David
Sciunnach,
rabbino
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“Quando
un uomo o una donna commettono un torto contro qualcuno, rubando
falsamente contro l’Eterno...” (Bemidbàr 5, 6). Ha detto il Grande
commentatore italiano, Rabbì Ovadià Sforno, riguardo a questo verso:
“La Torà in questo verso intende il furto commesso verso il Ghèr - il
proselita. Questo perché chi deruba il Ghèr che entra a far parte del
popolo d’Israele e viene a ripararsi sotto le ali della Shechinà
- la Provvidenza, profana il nome di Dio ed è come se derubasse il
Signore stesso”.
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David
Assael,
ricercatore
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Diciamo
la verità, pur non rispondendo a criteri scientifici, il sondaggio di
Al Jazeera (con domanda in arabo) secondo cui l’81% dei musulmani
supporta l’azione del Daesh, non stupisce più di tanto. Sappiamo bene a
che livello di disfacimento e frustrazione sia giunta la società civile
della maggior parte dei Paesi arabi, se ce n’è una. Un ulteriore
tassello di un quadro politico a dir poco confuso, dove si vede un
mondo arabo contrapposto all’Occidente, una mondo arabo sconvolto da
una guerra civile fra Shiiti e Sunniti, un mondo sunnita in una lotta
fratricida per il potere. Insomma, chi più ne ha più ne metta.
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Sirene nel Sud di Israele
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Nelle
scorse ore le sirene d'allarme antimissile sono tornate a suonare nel
Sud di Israele. Martedì sera, intorno alle 21 ora locale, alcuni razzi
sono stati lanciati da Gaza contro il territorio israeliano; uno è
caduto vicino alla cittadina di Gan Yavne, nei pressi di Ashdod. Non
sono stati riportati danni a persone o edifici, ha fatto sapere
l'esercito israeliano che nella notte ha risposto al fuoco proveniente
da Gaza, colpendo “quattro postazioni terroristiche nel Sud della
Striscia”, secondo quanto dichiarato dal portavoce di Tsahal Peter
Lerner. Al momento non risultano rivendicazioni per il lancio dei razzi
di ieri sera contro Israele. “Noi riteniamo responsabile Hamas per
tutto ciò che accade a Gaza”, ha ribadito Lerner. Sui quotidiani
italiani, poca attenzione alla vicenda (Sole 24 Ore e Fatto Quotidiano).
Roma-Gerusalemme, insieme per la ricerca. L'Università Europea della
Capitale e l'Università Ebraica di Gerusalemme lavoreranno a “un
percorso di ricerca comune su progetti che riguardano l'uso delle
risorse idriche, dei giacimenti di gas per la produzione di energia,
l'utilizzo delle biotecnologie, e l'interazione della ricerca
scientifica con la cultura umanistica” (Avvenire). Il progetto è stato
presentato ieri all'Associazione stampa estera della Capitale e la sua
prima tappa sarà un incontro a Gerusalemme, il prossimo 22 giugno, con
diversi relatori tra cui il demografo Sergio Della Pergola, docente
dell'Università Ebraica.
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finale emilia, CITTADINANZA ONORARIa all'ucei al
Educazione, orizzonte comune
Un
riconoscimento che ci onora e che testimonia l’indissolubile nesso che
vi è tra Finale Emilia e l’Italia ebraica, da quando il vostro paese
vide crescere secoli addietro una comunità fiorente e culturalmente
attiva sino ad oggi, quando progetti e iniziative ci accomunano nella
sfida educativa”.
Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo
Gattegna nell’accogliere la cittadinanza onoraria che il Comune di
Finale Emilia ha voluto conferire all’Unione per la solidarietà e le
iniziative concrete adottate in occasione del terribile sisma di tre
anni fa.
A raccogliere il riconoscimento il consigliere UCEI Giorgio Mortara,
coordinatore nel 2012 dell’azione di assistenza rivolta alla
popolazione civile che ha permesso la costruzione, tra le altre, di una
biblioteca nel nuovo plesso scolastico edificato sul territorio
cittadino che porta il nome di Elvira Castelfranchi, indimenticata
maestra finalese che fu allontanata dall’insegnamento (a un anno dalla
pensione) con l’emanazione delle leggi razziste. Insieme a Mortara la
presidente della Comunità ebraica di Modena Tiziana Ferrari e il
rabbino capo Beniamino Goldstein.
Ad accoglierli il sindaco di Finale Fernando Ferioli, una delegazione
del Comune, la dirigente scolastica Rossella Rossi, alcuni insegnanti e
una classe che aveva partecipato al gemellaggio con la scuola ebraica
di Roma e alle attività proposte in loco dal progetto “Una cultura in
tante culture” realizzato dall’Adei Wizo con il supporto dell’UCEI.
