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28 Novembre 2016 - 27 Cheshvan 5777
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Paolo Sciunnach,
insegnante
Dalla Parashà di questa settimana impariamo un’importante insegnamento per l’oggi: non dobbiamo confidare sulla nostra forza politico-militare, poiché essa non è la vera forza del popolo ebraico.
La miglior difesa per il popolo ebraico è lo studio della Torah, come ideale religioso e spirituale: “La Voce (spirituale) è la voce di Giacobbe, e le Mani (della forza fisica) sono le mani di Esaù”.
 
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Anna
Foa,
storica
I problemi di fronte ai quali ci troviamo sono enormi e coinvolgono la vita e la morte di tutti noi, chi prima e chi dopo. Oggi tocca ai siriani, ai bimbi di Aleppo, domani chissà? Il razzismo che rinasce impetuoso, l’antisemitismo, il populismo e il nazionalismo… Abbastanza da cancellare tutto quello che è stato fatto dopo il 1945 e portarci ancora una volta sull’orlo dell’abisso. Parlo per tutti, non solo per noi ebrei e nemmeno in primo luogo per gli ebrei.
 
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Israele colpisce l'Isis
Golan in sicurezza
Sulle alture del Golan, nel nord d'Israele, ieri una unità delle Brigata Golani è stata presa di mira da colpi sparati da miliziani legati all'Isis. I soldati di Tsahal (l'esercito israeliano) non sono stati feriti e Israele ha risposto all'attacco con un intervento aereo:  un veicolo dotato di mitragliatrice è stato colpito e quattro terroristi islamici a bordo sono stati uccisi. “Siamo preparati a difendere i nostri confini e non permetteremo a elementi dell'Isis o di altre formazioni ostili di mettere radici nella zona sfruttando la guerra civile in Siria”, ha dichiarato il Primo ministro Benjamin Netanyahu. Come sottolinea il Mattino, non è il confine siriano però a preoccupare i vertici di Tsahal ma quello con il Libano: qui “agiscano gli Hezbollah libanesi favoriti dall'Iran e considerati dalla leadership e dall'esercito una minaccia ben più pericolosa dello stato islamico”.

Francia, il trionfo di Fillon. Ampio spazio anche sui quotidiani italiani alla vittoria delle primarie della destra francese per François Fillon. Sarà lui a sfidare nella corsa all'Eliseo la leader del Front National Marine Le Pen. “I francesi hanno premiato lui e un programma che, sulla carta almeno, sembra molto duro. - scrive il Corriere - Il liberale Fillon ha vinto proponendo la soppressione di 500mila posti di dipendenti pubblici, il taglio di 100 miliardi di spesa pubblica (Sanità compresa), un aumento di due punti dell'Iva, l'abolizione delle 35 ore settimanali come durata legale del lavoro. Nei temi di società, - prosegue il quotidiano - il conservatore Fillon ha promesso la revisione della legge che consente il matrimonio degli omosessuali avvicinandosi ai circoli cattolici tradizionalisti, e ha criticato con fermezza la Corte europea dei diritti dell'uomo che obbliga la Francia a iscrivere all'anagrafe i figli nati all'estero da madre surrogata”. 

Bassani, ricordi di famiglia. S'intitola Se avessi una piccola casa mia. Giorgio Bassani, il racconto di una figlia (La nave di Teseo) il libro che Paola Bassani, figlia appunto di Giorgio, ha dedicato al padre. Una delle cose più difficili è, sottolinea il Corriere raccontando del libro, “scrivere del proprio padre soprattutto se è stato una persona famosa.Paola è riuscita a farlo senza cadere nella trappola del ricordo acritico. Il libro è una biografia parallela, la bambina che cresce, il padre che al di là della porta scrive”. “Nei suoi frammenti di memoria – prosegue l'articolo - si specchia il tragico Novecento, la persecuzione ebraica, la Shoah”.
 
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  davar
prosegue la raccolta fondi ucei
Israele, ora la priorità è ricostruire
Con le fiamme finalmente sotto controllo, per Israele arriva il momento di contare i danni e iniziare la ricostruzione dopo la settimana di incendi che ha colpito il Paese. Il calcolo dei primi è stato fatto e sembra si aggiri attorno ai 2 miliardi di shekel, quasi 490 milioni di euro. Una cifra ingente a cui si sommano le previsioni per il completo recupero di infrastrutture e parchi danneggiati: secondo gli esperti ci vorranno 30 anni prima di riuscire a riportare tutto come a una settimana fa, prima che le fiamme divorassero 7400 acri di terreni boschivi e distruggessero centinaia di case, da Haifa (nell'immagine una delle abitazioni bruciate dal fuoco) all'area di Gerusalemme.

