Jonathan Sacks, rabbino
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Il
Signore ha creato fisicamente la natura. Ma al tempo stesso ci ha
chiesto di essere artefici, assieme a Lui, della natura umana.
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David
Bidussa,
storico sociale
delle idee
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Dalla
puntata de “L’erba dei vicini” dedicata a Israele ho imparato una cosa
non solo su Israele, ma anche su noi italiani. Il fallimento è parte
essenziale della cultura della start up, fa parte del pacchetto e,
dunque, include la possibilità di una seconda chance. Vuol dire avere
dei sogni e inseguirli, non pensando che il massimo del sogno sia
ripetere l’esistente. Insomma non pensare che il proprio sogno sia fare
l’ingegnere, il dottore, l’avvocato, che è la riproduzione, magari in
maggior agiatezza, di ciò che c’è già.
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Mogherini a Teheran: "Giornata storica"
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“Oggi
si è aperto un nuovo e storico capitolo nei rapporti istituzionali tra
Unione Europea e Iran”. Lo ha dichiarato Federica Mogherini, alto
rappresentante per la politica estera della Ue, al termine di un
incontro con il capo della diplomazia iraniana Mohammad Zarif. La
missione a Teheran, la prima dalla fine delle sanzioni, “ha voluto
segnalare la volontà dell’Europa di aprire una nuova fase, all’insegna
di quello che Mogherini ha definito un dialogo comprensivo, concreto,
critico e costruttivo” scrive Paolo Valentino sul Corriere. Nella
stessa pagina un’intervista a Zarif, che sostiene: “I diritti umani
sono ragione di preoccupazione per tutti. C’è molto da dire da ambedue
le parti. Siamo pronti a dialogare. Faremo le nostre osservazioni
sull’alienazione delle comunità islamiche in molte società europee o su
come la libertà di espressione venga abusata per dissacrare i simboli
dell’Islam”. Per Zarif, le esecuzioni in Iran sarebbero quasi tutte
“legate al traffico di droga, che da noi è un problema serio e diverso
dall’Occidente”.
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ISRAELE - L'ACCADEMIA DELLA LINGUA EBRAICA
Nuove parole per una nuova era Mentre
alla Crusca ancora si dibatte sulla parola 'petaloso' e l'Académie
Française accoglie la sua nuova anima rock, come è stato definito il
nuovo membro dei suoi quaranta cosiddetti Immortali Marc Lambron,
giornalista e scrittore insignito del titolo questa settimana, anche
l'Accademia della lingua ebraica (nell'immagine una foto d'epoca) ha
coniato una serie di nuove parole e compiuto la sua svolta all'insegna
della modernità. Molti tra i nuovi termini che entrano dunque ora a far
parte del lessico ebraico, appena annunciati dall'istituzione, servono
infatti per sostituire equivalenti inglesi, per lo più riferiti al
mondo della tecnologia e dell'informatica. E così da oggi
'hashtag' si dice 'tag hakbatza' che letteralmente significa una
etichetta di gruppo, 'screenshot' diventa 'tazlum matzag', e 'feed' si
traduce in 'hezen'. Il meccanismo è in generale quello del calco
semantico, una sorta di traduzione letterale, come avviene ad esempio
anche in 'netunei atek' che prende il posto di 'big data', le grandi
raccolte di dati la cui analisi è molto diffusa per redigere analisi di
mercato. Accanto a questo, come in molti casi di formazione lessicale,
entra in gioco anche il meccanismo dell'analogia, come è stato fatto ad
esempio per tradurre la parola 'ransomware', che indica particolari
tipi di virus che richiedono un pagamento dall'utente per rimuovere le
limitazioni causate dall'infezione. Dalla traduzione ebraica della
parola 'ransom', riscatto, 'cofer', è stata dunque fatta derivare la
parola 'cofra'. Leggi
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Un presente che non passa |
Il
rapporto con il proprio passato nazionale non è mai lineare. Vuoi
perché la sua rielaborazione è vincolata alle stagioni culturali e
politiche che si succedono nel corso del tempo, vuoi perché raccontare
(e raccontarsi) la propria storia risponde ad esigenze del presente,
ovvero all’agenda delle priorità che si impongono di volta in volta.
L’una e l’altra cosa non costituiscono gli unici ed esclusivi filtri
nella definizione dei caratteri identitari prevalenti in una
collettività. Tuttavia, vi esercitano una forte pressione, una cogenza
ineludibile, che piaccia o meno. La Polonia del giovane presidente
Andrzej Duda, già esponente del partito conservatore Diritto e
Giustizia, e della premier Beata Maria Szydło, proveniente dalla
medesima formazione politica, ne è un esempio. Diritto e Giustizia, in
polacco “Prawo i Sprawiedliwość”, comunemente abbreviato in PiS, nasce
nel 2001, per ispirazione dei gemelli Lech e Jarosław Kaczyński, grazie
all’unione di un paio di gruppi che gli preesistevamo, ossia una parte
dell’Azione elettorale Solidarność con il partito Accordo di centro.
Attualmente il PiS nel Parlamento dell’Unione è parte del gruppo dei
Conservatori e riformisti europei mentre a livello continentale
aderisce all’Alleanza dei conservatori e riformisti europei.
Claudio Vercelli
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Il SettimanAle - Abdi Heba |
“Pensiamo
alle terre di Gezer, di Ashkelon, di Lachish: hanno rifornito i nostri
nemici con cibo, olio e ogni altra merce! Voglia Sua Maestà inviare
delle truppe contro quei criminali, che si fanno beffe della Sua
autorità” implora il sindaco di Gerusalemme, sperando che il Faraone
gli mandi un aiuto militare; “Pensiamo a Gerusalemme! Non è mio padre
che me l’ha data, né mia madre, bensì il braccio possente di Sua
Maestà. Pensiamo a cos’hanno fatto! Ecco cos’hanno fatto Mikilu e i
figli di Lab’ayu: hanno consegnato le terre di Sua Maestà agli Habiru.”
[lettera di Abdi-Heba al Faraone, la n.287 fra le lettere trovate a El
Amarna, databile verso il 1340 AEV].
Alessandro Treves, neuroscienziato
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