Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

28 febbraio 2016 - 19 Adar 5776
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
"L'abitudine è un grande ladro ed è sempre presso l'uomo" (Rabbi Menachem Mendel di Kotzk).
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Talvolta niente di meglio che un po’ di geografia per capire i termini dei problemi: a fronte di una discussione astratta sull’UE dei complotti, si prenda in mano la mappa concreta delle barriere (muri, linee di filo spinato, barriere di controllo, …). Anche un’infografica (paese per paese) dello ius soli, ius sanguinis, non guasterebbe. Due strumenti utili per capire l’Europa che c’è per davvero. Tanto per raccontare i termini concreti del problema e, forse, riuscire a tenere sotto controllo la retorica.
Iran, la vittoria di Rouhani
A Teheran 29 seggi su 30 sono andati ai riformisti di Rouhani. E anche il resto del paese ha risposto positivamente. Il risultato che si sta profilando nelle elezioni iraniane parla di una netta approvazione popolare delle iniziative portate avanti dall’attuale presidente, su tutte l’accordo nucleare. “II popolo ha dato maggior credibilità e potere al suo governo eletto. La competizione è finita — il commento di Rouhani riportato dal Corriere della Sera -. È ora di aprire un nuovo capitolo nello sviluppo economico dell’Iran, basato sulle capacità nazionali e sulle opportunità internazionali”. L’attuale leader Khamenei, spiega il direttore della Stampa Maurizio Molinari, rimane saldamente al potere ma troverà a fargli da contraltare l’ex presidente Rafsanjani, tra i leader dell’area dei riformisti e sostenitore di Rouhani. Rafsanjani è lo stesso uomo che nel 2006 venne accusato dalla giustizia argentina di essere stato, da presidente, il mandante dell’attentato di Buenos Aires del 1994 contro il centro ebraico Amia in cui furono assassinate 85 persone. Se di cambiamento si parla, da Gerusalemme fanno sapere che la prima riforma portata avanti da Teheran dovrebbe essere di finirla di finanziare il terrorismo internazionale. Anche per la minoranza ebraica iraniana non cambierà molto, afferma un suo rappresentante al Corriere della Sera: “chiunque vada in Parlamento – afferma – non si occupa delle questioni politiche iraniane. Deve tutelare gli interessi della comunità”.

Unioni civili. La Stampa segnala l’intervento del presidente dei rabbini italiani, rav Giuseppe Momigliano, che sul nostro notiziario quotidiano di venerdì si era così espresso sul tema delle unioni civili: “Prendiamo atto di questa legge che, con una certa fatica, si sta facendo strada nel Parlamento. In quanto cittadini italiani, non possiamo infatti sottrarci dal compito di leggere e interpretare i segnali che arrivano dalla società, dalle forze politiche, dalle istituzioni. Quindi massimo rispetto e massima attenzione alla pluralità di opinioni espresse, anche all’interno delle nostre Comunità. Però deve essere chiaro un fatto. E cioè che la linea educativa dell’ebraismo ortodosso si basa sulla Halakhah, la legge ebraica. E che questa non può essere cambiata perché forze esterne indicano un percorso diverso”.

Bologna, imbrattato il Memoriale. “L’antisemitismo non c’entra, è un fenomeno diffuso”, spiega il presidente della Comunità ebraica di Bologna Daniele De Paz in un’intervista pubblicata sulle pagine bolognesi del Corriere. Il riferimento è alla scritta con cui è stato imbrattato uno dei muri del Memoriale della Shoah cittadino, inaugurato lo scorso 27 gennaio. “L’oltraggio al Monumento” scrive oggi Vittorio Monti sulla prima del Corriere Bologna, è “un insulto globale alla città”. “Il momento attuale – continua Monti – mostra convergenti inquietudini: l’assalto alla libertà di pensiero e di insegnamento incarnata da Angelo Panebianco, gli slogan nostalgia, lo sfregio ai Martiri delle Foibe, le minacce alla polizia, l’ira contro le banche”.
 
Leggi

  davar
IL RAV riccardo DI SEGNI A PAGINE EBRAICHE
Dialogo, avanti con prudenza
Il Dialogo va avanti, ma non può essere fatto solo di gesti simbolici. Per questo il giornale dell’ebraismo italiano nel suo numero di marzo in distribuzione dà spazio alle riflessioni del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni riguardo a un recente documento della Commissione vaticana per i rapporti con l’ebraismo. Molteplici i temi affrontati nel documento: dall’impatto della dichiarazione conciliare allo statuto teologico del dialogo ebraico-cattolico; dalla relazione tra Antico e Nuovo Testamento al mandato evangelizzatore della Chiesa in relazione all’ebraismo.
Scrive il rav Di Segni: “Non spetta agli ebrei commentare le difficoltà teologiche interne del mondo cristiano quanto piuttosto riferirsi alle loro conseguenze pratiche; qui i significativi progressi sono comunque segnati da un’ombra di dubbio, data dalla visione totalizzante della salvezza cristiana e della necessità comunque di proclamarla ed evangelizzare; e c’è il dubbio che non risolvendo in modo logico e convincente le difficoltà dottrinali (come mai gli ebrei restano popolo di Dio e sono salvati anche se non credono), ma affidandole al piano misterioso della fede, l’intero impianto sia fragile e non abbia la forza di penetrazione presso il vasto pubblico”.
Nell’ampio spazio che il giornale dedica al futuro Dialogo anche un’intervista al direttore internazionale degli affari religiosi dell’American Jewish Committee, rav David Rosen, che sostiene: “In corso cambiamenti epocali”.

