Paolo Sciunnach,
insegnante |
Poi
[dopo la Milah] il Signore apparve [venne a fare visita agli ammalati]
a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda
nell’ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre
uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro
incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo:
“Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre
senza fermarti dal tuo servo. (Genesi 18, 1 – 2).
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Anna
Foa,
storica |
Il
Ku Klux Klan esulta e organizza sfilate per la vittoria, Orban, Le Pen,
Salvini tutta la destra europea più impresentabile, quella razzista e
populista per intenderci, salutano con gioia il nuovo presidente degli
Stati Uniti.
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Francia, Valls annuncia:
"Prolungata l'emergenza"
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Gli
occhi del mondo puntati su Parigi, dove ieri molte sono state le
commemorazioni nel primo anniversario degli attentati islamici che nel
novembre dello scorso anno portarono la morte al Bataclan e in altri
luoghi di intrattenimento della capitale francese. Mentre Hollande
incarnava il composto cordoglio della Francia, scrive il Corriere, il
primo ministro Manuel Valls fedele alla sua immagine più pugnace ha
annunciato che lo stato di emergenza sarà prolungato ancora, per la
quinta volta. Era il 20 novembre 2015 quando la Francia fece ricorso a
un provvedimento eccezionale, “che non era mai più stato adottato sul
territorio metropolitano dalla guerra di Algeria, e che permette
perquisizioni amministrative, decise dal prefetto senza mandato di un
giudice, rendendo più facili i provvedimenti di custodia cautelare a
domicilio”.
“Arriva l’internazionale populista?” si chiede il Corriere, nel parlare
di alcuni rapporti stretti da Donald Trump e dal suo entourage con
alcuni movimenti e partiti euroscettici del Vecchio Continente. Per
quanto riguarda le alleanze strategiche irrinunciabili, due invece
sarebbero i punti fermi: la Russia e Israele. L’intesa con il governo
di Gerusalemme, secondo il Corriere, “è promossa dai finanzieri che
appoggiano Trump, come Steven Mnuchin, provenienti da settori della
comunità ebraica filoNetanyahu”.
La campagna dell’esercito iracheno per liberare Mosul dall’Isis segna
un altro risultato importante, anche dal punto di vista simbolico:
Nimrud, antica città assira devastata dai jihadisti, è stata liberata.
L’annuncio, scrive tra gli altri Il Messaggero, è arrivato nel pieno
dei combattimenti che da giorni hanno raggiunto il cuore della
‘capitale’ irachena della Stato islamico. Adesso anche a Nimrud potrà
partire la faticosa opera di restauro, “quantomeno per salvare il
salvabile della sua inestimabile ricchezza”. A Mosul invece la
battaglia prosegue “con le truppe irachene che stanno convergendo da
vari fronti per schiacciare la resistenza dell’isis”.
Da giovedì nelle sale ‘La verità negata’, film che ricostruisce la
battaglia legale tra Deborah Lipstad e il negazionista della Shoah
David Irving. “Il film ha un grande pregio – si legge su Repubblica –
quello di trovare un equilibrio tra il percorso della controversia
giuridica e i grandi interrogativi di una dialettica che va ben al di
là dei protagonisti e del loro comportamento”.
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qui roma, qui ferrara Al via la settimana per Bassani
Franceschini: "Occasione unica"
È
una sala gremita di giovani, studenti di liceo e del locale ateneo, ad
accogliere l’avvio di un’intensa settimana di iniziative che, tra Roma
e Ferrara, ricorderà Giorgio Bassani nel centenario della nascita.
“Questo centenario è un’occasione importante per il paese, per le sue
istituzioni, per i suoi centri di cultura, per valorizzare una figura
amata in tutto il mondo” sottolinea il ministro Dario Franceschini
nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma, dove si parte con
una sessione interamente dedicata a Bassani e la letteratura.
Pagine indimenticabili, come quelle che il ministro ha mostrato in
anteprima in occasione della recente missione in Israele per presentare
il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara e il
manoscritto che svelerebbe la “musa” da cui Bassani ha attinto per
tratteggiare la figura di Micol, la grande protagonista del Giardino
dei Finzi Contini. “In tanti, in quelle ore, abbiamo condiviso
un’emozione speciale con chi voleva leggere la dedica di Bassani,
vedere questo straordinario documento con i propri occhi. È stato – ha
affermato il ministro – un momento molto intenso”.
“Oggi vogliamo affermare quanto sia importante scrivere, raccontare e
narrare affinché i ricordi siano custoditi e tramandati” ha
sottolineato sullo stesso palco il rettore Eugenio Gaudio.
Un’impostazione condivisa da chi, assieme al rettore e al ministro, ha
condiviso l’onore della presentazione del convegno. E cioè Giulio
Ferroni, presidente del comitato per le celebrazioni del Centenario;
Franco Piperno, delegato del rettore alle iniziative culturali
dell’ateneo; Paola Bassani, figlia del grande scrittore e presidente
della fondazione a lui dedicata. Leggi
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usa - polemiche sulla nomina di steven bannon
L'appello al presidente Trump:
"No a un consigliere antisemita"
Quando
Steven K. Bannon, presidente esecutivo del sito Breitbart News, era
stato nominato da Donal Trump amministratore delegato del suo comitato
elettorale lo scorso agosto, molte voci ebraiche (e non) avevano
espresso preoccupazione. Bannon infatti è stato accusato di essere
“un'antisemita, un misogino e un razzista” mentre il sito che dirige ha
più volte sposato e diffuso tesi cospirazionistiche. Ora che il
presidente Trump lo ha scelto come suo consigliere alla Casa Bianca, la
polemica si è riaccesa.
