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12 gennaio 2016 - 2 Shevat 5776
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Diversamente da quanto siamo abituati a pensare, i nostri segni e i nostri simboli non servono sempre e soltanto per rappresentarci agli altri. Nella storia dell’Esodo è detto che “il sangue (spalmato sulle porte delle case degli ebrei per salvarsi dalla decima piaga) sarà per voi come segno…” (Shemòt, 12; 13). Rashì, nel suo commento, sottolinea che “il segno deve essere per voi, e non per gli altri”, chiarendoci che questo sangue, in verità, non era neppure visibile ai passanti. Non è pensabile trasmettere ad altri i nostri segni se prima non impariamo a decodificarli e a farli vivere al nostro interno.
Dario
Calimani,
anglista
L’ultimo intervento di Sergio Della Pergola sull’estremismo di gruppi (gruppuscoli, speriamo) che vogliono sovvertire le istituzioni dello Stato d’Israele e i recenti fatti di Colonia mi producono un analogo sentimento: non si può mai rimanere uguali a se stessi. È necessario trovare il coraggio di distinguere all’interno delle cose che si amano ciò che non è possibile accettare. E non si può accettare l’estremismo omicida, o fiancheggiatore di omicidi, di certo fanatismo israeliano, perché la disumanità non fa bene alla società e alla politica di Israele, né si può accettare, in Europa, il relativismo di una cultura di immigrazione che riporta la civiltà occidentale alla cultura delle caverne. Il giudizio non è nuovo e non è certo difficile da condividere. Ciò che invece credo sia difficile è cercare di rimanere sereni e non lasciarsi andare, a nostra volta, a sentimenti estremi, quei sentimenti che potrebbero farci condannare Israele, tout court, o l’Islam, tout court. Diventare tutti D’Alema o diventare tutti Salvini non è affatto difficile, ma bisogna resistere.
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Libia, italiani i primi aiuti
È italiana la prima missione umanitaria in Libia di un paese della comunità internazionale, inviata per soccorrere 15 giovani feriti a Misurata nell’attacco terroristico dell’Isis a una scuola di polizia a pochi chilometri dalla città. A richiederla, riporta La Stampa, il premier incaricato a capo del Consiglio Presidenziale Faiez al Sarraj.

Marsiglia, la condanna di Hollande. “Le motivazioni non lasciano dubbi”. Così il presidente francese François Hollande sull’attacco antisemita compiuto ieri a Marsiglia, dove un 15enne turco di origini curde ha aggredito un insegnante ebreo a colpi di machete. Come riportano i quotidiani l’insegnante si è difeso (e salvato) utilizzando il libro della Torah che portava con sé per andare in sinagoga.

Colonia, raid anti-immigrati. Ancora al centro delle cronache il caso delle aggressioni di Capodanno a Colonia, dove non si è fatta attendere la reazione violenta di estrema destra e gruppi xenofobi, sotto forma di raid anti-immigrati, ronde e cacce all’uomo contro i profughi. In serata poi, riporta Repubblica, violenze anche a Lipsia da parte di gruppi neonazisti. “Bisogna assolutamente evitare di alimentare un sospetto generale sui rifugiati”, ha dichiarato il portavoce di Angela Merkel per evitare una spirale di violenza.
 
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  davar
il nuovo presidente dario disegni al lavoro
Ferrara, il Museo prende quota
“Entro maggio sarà nominato il direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah (Meis) di Ferrara”. Questo il primo obiettivo in agenda per il Consiglio di amministrazione della Fondazione Meis, riunitosi ieri a Ferrara in occasione dell’insediamento del nuovo presidente Dario Disegni. E proprio Disegni, a colloquio con Pagine Ebraiche, sottolinea l’importanza di identificare la persona giusta a cui affidare la direzione del museo. Nelle scorse ore è stato diffuso il
bando pubblico per la selezione del direttore – le domande dovranno pervenire entro il 29 febbraio – come stabilito nella prima riunione del Cda, rinnovato lo scorso 28 dicembre dal ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini e che al fianco del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha visto le conferme di Carla Di Francesco, nominata dal Mibact, Massimo Maisto in rappresentanza del Comune di Ferrara, e Massimo Mezzetti per la Regione Emilia Romagna. In occasione dell’insediamento del Consiglio e del nuovo presidente Disegni, il ministro Franceschini ha mandato un messaggio di saluto e augurio di buon lavoro, a cui si è aggiunto il benvenuto del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e di rav Luciano Caro.
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segnalibro - la presentazione in senato
Blasfemia, diritti e libertà
Quelle scelte da compiere

