la storia di Avshalom Feinberg
Gedera, a casa di una spia
La
palma cresciuta dai noccioli dei datteri che aveva in tasca quando è
morto nel mezzo della penisola del Sinai non si trova più nel suo
luogo originario, ma sorge ancora nel cimitero del monte Herzl. Anche
l’insediamento realizzato nel Sinai nel suo no- me per ricordarne le
imprese non esiste più, ma un altro è nato in Israele dopo
l’abbandono in seguito agli accordi di Camp Da- vid. La casa di
Avshalom Feinberg, agente segreto ottomano tra i leader di Nili, la
rete di spie ebraiche che lavorava per la corona britannica, operativa
nella Palestina ottomana durante la prima guerra mondiale, invece non
esiste più. Si trovava nella città di Gedera, al centro di Israele,
oggi oggetto di una forte modernizzazione con la riqualificazione di
interi quartieri. Per fare questo, sono stati però buttati giù alcuni
edifici che appartengono alla storia non solo della città ma
dell’intero paese, scatenando lo sdegno di alcuni. E così la palazzina
al numero 24 di rechov Ha-Biluyim dove Feinberg diventò uno degli
uomini decisivi per la storia del sionismo non c’è più, così anche
quella di una sua celebre vicina, la poetessa Rachel Bluwstein, che
sarà presto riconvertita in un hotel.
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