Roberto
Della Rocca,
rabbino
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Ad
approfondire il collegamento fra lebbra e maldicenza, il Chatam Sofer
(Rabbi Moses ben Samuel Sofer o Schreiber, 1762-1839) propone un
mirabile commento alla parashà di Tazria ( Vaykrà; 13, 2) nel quale
collega i tre sintomi comuni della tzaraat con i tre motivi che
inducono le persone a parlare contro altre persone. La seeth
(protuberanza): chi fa maldicenza la fa per innalzarsi e gonfiarsi
rispetto agli altri; la sappachat (scaglia): nel fare maldicenza ci si
associa (sippuach) e ci si uniforma a un gruppo per essere accettato;
la baheret (macchia lucida): si fa maldicenza per discolparsi da
qualcosa.
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Dario
Calimani,
Università di Venezia
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Quando
all’inizio della mia collaborazione con Moked mi fu chiesto di
dichiarare il mio ruolo, avrei voluto dire ‘intellettuale’, o ‘fan di
ebraismo’, o magari, meglio, ‘ingegnere aeronautico’. In coscienza,
sentivo che l’unico ruolo che mi riconoscevo appropriato e
incontestabile era quello, piccolo piccolo, di ebreo. Ma questo non era
sufficiente a differenziarmi dai molti altri collaboratori e, forse, a
rendermi idoneo alla bisogna. Optai allora per la definizione più
stretta ed esclusiva del mio mestiere: ‘anglista’. Era l’unico ruolo
che nessuno mi poteva contestare: per tutta la vita mi sono occupato,
oltre che di qualche altra minuzia, di letteratura inglese. Che dire?
Ogni altra definizione mi sembrava sarebbe stata una menzogna, o una
dichiarazione di arroganza, forse anche millantato credito, o falso
ideologico.
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Il premier Renzi in Iran
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Si
apre in queste ore la visita ufficiale del Premier italiano Matteo
Renzi a Teheran, primo capo di governo occidentale a recarsi in Iran
dopo la firma dell'accordo sul nucleare. Renzi, scrive Il Sole 24 Ore,
“si gioca oggi la carta iraniana: 17 miliardi di euro di accordi
siglati quando venne in Italia il presidente (iraniano) Hassan Rohani
da trasformare in contratti veri, operativi”. Avvenire parla di “un
export da 3 miliardi di euro nel mercato iraniano che, secondo la Sace,
potrebbe attrarre fra 30 e 50 miliardi di dollari di investimenti
esteri annui”. Il quotidiano riporta anche del dossier presentato
dall'ong Nessuno tocchi Caino sullo stato dei diritti umani in Iran,
presentato proprio alla vigilia visita della delegazione italiana – con
rappresentanti, tra gli altri, di Mediobanca, Intesa San Paolo,
Unicredit ed Eni – in Iran. L'organizzazione ha lanciato un appello
contro le sistematiche violazioni dei diritti, denunciando
“l’allarmante uso della pena di morte”, “la discriminazione delle
minoranze religiose” Bahai e cristiani, “la persecuzione degli
omosessuali”, “l’invocazione della distruzione dello Stato di Israele”,
“gli arresti di attivisti e oppositori”, “la discriminazione delle
donne”.
Eruv in Laguna. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnano ha firmato ieri
un'autorizzazione che permetta di considerare strade, piazze, campi e
ogni altro spazio pubblico di Venezia come un unico ambiente e un'unica
proprietà della cittadinanza. In questo modo nell'area delimitata,
nell'Eruv, viene meno la proibizione di trasportare di Shabbat che vige
per gli ebrei nei luoghi pubblici. La zona, in questo caso Venezia,
infatti è come se diventasse un grande spazio privato, dove il
trasporto è possibile. Nella città lagunare, - ha spiegato rav
Scialom Bahbout, rabbino capo della città - se il sindaco, che è la
massima autorità cittadina, attesta che l'intera città si può
considerare come un'unica grande “casa”, la prescrizione può essere
osservata consentendo nello stesso tempo agli ebrei osservanti di
spostarsi liberamente nell'area interessata dall'autorizzazione, che
durerà 5 anni a partire dal 22 aprile (Corriere del Veneto).
Il muro sul Brennero che fa arrabbiare l'Italia. Tra le polemiche,
Vienna ha dato il via ieri alla costruzione della barriera
anti-profughi al valico del Brennero. “La prospettiva austriaca –
spiega il Corriere - è di trattare Malia come la Grecia, alla stregua
di un campo profughi a cielo aperto.“La struttura al Brennero sarà
lunga 250 metri e attraverserà sia l'autostrada sia la strada statale”,
ha detto il capo della polizia tirolese Helmut Tomac. Secondo il
Viminale l'iniziativa austriaca “danneggerà l'economia”. “Non sarà solo
un 'muro' tra Nord e Sud, tra due pezzi dell’Europa, tra l’Italia e
l’Austria. - scrive Gian Antonio Stella sul Corriere, ricordando
l'emigrazione forzata nel 1939 di decine di migliaia di tedeschi
altoatesini, obbligati dal patto tra Mussolini e Hitler a optare per il
trasferimento in Austria e in Germania – sarà di più: la
spaccatura del piccolo mondo tirolese. Un incubo antico reso reale non
da Roma, ma da Vienna. Un trauma inatteso”. Per Repubblica l'idea del
muro – il cui impatto viene ridimensionato dalle autorità austriache -
nasce dal crollo di popolarità del partito socialdemocratico al governo
a Vienna: tra due settimane si vota per il presidente della Repubblica
e l'ultradestra vola nei sondaggi. Da qui gli “atteggiamenti muscolari
sulla questione dei profughi” del governo.