"Tutti i cittadini, come singoli o come appartenenti a una componente sociale o religiosa, sono chiamati a compiere una scelta, e decidere fra la tentazione di porsi al di sopra o di sostituirsi alla legge o il diritto-dovere di avvalersi delle norme vigenti o ancora l’opportunità di partecipare alla ridefinizione di una legge comune in cui tutti possano riconoscersi, con cui tutelare al meglio le nostre speranze e i nostri ideali, e costruire una società in cui le fedi e le idee costituiscano nel rispetto reciproco un patrimonio comune di ricchezza e di fiducia". Sono parole del direttore della redazione di Pagine Ebraiche, Guido Vitale, invitato da il Mulino e dalla Fondazione delle Scienze religiose di Bologna a presentare Blasfemia, diritti e libertà. Una discussione dopo le stragi di Parigi presso il Senato. Il volume, curato dal professor Alberto Melloni, e da Francesca Cadeddu e Federica Meloni, affronta già a partire dal titolo molta della difficoltà dell’Europa, a partire da Charlie Hebdo, ritenuto colpevole di blasfemia, un delitto da punire con la morte. È stata la costituzionalista Barbara Randazzo a definire il profilo giuridico della vicenda, a partire dall'osservazione che per molti il costituzionalismo si sta definendo sempre più come un'altra religione. Motivo per cui è necessario sia avere chiaro cosa si chiede al diritto, di cui vanno conosciuti limiti e funzioni, e anche quale è il rapporto fra legge e diritto e fra legislatori e giudici. In un periodo in cui islamofobia e antisemitismo ritornano nel linguaggio comune la lettura di un volume che affronta temi tanto complessi obbliga a una riflessione su un problema fondamentale, ossia sulla necessità di trovare un bilanciamento fra libertà di espressione, tutela dei diritti individuali e tutela dell'interesse pubblico. Sono sei, nell'Europa a 47, i paesi che ancora prevedono il reato di blasfemia, pur se declinato in maniere differenti. Importante sottolineare - ha ribadito la professoressa Randazzo - l'importanza dell'istruzione, e che, citando quanto scritto dal professor Melloni nell'introduzione del volume: "Come ha insegnato tanta storia delle tragedie del Novecento, è quando si capiscono gli atti, anche e soprattutto i più ripugnanti, come atti umani, frutto di scelte tanto aberranti quanto 'motivate' per chi le compie, che si produce quella conoscenza che, più e meglio di ogni astratta istanza etica, fonda gesti e posizioni coraggiose d’opposto segno". Molti gli interrogativi proposti al pubblico, fra cui erano presenti l'onorevole Franco Marini, il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni e l'imam Sergio Yahya Pallavicini. Lidia Maggi, pastora della chiesa battista di Varese e teologa, ha messo in discussione l'idea stessa di blasfemia: è più blasfemo chi disegna immagini irriverenti oppure che offende il divino compiendo gesti di sangue? Molto scandalo solleva la satira - ha ricordato - ma nessuno pare scandalizzarsi per ciò che la satira attacca, espone, sottolinea.

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inaugurato il nuovo anno accademico
“Carabinieri e forze dell’ordine,
il loro un impegno insostituibile”

“Insostituibile”. Così il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha definito il lavoro delle forze dell’ordine e in particolare dell’Arma dei Carabinieri, che ha festeggiato in queste ore l’inaugurazione di un nuovo anno accademico della sua prestigiosa scuola ufficiali. Svoltosi alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella e del comandante generale dell’Arma Tullio Del Sette, l’evento è stato partecipato da numerose autorità di governo, religiose e militari. “Quello del carabiniere non è un mestiere. Il carabiniere non si fa, si è” ha sottolineato il ministro Pinotti. In sala, tra gli invitati, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, la presidente della Comunità romana Ruth Dureghello e il vicepresidente Ruben Della Rocca.

il messaggio del gran rabbino di francia
“Alle spalle un anno durissimo,
adesso c’è bisogno di rialzarsi” 

