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16 marzo 2015 - 6 Adar 5775
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
David
Sciunnach,
rabbino
“profumo per il Signore ...” (Bemidbàr 1, 9). L’Admor Rabbì Itzhàk Meìr di Gur, conosciuto con il nome del suo commento alla Torà come Baàl Chìdusè Harìm, diceva: il profumo si percepisce da lontano, per questo ogni cosa che viene percepita con l’olfatto si percepisce prima di arrivare ad essa. Questo è lo scopo del Korbàn - sacrificio, essere di buon auspicio e di buon proposito davanti al Signore per la persona che lo offre.
 
Davide
Assael,
ricercatore
Un recente reportage del giornalista Luca Steinmann ha raccontato per L’Espresso la guerra intestina fra Hamas e Al Fatah, svelando traffici di droga verso la Germania, con cui si finanziano le leadership dei territori palestinesi. Una politica sempre più cinica e spietata (si sente forte la concorrenza delle nuove cellule jihadiste), condita anche da esecuzioni sommarie in puro stile mafioso. Naturalmente, nessuna reazione da parte dei terzomondisti nostrani, disposti a chiudere entrambi gli occhi pur di conservare le loro lenti ideologiche. Se a questo si somma il rifiuto di Abu Mazen di assumersi la responsabilità del controllo militare e poliziesco della Cisgiordania (proposta dell’esercito israeliano) si comprende l’assoluta necessità di un cambio di leadership politiche palestinesi. Così come, si spera, l’incapacità di arrestare l’incredibile ondata di accoltellamenti e attentati vari che sta colpendo ogni zona di Israele da mesi convinca Netanyahu ad abbattere l’idolo dello status quo e iniziare una politica capace di guardare a un contesto sociale e politico radicalmente mutato negli ultimi anni.
 
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La promessa di Al Sisi: "Verità per Regeni"
“Vi prometto che faremo luce e arriveremo alla verità, che lavoreremo con le autorità italiane per dare giustizia e punire i criminali che hanno ucciso vostro figlio”. È quanto afferma il generale Al Sisi in una ampia intervista di Repubblica a firma del direttore Mario Calabresi e dell’inviato Gianluca Di Feo.

Bruxelles di nuovo sotto assedio: il blitz, la sparatoria, il sangue. La città blindata e paralizzata per ore. Il terrorismo islamista come minaccia costante. “Secondo la polizia, che ha bloccato completamente gli accessi a una ampia parte del comune cittadino di Forest, il bilancio sarebbe di quattro agenti feriti e un presunto terrorista ucciso, mentre uno o forse altri due sarebbero riusciti a fuggire. Le autorità belghe hanno chiarito solo che la vittima non è il ricercatissimo Salah Abdeslam” (Ivo Caizzi, Corriere).

Si rafforza l’asse tra Fronte Nazionale francese, Lega Nord, gruppi dell’estrema destra italiana. Una conferma arriva ieri dalla prima giornata romana della nuova stella del Fn, Marion Le Pen, ospite di un convegno all’Eur. “In sala tanta Roma nera, convocata dall’associazione Riva Destra per rendere omaggio alla giovane Marion” (Francesco Maesano, La Stampa).
 
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  davar
qui buenos aires - l'assemblea del wjc
"Terrorismo, vogliamo la verità"
Sul tappeto temi di grande attualità. I nuovi venti di odio, la minaccia islamista, la delegittimazione di Israele nell’opinione pubblica. Ad affrontarli gli oltre 400 delegati giunti da tutto il mondo per partecipare all’assemblea plenaria del World Jewish Congress in svolgimento a Buenos Aires, tra cui il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giulio Disegni e l’assessore UCEI Victor Magiar. Ospite d’onore dell’assemblea il presidente argentino Mauricio Macri (nell’immagine in alto), intervenuto nel corso della cena inaugurale. Significativa la sua presa di posizione sugli interrogativi, le nubi, i molti silenzi che ancora avvolgono l’attentato del 1994 al centro ebraico di Buenos Aires. “L’Argentina è tornata nel consesso delle nazioni impegnate nella difesa dei diritti umani e contro il terrorismo. Agiremo costantemente in questa direzione” ha assicurato l’inquilino della Casa Rosada, nel cui esecutivo insediatosi in dicembre siede anche il rabbino riformato Sergio Bergman (nominato all’Ambiente).