Austria espropria la casa di Hitler. La casa dove nacque e crebbe
Adolf Hitler sarà espropriata e gestita dallo Stato austriaco in modo
da evitare che diventi meta neonazista.
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jciak
Il rapimento di Edgardo Mortara,
Spielberg prepara la cinepresa
Ancora
non si sa il nome del bambino che sul grande schermo impersonerà il
piccolo Edgardo Mortara, protagonista di quello scandalo internazionale
che nella seconda metà dell’Ottocento divenne un simbolo della lotta
del liberalismo risorgimentale al potere pontificio, ma è ora certo che
Steven Spielberg inizierà a girare in Italia verso la fine del 2016.
Come raccontato da Pagine Ebraiche nel luglio
dello scorso anno la sceneggiatura – di cui è già stata consegnata al
regista una prima versione – sarà di Tony Kushner, che con Spielberg ha
lavorato già su “Munich”, ed è tratta da Prigioniero del Papa re di David Kertzer.
Antropologo, storico, esperto di storia politica e religiosa d’Italia,
nonché recente vincitore del premio Pulitzer, Kertzer è considerato
l’esperto statunitense di maggior
rilievo nella storia moderna delle relazioni tra Vaticano e mondo
ebraico, e The Kidnapping of Edgardo Mortara – titolo originale
dell’opera del ’97 da cui sarà tratta la sceneggiatura del film – è
stato pubblicato in Italiano da Rizzoli. Notizia più recente, oltre
alla conferma dell’inizio delle riprese, è che il ruolo del Papa
Giovanni Maria Mastai Ferretti sarà interpretato da Mark Rylance,
attore, regista e scenografo inglese che con Spielberg ha già vinto
l’Oscar come miglior attore non protagonista per “Il ponte delle spie”.
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qui venezia
Trasportare in Laguna di Shabbat
un accordo per rinnovare l'Eruv
II
sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ha ricevuto nelle scorse ore il
rabbino capo della Comunità ebraica di Venezia, Scialom Bahbout,
accompagnato dal vice rabbino, rav Avraham Dayan, dal cerimoniere del
tempio spagnolo, Bruno Foà, e dal consigliere della Comunità Paolo
Navarro Dina. Scopo dell'incontro, chiesto dalla Keillah veneziana, la
firma di un'autorizzazione che permetta di considerare strade, piazze,
campi e ogni altro spazio pubblico di Venezia come un unico ambiente e
un'unica proprietà della cittadinanza. In questo modo nell'area
delimitata, nell'Eruv, viene meno la proibizione di trasportare di
Shabbat che vige per gli ebrei nei luoghi pubblici. La zona, in questo
caso Venezia, infatti è come se diventasse un grande spazio privato,
dove il trasporto è possibile. Leggi
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fondazione beni culturali ebraici italiani
Ebrei in Italia, le testimonianze
in un nuovo catalogo on line
"La
catalogazione del patrimonio culturale ebraico in Italia è un progetto
fondamentale perché senza non è possibile nemmeno preservarlo e
ristrutturarlo quando necessario”. Sono questi gli obiettivi della
Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, e a spiegarlo è la
vicepresidente Annie Sacerdoti, referente del progetto di catalogazione
in corso, su cui fa il punto con Pagine Ebraiche 24. La
digitalizzazione del patrimonio è stata una delle priorità
dell’attività dell’attuale Consiglio della Fbcei, che quest’anno ha
firmato un’importante Convenzione con l’Istituto Centrale per il
Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero dei Beni Culturali,
che consentirà alla Fondazione di dotarsi del software per
l’elaborazione e la pubblicazione sul proprio portale dei dati censiti
nel corso degli anni dalle Sovrintendenze e dai vari progetti speciali,
favorendo l’interscambio dei dati finalizzato alla crescita del
Catalogo nazionale.
A testimoniare l’importanza della catalogazione dei beni culturali
ebraici, così come delle altre minoranze italiane, all’interno del
patrimonio nazionale, è stata anche la Giornata di studi sul patrimonio
culturale organizzata all’Archivio di Stato di Torino dall’Unione delle
chiese metodiste e valdesi in Italia, a cui ha partecipato tra gli
altri anche lo storico e consigliere Fbcei Gadi Luzzatto Voghera,
nell’ambito di una tavola rotonda a cui hanno partecipato anche Laura
Moro, direttrice dell’ICCD, Don Valerio Pennasso, direttore
dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici della CEI e
Daniele Jalla, membro del seggio della Società di studi valdesi. Leggi
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Carnivori e vegetariani |
Ovvero,
l’educazione sentimentale di un vegetariano non sempre praticante: nel
marzo 2010 chiesi a Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, nel corso
di un incontro pubblico, cosa pensasse del dibattito sulla macellazione
ebraica. Mi rispose – con la severità che a volte mi riserva – che chi
poneva questa domanda non poteva assumere posizioni di leadership in
ambito ebraico. Siccome però sono testardo, un anno dopo pubblicai su
queste colonne il primo di una lunga serie di interventi sul tema.
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie - L'Atlante delle stragi |
Molte
delle stragi di civili che si consumarono in Italia tra il settembre
del 1943 e l’aprile del 1945 furono organizzate autonomamente dai
fascisti, senza alcun input da parte dei tedeschi. È uno degli elementi
più interessanti che emerge dal censimento realizzato in due anni di
lavoro collettivo da 120 ricercatori e 60 istituti storici, nell’ambito
del primo Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia, presentato
la scorsa settimana alla Farnesina. Una ricerca realizzata dall’Anpi e
dall’Insmli con il finanziamento della Germania.
Per la prima volta, è stato definito il numero delle stragi a livello
nazionale, 5.428, avvenute non solo nel Centro-Nord ma anche in
Meridione, dalla Sicilia alla Campania.
Mario Avagliano
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