Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

12 maggio 2016 - 4 Iyar 5776
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
A fianco della ben nota mitzvah di amare il prossimo come se stessi (con tutte le implicazioni ed i distinguo che in realtà la mitzvah comporta), esiste nella Parashà di questa settimana anche la mitvah di richiamare chi si comporta in maniera scorretta; e personalmente credo che sia una di quelle mitzvot fra le più difficili da mettere in pratica in maniera corretta.
 
Leggi

Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
di Gerusalemme
Oggi si festeggia in Israele Yom HaAzmaut, il sessantottesimo anniversario dell'Indipendenza dello Stato degli ebrei. Indipendenza. Da che cosa? Innanzitutto da tutte le brutte e tragiche cicatrici e incrostazioni che si sono accumulate su di noi durante una lunga esperienza di popolo disperso attraverso il mondo. Indipendenza dalla schiavitù, dalla dittatura e dall'oppressione che ci hanno decimati fisicamente e moralmente. Indipendenza dalla subordinazione della diaspora ebraica non solo sotto despoti stranieri, ma anche di fronte a leggi e a convenzioni stabilite da altri per i loro motivi, non necessariamente per i nostri. Indipendenza dalla mancanza di autonomia sovrana e del potere decisionale di essere attori protagonisti e responsabili della nostra propria storia. Indipendenza dalla prevaricazione, dal pregiudizio, dai due pesi e dalle due misure attuati verso di noi dall'altro. E poi indipendenza da tutte le storture e devianze che si sono formate all'interno di noi stessi nel corso di quella stessa lunga esperienza di esilio. Indipendenza dalla fatale spirale sempre in agguato tra violenza subita e spirito di vendetta. Indipendenza dalle rozze manifestazioni di arroganza, di egocentrismo e di fanatismo che ci sono anche fra di noi. Indipendenza dalle grandi e piccole diatribe e lotte fratricide. Indipendenza dalla prevaricazione e dal pregiudizio da parte nostra verso l'altro, ora che siamo noi a esercitare il potere. È sufficiente un Giorno di Indipendenza per liberarci da tutte queste piaghe? Forse no, ma è utile e necessario per una riflessione.
 
Italia, il sì alle unioni civili
Le unioni civili sono legge. Ieri sera è arrivato il sì definitivo della Camera con 372 voti a favore e 51 contrari. “Questa è una battaglia giusta, anche a rischio di perdere consensi”, ha affermato il Primo ministro Matteo Renzi. “Grazie alle norme transitorie – spiega il Corriere della Sera – le coppie gay potranno unirsi civilmente e vedere riconosciuti i loro diritti in poco più di un mese”. Sempre il Corriere analizza le novità portate dalla legge con diversi approfondimenti dal titolo Quale svolta per le coppie?: “La (non) scelta sui bimbi di fatto lascia al giudice ogni responsabilità”; “Niente obbligo di fedeltà”, “L’obiettivo è evitare le ‘guerre’ in tribunale”; “Nuove tutele solo per chi è escluso dal matrimoni”, “Così il cognome diventa un’affermazione di libertà” i titoli delle sei analisi.

Torino, appuntamento al Salone del Libro. Si apre oggi la rassegna torinese dedicata ai libri che vedrà tra i suoi protagonisti, come oramai da tradizione, anche il giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche, che sarà distribuito alle migliaia di visitatori del Salone. Come sottolinea Avvenire, oggi alle 13.00 l’incontro “Lingue e linguaggi. Dal Talmud al grande romanzo ebraico e yiddish”, “che si tiene a Babel – Spazio Internazionale, con Andrea Bozzi, Veronika Brecelj, Anna Linda Callow, Ada Treves, Ada Vigliani”. Tra gli appuntamenti, La Stampa ricorda inoltre la presentazione della traduzione del Talmud in italiano (pubblicato da Giuntina) domenica alle 15, in Sala Blu: ne parleranno rav Gianfranco Di Segni, Armando Massarenti, Alberto Melloni e Clelia Piperno.
 
Leggi

  davar
yom hatzmaut 5776
“Con noi lo spirito dei padri”
"Ero solo un bambino di nove anni quando è nato lo Stato d’Israele. Mi ricorderò per sempre la vista della bandiera di Israele sventolare per la prima volta come vessillo di un paese libero e sovrano. Oggi ogni volta che vedo la bandiera issata riempie il mio cuore di orgoglio e di gioia“. Inizia così il messaggio diffuso in un video dal presidente israeliano Reuven Rivlin in occasione di Yom Haatzmaut, la festa dell’indipendenza. “Mentre Israele compie 68 anni – continua Rivlin – possiamo guardare con orgoglio al nostro passato e dobbiamo guardare al futuro con speranza. Il nostro Stato è nato dalla speranza di duemila anni, grazie al coraggio di sognatori che hanno lavorato per trasformare i loro sogni in realtà. Il loro spirito è con noi oggi”.
Numerose le iniziative che in queste ore celebrano in tutta Italia l’appuntamento. Ieri affollato evento con parole, musica, sapori e solidarietà al Portico d’Ottavia, il cuore della Roma ebraica. A Milano attesa per domenica, quando si svolgerà un open day dedicato alla scienza con concerti, conferenze e presentazione di libri.

