Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

4 Maggio 2015 - 15 Iyar 5775
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Paolo Sciunnach,
insegnante
“Non coverai nel tuo cuore odio contro tuo fratello; rimprovera apertamente (Ocheach Tochiach) il tuo prossimo, così non ti caricherai d'un peccato per lui” (Levitico 19, 17).
 
Leggi

Anna
Foa,
storica
In un messaggio rivolto a un convegno organizzato a Rovereto intorno ai circa mille soldati italiani fucilati nella Prima guerra mondiale (fucilati perchè disertori o semplicemente soldati in preda al panico o ancora più casualmente decimati), il presidente della Repubblica Mattarella ha esortato a non aver paura di guardare a quelle pagine buie della nostra storia. C'è una storia che riguarda uno di quei fucilati. Uno dei giudici del tribunale militare che lo aveva condannato a morte, dopo la sua fucilazione si è sparato. Non è riuscito ad uccidersi, ma è rimasto cieco. Anni dopo,ha portato a compimento l'opera suicidandosi, questa volta con successo. Questo giudice era ebreo. È una storia che si è continuata a narrare nella famiglia di questo giudice, tra i suoi discendenti vicini e lontani, con dolore e pietà e anche con un grandissimo umano rispetto verso di lui, che non aveva potuto sopportare di condannare a morte un uomo. Quante storie di questo genere sono rimaste sconosciute, di quante abbiamo memoria?”.
ROMA - “La mia Roma tra sonetti e giudaico-romanesco”. Questo il titolo dell'evento in programma questa sera alle 20.30 al Centro Ebraico Pitigliani con la partecipazione dell'attore Enrico Montesano. Ingresso libero.
 
L'appello del candidato Pd: "Sul Duce più serenità"
Sono due le immagini che caratterizzano Carlo Aveta, candidato dall'ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca nella lista di centrosinistra sostenuta da Ciriaco De Mita: la fotografia del figlio di nove mesi, Angelo Benito, e lo scatto del pellegrinaggio sulla tomba di Mussolini, dove si è recato più volte. Iscritto a diciassette anni all’Msi, il Movimento Sociale Italiano, passato in Alleanza Nazionale, dove è rimasto fino al suo scioglimento, non prova nessun imbarazzo a correre con il Pd e commenta: “II centrodestra è una fogna”. Sfegatato sostenitore delle riforme sociali emanate dal fascismo (“un periodo che dette lustro all'Italia”), si affretta a condannare il “dopo”, tra cui le leggi razziste e l'alleanza con Hitler (definito “il pazzo”). Il suo appello? “Sul Duce serve più serenità” (Corriere).
E proprio Mussolini è stato assolto in diretta tv, ieri sera, per bocca di un frate francescano che ha raccolto la provocazione di una giornalista che aveva messo un annuncio per il suo programma richiedendo un religioso che potesse officiare una messa in diretta “per il 70° anniversario dalla morte di Mussolini”. Ha risposto padre Fedele Bisceglie, già imputato in secondo grado per presunte violenze sessuali ai danni di una suora (Il Tempo).

Proteste. “È una pentola a pressione che sta esplodendo. La polizia incrimina i giovani etiopi senza ragione e rovina le loro vite.” Così spiega le manifestazioni lnbal Bogale, una delle organizzatrici dei cortei di protesta che da qualche giorno vedono in piazza la comunità etiope in Israele. Slogan che denunciano il razzismo dei poliziotti, richiami ai politici: sul Corriere Davide Frattini racconta come la comunità si senta esclusa, dalle scuole o dai posti di lavoro migliori. Dopo le manifestanti della scorsa settimana a Gerusalemme è stata ieri la volta di Tel Aviv: una giornata di incidenti anche violenti, durante la quale il premier Benjamin Netanyahu ha garantito che riceverà una delegazione di esponenti della comunità etiope, fra cui il soldato protagonista del video che ha scatenato le proteste.

Aceto divino. È intitolato “Ponti, l'aceto come ogni Dio comanda” un articolo su Affari & Finanza (inserto di Repubblica) dedicato al maggiore produttore di aceto d'Europa: ha già ottenuto per una ventina di prodotti la certificazione "halal" e “sta lavorando a un aceto balsamico con certificazione "kosher" rispondente cioè alle normative ebraiche in fatto di materie prime. Scrive l'articolista: “Se si fa il conto dei musulmani e degli ebrei che vivono non solo nei loro paesi ma in tutto il mondo ci si rende conto che oltre ad essere una risposta all'evoluzione dei consumi è anche un business. Per certi aspetti un'altra tessera al mosaico del made in Italy.”

