea, in attesa del Consiglio Ue di domani si dice
pronta a intervenire con azioni simili a quelle contro la pirateria (lo
afferma il Commissario europeo all’Immigrazione Avramopoulos,
intervistato da La Stampa) mentre Gian Antonio Stella (Corriere della
Sera) racconta cosa significa essere in balia degli scafisti,
riportando la tragedia dei quattro minorenni sopravvissuti all'ultima
strage avvenuta a largo delle coste di Lampedusa. Come fermarli?
L'interrogativo sul Corriere in merito alle azioni da compiere per
bloccare gli scafisti. Sulla questione La Stampa interroga anche il
segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin.
Germania, processo al contabile di Auschwitz.
“Allora avevo ventun'anni, vedevo in Hitler il salvatore della Patria,
nelle SS mi sentivo parte della casta scelta della vittoria. Poi non
ebbi mai pace. Ora capisco la mia piena colpevolezza morale. A voi
sopravvissuti e parenti delle vittime qui in aula chiedo solo perdono;
se devo essere punito, giudichi Lei, Vostro Onore”. Parole di Oskar
Gröning, 93enne ex contabile di Auschwitz - il cassiere della Shoah,
come scrive Repubblica - a processo in Germania e ritenuto complice “in
almeno 300 mila omicidi, tanti furono gli ebrei ungheresi consegnati al
Reich e mandati in corsa alle 'docce' e poi ai forni”. Ed è lo stesso
Gröning ad ammetterlo (La Stampa). “Quello contro Oskar Gröning è il
primo processo, almeno da decenni, contro un criminale nazista che non
abbia mai impugnato un'arma per eseguire la Shoah bensì vi abbia
partecipato in altro modo. Per questo è importantissimo”, afferma
Efraim Zuroff, direttore del Centro Wiesenthal, intervistato da
Repubblica, in merito al procedimento contro l'ex Ss tedesco.
Rav Toaff, cosa vuol dire essere un Maestro.
Valerio Cappelli ricostruisce sul Corriere della Sera l'incontro avuto
con il rabbino emerito di Roma rav Elio Toaff, scomparso domenica a 99
anni. “Gli chiedemmo chi è un rabbino”, scrive Cappelli ricostruendo
quell'intervista in cui si parlò del passato partigiano del rav, del
rapporto con il padre, della Strage di Sant'Anna di Stazzema,
dell'esecuzione scampata. “Non è un sacerdote ma un maestro – rispose
il rav - che insegna la dottrina dei profeti e dei maestri del Talmud,
una dottrina basata sulla giustizia, sia essa giustizia sociale o
giustizia verso il prossimo. È comprensione e soprattutto quello che è
l'insegnamento fondamentale: volere la pace nel mondo. Se viene meno la
speranza, va tutto a rotoli. Bisogna avere fiducia nell'uomo e
nell'umanità”. E anche l'International New York Times dedica oggi un
ricordo alla grandezza di rav Toaff. Non meritano considerazione i
“vigliacchi”, come li ha definiti il sindaco di Roma Ignazio Marino,
che ieri ne hanno insultato la memoria, con scritte anche contro
Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica della Capitale
(Repubblica).
Wenger che scrisse a Hitler per difendere gli ebrei.
“La Lettera a Hitler. Storia di Harmin T. Wenger” (Mondadori) è il
libro in uscita di Gabriele Nissim, giornalista e presidente di Gariwo,
che racconta la storia dell'uomo che denunciò prima il genocidio armeno
e, nella sua Germania, cercò poi di fermare quello contro gli ebrei.
“Wegner decise di scrivere a Hitler la sua personale lettera di
protesta, dove cercò invano di spiegargli che la persecuzione degli
ebrei si sarebbe trasformata in una vergogna terribile per il futuro
della Germania”, racconta sul Fatto Quotidiano Nissim. Su Avvenire la
lettera inviata da Wegner.
“25 aprile, una festa a rischio oblio”.
Lo afferma Emilio Gentile, considerato uno dei massimi studiosi del
fascismo e intervistato sul Messaggero da Mario Avagliano. “La bandiera
che sventolava il 25 aprile del 1945 era quella italiana, ed è l'unica
che dovrebbe sventolare nella ricorrenza della Liberazione”, afferma
Gentile interrogato sulle polemiche legate alla manifestazione del 25
aprile.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
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