Paolo Sciunnach,
insegnante
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“Non
coverai nel tuo cuore odio contro tuo fratello; rimprovera apertamente
(Ocheach Tochiach) il tuo prossimo, così non ti caricherai d'un peccato
per lui” (Levitico 19, 17).
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Anna
Foa,
storica
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In
un messaggio rivolto a un convegno organizzato a Rovereto intorno ai
circa mille soldati italiani fucilati nella Prima guerra mondiale
(fucilati perchè disertori o semplicemente soldati in preda al panico o
ancora più casualmente decimati), il presidente della Repubblica
Mattarella ha esortato a non aver paura di guardare a quelle pagine
buie della nostra storia. C'è una storia che riguarda uno di quei
fucilati. Uno dei giudici del tribunale militare che lo aveva
condannato a morte, dopo la sua fucilazione si è sparato. Non è
riuscito ad uccidersi, ma è rimasto cieco. Anni dopo,ha portato a
compimento l'opera suicidandosi, questa volta con successo. Questo
giudice era ebreo. È una storia che si è continuata a narrare nella
famiglia di questo giudice, tra i suoi discendenti vicini e lontani,
con dolore e pietà e anche con un grandissimo umano rispetto verso di
lui, che non aveva potuto sopportare di condannare a morte un uomo.
Quante storie di questo genere sono rimaste sconosciute, di quante
abbiamo memoria?”.
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ROMA
- “La mia Roma tra sonetti e giudaico-romanesco”. Questo il titolo
dell'evento in programma questa sera alle 20.30 al Centro Ebraico
Pitigliani con la partecipazione dell'attore Enrico Montesano. Ingresso
libero.
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L'appello del candidato Pd: "Sul Duce più serenità"
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Sono
due le immagini che caratterizzano Carlo Aveta, candidato dall'ex
sindaco di Salerno Vincenzo De Luca nella lista di centrosinistra
sostenuta da Ciriaco De Mita: la fotografia del figlio di nove mesi,
Angelo Benito, e lo scatto del pellegrinaggio sulla tomba di Mussolini,
dove si è recato più volte. Iscritto a diciassette anni all’Msi, il
Movimento Sociale Italiano, passato in Alleanza Nazionale, dove è
rimasto fino al suo scioglimento, non prova nessun imbarazzo a correre
con il Pd e commenta: “II centrodestra è una fogna”. Sfegatato
sostenitore delle riforme sociali emanate dal fascismo (“un periodo che
dette lustro all'Italia”), si affretta a condannare il “dopo”, tra cui
le leggi razziste e l'alleanza con Hitler (definito “il pazzo”). Il suo
appello? “Sul Duce serve più serenità” (Corriere).
E proprio Mussolini è stato assolto in diretta tv, ieri sera, per bocca
di un frate francescano che ha raccolto la provocazione di una
giornalista che aveva messo un annuncio per il suo programma
richiedendo un religioso che potesse officiare una messa in diretta
“per il 70° anniversario dalla morte di Mussolini”. Ha risposto padre
Fedele Bisceglie, già imputato in secondo grado per presunte violenze
sessuali ai danni di una suora (Il Tempo).
Proteste. “È una
pentola a pressione che sta esplodendo. La polizia incrimina i giovani
etiopi senza ragione e rovina le loro vite.” Così spiega le
manifestazioni lnbal Bogale, una delle organizzatrici dei cortei di
protesta che da qualche giorno vedono in piazza la comunità etiope in
Israele. Slogan che denunciano il razzismo dei poliziotti, richiami ai
politici: sul Corriere Davide Frattini racconta come la comunità si
senta esclusa, dalle scuole o dai posti di lavoro migliori. Dopo le
manifestanti della scorsa settimana a Gerusalemme è stata ieri la volta
di Tel Aviv: una giornata di incidenti anche violenti, durante la quale
il premier Benjamin Netanyahu ha garantito che riceverà una delegazione
di esponenti della comunità etiope, fra cui il soldato protagonista del
video che ha scatenato le proteste.
Aceto divino. È
intitolato “Ponti, l'aceto come ogni Dio comanda” un articolo su Affari
& Finanza (inserto di Repubblica) dedicato al maggiore produttore
di aceto d'Europa: ha già ottenuto per una ventina di prodotti la
certificazione "halal" e “sta lavorando a un aceto balsamico con
certificazione "kosher" rispondente cioè alle normative ebraiche in
fatto di materie prime. Scrive l'articolista: “Se si fa il conto dei
musulmani e degli ebrei che vivono non solo nei loro paesi ma in tutto
il mondo ci si rende conto che oltre ad essere una risposta
all'evoluzione dei consumi è anche un business. Per certi aspetti
un'altra tessera al mosaico del made in Italy.”
Memoria. Anche
Angel Merkel alla cerimonia che ha rievocato la liberazione del lager
nazista di Dachau. Fotografata insieme al sopravvissuto Max Mannheimer,
la cancelliera ha dichiarato: “Non dimenticheremo, per rispetto delle
vittime e per il bene delle generazioni future”.