Vivo apprezzamento è stato espresso in questo senso dal presidente del World Jewish Congress Ronald Lauder, che ha affermato: “Gli attacchi contro l’ambasciata israeliana del 1992 e quello del 1994 all’Amia non sono stati attacchi rivolti esclusivamente contro ebrei, ma contro tutta l’Argentina. L’uccisione di Alberto Nisman è stato un attacco all’intero sistema giudiziario e non solo contro un avvocato ebreo. Presidente Macri, lei ci ha promesso giustizia. Le crediamo e abbiamo piena fiducia nel suo operato. Saremo al suo fianco in tutti i modi e con tutti i nostri mezzi”.
Numerosi le occasioni di confronto e dibattito che vedono protagonisti i partecipanti all’assemblea, con la delegazione italiana chiamata a intervenire questo pomeriggio in plenaria. Il grande incontro di Buenos Aires, cui partecipa anche il ministro israeliano Naftali Bennett, si propone inoltre di essere occasione di riflessione corale sui risultati raggiunti nei primi 80 anni di vita dell’ente, istituito nel 1936, e di rilanciare nuove attività e nuovi impegni. Una sfida incalzante perché molteplici, ha ricordato Lauder, sono le minacce che insidiano la stabilità delle società progredite e democratiche.
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QUI ROMA - LA RIUNIONE DEI RESPONSABILI 
La Giornata dell'identità plurale
“È l’Italia la punta di diamante della Giornata Europea della Cultura Ebraica, con iniziative che non hanno pari in nessun altro paese”. Parte da questa consapevolezza, espressa dal vicepresidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e assessore alla Giornata Roberto Jarach, la prima riunione del comitato organizzatore in corso a Roma al Centro bibliografico Tullia Zevi. L’appuntamento annuale della AEPJ, l’Associazione europea per la preservazione del patrimonio ebraico, che quest’anno in Italia si svolgerà il 18 settembre, prevede incontri e occasioni di approfondimento con il pubblico in molte città d’Italia, di cui partecipano alla riunione i responsabili, rappresentanti sia di istituzioni comunitarie sia di enti culturali locali e nazionali. Il tema scelto quest’anno è “Le lingue dell’ebraismo”. La sfida quella di scoprire tutte le sfaccettature della cultura ebraica in una prospettiva peculiare.
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QUI TRANI - LECH LECHà
Purim, la gioia della festa
Ancora molti stimoli da Lech Lechà, la settimana dedicata dalla città di Trani alla cultura ebraica, che quest’anno ha come tema Komemiut, il procedere “a testa alta”. Il festival, realizzato grazie al supporto della Regione Puglia, del Comune di Trani, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità ebraica di Napoli, e diretto da Francesco Lotoro, Pagliara e Ottavio Di Grazia, propone anche per la sua terza giornata molti appuntamenti, tra dibattiti, presentazioni e occasioni per gustare la cucina casher. Oltre alla possibilità di entrare nell’atmosfera allegra del Purim grazie a uno studio sulla Meghillat Ester a cura del maskil Ariel Finzi.
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QUI MILANO
Diversità, valore da difendere
Omologarsi agli altri è una tentazione in cui cadiamo spesso. Celebriamo la diversità, eppure ci capita, per il nostro quieto vivere, di uniformarci alla massa. Ma la cancellazione delle differenze costituisce un danno a noi stessi, alla società e alla natura. Il perché lo hanno spiegato chiaramente i relatori dell'incontro “Diversità. Biologica, culturale, sociale”, organizzato a Milano dalla Fondazione Corriere della Sera e dalla Comunità ebraica cittadina in collaborazione con l'associazione Amici di Brera, l'Associazione Medica Ebraica di Milano, Gariwo e l’Università degli Studi. Ad aprire la serata, condotta dal presidente della Fondazione Corriere Piergaetano Marchetti assieme a Claude Shammah, la riflessione sulla diversità di rav Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano. Tra i protagonisti della serata, il presidente di Gariwo Gabriele Nissim. 
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QUI TORINO
L'Europa e i nuovi venti di odio
Il “nuovo” antisemitismo. Questo il tema della serata organizzata dalla Fondazione Camis De Fonseca, affrontato tramite la proiezione di quattro video che mettono in luce sfaccettature diverse, ma tra loro sempre più ibride, e quindi più pericolose, di antisemitismo. Una scia di sangue: il primo video inizia con la proiezione delle immagini dell’attacco del 9 gennaio 2015 all’Hypercasher di Parigi, con riferimento alla strage compiuta due giorni prima nella sede di Charlie Hebdo.
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un controverso tweet fa discutere
"Bayern, svista clamorosa"
"Una grande gaffe che un club come il Bayern poteva evitare di fare". Così il vicepresidente della Comunità ebraica romana Ruben Della Rocca commenta un controverso tweet pubblicato questa mattina dal Bayern Monaco in cui l'immagine di un binario diretto all'Allianz Arena (dove stasera è attesa la Juventus) sembrava evocare periodi e situazioni decisamente fuori luogo.
"Non voglio pensare alla malafede, sarebbe gravissimo, voglio anzi confermare che si è trattato di una svista. Clamorosa, ma una svista. Quello che mi auguro è che in futuro il Bayern mostri più sensibilità per certi argomenti. Soprattutto perché stiamo parlando di una squadra tedesca" ha sottolineato Della Rocca.
Attraverso i propri canali social, il club tedesco ha commentato: “Non volevamo mancare di rispetto a nessuno, ci scusiamo”.