Memoria. Anche Angel Merkel alla cerimonia che ha rievocato la liberazione del lager nazista di Dachau. Fotografata insieme al sopravvissuto Max Mannheimer, la cancelliera ha dichiarato: “Non dimenticheremo, per rispetto delle vittime e per il bene delle generazioni future”.

Otto per mille. “Com'è possibile che la Conferenza episcopale italiana (Cei) incassi così tanto?”. È la domanda che si pone l'inserto economico di Repubblica a proposito della ripartizione del gettito dell'Otto per Mille sviluppando un ragionamento attorno a un recente pronunciamento in materia della Corte dei Conti.

La ricreazione è finita. Colpisce già dal titolo perentorio, l’ultima opera di Roger Abravanel, scritta insieme a Luca D’Agnese: “La ricreazione è finita. Scegliere la scuola, trovare il lavoro”. Descritto sul Messaggero come “un libro a tratti assai ruvido, al limite a tratti della sgradevolezza narrativa, programmata e utilizzata come stimolante verso una reazione, perché no, anche risentita”, delle riforme scolastiche salva quella di Gentile, promuove appena quella di Berlinguer, mentre boccia tutte le altre, in una requisitoria dura contro il sistema scolastico, che non risparmia neppure il sistema produttivo.

Crimini di guerra. “Un'enciclopedia dell'orrore, un trattato di criminologia militare, la storia sociale di una dittatura del Novecento, un saggio di antropologia della violenza, un pallottoliere della morte”: così il Corriere descrive “I crimini di guerra tedeschi in Italia (1943-1945)”, il saggio dello storico Carlo Gentile pubblicato  in Italia da Einaudi a tre anni dalla sua uscita in Germania.

La morte del cigno. Era “Volitiva e drastica come l'infarto improvviso che l'ha stroncata, sabato scorso, a 89 anni”, Maya Plisetskaya, che ha saputo incarnare nel duro mondo della danza una femminilità fiera, emancipata e ribelle. Nata nel 1925, discendente da parte di madre da una famiglia d'artisti d'origine ebraica, benché pedinata dal Kgb decise caparbiamente di non lasciare l'Urss, come avevano fatto Nureyev e la Makarova. Capace di sprigionare carisma, classe e brillantezza tecnica era il simbolo della libertà nella danza, capace di imporre la sua volontà anche a quel Teatro del Bolshoi di cui era diventata “prima ballerina assoluta”..).
 
Leggi

  davar
israele
Rivlin agli ebrei etiopi:
"Integrazione, una ferita aperta"

“Le proteste a Gerusalemme e Tel Aviv hanno rivelato una ferita aperta nel cuore della società israeliana”. Ha parlato di empatia nei confronti della Comunità ebraica etiope, il presidente d’Israele Reuven Rivlin all’indomani delle proteste che hanno risvegliato l’opinione pubblica israeliana in merito al senso di emarginazione vissuto da una minoranza all’interno della società. Il mondo dei Beta-Israel – l’ebraismo di origine etiope – ha fatto sentire ieri la propria voce per le strade di Tel Aviv. Migliaia le persone presenti alla manifestazione, scatenata da un video circolato in rete in cui si vede un agente malmenare un soldato di origine etiope, Demas Fekadehun. Siamo difronte al“ dolore di una comunità che grida a causa di un senso di discriminazione, di razzismo e per la mancanza di risposte – ha affermato Rivlin – Dobbiamo confrontarci con questa ferita aperta. Abbiamo sbagliato. Non abbiamo visto e non abbiamo ascoltato abbastanza.
Leggi

qui roma - il progetto ucei sul dialogo
Costruire la coesistenza
Si apre nel pomeriggio la sessione conclusiva del progetto “Educazione al dialogo” ideato dalle Consigliere UCEI Daniela Pavoncello ed Eva Ruth Palmieri e realizzato dall'Unione con il sostegno di Regione Lazio e Religions for Peace. Rivolto agli studenti di alcune scuole del territorio laziale, il progetto ha avuto come suo primo obiettivo la diffusione dei valori del dialogo, dell'inclusione e del reciproco rispetto nelle nuove generazioni. Una sfida che è stata declinata attraverso laboratori, incontri e momenti di confronto che saranno ulteriormente approfonditi in queste ore al Centro Bibliografico UCEI. Ad aprire il seminario il presidente dell’Unione Renzo Gattegna e il vice presidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, che tracceranno un primo bilancio dell'iniziativa.
Leggi

