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29 maggio 2015 - 11 Sivan 5775
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
Palermo: tra martedì e mercoledì scorso, ho partecipato ad un convegno internazionale ed interreligioso di due giorni, durante il quale un ex ministro giordano ha accusato giornalisti ed Israele di essere la fonte di tutti i mali del mondo. Interessante.
 
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Gadi
Luzzatto
Voghera,
storico
La frase estrapolata dal Talmud (Sanhedrin 37a), che spesso si sente ripetere in occasione delle riflessioni sulla memoria degli stermini, può assumere significati anche molto vicini alla nostra vita quotidiana. “Chi salva una vita è come se salvasse un mondo intero” è molto più di un’invocazione buonista: significa segnare una linea di discrimine etico fra il bene e il male. La vicenda dello studente padovano Domenico Maurantonio, che ha perso la vita in una dinamica tragica e oscura, ci induce a riflettere nel profondo sui nostri comportamenti quotidiani e sui modelli educativi che stiamo adottando; il nodo centrale mi sembra sia il valore che si deve attribuire alla sacralità della vita. Domenico studiava al liceo scientifico Ippolito Nievo.
 
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Al-Qaeda contro l'Isis
Mentre l’avanzata dell’Isis prosegue e il regime di Assad è sempre più debole, nella polveriera siriana si fanno strada i jihadisti di Al-Nusra, emanazione diretta del gruppo terroristico di Al-Qaeda, il cui proposito è ottenere il controllo del Paese. La Stampa riporta che il leader di Al-Nusra, Abu Mohammed al-Golani, si sarebbe presentato alle forze occidentali come un’alternativa allo Stato Islamico: “Assad sta per cadere, saremo noi a governare la Siria e non attaccheremo l’Occidente”, le sue dichiarazioni in una lunga intervista ad Al-Jazeera. Al-Golani si dice pronto a combattere per Damasco, inasprendo ancor di più quella che viene definita “la faida ideologica jihadista”.
 
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  davar
La mozione palestinese contro Israele
Fifa, il gioco del cartellino rosso

“La mossa palestinese di boicottare Israele nell’arena calcistica e in quella internazionale non è dettata da ciò che noi facciamo o non facciamo ma deriva dalla volontà di opporsi al nostro diritto ad avere uno Stato”. Così il Primo ministro Benjamin Netanyahu ha commentato la mozione che la Fifa, la Federazione che rappresenta il movimento calcistico internazionale doveva votare in queste ore, salvo poi raggiungere un compromesso che ha portato alla sospensione della decisione: la richiesta palestinese era quella di estromettere dall'organizzazione la Federazione israeliana, adducendo come motivo il presunto tentativo di Gerusalemme di sabotare il suo campionato, di ostacolare i movimenti dei giocatori fra Gaza e la Cisgiordania e di far giocare nel campionato nazionale cinque squadre degli insediamenti in Cisgiordania. Il tentativo palestinese di cacciare Israele dalla Fifa - che implicherebbe l'impossibilità per il Paese di partecipare alle competizioni internazionali – non sembra avere i numeri per passare ma il mondo del pallone israeliano ha comunque espresso forte preoccupazione per la situazione.
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PAGINE EBRAICHE PRESENTE CON MERCATI E VALORI
Trento, contro le diseguaglianze
Il Festival attende Matteo Renzi 

Compie dieci anni il Festival di Economia di Trento. Un traguardo importante per la rassegna, diventata con il tempo uno degli appuntamenti più prestigiosi a livello internazionale per aprire riflessioni e costruire spunti su temi economici e sociali. A dimostrarlo, l'autorevolezza degli ospiti presenti a Trento: dal Presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, protagonista di un dibattito d'eccezione con il Primo ministro francese Manuel Valls, ai Nobel per l'Economia Paul Krugman e Joseph Stieglitz nonché economisti di fama internazionale Thomas Piketty e Anthony Atkinson. Ciascuno darà il suo contributo, riflettendo sul tema scelto dal comitato scientifico del Festival guidato da Tito Boeri, ovvero sulla mobilità sociale, sulle diseguaglianze e sulla sostenibilità dell'attuale sistema economico. Un dibattito a cui anche Pagine Ebraiche ha voluto partecipare, portando per il quarto anno consecutivo a Trento Economia il dossier Mercati e Valori (per consultarlo, clicca qui), uno spazio dedicato ai grandi temi economici raccontati attraverso una prospettiva ebraica. Il pubblico del Festival, ogni anno sempre più numeroso, troverà come oramai da tradizione le copie del giornale dell'ebraismo italiano nei principali luoghi dove si svolge la rassegna.

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qui livorno
Risarcita dopo le leggi razziste Lo Stato riconosce i diritti di Edi
“Dopo quasi dieci anni di iter legale possiamo ritenerci soddisfatti: finalmente lo Stato ha riconosciuto le sofferenze di mia zia durante il nazifascismo”. A raccontare a Pagine Ebraiche la vicenda di Edi Bueno, ebrea livornese a cui l’infamia delle leggi razziste negò la possibilità di frequentare la scuola, è il nipote Mario.

