Paolo Sciunnach,
insegnante |
Dalla
Parashà di questa settimana impariamo un’importante insegnamento per
l’oggi: non dobbiamo confidare sulla nostra forza politico-militare,
poiché essa non è la vera forza del popolo ebraico.
La miglior difesa per il popolo ebraico è lo studio della Torah, come
ideale religioso e spirituale: “La Voce (spirituale) è la voce di
Giacobbe, e le Mani (della forza fisica) sono le mani di Esaù”.
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Anna
Foa,
storica |
I
problemi di fronte ai quali ci troviamo sono enormi e coinvolgono la
vita e la morte di tutti noi, chi prima e chi dopo. Oggi tocca ai
siriani, ai bimbi di Aleppo, domani chissà? Il razzismo che rinasce
impetuoso, l’antisemitismo, il populismo e il nazionalismo… Abbastanza
da cancellare tutto quello che è stato fatto dopo il 1945 e portarci
ancora una volta sull’orlo dell’abisso. Parlo per tutti, non solo per
noi ebrei e nemmeno in primo luogo per gli ebrei.
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Israele colpisce l'Isis Golan in sicurezza
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Sulle
alture del Golan, nel nord d'Israele, ieri una unità delle Brigata
Golani è stata presa di mira da colpi sparati da miliziani legati
all'Isis. I soldati di Tsahal (l'esercito israeliano) non sono stati
feriti e Israele ha risposto all'attacco con un intervento aereo:
un veicolo dotato di mitragliatrice è stato colpito e quattro
terroristi islamici a bordo sono stati uccisi. “Siamo preparati a
difendere i nostri confini e non permetteremo a elementi dell'Isis o di
altre formazioni ostili di mettere radici nella zona sfruttando la
guerra civile in Siria”, ha dichiarato il Primo ministro Benjamin
Netanyahu. Come sottolinea il Mattino, non è il confine siriano però a
preoccupare i vertici di Tsahal ma quello con il Libano: qui “agiscano
gli Hezbollah libanesi favoriti dall'Iran e considerati dalla
leadership e dall'esercito una minaccia ben più pericolosa dello stato
islamico”.
Francia, il trionfo di Fillon. Ampio spazio anche sui quotidiani
italiani alla vittoria delle primarie della destra francese per
François Fillon. Sarà lui a sfidare nella corsa all'Eliseo la leader
del Front National Marine Le Pen. “I francesi hanno premiato lui e
un programma che, sulla carta almeno, sembra molto duro. - scrive il
Corriere - Il liberale Fillon ha vinto proponendo la soppressione di
500mila posti di dipendenti pubblici, il taglio di 100 miliardi di
spesa pubblica (Sanità compresa), un aumento di due punti dell'Iva,
l'abolizione delle 35 ore settimanali come durata legale del lavoro.
Nei temi di società, - prosegue il quotidiano - il conservatore Fillon
ha promesso la revisione della legge che consente il matrimonio degli
omosessuali avvicinandosi ai circoli cattolici tradizionalisti, e ha
criticato con fermezza la Corte europea dei diritti dell'uomo che
obbliga la Francia a iscrivere all'anagrafe i figli nati all'estero da
madre surrogata”.
Bassani, ricordi di famiglia. S'intitola Se avessi una piccola casa
mia. Giorgio Bassani, il racconto di una figlia (La nave di Teseo) il
libro che Paola Bassani, figlia appunto di Giorgio, ha dedicato al
padre. Una delle cose più difficili è, sottolinea il Corriere
raccontando del libro, “scrivere del proprio padre soprattutto se è
stato una persona famosa.Paola è riuscita a farlo senza cadere nella
trappola del ricordo acritico. Il libro è una biografia parallela, la
bambina che cresce, il padre che al di là della porta scrive”. “Nei
suoi frammenti di memoria – prosegue l'articolo - si specchia il
tragico Novecento, la persecuzione ebraica, la Shoah”.
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qui roma
Golem, se il mito prende forma
Pubblicato
a New York nel 1921, il dramma poetico in otto quadri Der goylem di H.
Leivick (1888-1962) è fra le opere memorabili della letteratura
yiddish. Fu messo in scena la prima volta a Mosca nel 1925 dal teatro
Habima, di cui diventò presto, e rimane tuttora, uno dei cavalli di
battaglia. Il testo si ispira all’antico mito del Golem, il gigante
d'argilla la cui creazione, secondo la leggenda, è attribuita al
rabbino del Seicento Yehuda Löw ben Bezalel, il Maharal di Praga. Nel
testo di Leivick l’antica leggenda si trasforma in un attualissimo
dramma dagli aspetti mistici, politici, esistenziali. E della sua
modernità parleranno questa sera alla Casa della Memoria di Roma i
protagonisti dell'incontro dedicato proprio al libro di Leivick,
pubblicato in Italia da Marsilio e curato da Laura Quercioli Mincer:
assieme alla curatrice, interverranno la germanista Roberta Ascarelli,
Annalisa Cosentino dell'Università La Sapienza e il direttore della
redazione dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale,
introdotti da Giacometta Limentani. Nel corso dell'incontro, l'attore
Olek Mincer – che ha recentemente tradotto il Golem di Leivick in
polacco – leggerà alcuni brani dell'opera.
