25 Luglio 2016 - 19 Tamuz 5776 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Paolo Sciunnach e di
Anna Foa. Nella sezione pilpul una riflessione di Daniela Fubini.
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Emanuele Fiano
@emanuelefiano
24 lug
Leggo che hanno messo dei #Pokemon dentro #Auschwitz.Le parole sono a
zero. In quel terrificante cimitero dell'umanità non si gioca. Punto.
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#PE24BreakingNews
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Germania, incubo attentati
In
Germania è incubo attentati. Intorno alle 16.30, nella città di
Reutlingen, non lontano da Stoccarda, un 21enne siriano, richiedente
asilo, ha massacrato a colpi di machete una donna polacca,
presumibilmente incinta, sua collega in un ristorante turco posto nei
pressi della stazione degli autobus (la polizia esclude al momento la
pista del terrorismo).
Sei ore più tardi, alle 22, davanti all’Eugene’s wine bar di Ansbach —
sempre nel sud della Germania, in Baviera — un’esplosione ha ucciso una
persona e ne ha ferite altre undici. A causare l’esplosione un ordigno,
piazzato da un profugo siriano con uno zaino spalla. Il morto è proprio
lui, l’attentatore.
“L’incubo in cui la Germania è precipitata, in queste ore, sembra non
avere più fine. In una giornata in cui i notiziari erano ancora colmi
del dolore seguito alla strage di Monaco, e riflettevano lo sgomento
dell’attentato sul treno di appena sette giorni fa – scrive il Corriere
– altri due attacchi hanno scosso i nervi di un Paese sfibrato da una
tensione inattesa, e che non accenna a diminuire”.
I Pokemon ad Auschwitz e la demenza digitale. Così
la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di
Segni, sul Fatto Quotidiano: “Più che fenomeno di costume, la caccia
globale ai Pokemon Go rischia di assumere sempre più i contorni di una
vera e propria patologia e ulteriore fonte che alimenta a gocce
l’oceano della violenza. Che umanità è quella che si mette alla ricerca
dei celebri mostriciattoli ad Auschwitz, nei luoghi dove si consumò il
più grave crimine mai commesso dall’uomo contro l’uomo? E a quali
codici etici e comportamentali risponde chi, tra i dirigenti della
Nintendo, permette che tutto questo accada senza porre argini e filtri?”
“Il gioco senza confini e la demenza digitale – afferma ancora Di Segni
– sono una minaccia molto grave, troppo spesso sottovalutata. Ed è
ancora più grave che vi sia chi, per fini commerciali, sfruttando tutte
le potenzialità-fragilità di queste fasce di consumatori, non si faccia
scrupoli a violare luoghi e testimonianze che dovrebbero essere
dedicati a ben altro tipo di attività. Alle autorità competenti, chiedo
di intervenire con fermezza per porre fine a questo abominio, ai
genitori che ancora possono decidere il destino dei loro figli chiedo
nelle parole di Levi, semplicemente di riflettere che questo è stato”.
Sulla questione interviene anche la presidente della Comunità ebraica
romana Ruth Dureghello, che dice: “Auschwitz non è solo un luogo sacro
per gli ebrei. È il cimitero dell’umanità, è il punto dove l’umanità ha
incontrato il baratro e ha toccato il suo punto più basso. Anche solo
pensare di poter giocare ad Auschwitz è inconcepibile”. Aggiunge
Dureghello: “Anna Frank diceva di volere credere nell’intima bontà
dell’uomo e lo stesso voglio fare anche io. Voglio credere che sia
stata una svista, un errore, una superficialità”.
Imam di Roma, un segno di collaborazione. Prediche
in italiano per gli imam della moschea di Roma. “Nel corso di
un’assemblea tenuta sabato con gli imam della città di Roma, abbiamo
deciso di avviare un corso di lingua italiana per formare le guide del
culto islamico presenti nella capitale, da tenersi ogni sabato nella
scuola della Grande moschea” dichiara il segretario generale del Centro
islamico, Abdullah Redouane. Secondo Repubblica si tratta di un
“segnale di grande collaborazione, alla luce del proselitismo che
avviene in una lingua sconosciuta ai più nei centri di preghiera, con
il percorso di prevenzione antiterrosismo messo a punto dalla nostra
intelligence”.
"Inaccettabile l'occupazione della Palestina". Il
sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, è stato invitato nei territori
amministrati dall’Autorità Nazionale Palestinese in occasione delle
festività natalizie. A darne notizia il primo cittadino stesso,
intervenuto durante le celebrazioni del decennale di collaborazione tra
l’Università Federico II e l’ateneo di Nablus. “L’obiettivo della
visita – dichiara De Magistris, cittadino palestinese onorario – è
consolidare i rapporti tra Napoli e le città palestinesi. Da parte
nostra c’è il massimo impegno affinché si arrivi al più presto alla
definizione di due Stati, Israele e Palestina, che vivano vicini e in
pace. È inaccettabile l’occupazione della Palestina”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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