30 novembre 2015 - 18 Kislev 5776 |
|
|
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Paolo Sciunnach e di
Anna Foa. Nella sezione pilpul una riflessione di Daniela Fubini.
|
|
 |
Francesco M. Talo' @francescom_talo
29 nov
‘The Complete Works of Primo Levi’ The New York Times
Bearer of witness, emerged from Auschwitz with a need to tell http://www.nytimes.com
|
|
 |
#PE24BreakingNews
|
Aggiornamenti regolari e notizie provenienti dal mondo ebraico, sulla homepage del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it oppure seguendo il link diretto http://bit.ly/1uQoBHo
Le notizie vengono pubblicate anche su twitter, @paginebraiche, con l'hashtag #PE24BreakingNews.
|
|
|
|
Scuola, la tutela delle differenze
Sui
quotidiani italiani continua il dibattito sul rapporto tra laicità,
rispetto delle minoranze e religione all'interno delle scuole del
paese, ritornato attuale dopo la decisione di un preside di Rozzano, in
provincia di Milano, di sostituire il concerto di Natale con un
“concerto d'inverno” per non urtare la sensibilità degli alunni di
altre religioni. Intervistato da Repubblica, il presidente dell'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna sottolinea che la
questione sul tavolo è una, “la comprensione delle diversità. La scuola
dovrebbe dare spazio e voce alle varie religioni, anche a quelle delle
minoranze”. Cosa che non sempre accade, sottolinea il presidente,“a
cominciare dall'ora di religione che non è paritaria per le varie fedi.
Si può fare il presepe, ma bisogna contestualizzarlo spiegare cosa
rappresenta, come è nato e cosa c'era intorno quando è nato”. Sul tema,
è intervenuto anche il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni con una
lettera inviata al Corriere della Sera. “L'esperienza della presenza
ebraica in questo Paese suggerisce un modello di convivenza”, scrive il
rav, che si traduce nel concetto di “non rinunciare a sé stessi, ma non
imporlo agli altri”. Ovvero se la maggioranza si riconosce in simboli
come il Natale e il presepe, afferma Di Segni, “non dovrebbe avere
complessi a esporli, o limitarsi nell'organizzazione di concerti
festivi; ma con la avvertenza fondamentale che si tratta di attività
libere e facoltative senza nessuna conseguenza negativa per chi non le
segue”.
Israele-Ue, rapporti sospesi.
Dopo la decisione dell'Unione Europa di etichettare i prodotti
provenienti dagli insediamenti israeliani in Cisgiordania, il Primo
ministro d'Israele Benjamin Netanyahu ha annunciato che sospenderà i
rapporti diplomatici con la diplomazia di Bruxelles, in particolare
escludendo l'Ue dal tavolo per la riapertura del processo di pace con i
palestinesi, riporta La Stampa. Il quotidiano parla di “ritorsione” da
parte di Netanyahu che investe le istituzioni di Bruxelles - a
cominciare dal ministro degli Esteri europeo, Federica Mogherini - ma
non singoli Stati. Secondo il Corriere, la mossa israeliana non avrà
grandi ripercussioni “perché l’Ue da anni ha un ruolo marginale nei
negoziati israelo-palestinesi. E infine, cosa più importante, perché i
negoziati non ci sono”. Repubblica invece sottolinea che la sospensione
dei rapporti diplomatici suscita perplessità anche negli ambienti più
vicini a Netanyahu: “Scrive Dan Margalit, columnist del filogovernativo
Israel Ha Yom, che con la decisione di oggi il governo di Israele
sembra 'aver perso la bussola'”.
Le scuole milanesi e la sicurezza.
“Come vivono i ragazzi che frequentano le scuole milanesi oggi
diventate a rischio, come la scuola ebraica e la scuola francese, il
Lycee Stendhal in zona San Siro?”, se lo chiede il Corriere della Sera,
che nelle sue pagine milanesi riporta la reazione, tra gli altri, della
Comunità ebraica della città e dei suoi studenti dopo le preoccupazioni
legate all'aggressione di Nathan Graff e a quanto accaduto a Parigi. “È
nella quotidianità che non dobbiamo sconvolgere la nostra vita”, ha
spiegato il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib, sottolineando come
tutti gli studenti della Scuola ebraica fossero ai loro banchi
all'indomani dell'aggressione. “Ci vogliono prudenza, intelligenza e
calma nonostante quanto successo; ci vuole una profonda capacità di
aprirsi al dialogo”, il pensiero del rav.
Alberto Mieli, una laurea alla Memoria.
“Ragazzo, tu da domani non potrai più venire a scuola, sono state
approvate queste nuove leggi’. Mi lesse la circolare e mi accorsi che
piangeva, ricordo ancora le lacrime che gli bagnavano la barba. Poi
aggiunse: ‘Vedrai, tutto questo finirà presto e tu potrai tornare a
studiare’”. Il ragazzo è Alberto Mieli, sopravvissuto alla Shoah, che
ricorda il giorno in cui il preside della scuola fu costretto ad
annunciargli l'espulsione a causa dell'approvazione delle leggi
razziste. Ora, racconta Paolo Conti sulle pagine romane del Corriere,
Mieli riceverà la laurea honoris causa in Filologia dall’università di
Foggia (la cerimonia sarà il Primo dicembre) per il suo instancabile
impegno come Testimone. A gennaio uscirà da Marsilio il libro di
memorie di Alberto Mieli, “Eravamo ebrei. Questa era la nostra ultima
colpa”.
Torino, sul palco non sale l'imam antisemita.
Omar Abdelkafi, l'imam egiziano noto per le sue prediche contro Israele
e dai toni antisemiti, non si è presentato ieri a Torino per l'evento
di raccolta fondi organizzato dalla Islamic Relief al Teatro Colosseo.
Al suo posto, l'imam Yassine El Yafie, che prima del concerto previsto
per la serata, ha ai tanti giovani presenti ha dichiarato “Non lasciamo
che in nome della nostra religione vengano com” essi dei misfatti che
nulla hanno a che vedere con l’Islam” (La Stampa Torino).
Il Giubileo in difficoltà.
Sul Corriere della Sera, Sergio Rizzo analizza la situazione della
Capitale a fronte dell'imminente apertura del Giubileo e rileva come
l'organizzazione sia di fronte a molti ritardi.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
Leggi
|
|


|




|
Seguici
su
Pagine
Ebraiche 24 e l'Unione Informa sono pubblicazioni edite dall'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di
comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle
realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non
sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come
una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione
delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente
disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio
contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it Avete ricevuto questo messaggio
perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se
non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare
un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del
messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati -
I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto
l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario
quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 -
direttore responsabile: Guido Vitale. |