QUI TORINO – al salone con PAGINE EBRAICHE
Tradurre le lingue e linguaggi
Una sfida che passa dal Talmud

Tradurre è un lavoro, tradurre è un’assunzione di responsabilità, tradurre è una sfida di ricerca. È stato un confronto ricco di prospettive diverse, e solo apparentemente distanti fra loro, quello organizzato dalla redazione di Pagine Ebraiche nella giornata inaugurale del Salone del Libro di Torino. Condotto dalla giornalista Ada Treves, che ha curato anche il
dossier Lingue e linguaggi in distribuzione con questo numero di maggio del giornale dell’ebraismo italiano, il colloquio ha visto il confronto fra traduttrici dall’ebraico, dall’yiddish e dal tedesco, come Anna Linda Callow e Ada Vigliani, che hanno maturato un’esperienza prestigiosa sul fronte della grande letteratura europea, americana e israeliana. Di Andrea Bozzi, il massimo esperto italiano di linguistica computazionale, l’uomo che ha condotto la realizzazione del software utilizzato dal gruppo di traduttori dell’edizione italiana del Talmud. Ma anche delle studentesse della Scuola superiore traduttori e Interpreti di Trieste, la più prestigiosa d’Italia, impegnate a svolgere nella redazione di Pagine Ebraiche il loro tirocinio professionale. Assieme ai redattori del giornale dell’ebraismo italiano le studentesse Ilaria Modena, Letizia Anelli, Isabella Favero e Giulia Castelnovo.
Leggi

qui torino - al salone con pagine ebraiche
Lingue, linguaggi e identità
Traghettare culture e parole

Quattro traduttrici a rappresentare i tanti, e soprattutto le tante a dire la verità, che quotidianamente si accostano a pagine in altre lingue in un lavoro paziente e tenace che Elena Loewenthal, che da decenni si confronta con i grandi della letteratura israeliana, descrive come “Un corpo a corpo col testo”. Negli anni in cui si sono impegnate come vere e proprie mediatrici di culture, che non si limitano a trasporre testi da una lingua all’altra ma che traghettano storie, sensibilità, vissuti e suggestioni hanno permesso ai lettori italiani di scoprire e poi amare mondi. Molto differenti tra loro per autori, lingue, formazione e anche percorsi personali, hanno in comune una visione del proprio mestiere che si radica profondamente nell’amore per la propria lingua. “La lingua di partenza, in fondo, è la cosa meno importante” ha affermato Ada Vigliani, fra le più note traduttrici dal tedesco, fresca vincitrice del prestigioso Premio italo tedesco per la traduzione letteraria, che accosta la traduzione a una danza di coppia, con l’autore a fare da cavaliere e da guida, che però bisogna saper capire e seguire. Bisogna conoscere tutti i segreti della lingua di partenza, ovviamente, ma senza la conoscenza profonda e la sensibilità che permettono di accostarsi alla cultura di cui è espressione la traduzione è impossibile.
Leggi

qui torino - Ronny someck ospite al salone
Il poeta delle tante identità
Tra i protagonisti di questa edizione del Salone del libro di Torino Ronny Someck, uno dei più apprezzati poeti israeliani. Nato a Baghdad nel 1952 ed emigrato da piccolo in Israele, Someck rappresenta, come scrive Ariel Rathaus, lo "spirito di Tel Aviv” e a Pagine Ebraiche (di seguito l'intervista) ha raccontato la sua visione della cultura e della realtà israeliana. Tre gli appuntamenti organizzati a Torino con il poeta: oggi alle 16 a Palazzo Nuovo presso l'Università degli Studi, alle 20 nella Sala Babel del Salone con Francesco Dejana e Maria Teresa Milano e domani alle 17.30 alla biblioteca Geisser, nell’ambito di Salone OFF per un'iniziativa a cui interverrà Sarah Kaminski, docente di ebraico moderno all'Università di Torino e traduttrice (che di Someck, ha tradotto Il bambino balbuziente Mesogea -
clicca qui), e curata dal Gruppo di Studi Ebraici in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, con il patrocinio dell’Ambasciata di Israele.
Leggi

jciak
Captain America va alla guerra
Chissà se il campione del box office Captain America è ebreo. Il quesito da sempre appassiona i fan. Provate a googlarlo e vedrete scorrervi sullo schermo quasi un milione di risposte. L’unico spunto concreto, per così dire, è il suo celebre “C’è un solo Dio e sono sicuro che non si veste così” pronunciata in The Avengers (2012) mentre infila il paracadute prima di lanciarsi giù all’inseguimento di Thor, Loki e Iron Man. Replicata fino all’inverosimile su spilline, poster, loghi e maglietti, la citazione intercetta però un target quasi totale visto che funziona con tutte le religioni monoteistiche ma non risponde alla domanda di partenza.