A intervenire, l'Anti-Defamation League (Adl), organizzazione con base
a New York che si occupa della lotta all'antisemitismo. In un
comunicato diffuso nelle scorse ore, l'Adl dice di “essere fortemente
contraria alla nomina di Steven Bannon”. “È un giorno triste quando
l'uomo che ha presieduto il principale sito web della 'alt-right ', un
gruppo di nazionalisti bianchi, sfacciatamente antisemiti e razzisti,
viene scelto per far parte del personale di alto livello” della Casa
Bianca, la denuncia del presidente dell'Adl Jonathan Greenblatt in un
comunicato. “Chiediamo quindi al presidente eletto Trump di scegliere e
nominare quegli americani che hanno a cuore il benessere di tutte le
persone del nostro paese – conclude Greenblatt - e che sono un modello
dei valori del pluralismo e della tolleranza che fanno grande il nostro
Paese”. Leggi
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QUI NAPOLI – AL VIA IL CORSO PROFESSIONALE
Ordine giornalisti e realtà ebraica assieme per la formazione
La
formazione e l’aggiornamento dei giornalisti costituisce una delle
principali sfide strategiche di ogni minoranza e in particolare delle
realtà ebraiche italiane, ma rappresenta anche la migliore garanzia per
l’insieme dell’opinione pubblica di vivere in una società democratica,
consapevole e progredita. Lo ha affermato, aprendo i lavori del
corso organizzato in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della
Campania, la presidente della Comunità ebraica di Napoli Lydia
Schapirer, lo hanno ribadito il presidente dei giornalisti campani
Ottavio Lucarelli e il direttore della Comunicazione e della redazione
giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale. Aprendo
le porte ai numerosi giornalisti presenti per la prima volta nella sede
comunitaria partenopea, la presidente Schapirer ha ricordato come la
Comunità abbia fortemente voluto questo primo momento di riflessione e
di conoscenza e che molti altri potranno seguire per mantenere vivo il
confronto fra l’istituzione territoriale degli ebrei italiani che
estende la proprio responsabilità sull’intera area dell’Italia
meridionale e il tessuto sociale di Napoli e del Sud. Un impegno
condiviso dalle istituzioni dei giornalisti italiani, ha ricordato
Lucarelli, che vede l’Ordine professionale dei giornalisti della
Campania partecipe e consapevole, ma anche all’avanguardia nel quadro
della realtà nazionale, in questo primo triennio sperimentale di
formazione e aggiornamento permanente della categoria disposto
dall’Ordine nazionale. Un impegno che vede fortemente coinvolti
anche i giornalisti dell’Unione, ha confermato Vitale che portava il
saluto della presidente UCEI Noemi Di Segni, sostenendo come questo
primo esperimento avviato a Napoli, oltre a entrare con forza nella
realtà cittadina debba essere sviluppato in un modello e portato nelle
altre città italiane. Proprio in questo quadro la redazione UCEI, che
ha già maturato una solida esperienza sul fronte della formazione
professionale, ha realizzato con successo in questi anni otto
praticantati giornalistici e ha ottenuto l’abilitazione di Ente
formatore dall’Ordine dei giornalisti e dai Ministeri competenti,
avvierà nei prossimi mesi in collaborazione con le Comunità e altre
istituzioni ebraiche molte nuove attività di formazione. Leggi
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qui milano
Tra genetica e prevenzione
Si
intitola “GeneticaMente: Conoscere e prevenire alcune malattie
genetiche” l'incontro organizzato questa sera (19.30) a Milano, sotto
l'egida dell'Associazione medica ebraica, a cui parteciperanno alcuni
esperti di primo piano in materia di malattie genetiche appunto.
All'incontro, che si terrà all' Hotel Marriott, interverranno tra gli
altri Baroukh Maurice Assael, ex direttore Centro Fibrosi Cistica
Verona che parlerà de “Il gene del diavolo. Le malattie genetiche, le
loro metafore, il sogno e le paure di eliminarle”; la dottoressa
Alberta Ferrari, di chirurgia senologica (Breast Cancer Centre
Fondazione IRICCS, Policlinico San Matteo, Pavia), il cui intervento
approfondirà il tema del “tumore ereditario del seno e dell'ovaio: la
scoperta nella popolazione ashkenazita di NY. Come e quanto ci può
essere utile conoscerlo?”; sul controllo invece della milza parlerà la
professoressa Maria Domenica Cappellini, direttore del
Dipartimento di Scienze Cliniche dell'Università degli Studi di Milano;
e infine, rav Levi Hazan, che darà una prospettiva ebraica sulla
questione, parlando della necessità di “Prendersi cura del proprio
corpo per far prosperare l'anima”.
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Oltremare – “Who by Fire” |
Quando
si lascia la strada vecchia per quella nuova, si sa quel che si lascia
ma non quel che si trova. Mi è venuto in mente questo proverbio quando
per la prima volta mi sono trovata in una sinagoga americana per
Kippur, e nessuno mi aveva mai raccontato che i poveri ashkenaziti non
hanno la stessa Neilà di tutti noialtri buoni ebrei italiani o
sefarditi di ogni grado e secolo di origine, e solo al suono dello
shofar ho capito che niente, nessun Chazan avrebbe intonato "El Nora
Alila" facendo con ciò iniziare la chiusura dei cancelli del cielo.
Traumi che restano con noi frequentatori di templi in tutto il globo, e
infatti dopo l'aliyah mi sono subito organizzata una lista mentale e
geografica dei recitatori di "El Nora Alila" che posso disegnare a
memoria per zona di Tel Aviv all’occorrenza.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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