il cessate il fuoco tra i ribelli e assad 
Netanyahu: "La tregua in Siria
garantisca la sicurezza d'Israele"

Non si è fatto in tempo ad annunciare il cessate il fuoco in Siria, tra le forze dei ribelli e il regime di Assad, che già arrivano notizie di violazioni e di una ripresa delle violenze. In questa situazione incandescente, con un paese da anni allo stremo a causa della guerra civile, e mentre le forze internazionali cercano di mettersi d'accordo anche Israele vuole le sue tutele. “Accogliamo con favore la decisione di una tregua, prima di tutto per questioni umanitarie: tutti ciò che possa fermare questa carneficina è importante. - ha dichiarato il Premier israeliano Benjamin Netanyahu (nell'immagine assieme al Capo di Stato maggiore Gadi Eisenkot) mettendo poi un punto fondamentale per Gerusalemme - È importante che una cosa sia chiara: qualsiasi accordo deve includere la fine dell'aggressione iraniana contro Israele attraverso il territorio siriano”.
Leggi

la grande notte del cinema a los angeles
Oscar, the Big (Jewish) Night
È arrivato il gran giorno, anzi la grande notte. Quella in cui si saprà se Leonardo Di Caprio si porterà finalmente a casa il tanto annunciato ma sempre solo sfiorato Oscar. Se questo è senza dubbio il tema più discusso, la cerimonia di consegna degli Academy Awards 2016 (nell'immagine, un momento della passata edizione), che si svolgerà questa sera a Los Angeles – o per i coraggiosi che vorranno seguirla da questo continente, a notte fonda – dall’annuncio delle nomination ha aperto vari dibattiti, vecchi e nuovi. C’è chi ha protestato per degli #Oscarssowhite, denunciando l’assenza di candidati neri per il secondo anno di fila come una forma di discriminazione, con la creazione di un hashtag ad hoc. Qualcuno ha fatto pronostici sui vincitori delle statuette, qualcuno sugli outfit da red carpet, qualcun altro sulle coppie che faranno (o non faranno) capolino. E infine come ogni anno il Jewish pride ha preso il sopravvento, e ci si è addentrati alla scoperta delle tracce ebraiche di questa notte sberluccicante.
Leggi

qui bologna - le parole del presidente de paz
"Memoriale, la risposta all'offesa
è nella solidarietà della città"

“Un brutto gesto, che offende l'intera cittadinanza ma non ha un riferimento specifico al Memoriale della Shoah e possiamo escludere che si tratti di un episodio di antisemitismo”. Così il presidente della Comunità ebraica di Bologna Daniele De Paz spiega la vicenda che ha fatto indignare tutta la città: le scritte comparse negli scorsi giorni che hanno imbrattato il muro nella piazza dove sorge il nuovo Memoriale della Shoah bolognese, inaugurato lo scorso 27 gennaio. “Si tratta di episodi che si sono ripetuti in tutta la città e collegati ad ambienti anarchici. Purtroppo, imbrattando la piazza del Memoriale, hanno trovato il luogo perfetto per raggiungere il loro obiettivo: avere un cassa di risonanza e finire sui giornali. Comunque le istituzioni cittadine si sono comportante come sempre in modo impeccabile e in poche ore le scritte sono sparite”.
Leggi

pilpul
La merce del passato
In tutta franchezza procura una strana sensazione passeggiare in una importante libreria del centro di una qualsiasi città – non importa quale, ad onore del vero – alla fine di febbraio e vedere che accanto al settore dedicato alla storia, vicino al “sottosettore” Seconda guerra mondiale, vi sia, immediatamente dirimpetto, quello dedicato alla “Shoah-Olocausto”. Robusto e nutrito di titoli, in una scaffalatura di tutto rispetto, vuoi per dimensioni vuoi per estensione. Per soprammercato, nelle immediate vicinanze, una casa editrice di volumi economici ha fatto installare una sorta di piccola colonna, dai colori accesi e “accattivanti”, all’interno della quale campeggiano vistosamente i suoi saggi, quasi tutti dedicati alla cattiveria dei nazisti (e in immediato riflesso, alla bontà delle “vittime”).

Claudio Vercelli
Leggi

Il settimanAle – La profezia
“Gli arabi saranno i lavoratori, e gli ebrei gli amministratori, gli ispettori, i funzionari, i poliziotti – soprattutto della polizia segreta. Uno stato che governa su una popolazione ostile di quasi due milioni di stranieri non può che diventare uno stato di polizia, con tutto ciò che questo comporta per il sistema educativo, la libertà d’espressione, la democrazia".

Alessandro Treves, neuroscienziato
Leggi

Madri d'Israele - Shimrit
Sempre più spesso ci capita di emozionarci di fronte allo schermo del computer, siamo travolti in continuazione da foto in bianco e nero e storie d’amore, racconti di genitori-nonni-bisnonni diventano estremamente popolari, così come esperienze difficili, avventure e atti di straordinario coraggio che ci fanno d’un tratto sentire piccoli piccoli in confronto.
Questa settimana è Shimrit a commuovere l’intero web con la sua storia, aggiudicandosi così il titolo di Madre d’Israele
.

David Zebuloni
Leggi



moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.