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28 aprile 2015 -  9 Iyar 5775
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Un suggestivo approfondimento sui collegamenti tra le piaghe della pelle (descritte nelle due parashòt dello scorso Shabbat) e la maldicenza ci viene proposto dal Chatàm Sofèr (Rabbi Moses ben Samuel Sofèr o Schreiber, 1762-1839) che, nel commentare Vaykrà, 13; 2, collega i tre sintomi comuni della tzaraat (lebbra?) con i tre motivi che inducono le persone a parlare contro altre persone.
 
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Dario
Calimani,
anglista
In questi giorni sto cercando di fare l’anglista a tempo pieno, secondo professione, ma la Resistenza mi sta occupando il cervello più del solito e più del normale.
 
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Israele-Hamas,
prove di tregua
Sulla Stampa Maurizio Molinari commenta le nuove mosse di Israele, che ha lanciato un raid contro gli Hezbollah in Siria e nel frattempo avrebbe avviato dei negoziati segreti in Europa con Hamas.
 
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  davar
NEGAZIONISMO, il ddl e l'iter parlamentare
Combattere l'odio, alla Camera una nuova consapevolezza

Sensibilizzare i deputati italiani sull'importanza di approvare la proposta di modifica della legge del 1975 in merito al contrasto dei crimini di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, già passata a larghissima maggioranza a Palazzo Madama in febbraio con l'apprezzamento tra gli altri del presidente del Senato Pietro Grasso, che si era detto “sinceramente orgoglioso”, e del presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche italiane Renzo Gattegna, che l'aveva definita “una pagina importante della storia del nostro paese”. Questo l'obiettivo di un seminario tenutosi nelle scorse ore nella Sala Isma di Piazza Capranica su iniziativa dei due promotori del disegno di legge, i senatori Silvana Amati (Pd) e Lucio Malan (Forza Italia). Un primo momento di approfondimento riservato agli addetti ai lavori che arriva mentre, da alcuni giorni, il testo è all'esame della commissione preposta di Palazzo Montecitorio (l'auspicio espresso dall'onorevole Amati è che possa arrivare al voto dell'aula entro giugno).
A portare un contributo anche il giurista e consigliere UCEI Giorgio Sacerdoti, che ha inquadrato il testo nel contesto legislativo continentale ricordando come la norma si inserisca nel solco tracciato della direttiva comunitaria e dalla Corte europa dei diritti dell'uomo. “Il negazionismo è un fenomeno riconosciuto come pericoloso, e per questo è previsto un bilanciamento opportuno con il diritto alla libertà di espressione”, ha spiegato il giurista. L'avvocato Roberto De Vita, tra gli altri, ha invece sottolineato la corretta impostazione che è stata data dal Senato quando si è deciso di introdurre un'aggravante di pena di tre anni relativa ai reati previsti dalla legge del '75 ovvero propaganda, pubblica istigazione e pubblico incitamento a commettere atti di discriminazione razziale.
Significativi anche gli interventi degli onorevoli Milena Santerini e Paolo Corsini. Quest'ultimo, storico oltre che senatore, ha spiegato come le sue iniziali perplessità in materia siano progressivamente venute meno con le varie modifiche apportate rispetto al testo di partenza.
Ad essere ascoltata anche la commovente testimonianza di Giulia Spizzichino, 19 parenti stretti uccisi ad Auschwitz-Birkenau e sette nell'eccidio delle Fosse Ardeatine.
Presente ai lavori, tra gli altri, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici.

a.s twitter @asmulevichmoked

qui milano - expo
La Carta del diritto al cibo
“I popoli, al pari degli individui, possono quello che sanno”. Cita il pedagogista Aristide Gabelli il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina per presentare oggi la Carta di Milano, un documento dedicato al riconoscimento universale del diritto al cibo nonché un fondamento per l’attivazione di una nuova politica a livello globale per rispondere alle problematiche alimentari.
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25 aprile - il presidente ANpi lombardia
"Applausi alla Brigata Ebraica, segno di una svolta profonda"
“Il settantesimo anniversario della Liberazione sarà ricordato per una svolta importante e profonda, rappresentata dall’immenso, caldo avvolgente applauso che ha accolto i vessilli della Brigata Ebraica”. È quanto scrive il presidente della sezione lombarda dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Roberto Cenati in un messaggio fatto pervenire al vicepresidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Roberto Jarach.
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qui ferrara - la festa del libro ebraico
La rete degli ebrei italiani
Il sistema di relazioni tra comunità ebraiche, i legami famigliari costruiti nei secoli all’interno del mondo ebraico, le chiavi di lettura per interpretare questi fenomeni sia dal punto di vista economico sia politico. Sono questi alcuni degli elementi emersi dal convegno internazionale “I paradigmi della mobilità e delle relazioni. Gli ebrei in Italia” apertosi ieri a Ferrara e tra gli appuntamenti principali della sesta edizione della Festa del Libro Ebraico in Italia (che chiuderà oggi). Il convegno, curato dall’università La Sapienza di Roma e dal Comitato Scientifico della Fondazione MEIS e la cui importanza è stata sottolineata dal presidente della Fondazione Meis Riccardo Calimani, è stato dedicato a Michele Luzzati, tra i più insigni studiosi di storia ebraica contemporanei, e si è aperto con il ricordo dell’importante lavoro di Luzzati, con un affettuoso affresco della sua personalità, da parte di Alessandra Veronese (Università di Pisa) e Mafalda Toniazzi (Università di Firenze).