L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, intanto, prosegue in queste ore in stretto contatto con le autorità israeliane e con l’Ambasciata di Israele in Italia il proprio impegno di mobilitazione e invita tutta la popolazione a offrire un contributo concreto per soccorrere i territori devastati dagli incendi, contribuendo alla raccolta di fondi da destinare alle famiglie colpite per la ricostruzione delle case e delle sinagoghe distrutte dalle fiamme.
È possibile utilizzare l’IBAN IT42B0200805205000103538743
indicando come causale “MEDITERRANEO IN FIAMME”
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qui roma
Golem, se il mito prende forma
Pubblicato a New York nel 1921, il dramma poetico in otto quadri Der goylem di H. Leivick (1888-1962) è fra le opere memorabili della letteratura yiddish. Fu messo in scena la prima volta a Mosca nel 1925 dal teatro Habima, di cui diventò presto, e rimane tuttora, uno dei cavalli di battaglia. Il testo si ispira all’antico mito del Golem, il gigante d'argilla la cui creazione, secondo la leggenda, è attribuita al rabbino del Seicento Yehuda Löw ben Bezalel, il Maharal di Praga. Nel testo di Leivick l’antica leggenda si trasforma in un attualissimo dramma dagli aspetti mistici, politici, esistenziali. E della sua modernità parleranno questa sera alla Casa della Memoria di Roma i protagonisti dell'incontro dedicato proprio al libro di Leivick, pubblicato in Italia da Marsilio e curato da Laura Quercioli Mincer: assieme alla curatrice, interverranno la germanista Roberta Ascarelli, Annalisa Cosentino dell'Università La Sapienza e il direttore della redazione dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale, introdotti da Giacometta Limentani. Nel corso dell'incontro, l'attore Olek Mincer – che ha recentemente tradotto il Golem di Leivick in polacco – leggerà alcuni brani dell'opera.
 

INFORMAZIONE – INTERNATIONAL EDITION
"È il momento della solidarietà"
L'appello dell'Unione per Israele

Storia e colori di due comunità italiane attraverso i secoli. Nell’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition si offre uno sguardo su Venezia e Mantova ebraiche. La prima viene raccontata dal giornale messicano La Jornada in occasione del cinquecentesimo anniversario dall’istituzione del Ghetto, con un approfondimento in lingua spagnola ripreso nella sezione Bechol Lashon sulla mostra “Venezia, gli ebrei e l'Europa. 1516-2016” che ha appena chiuso i battenti a Palazzo Ducale. A portare i lettori in viaggio per Mantova nella rubrica Italics è invece la recensione di un concerto-conferenza tenutasi a Harvard negli scorsi giorni dedicata al compositore barocco mantovano Salomone Rossi (1570-1630).
Per tornare al mondo contemporaneo, l’economista errante Susanna Calimani narra il suo incontro con un osteopata israeliano in quel di Francoforte, dove vive attualmente, e di come la conversazione, tra un trattamento e l’altro, sia immediatamente diventata amichevole.
Sull’edizione internazionale di Pagine Ebraiche anche due fotografie dello stretto rapporto tra Italia e Israele. L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane esprime la propria solidarietà alla popolazione israeliana per la situazione di emergenza venutasi a creare in seguito agli incendi che hanno devastato vaste aree del paese, molti dei quali di origine dolosa (tra i governi che hanno messo a disposizione unità anti-incendio anche quello di Roma), e lancia una raccolta fondi.
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QUI BOLOGNA – IL PRATICANTATO A FERRARA 
Tra giornalismo e aggiornamento
I progetti di Meis, Ucei e Ordine

L’avvio di una nuova esperienza di praticantato giornalistico destinata ad appoggiare le attività del nascente Museo dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara (esperienza professionale di cui la redazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sarà incubatore), le potenzialità e lo sviluppo di nuove progettualità che vedano la città emiliana nel suo ruolo di baricentro della cultura ebraica in Europa, le problematiche di formazione e aggiornamento della categoria dei giornalisti italiani. Molti temi sono stati oggetto a Bologna dell’incontro fra il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna Antonio Farné, il direttore del Meis Simonetta Della Seta e il direttore della Comunicazione e della redazione giornalistica dell’Unione Guido Vitale. Motivo del colloquio la presentazione della nuova praticante giornalista Daniela Modonesi, ma anche la volontà comune di sviluppare l’offerta formativa e di aggiornamento professionale a beneficio dei giornalisti italiani. La redazione UCEI ha ottenuto recentemente il riconoscimento della qualifica di ente formatore dall’Ordine nazionale dei giornalisti e dai Ministeri competenti.
 

Qui Gerusalemme
Giovani italkim al lavoro
Si è tenuto a Gerusalemme il quinto shabbaton della Giovane Kehilà, il movimento giovanile della comunità italiana in Israele.
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pilpul
Oltremare - Emergenza
Durante un inverno italiano di decenni fa, mi ricordo di aver letto un articolo forse di Michele Serra, in cui il giornalista lanciava strali retoricamente perfetti contro l'uso della retoricissima iperbole nel giornalismo italiano, nello specifico caso per descrivere l'arrivo dell'inverno. Si strappava metaforicamente parlando i capelli e spuntava matite contro la carta che all'epoca forse aveva persino usato, per ricordare ai colleghi che è perfettamente normale che d'inverno faccia freddo, anche molto freddo. Che in Italia cade quasi sempre la neve in inverno e che è normale che quando nevica si sia sotto zero, altrimenti, Monsieur La Palisse con permesso, pioverebbe. Invece tutti sempre a gridare all'inverno del secolo, alla glaciazione incombente e al disastro inatteso per contadini, trasportatori e su su fino al consumatore che ohimè non trova le albicocche a gennaio e come farà. Estrapolo, s'intende. Ma il concetto era: moderazione, colleghi. A gridare sempre al lupo, si finisce per farsi mangiare.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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