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INFORMAZIONE – INTERNATIONAL EDITION
"È il momento della solidarietà" L'appello dell'Unione per Israele
Storia
e colori di due comunità italiane attraverso i secoli. Nell’odierna
uscita di Pagine Ebraiche International Edition si offre uno sguardo su
Venezia e Mantova ebraiche. La prima viene raccontata dal giornale
messicano La Jornada in occasione del cinquecentesimo anniversario
dall’istituzione del Ghetto, con un approfondimento in lingua spagnola
ripreso nella sezione Bechol Lashon sulla mostra “Venezia, gli ebrei e
l'Europa. 1516-2016” che ha appena chiuso i battenti a Palazzo Ducale.
A portare i lettori in viaggio per Mantova nella rubrica Italics è
invece la recensione di un concerto-conferenza tenutasi a Harvard negli
scorsi giorni dedicata al compositore barocco mantovano Salomone Rossi
(1570-1630). Per tornare al mondo contemporaneo, l’economista
errante Susanna Calimani narra il suo incontro con un osteopata
israeliano in quel di Francoforte, dove vive attualmente, e di come la
conversazione, tra un trattamento e l’altro, sia immediatamente
diventata amichevole. Sull’edizione internazionale di Pagine
Ebraiche anche due fotografie dello stretto rapporto tra Italia e
Israele. L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane esprime la propria
solidarietà alla popolazione israeliana per la situazione di emergenza
venutasi a creare in seguito agli incendi che hanno devastato vaste
aree del paese, molti dei quali di origine dolosa (tra i governi che
hanno messo a disposizione unità anti-incendio anche quello di Roma), e
lancia una raccolta fondi. Leggi
QUI BOLOGNA – IL PRATICANTATO A FERRARA
Tra giornalismo e aggiornamento
I progetti di Meis, Ucei e Ordine
L’avvio
di una nuova esperienza di praticantato giornalistico destinata ad
appoggiare le attività del nascente Museo dell’ebraismo italiano e
della Shoah di Ferrara (esperienza professionale di cui la redazione
dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sarà incubatore), le
potenzialità e lo sviluppo di nuove progettualità che vedano la città
emiliana nel suo ruolo di baricentro della cultura ebraica in Europa,
le problematiche di formazione e aggiornamento della categoria dei
giornalisti italiani. Molti temi sono stati oggetto a Bologna
dell’incontro fra il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia
Romagna Antonio Farné, il direttore del Meis Simonetta Della Seta e il
direttore della Comunicazione e della redazione giornalistica
dell’Unione Guido Vitale. Motivo del colloquio la presentazione della
nuova praticante giornalista Daniela Modonesi, ma anche la volontà
comune di sviluppare l’offerta formativa e di aggiornamento
professionale a beneficio dei giornalisti italiani. La redazione UCEI
ha ottenuto recentemente il riconoscimento della qualifica di ente
formatore dall’Ordine nazionale dei giornalisti e dai Ministeri
competenti.
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Oltremare - Emergenza |
Durante
un inverno italiano di decenni fa, mi ricordo di aver letto un articolo
forse di Michele Serra, in cui il giornalista lanciava strali
retoricamente perfetti contro l'uso della retoricissima iperbole nel
giornalismo italiano, nello specifico caso per descrivere l'arrivo
dell'inverno. Si strappava metaforicamente parlando i capelli e
spuntava matite contro la carta che all'epoca forse aveva persino
usato, per ricordare ai colleghi che è perfettamente normale che
d'inverno faccia freddo, anche molto freddo. Che in Italia cade quasi
sempre la neve in inverno e che è normale che quando nevica si sia
sotto zero, altrimenti, Monsieur La Palisse con permesso, pioverebbe.
Invece tutti sempre a gridare all'inverno del secolo, alla glaciazione
incombente e al disastro inatteso per contadini, trasportatori e su su
fino al consumatore che ohimè non trova le albicocche a gennaio e come
farà. Estrapolo, s'intende. Ma il concetto era: moderazione, colleghi.
A gridare sempre al lupo, si finisce per farsi mangiare.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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