Daniela Gross
Leggi

spotlight
Israele e gli eroi del 1948
In questi giorni a Roma per trattare i diritti di trasmissione con alcuni gruppi televisivi italiani, Nancy Spielberg sarà presente oggi, alle 20.30, al cinema The Space Moderno di Roma, alla proiezione del film “Above and Beyond” di cui è produttrice e in cui si racconta la storia della nascita dell’aviazione israeliana grazie al contributo di una pattuglia di piloti volontari giunti in gran parte dagli Stati Uniti d’America.
Leggi

  pilpul


Un intervento controverso 
e la libertà d'espressione 
“Un recente scritto apparso la scorsa domenica su questo notiziario quotidiano e firmato dal neuroscienziato Alessandro Treves ha suscitato in alcuni lettori reazioni contrastanti e anche un misto di perplessità e fastidio. Nel notiziario di oggi gli interventi del collaboratore Daniel Funaro, del gruppo Benè Binah, del Consigliere UCEI Victor Magiar e alcune considerazioni del direttore della redazione giornalistica dell'Unione, ma anche la documentazione completa evocata da Treves nel suo controverso intervento.  
Leggi

Setirot - Buonisti
L’elezione di Sadiq Khan a sindaco di Londra – o meglio, le reazioni all’elezione di Sadiq Khan a sindaco di Londra – è stata un test per verificare lo stato di razionalità/irrazionalità del mondo ebraico (e non solo) che si affaccia ai social media e li affolla. Un test che avrei preferito non vedere. Faccio mie le parole che Anna Foa ha scritto proprio su Moked: "Chi lo definisce in base alla sua origine e alla sua religione fa la stessa operazione degli antisemiti nei confronti degli ebrei. Chi lo giudica non in base alle sue posizioni politiche, cioè per quello che fa, ma per quello che è, cioè musulmano, è un razzista. Non c’è altra parola per definirlo".

Stefano Jesurum

Leggi

In ascolto - Note per Freud
160 anni fa, a maggio, nasceva Sigismund Shlomo Freud, il padre della psicanalisi che, a quanto si dice, non amava affatto la musica. Secondo il nipote Edward Bernays, celebre spin doctor e autore del controverso testo “My uncle Sigmund”, provava un vero e proprio disprezzo, mentre a detta di altri si trattava semplicemente di indifferenza. Forse ci ha visto giusto Oliver Sacks, autore di quel capolavoro che è “Musicophilia”, secondo cui “indifferenza non è proprio la parola giusta e sarebbe più centrato il termine freudiano resistenza, ovvero resistenza al potere seduttivo ed enigmatico della musica”.

Maria Teresa Milano  

 
Leggi

A scuola di scrittura
“Tanti anni fa, in una galassia vicina vicina..., ho creduto di essere uno scrittore. Mi sono allora comportato come credevo si comportassero gli scrittori, e - a margine - ho scritto e spedito ai pochi editori che reputavo degni le inoppugnabili prove del mio genio. Pochi minuti dopo (il tempo è un inganno) alcune lettere prestampate mi misero seri dubbi sul mio assunto.
Fortuna che ero un ragazzo sveglio: capii quella che il grande Paolo Conte avrebbe chiamato “la distanza fra l’assicurato e l’assicuratore”, e - senza farmelo sapere - decisi che la mia brillante carriera era finita.

Valerio Fiandra

Leggi

Robinson
Il nuovo mondo era finalmente arrivato ed io non riuscivo a capire se ero pronto o no”, confessa a se stesso il pappagallo Mac, alias Martedì, dopo aver agognato a lungo la conoscenza di un mondo più vasto, che sospettava esistesse oltre la sua piccola isola del Pacifico. Questa la sorpresa di inizio settimana e di inizio mese, al cinema con i bambini in una decisione dell’ultimo momento. Il nuovo mondo infatti, rappresentato dall’arrivo di Robinson Crusoe nell’omonimo film di animazione uscito da pochi giorni nelle sale, il quale offre un ribaltamento di prospettiva in cui gli animali sono la voce narrante e protagonista, sconvolta dall’arrivo del naufrago in cui vedono un temibile mostro marino, incute paura. 

Sara Valentina Di Palma
Leggi


moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.