moked 5775
Rav Toaff, il ricordo dei Maestri
“Rav Elio Toaff ha avuto la capacità di essere un punto di riferimento all’interno della comunità ma anche all’esterno. Si è sempre impegnato per il bene della sua comunità senza mai perdere autorevolezza. Non sono stato un suo allievo ma credo egli sia stato la dimostrazione del concetto della Torah che insegna come l’uomo sia caro a D-o perché fatto a sua immagine e somiglianza”. Ad aprire l’izkhor, il momento di incontro in memoria del rabbino capo emerito di Roma Elio Toaff, scomparso lo scorso 19 aprile alla soglia dei cento anni, è il presidente dell’Assemblea Rabbinica Italiana Giuseppe Momigliano che condivide i suoi ricordi durante l’ultimo giorno del Moked 5775, il momento d’incontro organizzato a Milano Marittima dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Dopo di lui tante le voci dei Maestri che si sono levate per raccontare un aneddoto o condividere un particolare affettuoso, facendo anche riferimento alle pagine dedicate al rav Toaff all’interno dell’ultimo numero del giornale dell’ebraismo italiane Pagine Ebraiche.
Leggi

l'intervento del premier francese
Ferma reazione contro l'odio
Sembrerebbe essere volontario l'atto vandalico commesso sabato contro la lapide in memoria di Ilan Halimi, il giovane ebreo francese rapito, torturato e ucciso nel 2006 a Bagneux, un comune ai margini di Parigi. Un'inchiesta è stata subito aperta per determinare con certezza l'accaduto, che si inserisce in un quadro che mostra un sensibile aumento degli attacchi antisemiti in Francia negli ultimi mesi. "Dobbiamo sapere che nelle nostre società c'è chi vuole l'odio e la violenza. Dopo il massacro di Tolosa molti hanno voluto parlare di un lupo solitario. Adesso è ben chiaro a tutti che i lupi non sono solitari”, ha sottolineato in un’intervista a Pagine Ebraiche il Gran rabbino di Francia Haim Korsia, ospite al Moked di Milano Marittima. Su Twitter l’hashtag #IlanHalimi è un trending topic per manifestare la propria indignazione nei confronti del razzismo in Francia, e il primo ministro Manuel Valls ha scritto: “Vandalizzare la lapide in memoria di Ilan Halimi è un gesto abietto. È volerlo uccidere una seconda volta”.
Leggi

una ferita sempre aperta
Ilan, il ricordo non si spegne
Aveva 23 anni, lavorava in un negozio di telefonia di Parigi e la foto sorridente nella quale indossa dei jeans e una t-shirt bianca e rossa ha fatto il giro del mondo, diventando simbolo di uno dei crimini di antisemitismo più becero e crudele degli ultimi anni.
Era il gennaio del 2006 quando Ilan Halimi, giovane francese ebreo di origine marocchina viene rapito dalla cosiddetta banda dei Barbari che lo sceglie come vittima perché ebreo e lo tiene in prigionia per 24 lunghissimi giorni. L’epilogo sarà il 13 febbraio quando, dopo dopo aver subito orribili torture, verrà ritrovato agonizzante presso il binario ferroviario di Sainte-Genevieve-des-Bois e morirà poco dopo in ospedale.
Leggi

