maldicenza…

Ad approfondire il collegamento fra lebbra e maldicenza, il Chatam Sofer (Rabbi Moses ben Samuel Sofer o Schreiber, 1762-1839) propone un mirabile commento alla parashà di Tazria ( Vaykrà; 13, 2) nel quale collega i tre sintomi comuni della tzaraat con i tre motivi che inducono le persone a parlare contro altre persone. La seeth (protuberanza): chi fa maldicenza la fa per innalzarsi e gonfiarsi rispetto agli altri; la sappachat (scaglia): nel fare maldicenza ci si associa (sippuach) e ci si uniforma a un gruppo per essere accettato; la baheret (macchia lucida): si fa maldicenza per discolparsi da qualcosa. Si tenta di chiarire (levaèr, chiarire) le ragioni del proprio atteggiamento per discolparsene e quindi si proiettano sugli altri alcune proprie responsabilità. Anche il Chatam Sofer è “un dottore della lettera” che si sforza di far vivere il testo scritto e insegnarci come le parole possono distruggere ciò che si cerca di costruire con impegno e con fatica.

Roberto Della Rocca, rabbino

(12 aprile 2016)