Otto per mille. “Com'è
possibile che la Conferenza episcopale italiana (Cei) incassi così
tanto?”. È la domanda che si pone l'inserto economico di Repubblica a
proposito della ripartizione del gettito dell'Otto per Mille
sviluppando un ragionamento attorno a un recente pronunciamento in
materia della Corte dei Conti.
La ricreazione è finita.
Colpisce già dal titolo perentorio, l’ultima opera di Roger Abravanel,
scritta insieme a Luca D’Agnese: “La ricreazione è finita. Scegliere la
scuola, trovare il lavoro”. Descritto sul Messaggero come “un libro a
tratti assai ruvido, al limite a tratti della sgradevolezza narrativa,
programmata e utilizzata come stimolante verso una reazione, perché no,
anche risentita”, delle riforme scolastiche salva quella di Gentile,
promuove appena quella di Berlinguer, mentre boccia tutte le altre, in
una requisitoria dura contro il sistema scolastico, che non risparmia
neppure il sistema produttivo.
Crimini di guerra.
“Un'enciclopedia dell'orrore, un trattato di criminologia militare, la
storia sociale di una dittatura del Novecento, un saggio di
antropologia della violenza, un pallottoliere della morte”: così il
Corriere descrive “I crimini di guerra tedeschi in Italia (1943-1945)”,
il saggio dello storico Carlo Gentile pubblicato in Italia da
Einaudi a tre anni dalla sua uscita in Germania.
La morte del cigno.
Era “Volitiva e drastica come l'infarto improvviso che l'ha stroncata,
sabato scorso, a 89 anni”, Maya Plisetskaya, che ha saputo incarnare
nel duro mondo della danza una femminilità fiera, emancipata e ribelle.
Nata nel 1925, discendente da parte di madre da una famiglia d'artisti
d'origine ebraica, benché pedinata dal Kgb decise caparbiamente di non
lasciare l'Urss, come avevano fatto Nureyev e la Makarova. Capace di
sprigionare carisma, classe e brillantezza tecnica era il simbolo della
libertà nella danza, capace di imporre la sua volontà anche a quel
Teatro del Bolshoi di cui era diventata “prima ballerina assoluta”..).
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a roma la prima nazionale del film di arcady
24 giorni dentro l'inferno
“Dentro
di me c’è la morte, notti di incubi, il pensiero di quello che si
poteva fare e non è stato fatto. La domanda insolubile: perché proprio
a lui? Ma davanti ci sono i bambini degli altri miei figli, loro sono
il futuro, e allora in quel futuro ci voglio essere anch’io e sorrido
per loro”. In queste parole, raccolte in una recente intervista, tutta
la forza interiore di Ruth Halimi (nell'immagine), la madre-coraggio di
Ilan. Una forza interiore che l'ha portata a ripercorrere quelle ore
terribili insieme alla giornalista Émile Frèche nel libro testimonianza
“24 giorni. La verità sulla morte di Ilan Halimi” che, dopo un grande
successo di vendite in Francia, è stato pubblicato in Italia nel 2010
dalla casa editrice Salomone Belforte di Livorno. Dal libro è adesso
tratto un film, "24 giorni" (regia di Alexandre Arcady), che sarà
presentato al pubblico italiano in occasione dell'evento “Je suis Ilan
– I 24 giorni della prigionia di Ilan Halimi” in programma mercoledì 6
maggio alle 19 all’Auditorium della Conciliazione di Roma in
collaborazione con la Rai e con l’associazione Progetto Dreyfus (il
giorno successivo la pellicola sarà proposta su Raidue). Leggi
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qui torino
Maria Valabrega (1940 - 2015)
Una
giornalista a tutto tondo, una pasionaria, nota ai colleghi addirittura
come “Maria la sanguinaria”. Questo era Maria Valabrega, giornalista
mai contenta, mai paga, pronta alla parolaccia quando serviva e piena
di dubbi e domande, abituata ad ascoltare tutti e indagare, dandosi
completamente a una professione che ha amato appassionatamente. E di
cui criticava ferocemente la deriva attuale, un declino che riteneva
cominciato molti anni fa, e contro cui si batteva con tutte le sue
forze, anche grazie al suo impegno negli istituti di categoria. Leggi
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Oltremare
- Sayed è tornato |
A
Tel Aviv l'estate inizia presto. Quest'anno, mai abbastanza, comunque.
Non potendo più lamentarsi del risultato delle elezioni (e non ancora
per la formazione del nuovo governo), l'israeliano medio si lamenta con
passanti ed amici della lunghezza esasperante dell'inverno appena
finito. E si può dire che abbiamo archiviato scarpe chiuse e giacche
solo da oggi, dopo il primo bagno in mare. A dire il vero ero l'unica
in acqua, a Tel Aviv, a fine mattinata nel weekend.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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La seconda possibilità |
Nel
Limmud in ricordo di Rav Elio Toaff, Amedeo Spagnoletto ci ricorda che
oggi, Pesach Scenì, è poter dare a tutti, nell'insegnamento di Rav
Toaff, una seconda possibilità. Non solo di andare al Bet HaMikdash per
Pesach, ma anche, oggigiorno, accogliere gli ebrei lontani che stanno
sulla soglia e che possiamo invitare ad entrare, secondo le loro
possibilità.
Sara Valentina Di Palma, ricercatrice
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