a roma la prima nazionale del film di arcady
24 giorni dentro l'inferno
“Dentro di me c’è la morte, notti di incubi, il pensiero di quello che si poteva fare e non è stato fatto. La domanda insolubile: perché proprio a lui? Ma davanti ci sono i bambini degli altri miei figli, loro sono il futuro, e allora in quel futuro ci voglio essere anch’io e sorrido per loro”. In queste parole, raccolte in una recente intervista, tutta la forza interiore di Ruth Halimi (nell'immagine), la madre-coraggio di Ilan. Una forza interiore che l'ha portata a ripercorrere quelle ore terribili insieme alla giornalista Émile Frèche nel libro testimonianza “24 giorni. La verità sulla morte di Ilan Halimi” che, dopo un grande successo di vendite in Francia, è stato pubblicato in Italia nel 2010 dalla casa editrice Salomone Belforte di Livorno. Dal libro è adesso tratto un film, "24 giorni" (regia di Alexandre Arcady), che sarà presentato al pubblico italiano in occasione dell'evento “Je suis Ilan – I 24 giorni della prigionia di Ilan Halimi” in programma mercoledì 6 maggio alle 19 all’Auditorium della Conciliazione di Roma in collaborazione con la Rai e con l’associazione Progetto Dreyfus (il giorno successivo la pellicola sarà proposta su Raidue).
Leggi

INFORMAZIONE – INTERNATIONAL EDITION
Il Rav e il futuro d'Europa
Apre con le giornate italiane del Gran Rabbino di Francia l’appuntamento settimanale con l’edizione internazionale di Pagine Ebraiche. Rav Haim Korsia è stato infatti negli scorsi giorni l’ospite d’onore del Moked di Milano Marittima, la convention dell’ebraismo italiano organizzata ogni anno dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e da rav Roberto Della Rocca, direttore del Dipartimento Educazione e Cultura dell’UCEI. Tanti i temi discussi dal rabbino capo d’Oltralpe nel corso del fine settimana, a partire dall’importanza nell’ebraismo dei valori cuore della Repubblica.
Leggi

qui casale
I sapori della Tripoli ebraica
Il cibo è cultura nel senso più largo del termine: è l’essenza di storia, tradizioni e persino geopolitica. Lo hanno capito bene alla Comunità ebraica di Casale Monferrato, dove una rassegna dedicata a Gusto e cultura nell’ebraismo sta analizzando non solo le contaminazioni tra i sapori e i popoli del Mediterraneo, ma qualcosa di più profondo.
Leggi

qui torino
Maria Valabrega (1940 - 2015)
Una giornalista a tutto tondo, una pasionaria, nota ai colleghi addirittura come “Maria la sanguinaria”. Questo era Maria Valabrega, giornalista mai contenta, mai paga, pronta alla parolaccia quando serviva e piena di dubbi e domande, abituata ad ascoltare tutti e indagare, dandosi completamente a una professione che ha amato appassionatamente. E di cui criticava ferocemente la deriva attuale, un declino che riteneva cominciato molti anni fa, e contro cui si batteva con tutte le sue forze, anche grazie al suo impegno negli istituti di categoria.
Leggi

sorgente di vita
Rav Toaff, parlano gli archivi
È dedicata al Rabbino Elio Toaff una mostra al Museo Ebraico di Roma: un omaggio per raccontare momenti di vita pubblica e privata a pochi giorni dalla sua scomparsa attraverso lettere, documenti, fotografie tratti dagli archivi della comunità ebraica romana e dal suo privato. È il servizio che apre la puntata di Sorgente di vita di domenica 3 maggio in replica questa sera. Segue “Cartoons on the bay”, un festival a Venezia sul mondo dei cartoni animati: ospite d’onore Israele, paese all’avanguardia nelle nuove tecnologie e nella creatività.
Leggi

pilpul
 Oltremare - Sayed è tornato
A Tel Aviv l'estate inizia presto. Quest'anno, mai abbastanza, comunque. Non potendo più lamentarsi del risultato delle elezioni (e non ancora per la formazione del nuovo governo), l'israeliano medio si lamenta con passanti ed amici della lunghezza esasperante dell'inverno appena finito. E si può dire che abbiamo archiviato scarpe chiuse e giacche solo da oggi, dopo il primo bagno in mare. A dire il vero ero l'unica in acqua, a Tel Aviv, a fine mattinata nel weekend.

Daniela Fubini, Tel Aviv
Leggi

La seconda possibilità
Nel Limmud in ricordo di Rav Elio Toaff, Amedeo Spagnoletto ci ricorda che oggi, Pesach Scenì, è poter dare a tutti, nell'insegnamento di Rav Toaff, una seconda possibilità. Non solo di andare al Bet HaMikdash per Pesach, ma anche, oggigiorno, accogliere gli ebrei lontani che stanno sulla soglia e che possiamo invitare ad entrare, secondo le loro possibilità.

Sara Valentina Di Palma, ricercatrice







moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.