(Foto di Federica Poggi)
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qui ferrara - la festa del libro ebraico
Luzzatto racconta Dante Lattes
Raccontare la grandezza di una figura del passato per riflettere sul presente e, soprattutto, sul futuro dell’ebraismo, e presentare un libro appena uscito in mezzo a un mare di libri di autori ebrei, o dedicati a temi ebraici. “Dante Lattes: l’etica e la pratica”, pubblicato da Bonanno, ha avuto come curatore Amos Luzzatto, una delle figure più significative dell’ebraismo italiano del dopoguerra, che oltre ad essere scrittore prolifico e chirurgo, è stato presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e poi della Comunità ebraica di Venezia.
Il libro è stato protagonista di un incontro alla Festa del Libro Ebraico in Italia in svolgimento a Ferrara moderato e introdotto da Guido Vitale, coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e direttore di Pagine Ebraiche, con relatori anche l’editore Mauro Bonanno e Saul Meghnagi, che della Collana Ebraismo e Modernità è direttore.
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qui firenze
Un monsignore tra i Giusti
“All'epoca si potevano intraprendere varie scelte: quella di non vedere, di essere aguzzini, di fare delazione. Oppure di attivarsi a proprio rischio per mettere in salvo una o più vite umane. Monsignor Tirapani ha scelto questa opzione, ed oggi onoriamo il suo coraggio”. Lo ha affermato la presidente della Comunità ebraica di Firenze Sara Cividalli intervenendo in sinagoga nel corso dell'assegnazione del titolo di Giusto tra le Nazioni alla memoria di monsignor Mario Tirapani (1883-1964), vicario generale dell'arcidiocesi e stretto collaboratore del cardinale Elia Dalla Costa, che nel 2012 lo Yad Vashem ha voluto onorare con il medesimo tributo per l'impegno profuso nella messa in sicurezza di molte centinaia di perseguitati sotto il nazifascismo.


(Foto di Sergo Servi)
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qui verona
Omaggio ad Amos Oz
“Amos Oz: i luoghi, i momenti”. È il titolo della mostra fotografica, dedicata a uno dei grandi protagonisti della letteratura contemporanea, che la Comunità ebraica veronese ha voluto accogliere nei suoi locali sviluppandone la narrazione anche attraverso alcuni momenti di incontro aperti a tutta la cittadinanza.
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roma
Cina-Israele, dialogo aperto
La buona fede, un valore condiviso dal diritto di due paesi lontani sia geograficamente sia culturalmente come Cina e Israele, che però comunicano e collaborano. Questo il tema del convegno organizzato presso la sua sede romana dallo Studio Legale Associato NCTM insieme al Bené Berith, sotto il titolo di “Cina, Israele, tradizione romanistica: un confronto sul valore della buona fede”.
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pilpul
Piccolo schermo
Ho sempre ascoltato con diffidenza chi, con una punta di sussiego, si dichiara contro la televisione. Chi afferma di non possederne una. Chi effettivamente non dispone di un apparecchio dentro casa. Conosco parecchie persone che, al di là della posa, davvero non guardano mai il piccolo schermo, e non riesco a considerarle più profonde e interessanti, semmai le trovo inutilmente snob e tutto sommato egoiste.


Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie - Ebrei e Resistenza
Si è parlato molto in questi giorni, e giustamente, della Brigata Ebraica. Ma alla Resistenza parteciparono anche molti ebrei italiani, che anzi furono tra i primi ad arruolarsi nelle bande partigiane, anche in virtù di una presa di distanza anticipata dal fascismo rispetto agli altri connazionali, maturata fin dalle leggi razziste del 1938.

Mario Avagliano
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Un grande Maestro
Se si volesse riassumere la lezione della parashah letta nell’ultimo sabato, quello che ha seguito la settimana della scomparsa del rabbino capo emerito della Comunità ebraica di Roma Elio Toaff, basterebbero pochissime parole: ‘dopo la morte, santi’.

Michael Sierra
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