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informazione - pagine ebraiche giugno 2015
Roma, Comunità verso il voto
Parlano i quattro candidati
Il
14 giugno la Comunità ebraica di Roma andrà alle urne: quattro i
candidati alla presidenza. Sul numero di giugno del giornale
dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche in distribuzione le proposte, i
programmi, le ambizioni di Ruth Dureghello (Per Israele), Maurizio
Tagliacozzo (Menorah), Claudia Fellus (Binah) e Fiamma Nirenstein
(Israele siamo noi).
Sono mesi di rinnovamento anche per altre realtà dell’Italia ebraica.
Come a Genova, dove alla presidenza arriva il consigliere UCEI Ariel
Dello Strologo, avvocato e stimato dirigente pubblico.
Tra i temi dominanti del giornale un nuovo sguardo sull’Expo di Milano
con una grande intervista ad Elio Carmi, creatore del simbolo del
Padiglione Italia, che si racconta e riflette non solo sul valore del
made in Italy ma anche sull’immagine del mondo ebraico e sui valori che
è chiamato a testimoniare e veicolare nel rapporto con la società
circostante.
La lotta allo spreco e alle diseguaglianze è poi il tema del dossier
economia, che sarà protagonist al Festival Economia di Trento (29
maggio-2 giugno) e che si sposa con il concetto ebraico del Tikkun
Olam, la riparazione del mondo. Tanti i protagonisti: dai premi Nobel
Joseph Stiglitz e Paul Krugman a Peter Singer, Michael Pollan e Andrea
Segré, autentici guru dei settore. Una visione giuridica è poi quella
proposta del vicepresidente UCEI Giulio Disegni, che cura il volume
“L’impresa in crisi” (Giappichelli editore). A rileggere il Capitale di
Thomas Piketty è invece lo storico Giacomo Todeschini. Forte infine
l’impegno delle donne: da Joyce Bigio, nuovo assessore della Comunità
ebraica milanese, al social housing di Alice Gamba e Sara Funaro, fino
alla ricercatrice Micol Bellucci, cui è andato il premio Unesco-L’Oréal
per la scienza, e alla figura indimenticabile di Ruth Mosko, inventrice
della bambola Barbie.
Nell’area delle Opinioni un intervento del rabbino capo di Roma
Riccardo Di Segni in risposta all’istanza formulata dal Gran Rabbino di
Francia Haim Korsia, che al Moked di Milano Marittima ha auspicato che
gli ebrei italiani possano ripristinare la preghiera per lo Stato in
cui si vive nel solco di quello che è il modello francese.
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la collaborazione tra università
Gerusalemme e Roma, insieme per la ricerca e la cultura
La
convinzione che oggi la ricerca tecnologica (acqua, gas e
biotecnologia) non possa fare a meno di una visione umanistica. Questa
l'idea alla base della collaborazione nata tra l'Università Europa di
Roma e l'Università Ebraica di Gerusalemme, progetto presentato ieri
nel corso della conferenza stampa “Dialogo Italia-Israele: lo sviluppo
è il nuovo nome della pace”, tenutasi a Roma all'associazione stampa
estera. A intervenire Paolo Sorbi, docente di Sociologia
dell’Università Europea di Roma e direttore del Centro Ricerche di
Psicologia Politica e Geopolitica (Crippeg), Uzi Rebhun, docente di
Sociologia dell’Università Ebraica di Gerusalemme, Luca Gallizia,
rettore dell’Università Europea di Roma e Antonio Gaspari, direttore
editoriale di Zenit. A moderare l'incontro Maria Medici, referente
Crippeg dell’Università Europea di Roma nonché tra le promotrici
dell'iniziativa che vedrà la sua prima tappa a Gerusalemme, il prossimo
22 giugno con un convegno che avrà tra i suoi protagonisti il demografo
Sergio Della Pergola, docente dell'Università Ebraica. Leggi
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Ticketless
- Auguri |
Tempo
di compleanni e di auguri. La collana Memoria di Sellerio pubblica il
volume numero mille. Claudiana festeggia 40 anni. Oggi vorrei unirmi
agli amici di Biblia, associazione laica di cultura biblica. A cura di
Piero Stefani, l’editore Aracne pubblica un’antologia di saggi e il
prodigioso elenco delle iniziative promosse dal 1985 a oggi.
Alberto Cavaglion
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Periscopio
- Made in... |
Merita
attenzione e un commento lo scambio epistolare recentemente avvenuto
tra Carlo Benigni, Presidente della Federazione Nazionale delle
Associazioni Italia-Israele, e il ministro degli Esteri, Paolo
Gentiloni, riguardo alla richiesta, presentata dai Ministri degli
Esteri di 16 Paesi dell'Unione Europea - compresa l'Italia - all'Alto
Commissario per la Politica Estera dell'Unione, Federica Mogherini,
affinché l'Unione provveda a disporre che sui prodotti provenienti da
Israele sia segnalata l'eventuale provenienza dai Territori Occupati,
in modo che i consumatori possano evitare di acquistarli.
Francesco Lucrezi, storico
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