LA TESTIMONIANZA DI ENZO BELGRADO
"Quei viaggi clandestini in nave sognando la libertà in Israele"
La vista è incantevole. La dolce campagna dell’aretino, in una calda giornata di sole che annuncia con largo anticipo l’arrivo della primavera. Sullo sfondo il profilo medievale di Lucignano, uno dei gioielli urbanistici della zona. Ma Enzo Belgrado, 94 anni, non si lascia incantare dal contesto idilliaco di questa giornata. I suoi occhi chiari sembrano guardare la vallata circostante, ci spiega, “ma in realtà puntano molto più lontano”. Verso il mare, l’avventura, il sapore di cose perdute che rivivono ogni giorno nelle sue memorie. Bisogna andare indietro di oltre 70 anni per capire il significato di questo incontro. Enzo, ventenne, è un giovane ebreo italiano con la passione per la navigazione. Costretto alla fuga per via delle persecuzioni nazifasciste, affronta in solitaria (dopo uno straziante saluto ai suoi cari e alla fidanzata, che non rivedrà più) un viaggio che dalla Toscana lo porterà fino all’Abruzzo, a Roma, e poi ancora più a Sud. A piedi verso la libertà, da conquistare con fatica e coraggio.

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pilpul
Ticketless - Via Artom
Il romanzo di Alessandro Musto (Via Artom, RAI Eri) merita di essere salutato con gioia da chi abbia a cuore l’eredità dei Diari di Emanuele Artom. Che un giovane esordiente si sia ispirato a quel libro è di per sé lodevole, ma la trama del libro pone un ulteriore problema, che va oltre la storia e la letteratura e ci riguarda da vicino. Musto racconta di aver scoperto un giorno, dal colore delle vetrate, che la casa dov’è andato ad abitare in via Sacchi, proveniente da via Artom, è la stessa abitata da Emilio Artom, dai suoi due figli, Ennio ed Emanuele. La casa è proprio quella, la si riconosce dalle vetrate colorate. Musto dialoga con il passato, giocando sulla nozione dell’abitare. Insegna Perec che la composizione, il puzzle delle stanze in cui si vive possono regalarci istruzioni per l’uso, utili nella vita. Non si abita mai due volte nello stesso modo e del resto i nomi delle strade non vengono scelti a caso. Via Artom era stata situata lì non per caso, a due passi dal Sangone, sulle cui sponde il corpo senza vita di Emanuele fu gettato dai tedeschi (e non sarà mai ritrovato: si ricordino le pagine commoventi di Bianca Guidetti Serra, sul disperato tentativo degli amici di dargli sepoltura all’indomani della Liberazione).

Alberto Cavaglion
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Periscopio - Lech Lechà
È certamente motivo di grande piacere e soddisfazione l’apertura, lunedì scorso, di quello che è ormai certamente diventato uno dei più significativi eventi culturali del Paese, vale a dire la settimana di arte, cultura e letteratura ebraica “Lech lechà”, che permette a tante persone, provenienti da tutta Italia, di riunirsi, nell’incantevole cornice di Trani, per discutere e riflettere insieme su tematiche di alto interesse e grande rilevanza, che vanno anche al di là dello specifico ambito ebraico, alternando le ore di impegno e concentrazione con momenti di svago e convivialità. Del ricco programma di appuntamenti previsti è già stata data notizia, e c’è da complimentarsi del lavoro svolto con tutti gli organizzatori, che ringrazio di avermi, anche quest’anno, invitato a partecipare, in qualità di relatore, nella mattinata di domani, nella Biblioteca Comunale G. Bovio, a una discussione sul tema “‘Ripetetele ai vostri figli’. Primo Levi e le parole dimenticate”, accanto a rav Benedetto Carucci Viterbi, moderatrice Nunzia Saccotelli.

Francesco Lucrezi, storico
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