Dopo 80 anni e una lunga battaglia legale, sua zia Edi ha ottenuto dalla Corte dei Conti il riconoscimento dell’ingiustizia subita e un vitalizio di benemerenza come risarcimento. Edi aveva solo 7 anni quando la cacciarono da scuola perché ebrea e si trovò investita da una sequenza di piccole e grandi umiliazioni: “Nella mia famiglia – racconta Mario Bueno – si è tramandata di generazione la terribile immagine del gelato negato per strada ad una bambina, zia Edi, solo perché ebrea. Un’immagine inconcepibile”.
Fino al ’38 i Bueno erano infatti perfettamente inseriti nella città di Livorno, possedevano un negozio di merceria e conoscevano gran parte degli abitanti: “Loro si sentivano completamente italiani pur non negando la loro identità ebraica – spiega Mario – avevano nomi italiani e si fidavano completamente delle istituzioni accanto alle quali erano cresciuti di generazione in generazione”.
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MILANO -  NASCE LA BANCA EBRAICA DEL TEMPO
Solidarietà, ideale ebraico
Gli obiettivi sono operare secondo i principi di solidarietà e di aiuto reciproco, oltre che promuovere la socialità e l'incontro fra persone. È appena nata a Milano la Banca ebraica del tempo, un'iniziativa che favorisce lo scambio di servizi di varia natura professionale fra gli ebrei del capoluogo lombardo, mettendo a disposizione il proprio tempo come unica moneta. A descriverla è Alberto Levi, responsabile del progetto, del cui gruppo di lavoro si è svolta giovedì la seconda riunione.
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la rassegna settimanale di melamed
Razzismo quotidiano
Melamed è una sezione specifica della rassegna stampa del portale dell’ebraismo italiano che da tre anni è dedicata a questioni relative a educazione e insegnamento. Ogni settimana una selezione della rassegna viene inviata a docenti, ai leader ebraici e a molti altri che hanno responsabilità sul fronte dell’educazione e della scuola. Dalla alcune settimane la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane aggiunge al lavoro di riordino e selezione settimanale un commento, per fare il punto delle questioni più trattate sui giornali italiani ed esteri. Per visualizzare la newsletter settimanale di melamed cliccare qui.


Continuano gli insulti e le offese, e continuano ad arrivare minacce alla ragazzina pisana che, dopo aver ricevuto nelle settimane passate diverse lettere razziste e xenofobe è rientrata a scuola negli scorsi giorni. Un altro foglio di quaderno spiegazzato e una frase di sfida, che si aggiunge alle parole xenofobe: “Hai raccontato tutti ai giornalisti e ai carabinieri. Tanto nessuno ci scoprirà mai”. Intanto i professori non parlano, evitano le domande e “Si affidano all’inchiesta”, così come il dirigente scolastico che preferisce non commentare. Solo un professore – che non insegna nella classe coinvolta – rompe il silenzio: “Ci insegnano che più si parla dei fenomeni che vogliamo combattere e più è facile estirparli. Noi docenti, se restiamo zitti, non siamo di buon esempio”. E gli studenti, all’uscita di scuola, raccontano che fino ad oggi non c’è mai stato un momento dove poter parlare tutti insieme della cosa. Si continua a parlarne, invece, sui giornali, dove alle cronache si aggiunge un’intervista all’ex campione del mondo Lilian Thuram, autore di due libri che parlano di razzismi, e nei commenti viene citato “Il Signore delle Mosche”. Ma (Corriere Fiorentino, Corriere della Sera, Repubblica)

Ada Treves
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qui verona
Vivere a Nirim
Lancio di missili, suono delle sirene, pochi secondi ogni volta per raggiungere i rifugi. La vita quotidiana degli abitanti di Nirim, kibbutz al confine con la Striscia di Gaza, nel documentario “The Ballon” che vede protagonisti alcuni suoi giovanissimi abitanti (di età compresa tra gli otto e i nove anni al momento delle riprese). Dedicata agli effetti del trauma e alle sfide di un’esistenza complessa, la pellicola – in cui si lancia comunque un messaggio di speranza – conquista in queste ore un prestigioso riconoscimento dal festival internazionale Ciak Junior di Cortina d’Ampezzo.
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pilpul
Un rabbino indisciplinato
A proposito di preghiere per i governanti mi è tornato in mente un gustoso passo contenuto nel libro Memorie di vita ebraica di Augusto Segre, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita. Si parla della Comunità di Casale Monferrato, di cui il padre di Augusto Segre era rabbino. Naturalmente non è possibile trarre da questa storia nessuna indicazione per il comportamento da tenere in uno stato democratico qual è l’Italia di oggi. Mi piace comunque ricordare come un’identità ebraica forte sia stata in alcuni casi – e possa essere anche oggi – un baluardo contro frettolose fascinazioni.

Anna Segre, insegnante
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La ginestra
… e fur città famose / Che coi torrenti suoi l’altero monte / Dall’ignea bocca fulminando oppresse / Con gli abitanti insieme.” In questi versi della “Ginestra o il Fiore del Deserto” (1836), Giacomo Leopardi faceva riferimento alla forza distruttrice del Vesuvio che spazzò via le città di Pompei ed Ercolano, ciò si inseriva nella seconda fase del poeta del pessimismo cosmico, nella quale la natura veniva percepita come una “matrigna”, volta ad opprimere l’uomo dalla nascita sino alla sua dipartita. Chissà, Leopardi cosa avrebbe scritto, se fosse nato ai giorni nostri, dove sono soprattutto gli uomini, più che i fenomeni naturali, a distruggere città e persino rovine di città. Palmira, in Siria, minacciata dopo la conquista del Daesh, potrebbe essere forse la prossima, e così molte altre.

Francesco Moises Bassano, studente
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La felicità al potere
“L’essere umano è uno scalino delle cose viventi, mai il centro… E quello che conta davvero nella storia dell’umanità sono i cammini che vanno oltre la nostra vita e ci aiutano a fare strada”. Questo uno tra i tanti insegnamenti di Josè “Pepe” Mujica, ora a Roma in occasione dell’uscita del suo libro “La felicità al potere” (ed. Eir): una raccolta di vera saggezza, concreta come l’esperienza vissuta sulla propria pelle, fatta di errori ma mai di velleità .

Ilana Bahbout
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