“La Francia è stata colpita al cuore in ciò che ha di più prezioso e gli attentati del 13 novembre hanno dimostrato che ognuno è un potenziale bersaglio, poiché il semplice fatto di vivere il nostro modello di libertà ci espone all’odio”. È un bilancio duro quello dell’anno passato per il gran rabbino di Francia Haïm Korsia, che in un’intervista descrive i suoi sentimenti all’indomani delle celebrazioni per commemorare le vittime degli attentati all’Hypercacher di Porte de Vincennes e alla redazione di Charlie Hebdo. Nelle scorse ore il rav ha anche condannato l’attacco antisemita di un quindicenne turco di origine curda a un insegnante ebreo a Marsiglia come un “atto disgustoso”. “Invito i media a smettere di definire gli autori di queste azioni ignobili come degli squilibrati, anche quando rivendicano i loro atti”, il suo appello. “Chiamare le cose con il nome sbagliato significa aggiungere del male al mondo, diceva Camus. Le parole hanno un senso, è nostro dovere usarle con saggezza”.

(Il disegno è di Giorgio Albertini)
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melamed - il giornale ebraico dei bambini
DafDaf sul piccolo schermo 
Cibo del pensiero, cibo dell’anima” si definisce la trasmissione di Rai News 24 condotta dal professor Alberto Melloni che ogni settimana accompagna in libreria un personaggio del mondo della cultura o dello spettacolo e presenta un volume appena uscito. La puntata dello scorso fine settimana è stata aperta dalla giornalista Ada Treves, che lavora nella redazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e coordina il giornale ebraico dei bambini DafDaf. Ada ha scelto di farsi intervistare in un luogo tutto speciale. È stata infatti la libreria indipendente per ragazzi “Il mondo delle meraviglie” di Torino ad ospitare le riprese, per una chiacchierata sulla letteratura per l’infanzia e gli albi illustrati, da sempre protagonisti del giornale ebraico per bambini e del dossier di Pagine Ebraiche “Leggere per crescere”, che ogni anno è ospite alla Bologna Children’s Book Fair. Dalle novità ai classici, dai blog letterari – immancabile lefiguredeilibri.com di Anna Castagnoli – alle difficoltà delle piccole case editrici, il mondo dei libri per bambini ha preceduto la presentazione di un volume rieditato dallo storico Giovanni Grado Merlo e un ragionamento sul terrorismo spiegato ai più piccoli, in una puntata che si apre con la presentazione dei suoi protagonisti e con la definizione di DafDaf come “il giornale per bambini e bambine più intrigante d’Italia”.

informazione - tra carta e digitale
Il ragazzo prodigio si arrende
“Il New Republic è in vendita”

Il coccodrillo era pronto da più di un anno. La crisi era stata annunciata, analizzata e sezionata. E ora il giorno della verità è arrivato: il
New Republic, una delle riviste più prestigiose degli Stati Uniti, è di nuovo in vendita, dopo un’agonia lunga e dolorosa e un tentativo di restyling che ha lasciato perplessi in molti. Roccaforte dell’intellighenzia ebraica a stelle e strisce che ha vantato tra le sue firme anche Philip Roth, il TNR era stato acquistato nel 2012 dall’allora 28enne Chris Hughes, il ragazzo prodigio co-fondatore di Facebook con Mark Zuckerberg, che si era preso l’incarico di rilanciare in grande stile la rivista mantenendone viva l’identità.

(Nell’immagine Hughes e Foer ai tempi del loro sodalizio)

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pilpul
I Dieci comandamenti 
Ho rivisto recentemente lo spettacolo di Roberto Benigni sui Dieci comandamenti. Un pezzo di bravura che a suo tempo fu accolto con benevolenza dai rabbini e dai rappresentanti dell’ebraismo italiano. Dopo aver spiegato il decalogo, in conclusione dello show, Benigni fa la seguente affermazione: “Tutti i comandamenti sono riassunti in uno. Ama il prossimo tuo come te stesso”. Su questo precetto dell’amore, tutti accampano una primogenitura.

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie - Cecchi il razzista 
Il razzismo italiano del Novecento si abbeverò anche alla fonte avvelenata di fini letterati come Emilio Cecchi, l’autore di Pesci rossi (1920) e di America amara (1939), che per gran parte del secolo scorso fu uno dei maggiori critici italiani, recensendo la produzione letteraria specialmente sulla terza pagina del Corriere della Sera. Lo mette in luce, con ricchezza di documentazione, il saggio di Bruno Pischedda L’idioma molesto. Cecchi e la letteratura novecentesca a sfondo razziale (Aragno, pp. 313).

Mario Avagliano
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