La mozione palestinese contro Israele
Chi gioca con i cartellini rossi

blatter netanyahu“La mossa palestinese di boicottare Israele nell’arena calcistica e in quella internazionale non è dettata da ciò che noi facciamo o non facciamo ma deriva dalla volontà di opporsi al nostro diritto ad avere uno Stato”. Così il Primo ministro Benjamin Netanyahu ha commentato la mozione che la Fifa, la Federazione che rappresenta il movimento calcistico internazionale doveva votare in queste ore, salvo poi raggiungere un compromesso che ha portato alla sospensione della decisione: la richiesta palestinese era quella di estromettere dall’organizzazione la Federazione israeliana, adducendo come motivo il presunto tentativo di Gerusalemme di sabotare il suo campionato, di ostacolare i movimenti dei giocatori fra Gaza e la Cisgiordania e di far giocare nel campionato nazionale cinque squadre degli insediamenti in Cisgiordania. Il presidente della Fifa Sepp Blatter ha cercato in questi giorni di mediare per evitare il voto ma la bufera giudiziaria che ha investito la sua presidenza e i vertici della Federazione ha complicato il tutto. Le cronache di queste ore raccontano infatti di un’imponente inchiesta anti-corruzione, partita dagli Stati Uniti e che coinvolge alcuni dei massimi dirigenti della Fifa. Diverse voci hanno chiesto a Blatter di abbandonare la Federazione ma l’attuale presidente rimane il candidato più forte per guidare l’organismo che gestisce il calcio mondiale, riunitosi in queste ore a Zurigo in sessione plenaria.

(29 maggio 2015)